INTEGRARSI

Il cubano viaggia, gira, emigra, cambia paese, continente, emisfero, sistema solare.

Ma il suo e' davvero un viaggio verso la terra promessa, una nuova vita, o soltanto il tentativo di ricostruire, altrove, la loro vecchia esistenza?

Noi italiani siamo stati, ahime' stiamo tornado ad essere, un popolo di emigranti ma, insieme alla conservazione di parte della nostra cultura, abbiamo comunque cercato di integrarci in quella nuova.

I paisa' italoamericani hanno fondato Broccolino, ma si sono subito sentiti americani...di origine italiana.

I nostri minatori in Belgio e Germania, oltre a fare una vita da bestie, sono stati costretti ad integrarsi nel sistema di vita del paese che li ospitava.

Un conto e' mantenere parte della propria cultura in un nuovo contesto, un'altro e' rimanerci invischiati nel momento in cui occorrerebbe fare uno sforzo per integrarsi in quella nuova.

Chi e' stato a Little Avana mi racconta che e'....Cuba....solo un po' piu' al nord e con qualche grado in meno di temperatura, ma non troppi.

Cubani che parlano il loro idioma quasi rifiutando l'inglese, vivono in quartieri abitati da soli cubani, mangiano cibi cubani venduto da negozi gestiti da cubani.

Le loro figlie sposano cubani.

Soli i cinesi, forse, riescono a fare meglio.

Mi capitasse di andare a vivere in un altro paese, manterrei qualche amicizia italiana ma farei ogni sforzo possibile per integrarmi nel contesto.

Imparerei la lingua, conoscerei ragazze del posto, mi relazionerei con chi ci vive da sempre, un po' come faccio a Cuba.

Il cubano non riesce mai del tutto ad allontanarsi dalle proprie radici.

Non e' facile, me ne rendo conto.

Ho lavorato anche 7 mesi lontano dall'Italia, un bel lavoro in posti meravigliosi, con tutto cio'....che serve per passarsela bene a portata di mano eppure....l'Italia mi mancava pesantemente.

Il cubano all'estero fa molta fatica ad integrarsi, e' sempre successo.

Forse Cuba e' talmente bella che e' difficile lasciarla, forse hanno talmente inculcato il concetto che il cubano e' un mammifero speciale che sono davvero convinti di esserlo.

Quando sono fuori, se posso, gli italiani li frequento il meno possibile, il cubano all'exterior tende a frequentare sempre e solo, potendo, i propri connazionali.

Quante fanciulle che avete invitato, hanno ricevuto il consiglio del cazzo dall....”amiguita” cubana che in Italia ci viveva da piu' tempo?

Ho in palestra rumene, albanesi, indiani, egiziani, polacchi ecc...tutti orgogliosi di essere parte di quel popolo, ma tutti anche...italiani e pure contenti di esserlo diventati.

Lavorano, spesso in situazioni umili, parlano un ottimo italiano, apprezzano il nostro cibo (e ci mancherebbe pure che non lo facessero) e il nostro modo di vivere.

Il cubano baratterebbe subito la miglior carbonara, il miglior spaghetto ai frutti di mare con un piatto di frjoles o un congri'.

Sara' mica normale questo....

Un rumeno, per quanto possa amare la Romania si fa bastare una visita ogni 2 anni di 15 giorni, mentre il cubano partirebbe oggi per non tornare piu' indietro.

Ce' gente a Miami che non dice una parola in inglese da 20 anni....visto che lo spagnolo e' la seconda maggiore lingua parlata nel paese e nel mondo.

Io non so se questo sia un bene, se sia giusto, e' anche vero che se avessero potuto sarebbero rimasti a Cuba, esattamente come i minatori siciliani avrebbero evitato di ammazzarsi di silicosi in Belgio.

Contesti diversi....storie diverse....