giovedì 9 marzo 2017

RESIDENZA




Nuovi controlli per stanare i furbetti della residenza all'estero. Gli italiani cioè che risultano regolarmente iscritti nelle liste dell'Aire, ma continuano a vivere in Italia e a non dichiarare al fisco capitali e redditi messi al sicuro altrove. Il direttore dell'Agenzia delle entrate Rossella Orlandi ha firmato questa mattina il provvedimento che lancia liste selettive ad hoc in cui far confluire in modo prioritario le situazioni più anomale di trasferimento della residenza, a partire da quanti lo hanno fatto dopo il 1° gennaio 2010.

Criteri stringenti. Ma come si finirà in queste nuove liste selettive?  I criteri si basano su elementi che fanno ipotizzare la permanenza dei cittadini in Italia nonostante il trasferimento all'estero. Ad esempio, l'intestazione di contratti di utenze attive, la disponibilità di veicoli, la titolarità di partita Iva e la residenza degli altri membri del nucleo familiare. O anche l'eventuale mancata adesione alla procedura di collaborazione volontaria (la voluntary disclosure bis), i cui termini sono stati riaperti dal decreto fiscale 193 del 2016. Nell'ordine verranno valutati:
      residenza dichiarata in uno degli Stati e territori a fiscalità privilegiata
      movimenti di capitale da e verso l'estero
      informazioni relative a patrimoni immobiliari e finanziari detenuti all'estero, trasmesse dalle amministrazioni fiscali estere sulla base degli accordi di scambio automatico di informazioni
      residenza in Italia del nucleo familiare del contribuente
      atti del registro segnaletici dell'effettiva presenza in Italia del contribuente
      utenze elettriche, idriche, del gas e telefoniche attive
      disponibilità di autoveicoli, motoveicoli e unità da diporto
      titolarità di partita Iva attiva
      rilevanti partecipazioni in società residenti di persone o a ristretta base azionaria
      titolarità di cariche sociali
      versamento di contributi per collaboratori domestici
      informazioni trasmesse dai sostituti di imposta con la Certificazione unica e con il modello dichiarativo 770
      informazioni relative a operazioni rilevanti ai fini Iva comunicate all'Agenzia delle entrate (spesometro)
Nuovo software. L'identikit dei soggetti verrà stilato dall'Agenzia delle entrate utilizzando un applicativo informatico chiamato So.no.re. (Soggetti non residenti) e incrociando le informazioni disponibili nella banca dati delle Entrate con quelle derivanti dallo scambio di informazioni attivato sulla base di direttive europee e accordi internazionali. 
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Con questi provvedimenti, quell'associazione a delinquere rappresentata dall'agenzia delle entrate, mette pesantemente il naso nel mondo, non sempre limpido, degli italiani residenti all'estero.
Ne conosco un discreto numero a Las Tunas, pochi ci vivono veramente in pianta stabile, la maggior parte ci passa i mesi invernali, alcuni di loro neanche quelli.
Tutti con la loro brava residenza permanente ottenuta quando le maglie della burocrazia cubana erano piuttosto larghe.
Oggi ottenerla e' tutto un altro discorso.
Quasi nessuno di loro si e' registrato all'AIRE, visto che, secondo quanto so io, non ci sono comunicazioni fra i due paesi, questi connazionali conservano anche la residenza italiana.
Alcuni sono pensionati, altri no.
Non voglio entrare nel merito sul fatto di una reale convenienza della Residenza Permanente a Cuba, si dicono una marea di cazzate, evito di aggiungere anche le mie.
Di certo se risiedi a Cuba....non risiedi in Italia, quindi non dovresti avere partite iva o fonti di reddito nel bel paese.
Non capisco pero' perche', se risiedo a Cuba, non posso avere anche una casa in Italia con conseguenti utenze, bollette da pagare e magari pure un mezzo di trasporto per muovermi.
Il fatto che esistano queste utenze non dovrebbe avere nulla a che vedere con eventuali residenze in citta' o stati differenti da quello in cui siamo nati.
Certo molti hanno utilizzato questo escamotage della residenza estera per spostare capitali, imboscare grano o fargli fare giri piu' o meno loschi.
Alla fine, vedrete, troveranno il modo anche di fottere i pensionati che hanno deciso di vivere all'estero, magari in paesi in cui la loro pensione ha una tassazione minore rispetto al nostro.
La proposta c'e' gia' stata....vedrete che prima o poi questo stato canaglia riuscira' a mettere le mani anche su quei 4 soldi guadagnati durante una vita di lavoro.

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA

22 commenti:

  1. CHE MONDO DI MERDA

    Revocato il licenziamento di Antonio Forchione, l’operaio di 55 anni lasciato a casa dalla Oerlikon Graziano di Rivoli, in provincia di Torino, dopo un trapianto di fegato. Secondo l’azienda che fa capo a una multinazionale svizzera leader nella produzione di ingranaggi per trasmissioni, Forchione era diventato “inidoneo al lavoro”, ma dopo lo sciopero dei colleghi e le reazioni sdegnate di tutto il mondo politico, la società ha fatto un passo indietro. La decision è stata presa nel pomeriggio.
    Lo ha annunciato anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino: «I miei auguri ad Antonio Forchione, l’operaio ingiustamente licenziato dalla Oerlikon Graziano di Rivoli. Nel primo pomeriggio ho preso contatti con i rappresentati locali della multinazionale svizzera: mi hanno assicurato di voler ritirare la loro decisione che, prima di ogni altra cosa, presentava tratti di disumanità inammissibili».
    La Oerlikon Graziano ha convocato per domani i rappresentanti sindacali interni e le organizzazioni sindacali per esaminare la vicenda . Lo rende noto la Fiom. «Ci auguriamo che l’azienda comunichi formalmente la decisione di ritirare il licenziamento», commentano Gianni Mannori e Edi Lazzi della Fiom di Torino. «Sappiamo sta pensando di ritornare sui propri passi anche grazie all’intervento e allo sciopero di solidarietà effettuato dalle organizzazioni sindacali e dai colleghi di lavoro. Se così fosse è una brutta vicenda che finisce comunque bene, grazie soprattutto alla determinazione delle iniziative fatte a tutela dei diritti dei lavoratori. Purtroppo casi come questo sono tutt’altro che isolati tanto più dopo le modifiche peggiorative dell’articolo 18»
    Nel frattempo Forchione ha incassato la solidarietà di mezzo mondo, compresa quella del ministro del Lavoro Fabio Poletti: «È una cosa inconcepibile, inaccettabile, sbagliata. L’azienda si deve prendere la responsabilità di garantirgli un’opportunità». «Siamo di fronte a una ritorsione di stampo medievale - avevano detto i parlamentari piemontesi M5S. - Un’azienda non può licenziare un dipendente solo perché ha subito un trapianto di fegato. Siamo di fronte a una decisione che ci fa fare un salto indietro di decenni, almeno a prima della nascita dello Statuto dei lavoratori. Sicuramente in tribunale le ragioni di Antonio Forchione avranno la meglio».

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  2. se uno ha messo da parte qualcosa durante la sua vita lavorativa e non è uno speculatore che vuole occulatare immense ricchezze sottraendola ela fisco non trovo giusto il motivo perchè perseguitarlo. Del resto se uno fosse nella condizione di fare una vita decorasa in Italia non vedo perchè dovrebbe andarse all'estero dal momento che qui ha tutto.P68

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  3. Meglio Totò Riina di questa gentaglia

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  4. Sono arrivato al punto che , quando qualcuno evade , non riesco proprio a considerarlo un delinquente . Colui che invece riesce a metterlo nel gnaus alle banche per me diventa mito da prendere a modello.

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    1. #02 – Andateci piano con le bevande superalcoliche. Possono spingervi a sparare all’esattore delle tasse… e a mancarlo.
      (Robert Anson Heinlein)

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  5. Da ora M&S si occuperà esclusivamente di clienti che supereranno il test della Cadrega....

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    1. Glielo faccio io personalmente. Porc...
      Simone M&S

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    2. http://www.dailymotion.com/video/x2enpw3_il-test-della-cadrega_fun

      SPETTACOLOOO...UNA PERLA DI COMICITÀ...

      Freccia

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    3. Adoro questo schetch cosi' come quello di Pdor figlio di Kmer.... e quello degli anziani sulla panchina.....che mi ricorda certi poveri personaggi..

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  6. Non siamo neanche piu' liberi di portare quei 4 soldi dove vogliamo.Giuseppe

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  7. Cinque anni e qualche mese fa, sulla sua vita tornò il sorriso e Emiliano Mondonico pronunciò quelle parole che il mondo del calcio e dello sport italiano non vedeva l'ora di sentire: "Sono guarito: ho sconfitto il tumore. In questi mesi in ospedale non ho pregato per me, ma per i bambini malati ricoverati in ospedale". Era il 9 dicembre 2011. Cinque anni dopo, proprio nel giorno del suo settantesimo compleanno, Emiliano Mondonico pronuncia quelle parole che lo sport italiano non avrebbe mai voluto ascoltare: la malattia è tornata. Lui, il "Mondo", è però pronto alla battaglia ed è nuovamente in campo per affrontare fino in fondo questa nuova sfida che la vita gli ha riservato.
    forza mondo — "Le battaglie più difficili le sto combattendo per mettere al tappeto la brutta bestia che bussa alla mia porta - ha confessato in un'intervista resa al quotidiano Il Giornale proprio in occasione del suo compleanno -. Ma io non mi arrendo. Se tornerò ad allenare? La malattia non mi permette di essere al 100% e se non sei al massimo non puoi buttarti nella mischia. Mi consolo con quelle cinque cose terribili che mi hanno tolto dallo stomaco". In questo giorno che dovrebbe essere di festa, tutto il calcio italiano si stringe intorno ad Emiliano Mondonico. Anche La Gazzetta dello Sport rivolge il suo più grande in bocca al lupo al "Mondo", sicura che saprà vincere la partita più importante della sua vita.

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  8. hola! questo paese sta facendo di tutto per favorire l'emigrazione, tolte le caste che comunque si mantengono con la sottopagata classe media. Chi ha capitale ed un pò di testa non sta in questa latrina. chao Enrico

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  9. Anche perche' davvero per un giovane non riesco ad intravvedere nessun futuro.

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  10. Personalmente non chiederò mai la RP a Cuba a meno che non mi serva...molti la chiedono solo per fare i fighi, e poi la lasciano impolverare in un cassetto...Tornando all'Italia la colpa è soprattutto degli italiani, è ora di smetterla di subire passivamente tutte queste mascalzonate dai governanti di turno che hanno distrutto l'Italia.

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    1. Mah....io di gente con la RP per fare i fighi non ne conosco, ha una sua utilita' in determinati contesti.

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    2. Per te si Milco...ma conosco italioti che l'hanno richiesta solo perchè fa status simbol....che poi, status simbol de che? L'unica cosa che hanno fatto a Cuba è stata solo sposarsi o avere figli, inutilizzando la RP, però si vantano di averla...mah!

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    3. Ma sai a me, per ora, no sirve.
      Se un domani si realizzera' qualcosa di serio ci potri pensare, il tutto in funzione di un obiettivo.....no ad minchiam.

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  11. Non conosco gente che lo afferma e se ne vanta Rolling Eyes ...ma ovviamente sono d'accordo che la RP a Cuba NON fa status simbol

    In alcuni casi (di questi si ne conosco) sarei anche critico con chi si vantasse di essersi spostato o fatto figli a Cuba... ma questo é un'altro discorso e, semmai, solo l'inizio del lungo ed ormai non semplice percorso per ottenere la RP

    Non sono peró d'accordo che non serva... anche se non si é fatto niente a Cuba

    Se non si vuole investire, creare un'attività o semplicemente comprarsi un tetto... puó sempre servire per pagare un qualsiasi servizio in CUP o magari non pagare cure mediche sull'isola

    ...puó servire per ottenere il certiFICAto di proprietà di un elettrodomestico anche se l'oggetto finirà in casa della moglie (o, magari in seguito, chissà in quale altra casa Cool )

    puó servire per ottenere i pochi generi distribuiti con la libreta oppure, molto piú interessante, acquistare tutti gli articoli venduti a prezzi sovvenzionati (es: kit di cottura a induzione)

    Serve, sempre e fin da subito, per risparmiarsi il costo del visto turistico ed eventuali proroghe

    Dulcis in fundo, serve, almeno per me e tanti altri palettinos, per pagare i voli nazionali in CUP (3-4 A/R da/a La Habana compensano da sole le spese sostenute per la RP)

    caro Valter... altro che $tatu$ $imbol

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  12. Quella di lunedì sera sarà la 124esima volta che Lazio e Torino si incontreranno in Serie A. Il bilancio lievemente a favore dei granata è comunque spostato decisamente sul segno X (37 vittorie per il Toro, 53 pareggi e 33 sconfitte), ma ogni partita fa storia a sé e Sinisa Mihajlovic, grande ex di giornata, ha qualche motivazione in più nel tornare all’Olimpico.

    “Domani affrontiamo la squadra forse più in forma del campionato che ha ambizioni di Champions. Mi aspeto di vedere un bel Toro che aspetta e riparte, ma faccio i complimenti a Inzaghi perchè ha costruito un bel gruppo con gamba, forza, tecnica. La Lazio può fare la partita, ma anche giocare di rimessa e merita il posto che ha in classifica. Sarà difficile, quest’anno abbiamo sempre faticato fuori casa e domani non è l’avversario migliore per invertire la tendenza, ma dobbiamo provare a metterli in difficoltà”.

    “La Lazio ha fatto quasi tutti i gol da dentro l’area di rigore perchè hanno esterni forti che crossano in mezzo. Dobbiamo essere bravi a limitarli. Hanno tanti giocatori di qualità, Immobile è uno dei più pericolosi, ma sono in tanti che possono fare gol e metterci in difficoltà. Dobbiamo essere attenti e quando si apriranno gli spazi essere cinici e sfruttare le occasioni”.

    “Mi aspetto una partita giocata a viso aperto da due squadre che vogliono vincere. Sappiamo di incontrare una squadra forte, ma giocando come siamo capaci possiamo mettere in difficoltà qualunque squadra. Siamo concentrati su noi stessi, sul mettere in pratica quello che abbiamo provato in settimana. Entrambe le squadre segnano tanto, loro subiscono meno di noi, quindi stiamo attenti”.
    “Immobile e Belotti sono due centravanti molto forti, ma io mi tengo il Gallo perché è il migliore di tutti. Potevano essere ancora insieme al Toro, poi Ciro ha fatto una scelta diversa e bisogna rispettarla. Il modulo con cui giochiamo esalta le caratteristiche di Belotti, se li avessimo entrambi dovremmo cambiare il sistema di gioco. La mia idea iniziale infatti era il 4-3-1-2”.

    Il tecnico continua parlando del Gallo, che è stato l’argomento che ha tenuto banco per l’intera settimana.

    “A Belotti dico di non dimenticarsi mai da dove viene, non deve perdere l’umiltà e continuare a lavorare giorno dopo giorno. Se viene una squadra con 100 milioni il presidente può fare poco, anche se poi dipende dalla volontà del giocatore. Credo che la società farà di tutto per trattenerlo, vedremo”.
    “A Iturbe ho chiesto di rimettersi presto in condizione per poter giocare. Ora sta molto meglio e lo vedo in allenamento. Io l’ho preso perché so quello che può dare, deve trovare serenità e spensieratezza per giocare tranquillo e senza la paura di essere giudicato dopo ogni partita. Lui sa cosa voglio io dal punto di vista tattico, poi quando ha la palla sa cosa fare, giocate, saltare l’uomo e darci una mano in avanti”.

    “Ljajic quando è entrato nelle ultime due partite ha fatto bene. Domani giocherà dall’inizio e vediamo se continua a giocare come sa. Sappiamo tutti che lui può dare di più, ma non possiamo ripeterglielo sempre dopo ogni gara. Deve sentirsi libero di provare i suoi colpi, non deve dimostrare niente a nessuno”.

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  13. “La frase di Cairo sull’ottavo posto? Sono abituato ad ascoltare le parole dei presidenti, non a commentarle. Dico solo che il presidente con quella frase forse non voleva mettere altra pressione ai ragazzi. Io e la società siamo in piena sintonia. Giochiamo partita per partita e poi vediamo alla fine”.
    “Gli obiettivi del Toro rimangono quelli della settimana scorsa: fare record di punti in Serie A (da quando ci sono i tre punti a vittoria, ndr), trovare una fisionomia sia in casa che fuori. Le qualità le abbiamo. Ogni giocatore deve cercare di trovare motivazioni dentro se stesso per ogni singola partita. Anch’io sono stato giocatore e capisco la differenza tra giocare big match e contro squadre di livello inferiore dove giocando al 60% eri quasi certo di vincere. Contro la Lazio è una grande partita e tutti sono concentrati; i giocatori sanno che se giochiamo al 60% rischia di perdere. Tutti qui hanno sempre dato il massimo, poche volte non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Avendo cambiato molto secondo me questa è una delle migliori stagioni del Torino”.
    “A me piace vedere le partite allo stadio, ci vado spesso. Ero a Juve-Milan e ieri al derby di Genova. Cerco di leggere la partita. Penso che la Juve abbia meritato di vincere perché ha giocato meglio e Donnarumma ha fatto grandi interventi. Sono andato per vedere alcune cose che mi interessavano”.

    “Lo Juventus Stadium? Bello stadio, non sembra nemmeno di essere in Italia, si mangia bene. Non so però come sia finita: io da spettatore vado sempre via dieci minuti prima…” scherza il tecnico con i giornalisti presenti in sala. “C’era rigore? Chi ha segnato? Sui giornali non ho letto niente! Io leggo solo le pagine che riguardano il Toro, che sono poche…”

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  14. NOVARA - Finisce in parità il sentitissimo derby piemontese tra Novara e Pro Vercelli, valido come posticipo domenicale della 30esima giornata di Serie B. Sostanziale equilibrio e niente gol al Piola: nell'almanacco entra uno 0-0. Dopo quattro successi di fila si ferma la corsa dei ragazzi di Boscaglia che restano in zona playoff, nel gruppone a quota 44 punti con Perugia, Spezia, Cittadella. Fuori dalla zona salvezza la Pro di Longo che è al 15° posto con 33 punti, a +2 lunghezze dai playoff

    LA GARA - In avvio ci provano con il mancino Casarini e Sansone, ma la prima palla gol capita a Bianchi che non riesce a segnare a causa di una deviazione. Al 24' la Pro ha la grande chance di passare in vantaggio su calcio di rigore per un fallo di Da Costa e Aramu. Dagli undici metri l'estremo difensore svizzero mura la conclusione di Aramu e poi quella di Mammarella che da lì a poco lascia il campo infortunato. Nella ripresa più Novara, ma Galabinov e Macheda non sono freddi sotto porta. Al 69' ospiti in dieci: Palazzi entra male su Chiosa e viene espulso per doppia ammonizione. Il Novara attacca senza affondare, la Pro si difende con ordine e punta sulle ripartenze chiudendo la gara senza troppi affanni.

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