Il dibattito sulla Cuba di
oggi e su quella che diventera' domani e' oramai aperto da tempo.
Anche il nostro piccolo
blog se ne occupa, a tempo perso.
A tempo perso perche'
l'umile scriba e' sempre stato abituato, prima nei villaggi e poi
nelle palestre, ad occuparsi e a risolvere problemi reali, situazioni
che richiedevano una soluzione in tempi brevissimi.
Se in doccia non hai acqua
calda, e non risolvi, in 2 ore hai la gente che inizia a
sacramentare, se in villaggio il musicista fa cagare e non lo cambi
in 2 giorni, iniziano ad arrivare le lamentele.
Per questa ragione faccio,
come abito mentale, una certa fatica a discutere su concetti
astratti, sul tempo che verra'.
Spesso mi sembra di
discutere di aria fritta.
Cuba si presta
perfettamente a questo tipo di situazione.
Come era prima non andava
bene.
Ogni tanto qualche genio,
per dimostrare la propria tesi di una Cuba moderna prima della
rivoluzione, posta foto dell' Avana con le madamine (rigorosamente di
pelle bianca) che passeggiano in Paseo&Prado col vestitino della
festa.
Peccato che il tasso di
alfabetizzazione era uno dei piu' bassi al mondo, non esistevano
ospedali, la gente moriva di fame, un km fuori dalla citta'
esistevano solo baracche di legno e le camere di tortura lavoravano a
tempo pieno.
Quindi lasciamo perdere
Batista e le sue sciagure.
Come e' oggi....non va
bene.
Mancano prodotti nei
negozi, gli ospedali non sono all'altezza (secondo quale termine di
paragone e' tutto da stabilire), i programmi scolastici non sono in
linea coi tempi (idem come sopra), la gente deve fare code per la
spesa, fa caldo, ci sono i mosquitos e Cuba nella pelota da un po di
tempo fa schifo.
Come sarà domani?
Mah....il capitalismo non
va bene, il comunismo manco a parlarne, il Socialismo e' poco
realizzabile, il liberismo non e' una dottrina che tutela i piu'
deboli ecc....ecc....
Quindi o arrivano gli
alieni ad imporre una nuova dottrina, oppure questa povera isola non
sapra' mai quale strada prendere.
Quindi quale futuro per Cuba?
Avessi risposte a problemi
come questi....che vecchiaia che passerei!
Secondo me moltissime cose
introdotte dalla Rivoluzione sono patrimonio di tutto il popolo e
andrebbero difese con le unghie e con i denti.
Per decenni siamo stati
convinti di essere l'impero del bene in contraddizione con quello del
male, poi l'impero del male e' caduto e....quello del bene ha
iniziato ad andare dal culo.
Convinti come eravamo che
solo il nostro sistema politico ed economico fosse quello giusto non
ci siamo accorti che, neanche troppo lentamente, stavamo
letteralmente saltando in aria.
Quindi direi che un
sistema come il nostro non e' particolarmente consigliabile per Cuba.
Per decenni i giornali e i
film ci hanno raccontato del grande sogno americano, del paese delle
grandi opportunita'.
Poi vai a vedere e vedi
che gli Usa sono il paese con la piu' alta percentuale al mondo di
homeless, gente che ha perso tutto e vive in strada.
Vuoi buone scuole? Paghi.
Vuoi un minimo di tutela
medica? Paghi.
Vuoi che tuo figlio faccia
sport? Paghi.
Se non puoi permettertelo
allora sarai sempre e per sempre un cittadino di serie B o C.
Quindi anche questo
sistema politico non mi sentirei di proporlo e consigliarlo per Cuba.
I paesi latini a guida
democratica hanno cercato, continuando a farlo, di trovare un'altra
via di sviluppo.
Alcuni di questi tentativi
hanno avuto successo come l'Uruguay e la Bolivia dimostrano.
Altri come Venezuela ed
Ecuador soffrono pesantemente il crollo del prezzo del petrolio con
tutte le conseguenze che questo ha comportato.
Brasile e Argentina hanno
avuto grossi problemi di corruzione, perche' dove c'e' tanta
marmellata la tentazione di ficcarci le dita dentro e' sempre grande.
Poi c'e' l'oriente.
Cina e Vietnam sono paesi
che hanno visto crescere il loro pil in modo esponenziale pur
mantenendo invariato il sistema politico Comunista.
Montanelli diceva che i
Comunisti amano cosi' tanto i poveri che appena possono....li
moltiplicano.
Mi pare che questi 2 paesi
asiatici smentiscano l'ex cadetto della repubblica sociale.
Pare che, addirittura, in
questi paesi abbiano smesso di mangiare i bambini....per la Corea del
Nord non ci metterei la mano sul fuoco.
Pero' i cittadini di
questi paesi sono disposti a lavorare duro 18 ore al giorno....non mi
sembra il caso dei cubani.
Quindi quale strada
dovrebbe seguire Cuba?
Personalmente inizierei a
farla tornare ad essere un paese normale, quindi via Bloqueo e totale
sovranità su tutto il territorio nazionale.
Poi possiamo parlare di
libere elezioni e di quello che volete voi.
Certo l'ingombrante vicino
del nord rappresenta un problema anche se Trump, vecchio sodale di
Fidel con cui faceva affari quando era strettamente vietato, pare in
altre faccende affaccendato.
Lo dico solo qua', poi
questo post si autodistruggera' cancellando questo
scritto....probabilmente vista l'alternativa della Clinton....anche
io avrei votato Trump.
Certo con Sanders in pista
sarebbe stata tutta un'altra cosa, ma e' anche vero che se mia nonna
avesse avuto le ruote io ora sarei un tram.
La diaspora cubano
americana, tolti i vecchi gusanitos e qualche nipote a ruota, non
pare piu' interessata a un cambio drastico di guida politica
sull'isola.
Quello che le nuove
generazioni di espatriati vogliono e' che i loro parenti vivano bene,
che una casita per loro sia belle che pronta e che possano viaggiare
avanti e indre' senza problemi.
Da questo punto di vista
pare che il tycoon non abbia rimesso, per ora, vecchi paletti.
Gli investitori
statunitensi viaggiano per l'isola, le navi da crociera stelle e
strisce attraccano nei porti cubani e, dopo i canadesi, i turisti
yankee e confederati sono i maggiori visitatori dell'isola.
Come vedete non ho saputo
dare alcuna risposta alla domanda sulla Cuba di domani.
Forse ci riuscirete voi.
Credo che alla fine fara'
la sua strada, le sue scelte, con la schiena dritta, come sempre.
M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA