Come spesso ci
raccontiamo, ognuno vive la propria vacanza come meglio crede.
La mia e' una via di mezzo
fra il turista classico ed il residente.
Da una parte non mi nego i
piaceri che distinguono una vacanza da una penitenza, dall'altra
credo di essere discretamente inserito nel tessuto sociale cittadino.
Vivendo in famiglia mi
piace, a differenza di cio' che accade in Italia, uscire a fare la
spesa cercando cose strane, che non fanno parte dei miei gusti
culinari soliti.
Andare a far la spesa a
Cuba e' una sorta di caccia al tesoro; non sai se troverai cio' che
cerchi, quando lo troverai, cos'altro potresti trovare in alternativa
e quanto dovrai scammellare per la citta' per riuscire a soddisfare
questo bisogno.
In realta', almeno per me
che ci passo 20 giorni per volta, si tratta di un divertimento.
Dovessi vivere con tutte
queste problematiche attorno, ogni giorno, probabilmente la penserei
in modo differente.
Vi ho gia' accennato alle
difficolta' di reperire un certo tipo di alimenti, per una normale
famiglia cubana, durante il mio ultimo giro a Cuba.
Da noi, da lustri prima
del mio arrivo, si mangia carne tutti i giorni che gli Orishas
mandano sulla terra.
La famiglia, senza nuotare
nell'oro, non si e' mai fatta mancare nulla, ha come preoccupazione
principale che la nevera e il congelatore del frigorifero siano
sempre stipati di carne.
Infatti ogni volta che
arrivo, verifico che questa abitudine non sia passata in cavalleria.
Quindi non el pedacito de
carne sperduto nel plato fuerte, ma una pirofila piena di carne ogni
sera, insieme a tutto il resto....alla faccia di vegetariani e
vegani.
Il problema e' che,
ultimamente, questa carne e'....polopuercopuercopollopollopuerco.
Non e' che in passato ci
sia stata chissa' quale varieta' ma, ad esempio, non era difficile
trovare ovejo, a volte pescado non soltanto o necessariamente di
mare.
Quando ci sono io cerco di
fare in modo di variare un po', trovo i conigli, a volte camarones,
langosta y pescado quando vado al mare ecc...ecc...
A quest'ultimo giro tutto
si e' fatto un po' piu' complicato, cosi' come la mia ricerca di
alimenti alternativi alla solita dieta cubana.
Per esempio, non per
motivi economici, carote e melanzane in quella casa si mangiano solo
quando ci sono io che vado a cercarle e poi le cucino.
Loro, come dicevo, sono
molto monotematici; insalata, pomodoro, jucca, cool a volte aguacate,
finito li'.
Eppure le alternative
spesso ci sono ma, semplicemente, non sanno come cucinarle.
Sono andato al mare un
paio di volte, la prima non ho pensato, colpevolmente, di portare a
casa pescado, la seconda c'era il mare mosso e ho trovato poca roba,
i pescatori erano tornati quasi a mani vuote.
Quindi occorreva cercarlo
in citta', giusto per variare il pollopuercopuercopollo.
La domenica mattina vado
alla feria, il percato agropequiario all'aperto attivo solo domenica,
vicino allo stadiolo dove fanno i rodei.
Ho sentito, negli anni,
favoleggiare sul fatto che, a volte si trovassero anche camarones
interi, mentre non ho mai dato retta alle leggende che parlavano
addirittura di casse di calamari.
Siamo pur sempre a Las
Tunas, 70 km dalla piu' vicina battigia.
Comunque in un'assolata
domenica di fine marzo vado in questa feria con un'amica che poi
avrei portato a pranzo, come vi dicevo mi piace fare cose che,
solitamente, il turista normale non si sogna di fare.
Arrivo tardi, verso le
11.30 consapevole che probabilmente quel poco di interessante che
c'era era gia' volato via.
L'ingresso costa un peso
mn, sulla destra, sotto le volte dello stadiolo ci sono alcune sciure
che vendono pane e mais macinato.
Mi sorridono gridandomi
“HELLO!”.
Gli stranieri da quelle
parti sono merce rara, mi avranno scambiato per un tedesco o, peggio,
un suddito della perfida Albione.
Comunque le saluto
mandandole un bacio e proseguo la mia ricerca.
Pescado nada....
Le uniche cose un po'
particolari che si trovavano erano dei grossi ananas e, in un
chioschetto seminascosto, del mamey.
Ho preso alcuni di questi
frutti per il batido e perché il mio viaggio non fosse stato del
tutto infruttuoso.
Fra l'altro, nella casa
dove vado per i momenti ludici, avevo visto dei frutti strani,
chirimoya (foto) mi diceva il dueno di casa, raccontandomi che si fa un
batido da urlo.
Gli chiedo di procurarmene
alcuni, la moglie aveva uno di quei chioschetti domestici chiuso
dallo stato.
Chiuso niente, perché
anche se non espone piu' nulla, basta entrare in casa e si trovano
frutta e verdura.
Comunque mi procura 5/6 di
questi frutti.
Dentro sono bianchi con
dei semini neri che si devono togliere prima di fare il batido.
Gente, BUONISSIMO!
Un po' piu' corposo e
dolce della guanawana e piu' curativo, dicono, del tamarindo.
Se vi capita, e riuscite a
trovarli...provatelo.
Comunque restava il
problema di trovare del pescado per variare la mia alimentazione.
Metto in giro la voce fra
i miei amici mafiosi del parque, il problema e' che i venditori di
pescado fresco sono stati quasi tutti multati pesantemente o portati
a visitare i locali istituti di pena.
Una mattina, mentre avevo
oramai perso ogni speranza, con fare sospetto mi si avvicina
un'omone.
Era amico di un amico di
un amico, aveva saputo che un rubio italiano di nome Milco cercava
pescado.
Lui ne aveva.
Gli chiedo, come se fossi
piu' esperto di pesce di Canavacciuolo, se il pescado era fresco
oppure era morto di vecchiaia in una casa di riposo ittica.
Mi risponde sdegnato che
lui aveva solo pesce fresco che gli arrivava, sempre detto da lui,
ogni giorno da Puerto Padre.
Ne compro un po' a 30
pesos alla libra, normalmente si trova a 25 ma dobbiamo tener conto
della consueta tassa sullo yuma, che porta a lievitare il prezzo di
qualunque cosa non appena appare un culo bianco.
Comunque ottimo pesce,
davvero fresco e saporito, tanto che ho utilizzato i servigi
dell'omone anche in una seconda occasione.
Piccole storie della
vacanza di un umile scriba, nel balcon sull'oriente cubano.
M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UN AGGIORNAMENTO
Ma com è la faccenda che li arrestano quando vendono il pesce,manco fossero dei terroristi ricercati,vabbè solite gnole cubane insomma.paolino.
RispondiEliminaSe rubi in un supermercato da noi rischi l'arresto e mica sei un terrorista...semplicemente hai violato le leggi.
EliminaPer vendere prodotti, a maggior ragione se deteriorabili, occorre una licenza, pagare le tasse ecc....
Dove lo vendono il pesce i negozi che io non lo vedo insomma,dovrebbe abbondare e dove si compra,per intenderci.paolino.
EliminaAbbondare sulla costa...all'interno e' piu' facile trovare pescado del rio.
EliminaComunque ci sono le pescherie.
Durante il mio ultimo soggiorno ho acquistato dell'ottimo pulpo appena preso sugli scogli tra Guanabo e la Panamericana e, udite udite, una langosta intera, ancora viva da dei pescatori che stazionavano in zona Megano. Chiaramente ho cucinato tutto io, altrimenti sai che disastri...
RispondiEliminaSimone M&S
Il pulpo e' il massimo....ovviamente se cuciniamo noi...
EliminaSimone però bisogna portarsi anche olio, ecc dall Italia perché l olio cubano è veramente pessimo, acqua colorata di verde
EliminaValter
Beh...pagando nelle tiendas si trova un discreto olio spagnolo.
EliminaInfatti io prendo sempre quello, il pomito pequeno, però me lo porto quasi sempre, dipende da come vado carico
EliminaHo sempre paura che mi si rompa la bottiglia en maleta...e' olio...
EliminaOlio extra in latta di alluminio. 1 litro. Basta per 20gg.
EliminaSimone Ms
Conoscendo un po' le cubane ti chiedo; quando hai mandato il bacio alle signore la tua amica cosa ha detto? Giuseppe
RispondiEliminaRidendo mi ha detto "tu no cambi..."
EliminaSe, dopo anni, mi rompesse i coglioni per queste cazzate...avrebbe gia' preso il largo da tempo.
Graziano Griffone
RispondiEliminaMi è capitato qualche volta di fare spesa con cubane tipo la zia e la madre della moglie di un mio amico ed ex collega di lavoro ed è sempre stato divertente ed istruttivo su a l'Avana e dalle parti di playa dell'est. Mi immaginavo com'era da noi nel dopo guerra ricordandomi i racconti dei miei degli zii e degli anziani. Anchio faccio le vacanze da turista-residente un pò perchè mi piace un pò per fare prove tecniche per un mio futuro...anche se sono solo in vacanza mischiandomi con le famiglie cubane mi sento come a casa. Ritorno a casa in italia oltre che riposato anche con un pò più arricchimento personale facendo un pò il cubano.
Suppongo che da quelle parti sia piu' semplice reperire prodotti per la varieta' delle offerte.
EliminaA me questi giri piacciono.
Cómo se calcula el valor referencial de una vivienda?
RispondiEliminaAunque la Gaceta del 11 de abril de 2017 contiene las tablas con los diferentes valores referenciales que pueden alcanzar las viviendas, y un cálculo de los impuestos de acuerdo con estas sumas, es importante conocer la metodología empleada para determinar estas cantidades.
El Ministerio encargado ha tenido en cuenta condiciones como la ubicación geográfica de la vivienda, características constructivas y tipologías habitacionales, así como la cantidad de dormitorios y la posesión de garaje, valla de parqueo, patios o jardines.
Por ejemplo, una casa de mampostería y cubierta pesada, de un dormitorio, garaje y patio o jardines, y que esté ubicada en territorios de zonas especiales de desarrollo económico, tiene un valor referencial de 171 500 pesos, por lo que habría que pagar 6 880 pesos de impuesto (el cuatro por ciento establecido). Si la vivienda se encuentra en cualquier municipio del país —excepto alguno de la capital— y tiene tres dormitorios —pero no posee garaje ni patio—, el valor referencial ronda los 81 000 pesos, por lo que el impuesto sería sobre los 3 240 pesos.
MINCHIA....ERA ORA!
RispondiEliminaCambio radicale sull’assegno di divorzio che fino a oggi, con 30 anni di indirizzo costante, era collegato nella sua entità al parametro del «tenore di vita matrimoniale», una pietra miliare che da oggi va in soffitta e lascia il posto a un «parametro di spettanza» basato sulla valutazione dell’indipendenza o dell’autosufficienza economica dell’ex coniuge che lo richiede.
Il matrimonio, ha stabilito la Cassazione, non è più la «sistemazione definitiva»: sposarsi, scrive la Corte, è un «atto di libertà e autoresponsabilita’». La sentenza è stata depositata oggi, mercoledì, dalla Cassazione e riguarda il divorzio tra Vittorio Grilli, ex ministro all’economia del governo Monti e l’ex moglie, una imprenditrice americana; i supremi giudici hanno respinto il ricorso con il quale la donna chiedeva l’assegno di divorzio già negatole con verdetto emesso dalla Corte di Appello di Milano nel 2014 che aveva ritenuto incompleta la sua documentazione dei redditi e valutato che l’ex marito dopo la fine del matrimonio aveva subito una «contrazione» dei redditi. Ad avviso della Cassazione, la decisione milanese deve essere corretta in motivazione perché a far perdere il diritto all’assegno alla ex moglie non è il fatto che si suppone abbia redditi adeguati, ma la circostanza che i tempi ormai sono cambiati e occorre «superare la concezione patrimonialistica del matrimonio inteso come `sistemazione definitiva´» perché è «ormai generalmente condiviso nel costume sociale il significato del matrimonio come atto di libertà e di autoresponsabilita’, nonché come luogo degli affetti e di effettiva comunione di vita, in quanto tale dissolubile». «Si deve quindi ritenere - afferma la Cassazione - che non sia configurabile un interesse giuridicamente rilevante o protetto dell’ex coniuge a conservare il tenore di vita matrimoniale».
L’estinzione del rapporto
Con la sentenza di divorzio, osserva la prima sezione civile,«il rapporto matrimoniale si estingue non solo sul piano personale ma anche economico-patrimoniale, sicché ogni riferimento a tale rapporto finisce illegittimamente con il ripristinarlo, sia pure limitatamente alla dimensione economica del `tenore di vita matrimoniale´ in una indebita prospettiva di `ultrattivita´` del vincolo matrimoniale”. Dunque, secondo i supremi giudici, va individuato un «parametro diverso» nel «raggiungimento dell’indipendenza economica» di chi ha richiesto l’assegno divorzile: «Se è accertato che - si legge nella sentenza depositata oggi - è economicamente indipendente o effettivamente in grado di esserlo, non deve essergli riconosciuto tale diritto». I principali indici che la Cassazione individua per valutare l’indipendenza economica di un ex coniuge sono il «possesso» di redditi e di patrimonio mobiliare e immobiliare, le «capacità e possibilità effettive» di lavoro personale e «la stabile disponibilità» di un’abitazione.
Gli avvocati matrimonialisti
La Cassazione , secondo Gian Ettore Gassani, presidente dell’associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani, «ha rivoluzionato il diritto di famiglia in tema di riconoscimento dell’assegno divorzile e dei criteri per la sua quantificazione. La Cassazione ha cambiato il criterio per riconoscere l’assegno al coniuge economicamente più debole e ha ritenuto che non sia più possibile valutare come parametro il tenore di vita dei coniugi goduto in costanza di matrimonio». Secondo i giudici, prosegue Gassani, « l’assegno divorzile può essere riconosciuto soltanto se chi lo richiede dimostri di non poter procurarsi i mezzi economici sufficienti al proprio mantenimento. Viene spazzato via un principio sancito nel 1970 dalla legge 898 che ha introdotto il divorzio in Italia. Si tratta quindi di un terremoto giurisprudenziale in linea con gli orientamenti degli altri Paesi europei nei quali l’assegno divorzile dipende essenzialmente dai patti prematrimoniali».
Milco ma cucini tu? Saper cucinare soprattutto quando siamo a Cuba è una grande cosa, per fortuna non sono un mangione e mi accontento anche di poco, anche in Italia sono così, immagino i tipi schizzinosi a Cuba come soffrirebbero
RispondiEliminaValter
Vivo per conto mio da una vita...guai se non me la cavassi un minimo ai fornelli.
EliminaNon so fare cose troppo sofisticate, questo si.
Azz anche io vivo solo dal 1997, ma sono negato in cucina, un piatto di pasta lo so fare, una bistecca idem, ma non chiedermi altro, anche per questo vado sempre a cena e pranzo fuori a Cuba (25 cuc a pasto per due), e 50 cucchini al giorno ogni volta mi partono solo per mangiare, poi se ci metti la renta, la bottiglia di ron, taxi, e altre cazzatine varie, quei 100 cuc al giorno volano
EliminaBeh....chi non ha imparato l'arte...mette mano al borsillo...
EliminaSanta Fè- Batido mamey..ne bevo a litri e questo fa si che spesso e volentieri a pranzo solo una bolita de aroz en blaco, aceite extravergin y queso pecorino, dovete vedere lo sguardo della famiglia..per loro anche il più disperato a Cuba non mangia il riso in bianco :)
RispondiEliminaARRIBA REAL!!
Riso bianco colato...spero...non quel congri' pieno di amido...
EliminaGraziano Griffone
RispondiEliminaAnche a me piacciono come mi piace fare fiesta con loro alla buona...sono anni che non vado più in vacanza al nord de l'isula ci passo di sfuggita per via del volo e si vedeva la differenza di reperibilità dei prodotti a Tunas la situazione è più provinciale...ma questo non toglie molto al contrario fa più comunità...un pò com'era qualche decennio indietro qua da noi. Il problema è che ora scarseggiano le merci probabilmente proprio per via dell'aumento dei turisti che arrivano a cuba come è aumentato il caos all'aereoporto Josè Marti della capitale.
Non me ne parlare...una volta siamo arrivati 4 aerei insieme...non uscivo piu' dallo scalo...pinga!
EliminaInfatti alla ida io compro sempre un sedile ai primi posti nel volo all'havana, proprio per scendere subito e andare di corsa all'immigracion
EliminaSe c'e' una coda fino a fine salone hai poco da correre....
Eliminahola! tema molto complicato quello de la compra a Cuba, personalmente la zona dove sono è la più "fornita " de la isla e già da un paio di anni è un impresa anche nelle TRD. L'ultima volta non c'erano uova ( la caja de 30) e la compravo por la izquierda da un paladar estatal. Situazione che si può sopportare poco tempo e prenderla come parte folkloristica de la estadia. chao Enrico
RispondiEliminaInfatti sul....lungo lo scassamento di cabasisi diventa poco tollerabile.
RispondiEliminaio infatti non capisco proprio come si possa dire di vivere in pianta stabile tranquillamente a Cuba... anche con un'entrata discreta.. visti tutti questi problemi di approvigionamento.?Mat.
EliminaPuoi avere tutte le rendite che vuoi ma se non c'e merce in giro i soldi servono a poco
RispondiEliminaCol portafoglio pieno a Cuba non stai mica male anzi,come tutto il mondo,col grano in abbondanza si trova poi tutto,per noi con pochi soldini è dura la faccenda.paolino.
RispondiEliminache si stia meglio coi soldi é un dato di fatto, ma la situazione merceologica a Cuba é talmente scarsa che anche coi soldi veri, hai poco da comprare. Ripeto, Cuba va bene per una vacanza rilassante o più nell'anno, anche io pur per soggiorni brevi ci torno sempre con piacere.
Eliminaviverci lascio volentieri il (dis)piacere agli altri al momento. mat.
Ricordo qualche vacanza fa quando feci il giro di tutte le tiendas di Las Tunas per trovare la carta da culo....
EliminaAll havana c e tutto col grano in saccoccia,fuori sicuramente manca tanta roba.paolino.
EliminaMica tanto
RispondiEliminaUn mese fa, con l'amico che era venuto a prendermi col carro, abbiamo girato 8 benzinai cercando gasolina.
Nisba, ha dovuto mettere la gasolina motor.
Milco per me il miglior batido è con la chirimoya....poi mamey e altri.....io sono molto ghiotto di batidos... il pesce lo paghi un po caro cmq considerando che sei a 70 km dal mare va bene se è fresco. ciao
RispondiEliminaLo so che e' caro ma....il culo bianco ha la sua tassa....
Eliminastrano c'è il dueno di uno dei piu bel locale di las tunas che dice che trova sempre tutti i prodotti a prezzi calmierati :-)
RispondiEliminaNo so cosa dirti....forse in quel locale ho mangiato un piatto di pasta....senza formaggio perche'...se acabo'...
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