mercoledì 31 maggio 2017

DISTANZE



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Capita con una certa frequenza di sentire e di leggere da amici o conoscenti affermare; “la mia novia a Cuba”.
Le relazioni a distanza.
Ci ho provato piu o meno seriamente ( seriamente....per quanto abbia mai preso seriamente una relazione nella mia vita...) un paio di volte.
In Italia.
La prima moltissimi anni fa.
Lei era della zona di Chioggia, studentessa di lingue orientali a Ca' Foscari, a Venezia.
Era bellissimo partire il sabato mattina, passare il week end nella citta' di ogni innamorato...per un po'.
Poi che due maroni....
Alla fine sono partito per la stagione alla Maldive, lei per la Cina e chao pescao...
La seconda volta una quindicina di anni fa con una giovane milanese, era piu' che altro lei a venirmi a trovare in quanto viveva con la famiglia.
Duro' quanche mese poi....che due maroni...
Interminabili telefonate farcite di luoghi comuni e di cazzate, week end che avrei preferito passare con gli amici o per i cazzi miei ma nei quali me la vedevo inesorabilmente arrivare.
Nunca mas.
In una relazione normale non ci sono tempistiche particolari, ti vedi quando hai voglia di farlo, se non e' oggi e' domani o dopodomani.
Ma in una storia a distanza restano i fine settimana e le feste comandate.
Alla fine ti trovi infilato in un bus de gnau dal quale ti rendi conto, alla lunga, di volere uscire.
Per quanto riguarda Cuba, almeno per cio' che mi concerne, le cose sono sempre andate in modo differente.
Tre o quattro persone discretamente importanti ci sono anche state; in questo momento c'e' una famiglia, buoni rapporti interpersonali da mantenere ma ,da 3 anni nessun cappello sulla sedia.
Ho sempre visto le mie situazioni cubane....molto cubane.
Ogni volta che prendevo l'aereo per tornare in Italia ho sempre avuto la capacita' di “staccare” con tutto cio' che lasciavo nella maggiore delle Antille.
Non essendo, in vita mia, stato fedele a nessuna donna, non mi sono mai posto il problema che qualcuna potesse essermi fedele all'infinito.
Continuo a pensare che cio' che conta e' il riuscire a stare bene quando sono laggiu', una volta che sono rientrato il fatto di voler o dover esercitare una qualsivoglia forma di controllo non mi passa neanche per l'anticamera del cervello.
Controllo di cosa poi?
Ho visto e vedo troppa gente arrovellarsi il fegato nel tentativo di sapere, di capire, se la fanciulla lasciata ad un oceano di distanza si comporti bene o meno.
Comportarsi bene...che immensa cazzata amici miei.
Perche' noi quando siamo a Cuba ci comportiamo bene?
Ma poi cosa vuol dire comportarsi bene?
Tentare di mandare avanti una relazione a distanza e' un po' come cercare di fermare il mare con le mani.
Se si pensa che la tipa sia una que sirve, le si fa un bell'invito, la si porta qua' ed, eventualmente, si programma un futuro insieme.
Sono allergico alle convivenze, ma se si vuole dare una base solida a una relazione ipotetica lo si deve fare con una frequentazione quotidiana, non in un viaggio ogni 6 mesi.
Mandare soldi, ropa, pacchi e pacchetti puo' illudere di essere considerati parte di un qualcosa di importante, ma in realta' non si e' altro che una preziosa risorsa a cui accedere da parte di chi ha una serie di bisogni senza avere i mezzi per soddisfarli.
Bisogni che, con l'andare del tempo, diventano sempre piu' grandi e pressanti.
Come si fa a tenere in piedi uno straccio di storia a 9000 km di distanza?
Certo c'e' il telefono, oggi con imo ci si puo' anche guardare in faccia....ma la realta' dei fatti non cambia.
Quando sono a Tunas, vado nel parque per connettermi in zona wi fi, magari sono accanto ad una cubanita che, ad alta voce come sempre, comunica col suo “amore” d'oltremare.
Non e' possibile non sentire..... la fanciulla parte prendendola larga e sempre si finisce con la richiesta di denaro, ropa, pacchi e pacchetti.
Sempre.
Una relazione quando esiste una cosi' grande disparita' economica fra le due parti e' sempre molto complicata, se poi ci metti un continente di distanza allora siamo al limite dell'impossibile.
Ho visto cose che voi umani....
Detto cio' massimo rispetto per chi ci prova, sopratutto.....auguri sinceri.

14 commenti:

  1. Caos, violenza, devastazione e morte. Questo è il risultato di oltre 60 giorni di violenza promossa dall’opposizione in Venezuela al fine di rovesciare il governo socialista guidato da Nicolas Maduro. Una strategia golpista concordata con i burattinai di Washington che muovono a proprio piacimento i dirigenti della MUD. Quegli stessi dirigenti che foraggiano a suon di dollari i ‘guarimberos’ ingaggiati per le azioni violente.
    Come dimostrano NUMEROSI VIDEO, gruppi di terroristi ‘guarimberos’ catturati dalle forze di sicurezza della Guardia Nazionale Bolivariana (GNB) hanno ammesso di aver ricevuto denaro dai dirigenti dell’opposizione per seminare caos, devastazione, morte e destabilizzazione nel paese sudamericano, il cui petrolio fa particolarmente gola all’impero nordamericano alle prese con l’ascesa di potenze come Russia e Cina.

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    1. tutto vero, ma per quanto tempo potranno continuare?
      La gente comincia ad averne i cabasisi pieni e il golpe militare che sognano non arriverà mai.
      Ormai c'è un cronoprogramma elettoral:a luglio la elezioni dei costituenti, a dicembre le regionali e l'anno prossimo le presidenziali.
      Per cui si capisce che ormai l'opposizione non ha piu' niente a cui aggrapparsi, per spiegare le sue manifestazioni pacificamente violente.

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    2. Se vinceranno le elezioni governeranno...come e' capitato in Argentina e...amen.

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  2. Para cualquier cubano que nunca ha viajado fuera del país encontrarse con la experiencia de un megacentro comercial o un mall como le dicen en otras naciones, es algo así como una tragicomedia que comienza desde el momento mismo en que sales de la casa.
    Así le sucedió a Maikel, cuando llegó por vez primera a uno de estos lugares y quiso contar su historia a Cubanos Gurú.
    “Periodista (me dijo) aquello fue una locura, yo parecía un niño chiquito en espera de un viaje a la playa”.
    Según él, fue el primero en levantarse y arreglarse para el paseo prometido. Ya le habían contado la infinidad de cosas que podía encontrar, y que podía pasar un día entero en la instalación sin dar vueltas en círculos.
    Como cubano al fin, acostumbrado a la humildad y la escasez material, la visita al mall superó toda expectativa. “No imaginaba que fuera tan lindo, y con tanta gente”.
    Fuera de la alegría y emoción de conocer lo nuevo, También hubo sus papelazos. Todo comenzó con la escalera eléctrica: la preocupación por no tropezar y parecer un novato en esos temas, le obligo a fijar la vista hacia abajo en todo momento. Nada podía distraerlo, ni su primo diciéndole que mirara aquí o allá, la prioridad era no hacer el ridículo con una caída intempestiva en la escalera.
    Al fin y al cabo la novatada se nota y siempre encuentras alguien que pregunta ¿cuándo llegaste?, entonces te toca responder – anteayer… y ahí comienza la “breve” explicación de lo pronto que te vas a acostumbrar.
    Pero las meteduras de pata de Maikel no pararon ahí. Eso de mirar a todos a lados y a los techos como iluminado por una aparición de manos atrás al estilo museo llamó la atención de algunos. Entre codazos de su primo y mensajitos entre dientes para evitar más incidentes parecidos se fue soltando.
    De todas maneras las costumbres de la isla no se dejan atrás tan fácil, y volvió a crear situación al querer comerse literalmente todo lo que había en la pizzería a la que fueron a almorzar. Las ganas de probar sabores olores eran irresistibles. Y obviamente terminó con problemas de estómago pero la pasó bien.
    Llegar al centro comercial por primera vez fue una experiencia que nunca olvidará a pesar de los papelazos y las situaciones cómicas. Conocer, explorar y ver con sus propios ojos cosas que solo había imaginado, marcó el comienzo de su nueva vida fuera de Cuba.

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  3. Condivido in pieno il tuo racconto,è così la faccenda,la vita o si vive insieme oppure ogniuno a casa sua.paolino.

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  4. Le relazioni a distanza durano poco, esperienza personale. Giuseppe

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    1. Certo anche perche' si tende a nascondere la polvere sotto al tappeto...

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  5. Non ho abbastazna soldi e tempo per pensare a me stesso figuriamoci se dovessi occuparmi anche di un'altra persona.
    P68

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    1. Amico mio aggiungo anche che, ad un certo punto del nostro cammino, e' prioritario occuparci sopratutto di noi stessi.

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  6. a Habana, 31 may (EFE).- Según datos oficiales publicados hoy en la prensa estatal y correspondientes al primer trimestre de este año, Cuba, con alrededor de 11,2 millones de habitantes, cuenta en su población con 2.153 personas que superan los cien años y de las que al menos tres tienen entre 113 y 115 años.

    De esa población centenaria, más de 1.200 personas son mujeres, mientras que por distribución geográfica la longevidad se concentra sobre todo en las provincias orientales del país, con La Habana como excepción, según recoge este miércoles el diario Juventud Rebelde.

    Así, la provincia-capital cuenta con 303 habitantes centenarios; Granma, con 249; Santiago de Cuba, con 245; y Holguín, con 190, de acuerdo a datos del Ministerio cubano de Salud Pública (Minsap).

    Les siguen Villa Clara (183), Las Tunas (150), Camagüey (126), Guantánamo (118), Pinar del Río (109), Sancti Spíritus (107) y Matanzas (102), mientras que a la cola en número de centenarios figuran el municipio especial de Isla de la Juventud (12), Artemisa (59), Mayabeque (59), Ciego de Ávila (60) y Cienfuegos (84).
    Questi non mi sembrano dati di un Paese del terzo mondo...Alessio

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  7. Sopratutto col gran caldo che non favorisce proprio la longevita'.

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  8. ANDATE IN CASE DE RENTAAAAAAAA

    Turistas ingleses dicen haber vivido 'una pesadilla' en un hotel de Varadero

    La inglesa Debbie Wood viajó en marzo a la Isla junto a sus tres hijos y su exmarido y definió sus vacaciones como "una pesadilla".

    "En el Memories Varadero Beach Resort nos sirvieron dos veces pollo crudo. Y los cinco caímos enfermos de un brote sospechoso de intoxicación alimentaria", denunció la mujer al diario británico The Sun.

    Asimismo, afirmó que su hija de diez años, Talia, "se enfermó tanto que necesitó tratamiento médico de emergencia y estuvo en la cama durante la mayor parte de la estancia de dos semanas" en el hotel.

    "La cama de mi hija fue hecha con lo que parecían ser sábanas manchadas de sangre", agregó.

    Además, señaló que "la piscina del hotel estaba sucia", que las condiciones del baño eran "horribles" con una cortina de ducha "con moho", que la comida estaba "al aire libre y descubierta, invitando a aves y bichos a darse un banquete", que los cubiertos y la vajilla estaban "astillados y no muy limpios", "las bebidas parecían diluidas" y que el hotel estaba en general en "mal estado".

    Debbie viajó desde Leeds al Memories Varadero Beach Resort con la agencia Thomas Cook el 31 de marzo con la esperanza de unas divertidas vacaciones familiares en un programa de todo incluido que les costó más de 6.000 libras esterlinas.

    Según dijo a The Sun, sus experiencias en el hotel de la Isla formarán parte de una demanda colectiva llevada por varias familias que dicen haber sufrido un infierno de vacaciones en esa misma instalación.

    Debbie añadió que sus médicos le han dicho que probablemente todos contrajeron "salmonela".

    "Podría haber terminado en una tragedia debido a las prácticas antihigiénicas con los alimentos. Mi consejo a otros turistas sería evitar Memories Varadero Beach Resort a toda costa", concluyó Debbie.

    De acuerdo con The Sun, desde 2012 ha habido reportes de enfermedades e incidentes parecidos en este hotel de Varadero.

    "Hemos informado sobre los brotes de enfermedad en Memories Varadero Beach Resort por varios años. La contratación de intoxicación alimentaria durante las vacaciones no solo es desagradable, sino que puede acarrear consecuencias duraderas e incluso que alteren la vida de las personas si se desarrolla cualquier número de condiciones posinfecciosas", señaló Sue Robinson, del Farnworth Rose Solicitors.

    "Por esta razón, es imprescindible que cualquier persona afectada por enfermedades en el Memories Varadero Beach Resort busque asesoramiento médico y legal", añadió.

    "Queremos que nuestros clientes tengan las mejores vacaciones posibles, así que lamentamos saber que la señora Wood y su familia se enfermaron en Cuba. Tomamos todos los informes de enfermedad muy en serio y examinaremos este caso a fondo con el hotel tan pronto como lo recibamos", concluyó un portavoz de Thomas Cook.
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  9. Quoto tutto.
    Non ha senso pensare di farsi la fidanzata a distanza di 9000 km.
    Non tanto perché questo comporta ad un dispendio di denaro, perché questo è un aspetto soggettivo, magari uno ne ha tanti che 100-200 cuc possono rappresentare una fumata di sigarette.
    Il punto è credere che le donne cubane possano essere fedeli in cambio di qualche rimessa.
    Purtroppo di creduloni ne ho visti tanti e pochi hanno compreso che le cubane non concepiscono la logica di mandare il bollo in letargo in attesa del novio.
    Francesco

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