mercoledì 7 giugno 2017

LAVORARE STANCA

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La Tragedia di Manchester, una volta di piu', riporta l'attenzione sull'enorme responsabilita' che si ritrova sulle spalle, in questi tempi cupi e perigliosi, un genitore di un figlio adolescente.
Partiamo dal discorso italiano per finire, inevitabilmente, a Cuba.
Ho amici con genitori adolescenti, gente che ha cercato di dare una buona educazione, dei valori, una linea da seguire ma che e' consapevole che tutto cio' potrebbe non essere stato sufficiente.
Il lavoro latita, perlomeno i tipi di lavori che un padre vorrebbe per il proprio figlio.
La prospettiva di vederlo camminare con i propri piedi in tempi accettabili diventa una lontana chimera di anno in anno.
Ne vedo parecchi di questi ragazzi in palestra, la vita mi ha insegnato che lo sport e' un fantastico modo per capire il carattere di una persona.
Nei villaggi, a inzio stagione, organizzavo sempre una partita di calcio o di pallanuoto fra lo staff, in questo modo riuscivo a capire il carattere di ogni ragazzo.
C'era l'estroso incocludente, il fuoriclasse (pochissimi), lo scarso ma tignoso, l'altruista, il generoso, il rompicoglioni ecc...
Raramente poi, en vida real, si dimostravano diversi dall'impressione che ne ricavavo in quelle partite.
In palestra e' uguale, chi affronta l'allenamento con serieta' e impegno sara' poi quello che nella vita, in una maniera o nell'altra, si sbattera' per cercare di venirne fuori.
Il cazzone, quello col telefonino sempre in mano fra una serie e l'altra, solitamente non dura molto, sparisce presto.
Ne parlo spesso con gli amici, che hanno figli adolescenti, su quale possa essere il loro futuro oggi.
Intanto occorre che muovano il culo, viaggino, accettino lavori lontano dalla famiglia, in un altro quartiere, un altra citta', un altro stato, un altro continente.
Come fanno gli americani, occorre che siano consapevoli che il lavoro va cercato e accettato dove si palesa, sono finiti i tempi in cui le ditte, quando il padre andava in pensione, assumeva al suo posto il figlio.
Lo faceva pure la Fiat, a patto che il padre non fosse stato troppo politicizzato e non avesse a suo tempo rotto i coglioni.
Insomma che non fosse un Comunista.
Oggi e' tutto capovolto, i contratti a tempo indeterminato sono una chimera, vedo ragazzi che firmano il contratto ogni settimana.
Nei nuovi contratti per il terziario, la domenica e' equiparata ad un qualunque altro giorno, niente straordinario o giorni pagati il 50% in piu' come un tempo.
Una giungla dove sara' durissimo districarsi.
Ricordo che a 17 anni, dopo una settimana di pausa dalla fine della scuola, mio padre mi porto' a cercare lavoro, era il 1979, in 2 ore trovammo un posto come apprendista in una tipografia, 2 ore.
Altri tempi, altro mondo.
I genitori da questo lato del bloqueo seguono passo passo i figli nelle loro peripezie, perfino quando si e' palesemente fuori tempo massimo, a Cuba la situazione e' un tantino differente.
Uno dei problemi dell'isola, anche dell'isola, e' quello di garantire uno straccio di futuro alle nuove generazioni.
La matrice ideologica tiene sempre di meno, a scuola i ragazzi sono sempre piu' insofferenti nei confronti di riti che ritengono retaggi di epoche passate.
I ragazzi, in fondo, sono uguali in tutto il mondo e in tutto il mondo vogliono le stesse cose.
Internet, i telefonini, le scarpe e i vestiti di moda, viaggiare, vedere il mondo, confrontarsi coi loro coetanei ecc... ecc...
A Cuba, malgrado l'esplosione del fenomeno del cuentapropismo, la maggior parte della gente lavora ancora per lo stato, a salari non degni di essere chiamati con questo nome.
Perche' un ragazzo deve lavorare un mese per guadagnare l'equivalente di cio 'che si mette in tasca vendendo ai turisti una scatola di sigari taroccati?
In nessun paese si vedono cosi' tanti giovani, ogni giorno, in orari di lavoro, bighellonare per le strade senza un cazzo da fare.
C'e' anche da dire che, oggi, ci sono lavori che permettono di guadagnare discrete cifre, sopratutto nel settore privato.
Un buon muratore, un cuoco, un elettricista, un idraulico, un meccanico e altri tipi di professionisti, guadagnano bei soldi ma, amici miei, occorre lavorare e farsi il culo.
Quelli della mia generazione e un paio di quelle successive hanno ricevuto dai propri genitori anche il concetto del valore del lavoro.
Ci hanno insegnato che lavorare non e' soltanto un modo per portare a casa cio' che serve per sostentarsi, ma anche un modo per realizzare la propria vita, per dare un senso compiuto ad una essitenza.
Gia' oggi coi nostri figli e' piu' complicato figuriamoci a Cuba dove, raramente, i genitori sono stati un esempio di rettitudine professionale.
Chi ha visto il padre non fare un cazzo per lustri, arrabattandosi e inventando e' difficile che cresca con uno straccio di cultura del lavoro in testa.
Lavorare stanca, diceva Pavese.
Quindi alle poche opportunita' professionali si aggiunge un mancato transfert culturale nei confronti del lavoro.
Un giovane che impara a fare l'albanil o il plomero, nella Cuba in continua trasformazione di oggi, ha il futuro garantito.
Ma bisogna alzarsi presto, lavorare sotto il sole, farsi il culo, investire sul proprio futuro.
Meglio salir dal pais all'inseguimento del classico sogno cubano, nella ricerca del denaro che, sicuramente, fuori da Cuba cresce sotto gli alberi.
Poi escono da Cuba e scoprono che la realta' e' un tantino diversa.

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA
CASA YOHN 

18 commenti:

  1. Los cubanos tenemos la palabra desfile muy bien definida. Para nosotros rara vez se trata de un desfile de modas. Cuando nos mencionan esto sabemos que hace referencia a una marcha política por celebrarse una fecha importante dentro de la historia de la nación.
    Casi todo el mundo acude a la marcha, por disímiles motivos, justificados o no. Nos preparamos para el momento. Vestidos de rojo, azul y blanco (los colores de la bandera) si se tratan de la del 1 de Mayo, en conmemoración al Día Internacional de los Trabajadores. Si es 27 de enero en la noche, todos llevamos antorchas, en espera del 28 día del natalicio de nuestro Héroe Nacional José Martí; y ese día en la mañana, se realiza la Parada Martiana, que es otro desfile.
    También están las que surgen de imprevisto por un tema determinado y otras tantas que están programadas y no voy a mencionar por una cuestión de espacio.
    Si algo tenemos los cubanos es que nos sirve lo que sea para divertirnos, y el momento en que se acaba el desfile es perfecto para eso. “Yo ya cumplí, ahora voy a festejar”, así me dice siempre mi amigo Carlos. Como él, hay millones, para no decir que casi toda Cuba lo hace. A esa hora todo el mundo corre a las pipas de cerveza, que tanto ayudan a refrescar en ese intenso calor y que no están cerca del lugar del acto. Generalmente hay música en esos sitios y la gente baila como si no lo hubiera hecho en años.
    Otros, lo más conservadores, aprovechan para ir a visitar a un familiar que hace rato no ven. También a quien aprovecha para reunirse con sus amigos, y créanme, la tertulia acaba tarde.
    En fin, que después del desfile todo es fiesta, siempre que se pueda y la marcha no haya sido por los mártires o algún día de luto. Los cubanos esperamos ansiosos este momento. Desfile que acaba, fiesta que empieza.

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  2. Le manifestazioni di interesse per Alitalia sono 32, molte di più di quanto si aspettassero i tre commissari straordinari della compagnia e rispetto alle iniziali indiscrezioni. Tra le offerte c’è anche quella della compagnia low cost Ryanair, che però - spiegano dall’azienda - non ha intenzione di acquistare il vettore italiano, ma solo di alimentare il traffico a lungo raggio di Alitalia.
    «Abbiamo iniziato questa mattina ad aprire le buste dal notaio», spiega il commissario Stefano Paleari che insieme ai colleghi Luigi Gubitosi e Enrico Laghi analizzerà le diverse proposte per valutare quali delle 32 offerte abbiano i requisiti per accedere alle successive fasi della procedura. Il numero delle manifestazioni di interesse arrivate per Alitalia è «un risultato oltre le aspettative» per il presidente dell’Enac, Vito Riggio, che ha parlato a margine della presentazione del rapporto 2016 sul settore aereo: «Magari ci fosse una grande compagnia europea che vuole prendere Alitalia, ma penso che, europea o no, ci vuole un rilancio forte».
    Dalla compagnia low cost invece, contattata da La Stampa dopo le prime indiscrezioni, spiegano di «aver presentato una manifestazione di interesse. Ma non siamo interessati ad acquisire Alitalia. Tuttavia ci siamo offerti per alimentare il traffico a lungo raggio di Alitalia, poiché che siamo la più grande compagnia aerea in Italia con il più grande network di rotte. Ci stiamo preparando a mettere a disposizione fino a 20 aeromobili inizialmente in un periodo di due settimane quest’estate nel caso in cui Alitalia riducesse notevolmente la capacità. Abbiamo scritto al governo italiano affermando che se dovesse succedere qualcosa di imprevisto, non c’è da preoccuparsi, ci impegneremo a riempire il gap».
    Oggi i tre commissari valuteranno le 32 proposte per capire chi ha i requisiti richiesti. Poi i selezionati accederanno alla «data room», che durerà tra le quattro e le sei settimane, per consultare i dati interni all’azienda, ma non quelli più sensibili. Per fine luglio verranno avanzate le offerte non vincolanti, mentre in ottobre sono attese quelle vincolanti.

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  3. Ho dubbi che alle nostre nuove generazioni sia stato spiegato cos'e' il lavoro. Giuseppe

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    1. Le nuove generazioni vivono nel mondo che abbiamo consegnato loro noi...quindi se non sanno cos'e' il lavoro e' perche' non siamo stati in grado di spiegarglielo.

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  4. Ottimo articolo,rende molto bene l idea della realtà,bravo milco,condivido.paolino.

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  5. Ma sai noi bene o male l'abbiamo sfangata, ma i nostri figli, le nuove generazioni cresceranno in un mondo sicuramente piu' complicato.

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  6. Ci potrebbero essere degli sviluppi clamorosi nel caso di violenza sessuale che ha visto coinvolti in Finlandia cinque giocatori cubani (Alfonso Gavilán, Ricardo Calvó, Osmany Uriarte e Rolando Cepeda condannati a cinque anni di prigione, Luis Sosa, a tre anni e mezzo). Secondo quanto riporta worldofvolley.com dalla Grecia arriva la notizia che la vittima avrebbe cambiato la sua versione e la sua nuova testimonianza porterebbe alla riapertura del processo. A causa della gravità del fatto e della conseguente condanna i cinque atleti incriminati sono da quasi nove mesi incarcerati, hanno saltato i Giochi Olimpici e perso la possibilità di buoni guadagni che avrebbero avuto giocando nei campionati esteri.

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  7. Oggi è più difficile di prima, ma tra gli amici conoscenti che si sono laureati bene e soprattutto in tempo in facoltà sensate (non lettere e filosofia per intenderci), si sono dati da fare nel cercare lavoro in settori che hanno prospettive (e ce ne sono anche in Italia, molti legati all'export) in diversi hanno fatto carriera e qualcuno ha già stipendi importanti... pur non ancora 40enne. E' più difficile di prima sicuramente, ma le opportunità ci sono e bisogna organizzarsi bene a partire dalla scelta del percorso universitario, parlare almeno 2 lingue oltre l'italiano etc. Poi oggi il mondo è globalizzato e ci sta anche lavorare fuori dall'italia, ma sempre in ottica migliorativa e non solo per disperazione. Certo se uno inizia a fare studi del ca**, parla poco inglese, passa più tempo su Twitter e FB che nella vita reale etc... che non si lamenti poi se i contratti sono determinati e a 1000 euro al mese. Mat.

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  8. C'e' del vero in quello che dici.
    Pero' questi 40 enni in carriera hanno avuto le loro opportunita' in un mondo diverso da quello attuale, oggi sarebbe tutto piu' complicato.
    Oggi conta solo la meritocrazia, che questo sia un bene o un male, dipende dai punti di vista.
    Proprio ieri parlavo, in palestra, con un tipo che si occupa della formazione degli informatori farmaceutici.
    Oramai il fisso non esiste piu', si viaggia solo a provvigioni.
    Questo vuol dire che ogni santo giorno e' una battaglia, una guerra.
    Chiaramente parlare le lingue e' prioritario, non a caso i tedeschi e gli olandesi a 8 anni parlano inglese.

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    1. Parlo della fascia 30-35 di oggi. Nel mondo legato all'export made in italy (food, vini, cosmetica, impianti etc ) credimi il lavoro non manca e chi é in gamba va eccome. Sixuramente i tempi non sono quelli di 30-40 anni fa e Bisogna anche sapere scegliere dove andare a proporsi e prepararsi.. ma le opportunità ci sono. Mat.

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    2. Certo ma parliamo di settori di nicchia dove,come tu dici,bisogna essere bravi a infilarsi

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  9. Il Venezuela resta in mezzo al guado, ma fissa la data dell'elezione dell'Assemblea costituente annunciata dal presidente Nicolas Maduro: sarà il 30 luglio. Si tratta di una riforma costituzionale che l'opposizione definisce antidemocratica. La crisi è sempre più grave e gli scontri tra governo e opposizione sono continui. Pirelli sospende la produzione e United Airlines i voli diretti tra Houston e Caracas.
    Si riannoda intanto la mediazione papale. Domani si terrà un summit in Vaticano con i vertici della Conferenza episcopale venezuelana. Papa Francesco è, da tempo, estremamente preoccupato per la crisi.
    Francesco si è sempre espresso per il “dialogo” tra le parti, in maniera equidistante, senza giudizi frontali contro il regime chavista; ciò era funzionale al fatto che la Santa Sede, malgrado un primo tentativo fallito, sia rimasta disponibile alla possibilità di esercitare una mediazione, cosa invece impossibile se il Pontefice si schierasse apertamente da una parte o dall'altra.
    Intanto la filiale venezuelana della Pirelli ha annunciato la «sospensione temporanea» delle attività del suo stabilimento nello stato di Carabobo «a causa della mancanza di disponibilità delle materie prime necessarie per la lavorazione dei prodotti».
    In un comunicato diffuso tra i media locali l'azienda ha sottolineato che l'impegno portato avanti nel Paese la «spinge a tentare tutti gli interventi possibili per risolvere la situazione e garantire il mantenimento effettivo dell'offerta di pneumatici sul mercato locale».
    Pirelli opera in Venezuela da 26 anni; un comunicato sottolinea: «Continueremo ad avere fiducia nel Paese, con l'obiettivo di continuare a contribuire alla sua crescita».
    Oltre a Pirelli è arrivato anche un altro annuncio preoccupante: quello di United Airlines che ha annunciato la sospensione dei suoi voli diretti tra Houston e Caracas.

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  10. Mia cognata è una bella triguena di 18 anni. Poca voglia di studiare, ore passate con le amiche o davanti alla tv ad ascoltare reggaeton a tutto volume. Fino all'anno scorso.
    La scuola del turismo dove faceva finta di studiare, l'ha mandata a fare uno stage presso un albergo a Miramar (3 guague da prendere e 2 ore di percorso). Pur essendo una fancazzista, quando ha cominciato a vedere le propine degli yankee e portare a casa 5-10-15 cuc al giorno, la musica è cambiata. Sveglia presto per arreglarse, dieta e esercizio fisico per buttare giù 10 kg di troppo, corso di inglese privato...

    Se i salari fossero equi, sai quanto ruberie in meno e che salto di qualità farebbe l'economia interna cubana. Io credo che non siano dei fannulloni a prescindere. E' che se non hai uno stimolo per migliorare, eviti di farlo.

    Simone M&S

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    1. Certo hai pienamente ragione,ma parlare di salari equi a Cuba dopo una vita che sappiamo come sono è aria fritta,certo coi se e coi ma sarebbe ottimo.,ma realtà è quella da sempre insomma,intanto preghiamo che cambi,in meglio o peggio?siamo a Cuba paese povero ragazzi terzo mondo,fanno quello che possono.paolino.

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    2. Fanno quello che hanno consentito loro fare....

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  11. Questo sicuro ma come spiegare allora le/i fancazzisti che bivaccano da noi?

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  12. Se tu (Stato) fai finta di pagarmi allora io faccio finta di lavorare. E l'inefficienza perdura...
    renato

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  13. Infatti, Renato, il vantaggio non e' il posto di lavoro in se ma i benefici che ne puo' portare.
    La gente diventa medico o infermiere non per amore di Ippocrate ma per la speranza della Missione Internazionalista.

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