venerdì 16 giugno 2017

STORIE DI SPORT







Oggi parliamo di sport.
Piccole grandi storie che coinvolgono Cuba, i cubani e non solo.
Ricorderete i 5 pallavolisti cubani che, a differenza de los 5 che rimasero inopinatamente prigionieri per anni nelle carceri confederate, stanno scontando condanne dai 3 ai 5 anni in Finlandia.
La storia e' piuttosto nota, pare che una professionista della piu' antica professione del mondo, entrata di sua sponte nottetempo in camera di uno di questi cubani, se li sia poi ritrovati tutti 5 addosso.
La violenza sulle donne e' un'argomento troppo serio per trattarlo in modo superficiale, ma questa storia puzza di cose non chiare a km di distanza.
Da fazioso mangia bambini mi chiedo se al posto dei cubani ci fossero stati 5 pallavolisti Yankee, come la cosa sarebbe andata a finire.
Intanto questi, che dei geni non sono sicuramente, hanno perso le olimpiadi e ingaggi molto remunerativi in giro per il mondo.
Pare che ora la versione della fanciulla sia cambiata, non si tratterebbe piu' di violenza ma di...prestazione non pagata.
Ripeto, argomento delicato, non e' escluso che in appello le pene vengano di molto ridotte.

Lorenzo Mambrini e' stato un calciatore di medio livello, non un campione ma un onesto pedalatore che ha girato l'Italia e poi la Spagna alla ricerca di un ingaggio decente.
A fine carriera ha iniziato a fare l'allenatore, scoperto che taroccava le partite si e' beccato 3 anni e 6 mesi di squalifica.
Nel frattempo ha sposato una cubana, successivamente si e' trasferito a Cuba diventando allenatore della rappresentativa di Santiago de Cuba.
La squadra, pare, stia ottenendo discreti risultati sotto la sua guida.
Non so se percepisca un compenso per le sue prestazioni, non credo, non penso neanche che dal punto di vista etico la squadra di calcio della citta' invincibile che ingaggia un condannato per frode italiano sia una gran cosa, ma il mondo funziona anche in questo modo.

Pichardo dicono sia ricomparso a Lisbona, in Portogallo viveva gia' il padre da tempo, si ritiene che nel suo futuro potrebbe esserci la divisa rossoverde della nazionale portoghese di atletica che, detto per inciso, e' piuttosto scarsa.
Non voglio ripetere concetti espressi decine di volte, la componente ideologica non e' piu' sufficiente per tenere in patria atleti di altissimo livello, che vorrebbero monetizzare il talento che il cielo ha deciso di donare loro.
Anche perche' oltre al talento ci vuole tanto lavoro e tanta fatica, non mi pare giusto che un cazzo di reaggatonero, con il cavallo della braga alle ginocchia, possa arricchirsi come vuole mentre un atleta di altissimo livello che porta lustro alla patria, non possa godere adeguatamente dei frutti del proprio talento.

Lo sport di massa sta' sempre piu' prendendo piede a Cuba.
Ad aprile, di sera la pista di atletica di Las Tunas era oramai piena di gente che correva, ricordo che 10 anni fa c'ero solo io e qualche studente latinoamericano, con la faccia da Morales, a sudare sotto la canicola.
Il concetto di sport – salute piano piano sta' entrando nelle teste dei cubani, i kg di troppo, l'alto numero di diabetici, l'alimentazione alla cazzo, il bere, il fumo e via discorrendo rischiavano di tirare su generazioni di potenziali infartuati o comunque di gente che a 30 anni rischiava di essere gia' dal culo.
Ora siamo in piena inversione di tendenza, speriamo duri.

Concludo con un riferimento personale.
Domani mattina alle 10.30, dopo aver portato Birillo dalla Dog Sitter, ci ritroviamo tutti i Villans fuori Torino, partiamo per Bardonecchia per festeggiare i 35 anni della nostra squadra fondata nel 1982, anno in cui l'Aston Villa vinse la Coppa dei Campioni
Saremo una decina, quasi tutti i soci fondatori
Come direbbe Max Pezzali; senza fidanzate, troie, ne' mogli.
Due giorni tutti per noi come da ragazzi.
Per i 30 anni eravamo andati a Senigallia dove tutto, nel 1982, ebbe inizio in una oramai storica vacanza.
Ora si parte per Bardonecchia, nel pomeriggio abbiamo prenotato un campo a 5 per una partitella fra noi, poi tutti su in un rifugio alpino gestito da un Villans.
Cena, dopocena e poi tutti insieme a dormire in un grande camerone....come da adolescenti.
Domenica mattina escursione ad un lago e poi pranzo, quindi rientreremo alla base.
5 anni fa abbiamo riso senza mai fermarci per 2 giorni, questa volta sara' lo stesso.
35 anni insieme non sono uno scherzo, senza la squadra ci saremo persi da decenni, ognuno preso dalla sua vita e dalle sue cose.
35 anni insieme vuol dire amicizia ma anche divisione dei compiti, organizzazione, disciplina e tutto cio' senza mai prendersi troppo sul serio.
Un grande consulente Mediolanum, un operaio sui 3 turni, un manager di una multinazionale, uno scriba che vive di sport, animazione e negocios, un taxista e un impiegato (preziosissimo...) INPS, un quadro medio e il gestore del rifugio, un informatico e un tecnico di grandi sistemi.
In realta' questo avviene durante la settimana, domani saremmo gli stessi che a 18 anni correvano dietro al pallone e alle belle ragazze, a un futuro incerto con la paura del domani.
Che fine settimana che ci aspetta amici miei....




10 commenti:

  1. La Procuratrice Generale passata armi e bagagli nel campo dell'opposizione con la sua condotta ha favorito la violenza e il terrorismo
    Hanno destato un certo grado di sconcerto, in Venezuela, alcuni atteggiamenti ed omissioni della Procuratrice Generale, Luisa Ortega, che ormai è passata armi e bagagli nel campo dell’opposizione. Certo, i cambiamenti di opinione posizione sono legittimi, ma le omissioni quelle no, non possono essere accettate perché così facendo ha legittimato la violenza e contribuito a creare un clima di impunità per i terroristi della destra che si sono sentiti autorizzati a scatenare ancora più violenza.
    Le principali omissioni di Luisa Ortega sono state efficacemente risente dal portale ‘Mision Verdad’ in questa infografica diffusa attraverso Twitter.
    Omissioni anche gravi come la mancata denuncia degli assalti compiuti nei confronti di due ospedali pediatrici nello Stato Miranda; l’utilizzo di bambini nelle proteste violente che viola lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale; i crimini di odio come quello di Orlando Figuera arso vivo perché chavista e nero; le menzogne nel caso della morte del giovane Pernalete.

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  2. Presto, nuove sanzioni al Venezuela. Lo ha annunciato il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson ex direttore esecutivo della Exxon Mobil. La multinazionale petrolifera ha un contenzioso aperto con il Venezuela per le nazionalizzazioni intraprese da Hugo Chavez nell’arco petrolifero dell’Orinoco, nel 2007.
    A differenza di molte altre transnazionali, Exxon non ha accettato le compensazioni proposte dal governo bolivariano e il controllo dell’impresa petrolifera di Stato, Pdvsa, e si è rivolta ai tribunali: pretendendo 12.000 milioni di dollari. Inoltre, nel 2015, ha deciso di iniziare arbitrariamente le trivellazioni nelle acque dell’Esequibo, contese tra Venezuela e Guyana. «La Exxon, la più grande compagnia petrolifera, possiede il 4% complessivo del patrimonio petrolifero del Venezuela – ha detto ieri l’ambasciatore bolivariano in Italia, Isaias Rodriguez – Abbiamo la colpa di avere il più grande giacimento petrolifero del mondo. Le grandi compagnie usano le organizzazioni internazionali per aggredire il Venezuela. Dopo essere stati sconfitti dall’Onu, si sono rivolti al Parlamento europeo e stanno cercando di aggredirci».
    Rodriguez è intervenuto in Parlamento nel corso del convegno «Un sogno Italo-Latino Americano» organizzato dall’Ila alla Camera. Ha risposto all’intervento della vicepresidente della Camera Marina Sereni, che nel corso dei suoi saluti al convegno aveva manifestato «preoccupazione per la crisi umanitaria in Venezuela». Rodriguez ha espresso un diverso parere: «È in atto una campagna mostruosa contro il Venezuela – ha sostenuto -. Si dice che c’è la dittatura, si vuole far cadere il presidente. Chi si oppone al governo, invece, non vuole le elezioni, lo ha detto anche il Papa. In questo momento ci sono due politiche per l’America latina: quella del Vaticano, che è una politica di pace e quella degli Stati uniti, che è una politica di aggressione. Noi in questo momento siamo vittime e bersaglio di una politica di aggressione, mentre abbiamo la mano tesa del Papa per la pace e il dialogo».
    Intanto, in Venezuela, il Consejo Nacional Electoral (Cne) ha annunciato che, dall’8 al 12 agosto iniziano le iscrizioni dei candidati alle regionali di dicembre. Si sono concluse quelle per l’Assemblea nazionale costituente, che si svolgerà il 30 luglio. Il papa ha fatto nuovamente sapere di appoggiare il dialogo e la via elettorale. Maduro gli aveva inviato una lettera per chiedergli di convincere l’opposizione a non impiegare minorenni nelle violenze, aizzate anche dalle gerarchie ecclesiastiche. Le destre, però, invitano al boicottaggio e insistono con barricate e spari. I morti aumentano.
    Tra le ultime vittime, un polizioto ucciso con colpi di armi da fuoco e altri feriti nello Stato Merida. Due motociclisti uccisi dalle trappole messe dagli oltranzisti per bloccare le strade. Un’altra sezione del Partito socialista unito del Venezuela è stata data alle fiamme. Bloccato e sabotato un altro camion di strumenti sanitari destinato alle strutture pubbliche. In precedenza era stato distrutto un grande deposito di medicine che riforniva diversi Stati.
    Il governo ha denunciato presso diverse istanze internazionali i “crimini contro l’umanità” come alcuni linciaggi di stampo razzista e l’impiego di minorenni nelle violenze. Contro l’assalto a un asilo nido che si trovava nella sede della Mision Vivienda (l’organismo che ha già distribuito oltre 1.600.000 alloggi gratuiti e ammobiliati ai meno abbienti), si è levata anche qualche voce di opposizione. I bambini e alcune donne incinte sono stati tratti in salvo dai pompieri tra il fumo e le fiamme. Non è il primo episodio simile.
    Lo schema si è ripetuto anche nel 2014, durante la campagna degli oltranzisti denominata «la salida». E come allora, nei comuni di opposizione – 6 o 7 su 335 – commercianti e abitanti taglieggiati ai blocchi posti dai «guarimberos» cominciano a stancarsi. Nel quartiere della Candelaria, che si trova al confine tra l’est (agiato) e l’ovest (popolare) nella capitale, la gente ha impedito in massa che gli oltranzisti infiammassero anche quella zona.

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  3. trump è un fanfarone. Diceva che avrebbe fatto questo e quello contro le politiche cubane di obama e, da quello che si capisce da alcuni articoli su diario de cuba,cambierà solo qualche virgola. raul se la starà ridendo sotto i baffi, mentre i cubanoamericani di miami staranno per esplodere dalla rabbia.

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  4. No cambia niente tanto i supermercati erano vuoti egualmente

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    1. Aleardo se vuoi scrivere sul blog...dai una rispolverata alla grammatica italiana...Grazie

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  5. Preso il volo per settembre con Klm, dal 3 al 24 settembre, solito volo da Bologna che llega all Havana alle 14.30, a 570 euro...le offerte scadono domani per chi fosse interessato

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    1. Bene, al momento proprio non ci penso, mi aspettano mesi di trincea....Cuba puo' aspettare.

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  6. Bravo Milco,
    questa storia dei giocatori cubani è assolutamente inverosimile.
    Solo qualche bravo boccalone da forum se l'è bevuta come buona....così come raccontata da qualche giornale, per fortuna NON tutti.

    Ciao
    Bradley M.

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  7. Lasciamo i "boccaloni da forum" fuori da qua'.
    Per il resto come spesso avviene e' possibile che la verita' stia nel mezzo.

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