lunedì 3 luglio 2017

PRONTI PER IL TURISTA?

 Risultati immagini per fantozzi in vacanza

Leggo spesso dell'incremento percentuale del turismo a Cuba rispetto all'anno precedente, di nuovi investimenti fatti con partner stranieri per costruire nuovi complessi turistici e di come, il Turismo, sia veramente diventata la gallina dalle uova d'oro nelle mani del governo.
Cuba e' pronta a tutto cio?
Non vorrei ritrovarmi a fare discorsi triti e ritriti ma un cinque stelle a Cuba, sotto ogni punto di vista e' ben lontano da un hotel della stessa valutazione situato in altre location nel mondo.
Lo sappiamo, lo sa anche il turista medio, sa che c'e' una piccola tassa da...devolvere alla “cubanita' “ e si rassegna a pagare di piu' per avere di meno.
Pero' io parlo del personale addetto al turismo, di chi si occupa di rendere davvero confortevoli le giornate di chi sceglie la maggiore delle Antille come meta di vacanza.
Partiamo dal problema delle lingue.
Chi opera coi tour operator, solitamente, e' a conoscenza perlomeno della lingua inglese, altri si sono specializzati col francese per poter operare coi numerosi acerini francofoni che, in gruppo, visitano l'isola.
Per il resto la conoscenza delle lingue, anche da parte di chi opera a stretto contatto col turista e' un optional.
Basta pensare che, nelle scuole, fino a pochi decenni fa, non si insegnava l'inglese ma il russo per i motivi che tutti conosciamo bene.
La situazione diventa quasi surreale se parliamo delle case de renta.
Da noi, giusto per fare un esempio, arrivo' fra i primi clienti un tedesco, il problema nasceva dal fatto che non si riusciva a comunicare se volesse la mattina dopo la colazione.
Il tedesco non parlava una parola di spagnolo e chi gestisce la casa non parlava una parola al di fuori dello spagnolo.
Quindi nacque, mi raccontarono, una gag con loro che si infilavano la mano in bocca dicendo “gnam gnam” e l'alemanno attonito che cercava di capirci qualcosa.
Situazione comunissima.
Quasi nessuna duena di case de renta parla una parola di inglese, tedesco, francese o italiano.
Dopo anni di gestione arrivano a riuscire a scambiare qualche parola ma, se non c'e' stato un soggiorno all'exterior, le lingue rimangono un mondo sconosciuto.
Con M&S abbiamo visionato i siti internet di molte delle case con cui collaboriamo, quasi nessuna fa cenno alla conoscenza di qualche lingua.
Ho lavorato molto in Veneto, zona Cavallino; da quelle parti il lattaio, il macellaio, la commessa del supermercato parlano fluentemente tedesco visto che la maggior parte della clientela arriva dalle lande teutoniche.
Se devi lavorare con loro, impara subito l'idioma e tutto risultera' piu' facile.
Qua' in Liguria il direttore della struttura dove sono ora parla 7 lingue.
Sette.
Non parlo di un fighetto con chissa' quale passato scolastico, ma di uno che in Sri Lanka viveva coi Tamil nella foresta.
Gestiva il resort del fratello della Fallaci da quelle parti, non mi parla benissimo del consaguigno della famosa scrittrice...
Lo vedi con la coda di cavallo e il barbone e rimani un attimo cosi', poi inizia a parlarti nella lingua che vuoi.
Lavora col turismo quindi ha dovuto imparare le lingue.
Perche' non lo fanno anche i cubani che operano nel settore?
Altro problema da risolvere, in tempi brevi se si vuole fare il salto di qualita', e' rappresentato dall'avere il wi fi direttamente nelle case de renta in modo che, acquistata la tajeta, il turista possa tranquillamente connettersi direttamente da casa.
Altra cosa, non ho mai visto nei paladar esposto fuori il cartello di “menu' turistico”, eppure di turisti, sopratutto in certi luoghi, ce ne sono a migliaia.
Il discorso riguardante gli hotel e la loro gestione dovrebbe poi toccare anche molti altri fattori, mi chiedo come sia possibile che, ogni volta che metto piede a Tunas e contatti il mio....ricettatore questo mi arrivi in casa con jamon y queso che arriva direttamente dagli hotel di S.Lucia.
Credo che la sicurezza in quelle strutture sia una sorta di colabrodo.
La strada da fare e' ancora lunga ed e' bene che Cuba la percorra nel minor tempo possibile.

P.S. Ci ha lasciati Paolo Villaggio uno dei comici e dei personaggi che ho amato di piu'.
Col suo Fantozzi, ha saputo disegnare perfettamente l'immagine di un certo tipo di italiano che possiamo incontrare ancora oggi in giro per il bel paese o....a Cuba.

30 commenti:

  1. Oggi, col giorno libero, mi sono fatto un giro per Albenga, dopodiche mi sono trovato una palestra per allenarmi.
    Mi stupisce sempre positivamente, la serenita' con cui vive la gente nei posti di mare.
    Eppure hanno gli stessi cazzi nostri per la testa, ma il doverli affrontare a 30 gradi (freschi) e con la prospettiva, anche solo in pausa pranzo, di mettere il culo in battigia apre scenari di vita a noi sconosciuti.
    I ragazzini in giro in infradito e scooter, i culi delle fanciulle che ballano sotto i pantaloncini corti....e tutto il resto.
    Ma perche' non mi trasferisco in un posto di mare?

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  2. Con La Stampa, giornale della Fiat, che trasforma in eroe il terrorista che ha lanciato granate contro il Ministero degli Interni e il Tribunale supremo; con il Corriere della Sera e la sempre ben informata, rigorosamente da New York, Giovanna Botteri che parlano di "messa in scena"; con Repubblica che lancia la fake news delle fake news di gas lanciato dentro un camion di studenti arrestati; il livello dell'informazione italiana si dimostra, anche nel caso del Venezuela, di un livello infimo. Dopo l'attentato terrorista di martedì a Caracas, ha denunciato il neo-ministro degli esteri Venezuelano Moncada, ancora nessuna telefonata di solidarietà dalla Spagna, dall'Italia e dall'Unione Europea, tre dei soggetti maggiormente impegnati con Washington nel supportare quella destra impegnata per l'ennesima volta nella destituzione violenta del paese. Una vergogna assoluta.
    Abbiamo nuovamente ascoltato per un punto sulla situazione del Venezuela che resiste da questa nuova aggressione il Prof. Luciano Vasapollo, docente universitario e uno dei massimi conoscitori italiano delle vicende dell'America Latina, in particolare delle rivoluzioni progressiste in corso nel continente.

    Una campagna mediatica quella italiana sempre più fuori controllo. E' possibile arrivare a strumentalizzare il lancio di granate contro il Minsitero degli Interni e il Tribunale supremo?
    Si è possibile, come dimostrano i media italiani impegnati in una propaganda costante e giornaliera. Ringrazio l’AntiDiplomatico, Contropiano, Radio città aperta e pochi altri media coraggiosi in questa fase di propaganda di massa che esclude ogni voce di dissenso dal mainstream. E' chiaramente una lotta impari contro quello che definisco ‘terrorismo pubblico e privato massmediatico’.
    Una definizione molto forte?
    Utilizzo quest’espressione così forte, anche in modo provocatorio. Ma, se ci pensate, l’obiettivo ultimo di chi crea e diffonde terrorismo è condizionare le scelte delle persone, ad esempio di non andare a teatro, al cinema o all'estero in vacanza. Con la stessa logica agisce anche la propaganda mediatica. L’obiettivo è quello che si abbia paura a parlare di Donbass, Siria o Venezuela al posto di lavoro o nei luoghi sociali se non con la posizione dominante.
    Oltre ai media, la politica a senso unico fa la sua parte…
    Certo. In Italia, così come nel resto dell'Unione Europea, destra e presunta sinistra sono uguali. L'esempio più incredibile riguarda proprio il Venezuela e le iniziative in comune tra PD e Fratelli d'Italia in giro per l’Italia nella presentazione mano nella mano di un libro, presunto Sacro Graal di quello che sta accadendo in Venezuela. Menzogne contro il governo di Maduro, in realtà, uno dei tanti strumenti dei golpisti che vogliono destituire con la violenza e il terrorismo. Ma non è solo il Venezuela. Destra e sinistra liberale hanno le stesse posizioni su Siria, Libia, Donbass. E in politica interna questa comune posizione si registra soprattutto nella repressione del dissenso interno.
    Tornando al Venezuela, i media che oscurano la repressione qui, parlano di una brutale in corso nel paese, con il “regime” di Maduro che addirittura, secondo un delirante articolo di Repubblica, trasforma i camion in una “Auschwitz” contro gli studenti?
    Siamo ormai oltre il ridicolo. Oltre la post verità. Siamo alla collusione di chiari interessi e progetti politici. E’ il momento che qualcuno risponda a queste semplici domande. Perché la stampa democratica non racconta delle violenze e del terrorismo quotidiano dell’estrema destra venezuelana? Il terrorismo mediatico che interessi ha? Quelle che un tempo si chiamavano le sette sorelle, le grandi multinazionali dell’energia, che vogliono riprendersi il petrolio venezuelano stanno finanziando i giornali? Che interessi perseguono questi media nel raccontare le menzogne quotidiane che ci propinano? Arrivano dei soldi?

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  3. Come marxista è facile per me spiegare tutto questo con la lotta di classe. Come fu per il Cile di Allende nel 1973, in Venezuela è in corso una lotta di classe.
    Nel 1973, per continuare il raffronto e percorrendo un gioco storico forse azzardato, il Pd avrebbe quindi scelto Pinochet e non Allende?
    Da materialista storico so bene che tutte le vicende devono essere sempre rapportate per le fasi in cui si vivono. Ma sì. Vedendo quello che il PD sta facendo a livello politico, leggendo quello che i giornali a lui vicini stanno raccontando del Venezuela, si può dire tranquillamente che, rapportando il tutto al 1973, avrebbero sfruttato lo sciopero dei camionisti e la finta rivolta popolare al soldo della CIA, come emerso pochi anni dopo, per dichiarare "Allende un terrorista che affama il suo popolo". Per poi, magari, anni dopo, a verità emersa chiaramente, esprimersi su posizioni antifasciste contro il macellaio Pinochet. Troppo tardi, la storia non dimentica. Come non dimenticherà la loro vergognosa azione contro un governo progressista come quello di Maduro.
    Le ingerenze del governo italiano e di singoli rappresentanti politici in forze della maggioranza hanno superato il limite consentito dal diritto internazionale. Come li commenta?
    Passando sul campo istituzionale perché il PD di fatto è il partito del governo, si sono create le condizioni di una vergogna storica per il nostro paese. Dopo aver avallato il peggior neo-colonialismo e uno dei momenti più tristi di ingerenza negli affari di un altro paese libero e sovrano con la famigerata lettera firmata con il premier di destra Rajoy, Gentiloni si esprima immediatamente a sostegno del governo venenzuelano con la solidarietà a Caracas per l'attacco terrorista subito al Ministero degli interni e Tribunale supremo. Il silenzio italiano è una vergogna. Il silenzio dell'Europa è una vergogna.
    Il PD è schierato con la destra, con i golpisti, con i fascisti. Questo è ormai chiaro. Ma gli altri partiti? Prendano posizione ufficiale ora. E' incredibile per un marxista ateo come me constatare che l'unica figura che oggi rispetti il diritto internazionale, l'autodeterminazione dei popoli e la non ingerenza sia Papa Francesco. In un incontro con tutte le delegazioni diplomatiche dell’America Latina, oggi il Pontefice ha accolto l’Ambasciatore italiano in Venezuela, Jualian Isaias Rodriguez, una figura impegnata nella costruzione della nuova Assemblea Costituente, l’unico progetto in grado di garantire un futuro di pace per il popolo venezuelano. Il Papa ha ribadito anche oggi che al centro debba essere posto il dialogo. Quel dialogo che la destra venezuelana sostenuta dal PD non vuole.
    Quindi, che fare?
    Vorrei concludere quest'intervista proprio con un appello provocatorio. Vedo sempre una sedicente giornalista che non conosco per particolari meriti, anche se sono decenni che studio a livello accademico l'America Latina, girare tutte le televisioni italiane come se fosse l’Oracolo di Delfi. Vedo la Rai, un servizio pubblico che dipende dai soldi dei contribuenti, inondarci ogni giorno di servizi vergognosi che ricalcano solo le fonti della destra estrema del Venezuela. Bene, essendo un servizio pubblico, chiedo formalmente che a me, o qualcun altro che abbia posizioni diverse da quelle del regime mediatico, possa essere dato spazio per poter raccontare la versione quotidianamente censurata. Chiedo troppo? Non viviamo in un sistema democratico in cui è garantito il pluralismo dell'informazione? Io sono stato decine di volte in Venezuela, ho scritto decine di libri sull’America Latina. Ero a Caracas il 14 aprile del 2013 per l’elezione di Maduro. Ero a Caracas durante il tentativo di golpe violento del febbraio 2014 e ho visto gli incappucciati che girano con le mitragliette che qui destra e sinistra definiscono “manifestanti pacifici”. La mia versione di testimone diretto e professore universitario non interessa alla Rai o dobbiamo iniziare a parlare di censura?

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  4. milco fuori tema con una cubana 50 di anni a modena park vasco la mia vida lei mi dice io canto il mondo migliore lo canti male va por la pinga muchaca hihihi la cubana se atreve hihihihi ciccio simone il romagnolo la cubana non cambia igual sempre vuole avwre ragione

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  5. Ciccio ho letto che il concerto del Komandante e' stato pazzesco vero?

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  6. milco io 20 anni che vado a vedere vasco si pazzesco ho parlato a walter ma non poteva per lavoro tu sai ciccio simone il romagnolo cosa epica anche per l' organizzazione tutto super l' italia ancora c' è una bella cosa ciccio simone il romagnolo

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    1. Peccato non esserci riusciti a vedere, io ero al concerto per lavoro, Milco è stata una cosa pazzesca, soprattutto per la gran massa di gente che c'era.

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    2. Senza incidenti casini e niente...altro che Appendino...

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  7. Credo che la miglior definizione della serata l'abbia data Vasco stesso il giorno dopo.
    UNA TEMPESTA PERFETTA!

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  8. Certamente le lingue, ma anche un minimo di puntualità e di rinuncia all'alibi-mantra del "Siamo a Cuba, non possiamo farci nulla. Non sei il primo e non sarai l'ultimo". Questo, con i prezzi che aumentano, sarà sempre più difficile da accettare. Ciao. Giulio

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  9. Vero ma fino a quando i turisti arriveranno comunque stai tranquillo che non si sbatteranno più di tanto

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  10. Ciao Milco, tutto vero quello che scrivi! In riferimento a questo pezzo sui turisti ed al precedente sui ladrones, aggiungo che sarebbe anche il caso di smetterla, o almeno limitare, con il "doppio prezzo" (prezzo maggiorato per lo yuma) che spesso se non sempre viene applicato a partire dai beni di prima necessità (ad esempio il pacco da 12 bottigliette da mezzo litro di acqua che costerebbe 6 cuc e te lo mettono a 12 cuc) fino ad arrivare al prezzo delle case....NON LO SOPPORTO!!! Perchè quando vado al banco del bar devo pagare 2 cuc una cristal e se mando una ragazza o un amico cubano il prezzo diventa per miracolo 1,25 cuc???!!!!! ahahahaha e il bello è che pensano che noi non ce ne accorgiamo....Alessio

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    1. Alessio....sono anni che i prezzi sono gli stessi per tutti, o sbaglio?
      Questo a parte le multe quando sei sul carro o in scooter...
      Per quanto riguarda le case...basta lasciargliele e vedi come i prezzi calano.

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    2. Certo Milco i prezzi sono uguali, forse non mi sono spiegato bene...mi riferisco agli aumenti di prezzo che fanno ad esempio le commesse della tienda quando a pagare è il turista non accompagnato da cabani. Alessio

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    3. Boh....non credo mi sia mai capitato anche perche' controllo i prezzi.
      Certo al ristorante su 50 conti almeno 40 erano...maggiorati per la presenza dal culo bianco, questo si.

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  11. si milco la tempesta perfetta giusto ciccio simone il romagnolo

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  12. Non mi meravigliano tanto i padroni di casa che non parlano inglese, ma i dipendenti delle strutture alberghiere, cui la maggior parte parla solo spagnolo, e un po italiano per aver avuto relazioni con noi del bel paese...credo che all'atto dell'assunzione il parlare almeno l'inglese dovrebbe essere requisito fondamentale, soprattutto in quelle strutture tipo Melià ecc, che sono sempre piene di yuma con la grana.

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    1. Certo ma anche se hai una bella renta e ospiti turisti da tutto il mondo....cazzo muovi un po' il culo...

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  13. hola! la isla vanta un pessimo rapporto qualità-prezzo in ambito turistico per ogni cosa alloggi particular, hotel, todo incluido, auto, cibo. Idem per il trattamento. Sono convinto che il 99,9% se non fosse per il fenomeno bollo non ripeterebbe il viaggio oppure ne farebbe solo un paio (uno visitando l'occidente, uno per l'oriente). Faccio parte della categoria putos duros y puros dal 2004. chao Enrico

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    1. Eppure c'e' tanta gente, direi anche la stragrande maggioranza vista anche l'esperienza di M&S, che a Cuba non ci va per il bollo.
      I turisti come siamo stati noi sono in via di estinzione e andrebbero protetti come i Panda.

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  14. si, è vero ma sono frutto del boom del dopo 17D quando tutti si sono svegliati per vedere "el parque tematico", la nazione rimasta "fuori dal mondo" prima del grande cambio ma non credo che diventino assidui come noi. De picaflores in giro, almeno in zona capital, ce ne sono ancora molti che non hanno la sfortuna del passaporto italico, canadesi in primis. Ormai fare il turista è diventato un lusso. Enrico

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  15. Certo si tratta di gente che vuole vedere Cuba "prima che arrivino gli americani" ma non credere Enrico, sono molti di piu' di cio' che credi e te lo dico con dati alla mano....
    Pensare che tutti siano come noi e' un grosso errore.

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  16. almeno per me che sono sposato da aprile abito da lei cuba è un posto unico se inizi a uardare quelleche beve all' infin cose non andarci piu' è un paese a livello turistico 0 punto neanche a parlarne non andare piu' neanche un 5 stelle vale ed è vero il tutto incluido per me è super io sono uno che beve super è il paradiso ciccio simone il romagnolo

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  17. Io bevo quasi nulla....con me fanno affaroni.

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  18. Rientrato oggi,domenica ho fatto giornata in piscina habana libre hotel,alle 4 di pomeriggio era finito ghiaccio per cocktail,di cosa stiamo parlando ragazzi?per i bimbi il gelato solo cioccolato,finiti altri gusti,parliamo di hotel di lusso entrata 25 cuc a persona,ma chi vuoi che ci ritorni,non scherziamo,sono messi da panico insomma così la faccenda.paolino.

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    1. per chi vede cuba come il viaggio numero X in una lunga lista sicuramente esperienze del genere fanno passare la voglia di tornarci. Purtroppo conosco bene la macchina di approvigionamento del turismo cubano, e ci sta tranquillamente che manchino cose, anche basiche. Inutile ripetere che il problema è principalmente uno: la centralizzazione statale. Mat.

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    2. Bentornato Paolino

      Il ghiaccio che finisce e' un classico, ho perso il conto delle volte in cui, in disco, di notte, ho bevuto cuba libre...caldi.

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  19. Chiaro Mat
    Se quel locale fosse mio stai pur tranquillo che farei di tutto per approvvigionare ogni settore in ogni ora di apertura.

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  20. Certo milco ma per noi turisti diciamo familiari non ci fa neanche tanto stupire la faccenda,ma guarda le facce dei turisti veri dice tutto insomma non ci ritorna più nessuno dopo una volta che i servizi non funzionano per nulla,scherziamo,chi paga vuole stare bene stop.cuba non ha servizi adeguati per un turista.paolino.

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