venerdì 28 luglio 2017

WEEK END LIBERO

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MASSIMO GRAMELLINI
Il signor Claudio Ortichi, albergatore di Castel San Pietro in provincia di Bologna, si era messo in testa di assumere una cameriera italiana. L’unico requisito era che sapesse parlicchiare un po’ di inglese. Suggestionato dalle statistiche sulla disoccupazione giovanile, si preparava a fronteggiare frotte di aspiranti, come nei concorsi per uno strapuntino da infermiera. Invece ha rimediato deserti sconfinati di silenzio, interrotti da qualche timidissima avance. Una ragazza gli ha detto che sarebbe stata libera soltanto ad agosto, perché prima in vacanza voleva andarci lei. Un’altra si è dichiarata disponibile da subito, a patto che non le si chiedesse di lavorare durante i fine settimana, quando evidentemente immagina che negli alberghi si instauri un regime autarchico imperniato sul self-service. L’albergatore le ha provate tutte, persino a buttarla sul ridere, assicurando in un altro annuncio che lo stipendio sarebbe stato pagato in euro e non in sesterzi o ghinee. Ma alla fine della risata si è immalinconito pure lui.
Può darsi che, a dispetto delle statistiche, la situazione non sia ancora così disperata da rendere appetibili i lavori stagionali. Resta il fatto che l’entrata dell’hotel fronteggia quella di un istituto alberghiero a cui risultano iscritti novecento studenti. Bisognosi, si presume, di esperienze pratiche. E soltanto un Paese squinternato come il nostro poteva allestire un sistema scolastico che non riesce a fare attraversare la strada neanche a uno di loro.
Il fondo di Gramellini tocca un argomento in cui mi sono imbattuto centinaia di volte durante le selezioni degli animatori per le mie strutture estive.
Ora ho preso poche situazioni occupandomi anche di altro, ma ci sono stati anni in cui ho fatto lavorare piu' di 50 ragazzi.
A parte i 25 enni che venivano al colloquio accompagnati dai genitori, io facevo una domanda al ragazzo e mi rispondeva il padre...quelli lasciamoli da parte.
Le prime due cose che questi disoccupati, alcuni da lungo tempo, mi chiedevano era se c'era il giorno libero e quanto avrebbero guadagnato, il tutto senza avermi esposto una sola ragione per la quale avrebbero meritato un certo tipo di salario.
La verita' bella e buona e' una sola.
Visto che parliamo di 18/25 enni parliamo dei figli della mia generazione o poco dopo.
Fino a quando, economicamente, la mia generazione regge, allora i figli potranno permettersi di far finta di cercare un lavoro, ma le generazioni dopo la mia non hanno piu' la forza economica di mantenere fino a chissa' quando questi ragazzi.
Se vuoi lavorare nel turismo e chiedi il fine settimana libero o di partire dopo le TUE vacanze, allora vuol dire che non hai seriamente bisogno di lavorare.
Questo perche' i genitori, della mia generazione, o i nonni continuano a farti scivolare in tasca i 50 o i 100 euro.....
Fidatevi, questo paese va avanti perche' i 50 enni hanno messo via qualcosa, quando questo qualcosa finira' ne vedremo delle belle.
Non pensate che la situazione sia differente a Cuba.
Ho amici che hanno locali e diventano matti per trovare personale; cuochi, camerieri, lavapiatti ecc...
Parlo di salari assolutamente inusuali a Cuba.
Tutti partono bene giurando e spergiurando che vogliono lavorare duro poi inizia la gripe, la nina enferma, el dolor de cabeza, la resaca, el Carnaval ecc....
Hai il locale pieno e non ti arriva la cameriera o il cuoco, ti devi mettere a cucinare tu sguarnendo la sala e venendo meno al controllo stretto della cassa, Vangelo per chiunque decida di mettere in piedi un'attivita' commerciale.
Questo perche' qualcuno della famiglia ha parenti all'exterior che mandano dinero, quindi perche' sbattersi tanto?
Ovviamente non bisogna mai generalizzare ma fino a quando le famiglie (italiane e cubane) continueranno a pulire il culo ai loro figli ultraventenni, da questa situazione davvero non se ne esce.
Ripeto, non tutti sono cosi', ad esempio questa estate mi e' andata abbastanza bene da questo punto di vista, ma io sto' ariba a la cosa come un aura, sia che sia presente sia che sia altrove.
Questo succede spesso quando si cerca personale di basso profilo ( i cuochi ovviamente, non rientrano in questa categoria) in palestra, ad esempio, abbiamo una decina di istruttori discretamente pagati ad ore.
E' difficile, molto difficile che qualcuno marchi visita, puo' succedere una/due volte in un anno e la cosa ci puo' stare.
Ma parliamo di gente con un certo spessore professionale, che anche col nostro denaro si paga l'affitto o l'assicurazione della macchina, non di ragazzini che gastano el dinero comprandosi il fumo.
Quando leggo o mi dicono che “sono oramai disoccupato da un anno” non posso fare a meno di pensare che ci sia qualcosa che non funzioni.
Magari vai a fare un lavoro di profilo inferiore rispetto a quanto sognavi, magari ti adatti ad orari, salari e mansioni non favorevoli, magari sai che e' una cosa temporanea in attesa di tempi migliori, ma...un anno senza lavorare...no....questo proprio non lo capisco.

14 commenti:

  1. Siamo ormai giunti di fatto al termine di questa prima parte di ritiro estivo: il Torino nella giornata di domani svolgerà l’ultima sessione di allenamento in quel di Bormio, per poi salutare la Valtellina e concentrarsi sulle prossime tappe della preparazione, in primis l’amichevole di sabato a Guingamp. In chiusura, dunque, per la prima volta in questa stagione si presenta in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic, il tecnico del Torino.

    Tutto pronto nella sala stampa organizzata all’interno della sala hospitality “Il Pentagono”, prospiciente al centro sportivo di Bormio. Si attende l’arrivo di Sinisa Mihajlovic.

    Mihajlovic è arrivato. Partono le domande dei giornalisti.

    Un giudizio su quanto si è visto del Torino, prima al Filadelfia e poi a Bormio.

    Sono molto contento del lavoro che stiamo facendo e dello spirito, dell’entusiasmo dei ragazzi. Questo vuol dire che il lavoro dell’anno scorso è servito. E’ stata una stagione che è servita per conoscerci a vicenda: io ho imparato cosa è il Mondo Toro, i ragazzi hanno capito cosa voglio. Da adesso dobbiamo lavorare sui difetti, sulle cose che dobbiamo ancora migliorare, sui particolari. Lavoriamo con impegno e sudore, ma anche con allegria. In questi venti giorni ho visto tutto: impegno, voglia di fare bene, generosità, entusiasmo. Tutti ingredienti che ci rendono ottimisti.

    Un giudizio ora sull’accoglienza ricevuta a Bormio, al secondo anno di ritiro.

    Ci hanno trattato molto male… (ride). Io sono al secondo anno qui, ripeto quello che ho detto l’anno scorso: qui abbiamo tutte le possibilità per allenarci al meglio. Siamo aiutati da professionisti, il campo è bellissimo, l’albergo è perfetto. Non ho cose negative da dire. Anche le terme sono belle. Forse avere solo un campo ci penalizza un po’, ma visto che avete fatto la tribuna coperta sicuramente l’anno prossimo farete anche il secondo campo… A parte gli scherzi, ho solo cose belle da dire su Bormio.


    Il ruolo di Benassi all’interno di questo Torino?

    Sicuramente è un giocatore del Torino ed è un elemento importante. Rende al meglio nel 4-3-3 che nel 4-2-3-1; ora lo stiamo provando da esterno sinistro. Un ruolo che lui ha già fatto.

    Belotti come sta?
    Non parte per Guingamp, si è fatto un po’ male. Ma sarà pronto per l’Austria. Il fatto che sia rimasto mi fa piacere. Tra me, lui e la società c’è un rapporto splendido. Tutti noi lavoriamo per il bene del Toro e del Gallo. Qui non ci saranno mai ripicche o musi lunghi. Ci siamo parlati, ci siamo detti certe cose. Se il Gallo dovesse andare via, io non gli metterò il bastone tra le ruote. Ma il presidente è stato chiaro, non lo vuole vendere a meno che arrivino i 100 milioni. Io ho parlato col ragazzo, è sereno e tranquillo. Se dovesse arrivare un’offerta che accontenti tutti, può partire. Ma il Gallo deve sapere che qui tutti gli vogliono bene e nessuno gli rema contro. Deve restare attento e concentrato, cercare di ripetere la stagione che ha fatto. Ma non ci saranno mai polemiche. Penso che alla fine rimarrà. Anche lui la vede così. Poi nel calcio non si sa mai. Ma lui è un nostro giocatore e giocherà con l’obiettivo di fare 27 gol. Sicuramente alla società non è arrivata un’offerta giusta. E non è un problema di clausola, perchè lui ha un contratto. Non è arrivata un’offerta che avrebbe potuto farci pensare.
    Cosa c’è da migliorare ancora?
    Io e il mio staff sappiamo tutto. Dobbiamo migliorare tutti individualmente, a partire da me per finire all’ultima persona del mio staff. E poi i giocatori: chi ha fatto 26 gol ne deve fare 27, chi ha fatto 10 assist ne deve fare 11. Siamo a inizio stagione: partiamo avvantaggiati rispetto alla scorsa stagione perchè il gruppo si conosce, sanno i miei principi. Spero di arrabbiarmi meno di quanto fatto l’anno scorso: abbiamo imbastito i principi di gioco e i principi morali, ho fatto capire cosa significa vestire la maglia granata e non credo ci sia bisogno di ripetermi: poi, se ce ne sarà bisogno, nessun problema.

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  2. C’è un giocatore da prendere come esempio?
    Tutti i giocatori sono migliorati: da Zappacosta che non era titolare, a Belotti che aveva giocato bene solo una parte della stagione precedente, a Barreca che non aveva giocato in Serie A, e tanti altri. Tutti sono migliorati. Quello che mi ha sorpreso, che è cresciuto di più, è sicuramente Baselli. Ma tutti gli altri hanno fatto bene: da Falque ai difensori centrali. E’ importante perchè questo gruppo è rimasto intatto. E’ arrivato un portiere di esperienza, tre giovani di valore. Aspettiamo ancora qualche rinforzo: sono sicuro che se centreremo i nostri obiettivi sul mercato, possiamo lottare sino all’ultimo per un posto in Europa. La base è molto buona: partiamo molto più avanti rispetto all’anno scorso.
    In che cosa deve migliorare ancora Baselli?
    Tutti devono migliorare, non solo lui. Comunque se già l’anno scorso è stato importante, mi aspetto che lo sia ancora di più. E come lui, anche tutti gli altri.
    Un giudizio sui giovani come Aramu e Parigini: potrebbero restare per la stagione?
    Aramu e Parigini li conosco. Si allenano bene, ma penso che devono farsi le ossa. Bonifazi può rimanere. Edera non lo conoscevo; mi ha sorpreso positivamente, guardo a lui con attenzione. Lyanco farà parte del gruppo, Rossetti e De Luca sono bravi ma credo possano andare a farsi le ossa.

    Un giudizio su Berenguer?

    Si è allenato ancora poco, arriva in una realtà del tutto nuova. E’ un giocatore che l’anno scorso ha giocato in tutta la fascia. Qui da noi giocherà in posizione più offensiva: ha le caratteristiche per fare bene, è veloce e punta l’uomo. Ha buona gamba.

    Su quali concetti ha insistito in particolare?
    Mantenere il ritmo alto, mantenere le linee corte e compatte. Il 4-2-3-1 è diverso dal 4-3-3.

    Milinkovic-Savic sarà il secondo portiere?
    Sì, credo proprio di sì.

    Cosa pensa di Barreca e delle voci di mercato che lo riguardano?
    L’anno scorso ha fatto molto, io ci conto. Sicuramente deve ancora migliorare, ma ci faccio grande affidamento. L’offerta che ha ricevuto? Io sono il primo a dire che se arriva un’offerta importante, ci si pensa. So che i tifosi hanno messo lo striscione “Barreca non si tocca”. Per ora non si toccherà, forse è ancora presto. Rimane con noi, ci faccio grande affidamento, anche se commette ancora qualche errore, in fase difensiva, nonostante continuiamo a lavorare su questo. Comunque è un giocatore del Torino e io ci conto.
    La squadra che ha in mano oggi, quanto sarà diversa da quella che avrà in mano il 31 agosto?
    Ci mancano tre giocatori almeno. La società sta lavorando. Domani aspettiamo una risposta da un giocatore: abbiamo fatto tutto e potrebbe essere lui il prossimo innesto. Mi chiedete il nome? Non ve lo dico… Dove gioca? E’ uno straniero che gioca in Italia…

    Qual è il reparto che secondo lei ha più bisogno di rinforzi?

    Attualmente, in attacco, se il Gallo non c’è non siamo messi benissimo. Ma anche in difesa e a centrocampo c’è bisogno di qualcosina.

    Lei aveva detto che, in caso di partenza di Belotti, avrebbe cambiato la squadra: è ancora possibile?
    Beh, sicuramente esistono giocatori insostituibili. Come Dybala e Higuain alla Juve. Quando e se dovesse andare via lui, trovare un altro attaccante da 26 gol è difficile, e allora devi pensare a prendere due giocatori da 10 gol.

    L’ha sorpresa la cessione di Bonucci da parte della Juventus?
    Vivendo a Torino e sapendo un po’ quello che succede, non mi sorprende. Comunque la Juve resta la squadra da battere anche dopo questa cessione, anche con i nuovi acquisti che sono arrivati.

    Maxi Lopez ormai è fuori dei piani?
    Sì.

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  3. Ciao a tutti. Rientrato da poco dopo una lunga permanenza durante la quale ho anche ricevuto la residenza permanente. Ho seguito il blog quando ho potuto. Confermo in pieno il post. In Italia ormai è molto comune, ma anche a Cuba l'ho riscontrato. Una famiglia che conosco, mamma maestra di asilo, figlia studentessa, figlio 20ennea spasso. Quest'ultimo trova un posto al porto. Dopo un mese dice che non gli hanno confermato il contratto. La verità è che non ha troppa voglia di sbattersi e ovviamente los jefes lo vedono. Come campano?Sfruttando il compagno della mamma (cubano) che si fa il culo.
    Finché non si fa la fame o si tocca il fondo cambierà poco sia a Cuba sia soprattutto in Italia dove ancora troppa gente vive in culle dorate.
    Vale

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    1. Bentornato
      Aspetta che la mia generazione si trovi col borsillo vuoto poi ne vedremo delle belle

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  4. Manca cultura del lavoro come dicevi tempo fa. Giuseppe

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  5. Fino a quando qualcuno ti risolve i problemi non arriverà mai.

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  6. Santa verità
    Steno Torino

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    1. Caro Steno noi....fra palco e realtà lo sappiamo bene...

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  7. di Geraldina Colotti

    CARACAS, 28 luglio 2017
    A Caracas, l'avenida Bolivar straripa, straripano le vie adiacenti. Sul palco, tutte le dirigenti e i dirigenti del socialismo bolivariano. Il presidente Maduro prende un binocolo per guardare dove finisce la folla. E' il principale atto di chiusura della campagna elettorale per l'Assemblea Nazionale Costituente (Anc).
    Il discorso del presidente culmina con un nuovo appello all'opposizione per un “accordo di unità nazionale” e l'inizio di un nuovo “tavolo di negoziato”. Alcune formazioni come Un Neuvo Tiempo, Avanzada Progressista e Bandera Roja hanno aderito. In questi giorni, il capo dei mediatori internazionali, l'ex presidente spagnolo Zapatero, ha tenuto diversi incontri con i leader dei partiti di opposizione ed è parso relativamente ottimista.
    Ha incontrato anche Leopoldo Lopez, capo di Voluntad Popular (estrema destra). Poi sono comparsi due video. In uno si vede Lopez, condannato a quasi 14 anni per le violenze del 2014 e ora agli arresti domiciliari, attaccare il governo e l'Anc e riproporre l'agenda della sua compagine (la Mesa de la Unidad Democratica – Mud-).
    In un secondo video - ritenuto un falso – Lopez sembra invece invitare a partecipare all'Anc. Un doppio messaggio com'è consuetudine delle destre che giocano sempre su più tavoli? Intanto, la fake woman Lillian Tintori, sua moglie, è partita per Miami con la famiglia. Altri dirigenti oltranzisti hanno il passaporto pronto.
    Sul campo, restano i pasdaran delle “guarimbas”, che hanno provocato oltre 100 morti e danni per milioni di dollari: giovani delle classi agiate, esaltati o annoiati, o mercenari. A quelli in buona fede, a chi ha delle ragioni per protestare pur ignorando l'origine dei problemi, Maduro ha offerto una sponda ripetendo lo slogan “voto e non proiettili”. Una consegna inversa a quella imposta alle proteste durante la IV Repubblica. Ai blocchi stradali che proseguono nelle zone bene della capitale restano pochissimi incappucciati, che però tengono in ostaggio interi quartieri e hanno provocato l'insofferenza di quanti, nell'opposizione, vogliono cacciare qualche urlo, ma non a costo di rinunciare al proprio stile di vita.
    “Uno dei miei più grandi errori è stato quello di aver sottovalutato il potenziale violento dell'opposizione”, ha detto Maduro in un'intervista a Rt. Dopo le 48 ore di “sciopero generale” - fallito nonostante i falsi dati diffusi dai media – la Mud ha lanciato per oggi la “presa del Venezuela”. Gli Usa hanno invitato i loro concittadini a lasciare il Venezuela o a non uscire di casa. Per il giorno del voto è scattato il divieto a manifestare per 24 ore, pena una condanna a 10 anni. Il provedimento è stato impugnato dalla ong Espacio Publico.
    Gli Usa hanno emesso sanzioni per 13 funzionari pubblici del governo Maduro. Tra questi, giudici del Tribunal Supremo de Justicia (Tsj), il massimo organo di equilibrio e garanzia dei 5 poteri di cui si compone la Repubblica presidenziale. “Qui comanda il popolo, noi siamo al suo servizio per una funzione di garanzia.
    Non ho conti all'estero, non sono colpito personalmente. Si tratta di una misura per gettare discredito sul proceso bolivariano, una misura di carattere neocoloniale”, ci ha detto ieri il presidente del Tsj, Maikel Moreno.
    Il Tsj ieri ha incontrato i visitatori internazionali, movimenti e organizzazioni provenienti soprattutto dal Latinoamerica, ma anche dagli Usa e dall'Europa. I messicani hanno rigettato le dichiarazioni del loro governo, che ha annunciato di volersi accodare alle sanzioni emesse da Trump e avallate dall'Europa. I colombiani hanno denunciato e respinto i piani della Cia con Messico e Colombia per stroncare il governo del Venezuela.


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  8. “Compagni magistrati” - ha esordito il presidente suscitando un effetto straniante nei pochissimi europei presenti. Nelle sue parole, la consapevolezza di presiedere un passaggio delicatissimo del “proceso bolivariano” (“un processo, appunto, non solo una giornata di voto per l'Anc”), ma anche un passaggio storico: che fa “memoria”, giuridica e politica, mettendo le decisioni nelle mani del “potere popolare”.


    Tra i “sanzionati” anche il ministro della Difesa, il generale Vladimir Padrino Lopez, figura autorevole fedele al socialismo bolivariano e sordo ai richiami al golpe rivolti dalle destre alle Forze Armate. “Siamo una rivoluzione pacifica, ma armata”, ha detto più volte Padrino ripetendo le parole di Chavez. E in questi giorni si è fatto filmare durante un'esercitazione militare: anche per mostrare il pieno recupero da un tumore da cui è stato colpito.


    All'Osa, il Segretario generale Luis Almagro, emissario di Washington contro Maduro, ha subito un altro stop: solo 13 paesi hanno risposto alla sua nuova chiamata contro l'Assemblea Costituente in Venezuela. Questa volta, anche l'Uruguay ha fatto muro. Il presidente boliviano, Evo Morales, ha avvertito che sono state preparate le condizioni per un'aggressione Usa al Venezuela.


    Anche il Nicaragua, colpito da sanzioni finanziarie emesse di recente dagli Usa, ha lanciato l'allarme. Per tutta l'America latina progressista, il Venezuela è una vera e propria Stalingrado.


    L'intervento contro Caracas sta alzando la soglia del nuovo colonialismo: le istituzioni che intralciano gli interessi di grandi conglomerati internazionali si possono cancellare impunemente, con il silenzio, il discredito e il sostegno alla sovversione interna spacciata per “legittima ribellione”. Il Venezuela sembra diventato l'unico paese in cui fior di “pacifisti” difendono persino i linciaggi pur di cancellare l'insopportabile operaio del metro Nicolas Maduro. Ieri, nell'incontro al Tsj, un compagno del Paraguay ha denunciato che una rapina multimilionaria compiuta nel suo paese a passata sotto silenzio quando nel paese era presente Tintori potrebbe essere servita per finanziare gli oltranzisti in Venezuela. Il governo del Paraguay - frutto del golpe istituzionale contro Fernando Lugo - è uno dei più accaniti contro il Venezuela nel Mercosur. Senza Caracas, il Mercosur sta firmando il Trattato di Libero Commercio con l'Europa.


    Padrino Lopez ha respinto “la burla delle sanzioni”, che non colpiscono solo i funzionari, “ma tutto il Venezuela”, indipendentemente dalle posizioni politiche. “Non possiamo costruire una comunità internazionale con le bombe, con la guerra, sterminando l'umanità e l'ambiente”, ha detto rivolto ai paesi subalterni agli Usa. “Signori imperialisti – ha aggiunto - bisogna rispettare i popoli, rispettare il popolo venezuelano e la sua dignità”.


    Oggi, mentre l'opposizione prepara la “presa del Venezuela”, un'altra grossa fetta di paese, che non compare sui media mainstream, ricorda la nascita di Hugo Chavez. “Chavez corazon del pueblo”, fischiettano per strada gli operai della nettezza urbana.

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  9. aston, l'opposizione pensava che maduro e il suo staff fossero facilmente sodomizzabili.La realtà si è incaricata di fare piazza pulita delle illusioni.L'idea di tenere le elezioni per l'assemblea costituente è stata geniale. In questo modo si sbarazzerà legalmente di una ormai ex assemblea nazionale, che non serve a niente,e molti suoi avversari, anche deputati, che hanno organizzato violenze e guarimbe, per non finire al gabbio andranno a miami. la signora tintori ha iniziato questo esodo, seguirà freddy guevara, il vicepresidente della assemblea nazionale e molti altri ancora.

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  10. Io ero e sono dell'idea che il popolo deve decidere....in condizioni normali.
    Ma la situazione attuale sfugge dalla normalità.
    Di fronte ad atti terroristici la diplomazia si mette da parte.
    Cuba insegna.
    Quindi è il momento per la Rivoluzione Bolivariana di ricorrere ad ogni mezzo,pacifico O NON PACIFICO per difendersi e difendere le conquiste sociali di tutto un popolo.

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  11. GUINGAMP-TORINO 0-2

    Reti: 32′ Obi (T), 64′ Zappacosta (T)

    Ammonizioni: 38′ Baselli (T), 38′ Salibur (G), 40′ Lyanco

    Guingamp (4-3-3): Johnsson; Ikoro, Kerbrat, Sorbon, Rebocho; Deaux, Phiri, Diallo (42′ Camara); Salibur, Briand, Coco. A disposizione: Caillard, Eboa Eboa, Blas, Didot, Giresse, Thuram, Achabar, Benezet. Allenatore: Kombouarè.

    Torino FC (4-2-3-1): Sirigu (70′ Milinkovic-Savic); Zappacosta (70′ De Silvestri), Lyanco (70′ Rossettini), Moretti (70′ Bonifazi), Molinaro (70′ Avelar); Obi (70′ Acquah), Baselli (70′ Valdifiori); Falque (70′ Edera), Ljajic (70′ Gustafson), Berenguer (46′ De Luca); Boyè (70′ Parigini). A disposizione: Ichazo, Aramu. Allenatore: Mihajlovic.

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  12. Sì torna a casa.....fino a mercoledì. ...

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