lunedì 25 settembre 2017

FIGLI



L'altra sera, via whatsapp, un mio conoscente tunero, ultrasessantenne, mi ha comunicato che presto la sua signora cubana lo rendera' padre.
Che parli di figli il vostro umile scriba che non ne ha puo' sembrare un'inconguenza culturale ma, al final, non bisogna per forza essere stati fantini o cavalli per poter parlare di ippica.
Il tipo e' vedovo, senza figli italici, in pensione da qualche anno.
Passa a Tunas grazie al matrimonio 6 mesi ogni anno, da ottobre a marzo, fuggendo dalle brume padane dove e' nato e cresciuto.
In estate vive in Italia, ha un bilocale in Liguria dove passa i mesi piu' canicolari.
Si e', saggiamente, trovato una donna non giovanissima, oggi la fanciulla avra' una quarantina di anni, forse qualcuno di piu'.
Quando e' andato in pensione ha investito parte della liquidazione per una casetta in un barrio non centrale del balcon sull'oriente cubano.
Insomma, non se la passa male.
Questa notizia mi ha un po' sorpreso, negli indimenticabili discorsi da dopo cena, piu' volte, mi aveva accennato al fatto di voler evitare figli, sosteneva di non aver piu' l'eta' ne' le energie per un'impresa simile.
La vita e' esattamente quello che ti succede mentre fai progetti.
Sono molti gli italiani che crescono o hanno cresciuto figli avuti da una donna cubana.
Alcuni hanno cresciuto pure figli di altri....piu' o meno consapevolmente, ma alla fine la biologia e gli affetti non e' detto che viaggino sempre all'unisono.
Un figlio e' tale quando si decide di farlo diventare parte della propria vita, in queste faccende gli spermatozoi c'entrano fino ad un certo punto.
Qualche volta anche io ho pensato di mettere al mondo della progenie, evidentemente gli Orishas avevano altri progetti per il sottoscritto.
Non e' mai stata una questione di coraggio o di poca voglia di assumersi responsabilita', semplicemente non e' successo, non era scritto che succedesse.
Certo che diventare padre all'eta' del mio conoscente e' tanta roba.
Da un lato puo' darti nuovo sprint in un eta' dove gli stimoli e le motivazioni iniziano a latitare, ma dall'altra e' un bel fardello che si sceglie di portare.
Un figlio, specialmente quando e' molto piccolo, richiede la capacita' di essere in possesso di una dote di pazienza e disponibilita' che non sempre e' presente in quella stagione della vita.
Poi, certo il bimbo cresce e va a scuola, gli altri bimbi fuori ad attenderli avranno un padre....il figlio del mio amico un'abuelo...ma questo e' un particolare che incide fino ad un certo punto.
Un figlio richiede energia, capacita' di capire il mondo in cui lo si andra' a crescere, tempestivita' di essere sul pezzo in ogni momento della giornata.
Non ho idea sul come si organizzera', sicuramente il bimbo crescera' a Cuba, almeno cosi' il tipo mi ha detto.
Non so se d'estate lo lascera' solo per 6 mesi per il periodo che, solitamente, il tipo trascorreva in Italia.
Non so come la pensi la di lui signora, la conosco, brava donna mai vista cazzeggiare o assumere comportamenti strani.
Si e' sempre dedicata alla casa, al tipo e alla loro vita insieme, ma un figlio stravolge una normale routine famigliare.
Perlomeno non ci sono altri figli in Italia.
Sono a conoscenza di situazioni imbarazzanti nate dalla “novia” invitata nel bel paese ed entrata subito in rotta di collisione coi figli dell'invitante, quasi sempre piu vecchi di lei.
Figli che oltre a preoccuparsi della salute mentale del padre stravolta dal viagra, entrano in apprensione anche per la futura destinazione dei beni terreni del genitore.
L'amore e' una cosa meravigliosa, dice qualcuno, ma le case, i terreni, le macchine, i soldi in banca sono a volte piu' “meravigliosi”.
Nel caso del mio conoscente questi problemi non esistono ed e' un bene.
Che dire?
Auguri e figli/o maschi/io.

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA

16 commenti:

  1. Per me é pur follia fare un figlio oltre i 60 anni, mat.

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    1. Mat se devo vedere un lato positivo della faccenda e' che il tipo non ha figli, forse sentiva il bisogno di questa esperienza.
      Alla fine di tutto il tipo e' in grado di garantire, in solido, un futuro decente al nuovo nato.
      Anche quando il mio conoscente sara' a guardare le margherite dalla parte della radice.

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    2. Per carità, avrà qualche soldo suo da lasciargli però sono convinto che ogni cosa abbia una sua epoca e qui siamo fuori strada completamente, cioè se a 60-65 anni hai un figlio rischi di non vederlo diventare maggiorenne, un assurdità. Mat.

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    3. In effetti e' vero, il rischio di prendersi solo le spine senza godersi le rose e' presente.

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  2. Il sistema di Blogger consente commenti non oltre le 4000 sillabe, avrei dovuto quindi spezzettarla troppo.
    Vi posto il link dell'intervista inedita, bellissima e...lunga di Gianni Mina' con Jack La Motta, il Toro Scatenato, morto pochi giorni fa.
    http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-inedito_di_gianni_min_intervista_a_jack_la_motta/5496_21551/

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  3. Tulio Hernandez, incitatore d'odio venezuelano, presentato da 'Repubblica' come giornalista perseguitato

    Noterete il solito metodo di operare da parte del circuito informativo mainstream sul Venezuela: edulcorare o mistificare il racconto, in pieno stile post-verità, per renderlo funzionale all’operazione volta a demonizzare il paese sudamericano agli occhi dell’opinione pubblica

    di Fabrizio Verde
    Un articolo apparso sull’edizione napoletana del quotidiano ‘La Repubblica’ ha dato conto di un’iniziativa sulla persecuzione dei giornalisti organizzata al Palazzo della Arti di Napoli nell’ambito di ‘Imbavagliati, Festival Internazionale di giornalismo civile. Tra gli invitati era presente il sociologo venezuelano, autoesiliato, Tulio Hernandez.
    Scrive Repubblica riguardo all’ospite venezuelano: «Tulio Hernandez, giornalista venezuelano costretto a lasciare il suo Paese dopo che durante un intervento televisivo, il presidente disse forte e chiaro che doveva essere arrestato a causa dei suoi tweet che – secondo Maduro - incitavano all’odio e al colpo di Stato».
    Lo scarno racconto di Repubblica risulta essere incompleto. Andiamo quindi a vedere perché il sociologo venezuelano spacciato per giornalista ha deciso di autoesiliarsi dal paese. Noterete il solito metodo di operare da parte del circuito informativo mainstream sul Venezuela: edulcorare o mistificare il racconto, in pieno stile post-verità, per renderlo funzionale all’operazione volta a demonizzare il paese sudamericano agli occhi dell’opinione pubblica. Creare il mostro che poi sarà abbattuto, anche con la forza se necessario a salvaguardare i diritti umani negato da tiranno Maduro.
    Tornando a Tulio Hernandez, dobbiamo dire, grazie alla ricostruzione fatta dal portale La Tabla, che si tratta di un accademico che parla e scrive sulla ‘cultura urbana’. Vive a Madrid dove ha deciso di esiliarsi dichiarando di essere un perseguitato dal presidente Nicolas Maduro.
    Ma per quale ragione Tulio Hernandez ha deciso di fuggire dal suo paese?
    Questo è il pezzo che manca nella narrazione monca di Repubblica: il 18 di aprile il sociologo Tulio Hernandez scrisse alcuni tweet dove invitava a lanciare oggetti come i vasi dai balconi all’indirizzo dei chavisti.
    Diceva: «Se ogni venezuelano democratico neutralizza un membro del Plan Zamora, sono militarmente sconfitti. Vale la pena ucciderli».
    Il giorno seguente, 19 di aprile, un uomo decide di seguire l’indicazione del sociologo e lancia una bottiglia di acqua congelata contro alcuni chavisti che transitavano sotto la sua abitazione. Però colpisce Almelina Carrillo, un’operatrice sanitaria che si stava recando al lavoro. La donna morirà alcuni giorni dopo per le ferite provocate dalla bottiglia che le aveva provocato una frattura al cranio.
    L’uccisione della lavoratrice causò molta preoccupazione ed Hernandez venne accusato di incitare «crimini di odio». Lui stesso si affrettò a cancellare i messaggi inviati attraverso il proprio account Twitter.
    Anche se da ampi settori della società arrivarono forti richieste di persecuzione penale, e lo stesso presidente Maduro chiese un giudizio, l’ufficio del procuratore decise di non procedere nei confronti del sociologo. Quindi, Tulio Hernandez non ha ricevuto alcuna persecuzione in Venezuela. La sua uscita dal paese è avvenuta in piena libertà e può tornare in patria ogni volta che lo desidera.
    Questo piccolo aspetto deve essere evidentemente sfuggito al redattore di ‘Repubblica’.
    Una volta riapparso, Hernandez, ha rivendicato «certi atteggiamenti violenti» dell’opposizione, descritti come «violenza difensiva».

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  4. Fare figli in questo mondo e' un rischio enorme, farlo nel terzo tempo della vita lo e' ancora di piu'. Giuseppe

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    1. Ogni testa e' un piccolo mondo, anche se sostanzialmente sono del tuo parere.

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  5. hola! un grande impegno sotto ogni punto di vista preferisco continuare a godere di altre cose, non ho sentimenti paterni anche se la vita è pura casualità e non si può decidere nulla a priori. chao Enrico

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  6. Io i bambini proprio non li sopporto....ne ho avuti troppi fra le palle nei villaggi turistici...
    Poi...mai dire mai...

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  7. Amigos de Cuba en Italia reúnen más de 21 mil euros para damnificados de Irma

    La Asociación Nacional de Amistad Italia–Cuba, ha logrado reunir más de 21 mil euros, aportados por sus integrantes, para ayudar a los damnificados por el paso del huracán Irma.

    Con anterioridad, la organización había lanzado una campaña para recaudar fondos y ayudar al pueblo de Cuba y su Revolución frente al destrozo dejado por el ciclón a su paso por la costa norte de la Isla.

    Todo el dinero recaudado será entregado a la cuenta bancaria abierta por el gobierno cubano en el Banco Financiero Internacional, para recibir este tipo de ayudas.

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  8. A proposito di figli. Ieri vado con la bimba a prenotare il vaccino dei 5 anni dal pediatra. Prima data disponibile 30 novembre. Non posso, sarò a Cuba e in ogni caso per 15gg dopo vaccino è sconsigliato viaggiare. Chiedo al pediatra che fare. Risposta: fallo a pagamento, lo puoi fare domani.

    W l'ItaGlia!

    Simone ms

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  9. Perché pagare le tasse se poi si deve pagare per tutto?

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  10. Con el fin de mitigar los daños ocasionados en Puerto Rico, país fuertemente afectado tras el paso del huracán María, Cuba ofrece ayuda solidaria a esta nación.

    Como parte de esta gesto, la isla caribeña está dispuesta a enviar cuatro brigadas de trabajadores del sector eléctrico y habilitar un hospital de campaña con 39 médicos para ayudar al hermano pueblo puertorriqueño, informó el viceministro de Relaciones Exteriores, Rogelio Sierra Díaz, a través de su cuenta de Twitter.

    Este acto humanitario es un ejemplo de la solidaridad permanente de nuestro país con la hermana nación boricua.

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  11. alberto conforto ha detto...

    Ognuno chiede a un luogo ciò che immagina gli manchi. O per pigrizia ciò che trova più facilmente. Ho preso un appartamento nell'estremo campo del centro dell'isola, sobborgo presso Ciego de Avila e una casetta spartana da ristrutturare nella periferia del sobborgo del campo, a Hucaro, villaggio di pescatori e zanzare.
    A me manca x esempio pace e vita ridotta all'essenziale, ad altri mulatte che ammiccano incrociando il tuo sguardo( cosa che in passato non ho disdegnato). Le donne costano, a qualsiasi livello e di tutte le categorie ho sempre sostenuto che le professioniste siano le meno care. Molti come accenni forse non desiderano ammettere a se stessi di essere scelti per l'aspettativa monetaria che rappresentano e pagano con un biglietto l'illusione di essere scelti x un presunto fascino caucasico di cui raramente ho sentito parlare ma nel quale ci si può immagino cullare.

    ARRIVATO SUL POST "LE DONNE" E SPOSTATO

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    1. Caro Alberto Cuba e...l'Italia sono piene di questi Robert Redfort dei poveri convinti di aver pesacato la mela senza il gusanito dentro.
      Le professioniste sono le meno care....hai detto una gran verita'.

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