Avrete tutti letto della
morte di Fidelito, il figlio 68 enne del nostro Comandante en Jefe.
Mi ha sorpreso che gli
stessi organi di stampa cubani abbiano subito riportato le cause vere
della morte.
Suicidio.
Solitamente, quando si
parla di questi personaggi importanti, la ragion di stato porta a
comunicare al popolo non sempre quello che veramente accade.
Potevano tranquillamente
far passare la morte per cause naturali improvvise; un arresto
cardiaco, in questi casi, non si nega a nessuno.
Invece hanno, con ogni
probabilita', detto la verita'.
Non male per un regime
accusato di ogni sorta di nefandezza da parte dei giornalisti a
gettone occidentali.
La storia di Fidelito e'
uguale a quella di tanti figli di personaggi talmente grandi da
essere inevitabilmente ingombranti.
Ci si aspetta sempre che i
figli siano dello stesso valore dei padri, ma la generica e le leggi
di Mendel non funzionano in questo modo.
Fidelito era stato messo a
capo di un non ben precisato Programma Nucleare Cubano, che avrebbe
dovuto portare alla creazione nel paese della prima centrale
nucleare.
Progetto abortito un po'
per il crollo dell'Unione Sovietica e molto per l'incapacita' del
figlio d'arte, come affermato dal padre stesso a giustificazione
della sua defenestrazione.
Tornando sul discorso di
come sono morti alcuni personaggi pubblici molto in vista, di come
invece questa morte e' stata “venduta” al pubblico si possono
aprire bei discorsi.
Camilo e' salito su un
aereo a Camaguey 60 ani fa, ancora deve arrivare a La Habana.
La vulgata sussurra che ci
fossero importanti divergenze di opinione fra lui e Fidel, altri
accusano la CIA dell'abbattimento del velivolo.....resta il fatto che
ancora oggi il tutto e' avvolto da mistero.
Su Fidel c'e' poco da
raccontare.
Quando parlo' per l'ultima
volta al congresso del Partido sapeva di avere la data di scadenza,
lo disse senza fare troppi giri di parole.
Non ce lo vedo un medico
che, guardando negli occhi il Comandante, gli spara una balla.
Il Che e' stato catturato
in Bolivia, le modalita' della sua morte restano ancora oscure,
nessuno le ha mai davvero raccontate in modo neutrale e credibile.
Hugo Chavez, secondo i
giornali venezuelani dell'epoca, sarebbe deceduto in terra
venezuelana dopo un ultimo viaggio da La Habana una volta constatato
che non c'era piu' nulla da fare.
Altre fonti riferiscono
invece che Chavez sia morto nella capitale cubana e poi trasportato,
in un secondo momento, a Caracas.
I leader Sovietici sono
stati fatti sopravvivere ben oltre la loro dipartenza da questa valle
di lacrime.
Il web e' pieno di foto di
questi leader, in piedi mentre dall'alto guardano la sfilata militare
nella Piazza Rossa....sembrano vivi ma in realta' probabilmente sono
tenuti in piedi dai loro compari, la morte del leader di una delle
due superpotenze era davvero un affare di stato.
Non entro nel merito delle
successioni in Corea del Nord perche' l'argomento e' cosi'
impenetrabile, come tutto quel paese, che rischierei di scrivere
inesattezze.
Dico solo che, se non
ricordo male, prima del presidente attuale sarebbe toccato a un altro
o ad altri 2 fratelli, ritenuti pero', inadeguati.
Molti sostengono che
Hitler non sia morto fra le ceneri del suo bunker ma sia riapparso
poi, anni dopo, in Brasile.
Mi sembra una cazzata
simile a quelle riguardanti avvistamenti postumi di Elvis, Morrison o
del fatto che Paul dei Beatles sia morto decenni fa, sostituito nei
lustri a seguire da un sosia.
Sul Mussolini penzolante
non credo ci siano mai stati dubbi.
Abbiamo un tantino
divagato, ma il tutto era per dire che la stampa, quasi sempre, e' in
grado di indirizzare le notizie un po' dove gli pare, anche se oggi,
in tempi di social, facebook ed internet, tenere nascoste le cose e'
diventato, per fortuna, molto piu' complicato.
Durante il suo incontro con il ministro siriano dell'Istruzione superiore, Atef Nadaf, a L'Avana, ieri, Alfredo González Lorenzo vice ministro cubano ha ribadito il sostegno e la solidarietà del suo paese con la Siria per la guerra terroristica sporca che si trova ad affrontare, e ha elogiato il coraggio e la fermezza del popolo siriano nella loro lotta contro il terrorismo e le forze dell'imperialismo mondiali.
RispondiEliminaLorenzo, chiamato per rafforzare le relazioni di cooperazione con la Siria nel campo degli studi di salute e medici, ha fatto riferimento alla notevole progressi compiuti da Cuba in questo settore negli ultimi anni.
A sua volta, il Ministro Nadaf ha sottolineato la necessità di rafforzare le relazioni di cooperazione, in particolare nel campo degli studi medici e nei continui scambi di esperienze tra i due paesi.
Nel corso della riunione, il ministro siriano ha offerto una spiegazione dettagliata sulla realtà dell'istruzione in Siria.
Cuba e Cuba hanno inoltre firmato il programma esecutivo dell'accordo di cooperazione culturale tra i due ministeri dell'istruzione superiore nei due paesi.
Anche sulla morte di Mao girano leggende. Giuseppe
RispondiEliminaSi narra che negli ultimi anni dormisse con 2 vergini accanto...mah...
EliminaNell'articolo.P68
RispondiEliminaCosa Pedro?
RispondiEliminaBello articolo.p68
EliminaA parte il fatto che trovo molto anacronistico il dover ancora parlare di fascismo e comunismo come se fosse ancora il 1940, a volte mi è capitato di passare davanti ai ruderi della centrale, a Juraguà. Un posto molto suggestivo, spettrale, che mi ha sempre fatto pensare a Chernobyl.
RispondiEliminaGrazie a Changò non è stata costruita. Ve la immaginate una centrale del genere in un posto simile? Rabbrividisco al solo pensiero, meglio gli apagones tutta la vita.
Pensa alla manutenzione. ...cubana....
RispondiEliminaPer raffreddare il nocciolo una bottiglia di Ciego Montero da 5Lt e una Sierra Canasta a fare da imbuto.
RispondiEliminaClassico invento cubano.
RispondiEliminahola! tutte ipotesi ipotesi realistiche ma la verità non la sapremo mai. comunque la più singolare della dinastia del caballo rimane la nieta mariela tortillera- travesti- etc oppure el cangejo/robocop . chao Enrico
RispondiEliminaQuella del Cangrejo/robocop mi sfugge....
RispondiElimina
RispondiEliminaMassimo Gramellini
Ieri mi sono svegliato più lamentoso del solito. Poi ho aperto il giornale e ho letto di Bea. Ho letto che aveva una malattia unica al mondo che calcifica le articolazioni, talmente unica che non le hanno ancora trovato un nome. Ho letto che qualsiasi gesto quotidiano, dal vestirsi al soffiarsi il naso, le costava sforzi sovrumani: era un’anima dentro un corpo che non le apparteneva. Ho letto che non voleva mai addormentarsi perché aveva paura di non svegliarsi più; e che da sveglia sognava di diventare un’anestesista o una pattinatrice. Ho letto che aveva male dappertutto, ma non si lamentava; e che, quando incontrava un bambino con problemi infinitamente inferiori ai suoi, gli diceva: “Non preoccuparti, ti aiuto io.” Ho letto che amava ballare, ma per riuscirci dovevano infilarla dentro il marsupio di qualcuno che ballasse con lei; e che scherzava con le sue amichette: “Alziamoci, ho bisogno di sgranchirmi le gambe”. Ho letto che la madre Stefania, che era le sue gambe, è morta di tumore sei mesi fa; e che anche Bea, nel giorno degli innamorati, è finalmente uscita dalla prigione di ossa. Ho letto che stamattina, ai suoi funerali, ci saranno palloncini colorati e bambini mascherati da supereroi come piaceva a lei, che lo era più di tutti, senza neanche saperlo. Appena ho finito di leggere mi sono sentito, nell’ordine: uno scemo, un ingrato, ma soprattutto un privilegiato smanioso di sdebitarsi.
È una staffetta d’argento! La meravigliosa trottola dello short track si ferma ancora una volta nel punto giusto per i colori azzurri che conquista a PyeongChang la settima medaglia di questi Giochi. L’Italia di Arianna Fontana, Martina Valcepina, Lucia Peretti e Cecilia Maffei, con Cina e Canada, è seconda solo alla Sud Corea padrona di casa. E per Arianna, dopo l’oro nei 500, è addirittura la settima medaglia olimpica. Da record
RispondiEliminaStaffetta Biathlon bronzo!
RispondiEliminaGoggia orooooooo
RispondiElimina