mercoledì 18 luglio 2018

I 3 MITI



Doveva essere il post di domani ma, di buon ora, si parte per la Liguria quindi...si anticipa.

Ci sono 3 miti che ho potuto verificare nei miei lunghi 18 anni di frequentazione dell'altro lato del bloqueo.
Miti che non si attenuano neanche quando gli/le interessati/e emigrano da questa parte del bloqueo.

TUTTI I CUBANI/E SONO DELL'AVANA
Questo mito l'ho potuto verificare sopratutto fra le cubane che vivono da noi, il perche' e piuttosto semplice; manca in modo assoluto la possibilita' di verifica.
Se siamo a Cuba e la tipa vive a Guantanamo e' difficile che possa raccontarti che e' de La Habana, ma se siamo nel bel paese occorre crederle sulla parola.
Tutte le cubane presenti nel nostro paese, o quasi, a domanda specifica risponderanno sempre che “Soy de La Habana”
Non solo, perche' non parliamo di Boyero, Regla o di qualche barrio periferico.
Sono tutte di Centro Avana.
Ora, mi chiedo, ma quanti cazzo di abitanti ha Centro Avana?
Danno il passaporto unicamente alle cubane che vivono un quei pochi isolati, negandolo a tutte le altre?
Mai sentito una cubana all'exterior affermare di essere di Moa, di adorare i campi da tennis in terra rossa per dimostrare nostalgia di casa.
Rarissime sono, sempre a detta loro, le cubane di Santiago, Camaguey, Holguin, Las Tunas....tutte sono di Centro Havana.
Ovviamente trattasi di cazzata, in realta' la maggior parte arrivano dall'ultimo campo ai piedi dell'ultimo monte e non c'e nulla di male...solo che fa “figo” dire di essere metropolitane per dimostrare di...saperla lunga.

TUTTE LE CUBANE SONO STATE BALLERINE
Questo mito lo si puo' riscontrare sia nelle cubane uscite dal paese che in quelle che, invece, ancora vivono nella maggiore delle Antille.
Tutte quelle che agitano con un minimo di decenza il culo sono state ballerine.
Ballerine di fila, di cabaret, di corpo di ballo, di folklorico, religiose, ballerine di santeria, ballerine di timba francesa ecc, ecc.
Tutte hanno sfilato sul carro durante il carnevale nella loro citta', tutte avevano una luminosa carriera davanti interrottasi perche...”la situacion, tu sabe”.
Ho convissuto un anno in Italia con una ballerina cubana, una vera ballerina cubana, del corpo di ballo di Las Tunas.
Non e' un qualcosa che possa garantire lavoro fuori da Cuba, intanto perche' anche da noi ci sono ballerine di latino bravissime e poi perche' un conto e' saper ballare, tutto un'altro e' insegnare in una scuola di ballo nostrana.
Ci vuole tempo, pazienza, esperienza, metodo e qualcuno che, come sempre, paghi la cuenta.

TUTTI I CUBANI HANNO UN PARENTE CHE E' STATO NELLA SCORTA PERSONALE DI FIDEL O RAUL
Ne aveva parlato anche Zarlatti in un suo pezzo.
Tutti hanno un parente che e' stata la guardia del corpo di fiducia del Comandante en jefe, del fratello ed ora, sicuramente, di Diaz-Canel.
Ma quante cazzo di guardie del corpo hanno avuto questi?
Mi ricorda Crozza/Feltri quando parla del 25 aprile che fa dire al suo personaggio “quanti cazzo di voi hanno avuto un nonno partigiano e quanti milioni di nonni partigiani c'erano in giro per l'Italia in quegli anni complicati?”

Ovviamente non vivono tutti/e in centro Avana, non sono state tutte ballerine e non hanno tutti parenti che sono stati o sono nella guardia personale del leader in carica.
Si tratta, ancora una volta, di piccoli tentativi di especular, tentativi innocenti e che fanno sorridere ma che, in fondo, non fanno male a nessuno.
Un po' come noi italiani che raccontiamo a Cuba di essere tutti direttori di banca, ricordo anni fa una fanciulla, stupita davanti al mio affermare che...faccio altro nella vita, chiedermi quante banche ci fossero in Italia visto che in giro c'erano cosi' tanti e qualificati direttori.

15 commenti:

  1. Finiti i mondiali possiamo parlare del calcio nostrano.
    La seconda squadra di Torino ha acquistato l'anziano attaccante portoghese.
    Quasi 400 milioni di euro per un giocatore di 33 anni mi sembrano eccessivi ma sicuramente quella gente sa fare di conto e alla fine, non ci rimetteranno di certo.
    Non vorrei essere nei panni di Allegri, l'anziano giocatore portoghese ha sempre avuto rapporti conflittuali coi suoi allenatori.
    Se si dovesse arrivare al " O IO O LUI" la strada per Livorno sarebbe belle che spianata.
    Comunque gran colpo.

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  2. «L’italianità è un punto fondamentale nel futuro» di Alitalia, ora che emergono «i danni straordinari» compiuti dai manager in passato. Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli traccia una rotta chiara per il futuro della compagnia basata alla Magliana. «Torneremo a farla diventare compagnia di bandiera - dice Toninelli -, con il 51% in capo all’Italia e con un partner che la faccia volare». Ecco, forse le «decisioni del governo» che il commissario straordinario Luigi Gubitosi aveva confessato di attendere a breve.
    Vero che l’italianità ha ingombrato i sogni di tutti i governi passati per Palazzo Chigi senza che nessuno, fino a ora, riuscisse a sciogliere il rebus: esiste un’italianità capace di rompere l’eterno mantra dei bilanci in profondo rosso? O bisogna cercare il solito partner? «Al momento non vorrei parlare di partner, l’importante è farla volare. Riusciremo a salvarla mantenendola italiana», risponde Toninelli evitando con cura di dire qualunque cosa vada oltre una serie di considerazioni ovvie.



    Sulla linea anche il ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di maio, che durante l’informativa urgente sulle crisi aziendali alla Camera ha assicurato che si spenderà «in prima persona con tutti i player internazionali per trovare un futuro all’azienda Alitalia», e che «sono in corso da parte di questo governo le interlocuzioni necessarie per assicurare un futuro a questa azienda, per tutelare al meglio le esigenze dei lavoratori e del Gruppo». Senza dimenticare che che «stiamo analizzando tutte le informazioni economiche e finanziarie per individuare i responsabili della situazione attuale».



    Nulla di concreto, ci si affida a due parole magiche e anche queste del tutto scontate: «progetto stabile». Favorita sarebbe Lufthansa, annoverata tra «le offerte interessanti» dal sottosegretario del Carroccio Armando Siri (ma anche qui: bisogna vedere le condizioni di un eventuale matrimonio tedesco). Il tempo invece stringe con due scadenze tagliola: 31 ottobre, ultimo giorno per vendere il vettore, e metà dicembre - quando scade il termine per la restituzione del prestito ponte. Prossimo incontro al ministero il 27 luglio.

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  3. Sono tante anche quelle del Vedado e di Miramar Playa....sarà che a Pogolotti o Palo Cagao vivono solo i
    gatti ?

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  4. Si ma parliamo sempre di zone nobili, possibile che nessuno viva in un cazzo di potrero?

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    1. Sono le nobili che pisciano sui piedi in doccia gridando :....ahhh que alivio...:-)

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    2. E quando si siedono sulla tazza del cesdo lasciando la porta aperta durante le....operazioni?😂

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    3. difficile che una villaclarena dica di essere de la habana......chiaramente nei dintorni (nella provincia havanera) tutti diranno che vivono a la habana

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  5. Un paio che mi hanno detto di avere parenti nella guardia di Fidel li ho trovati anche io. Giuseppe

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  6. hola! tutto fa parte della cubania, diciamo che in generale molto volte si credono quello che non sono. A me fa sempre ridere sentir parlare male de los palestinos da orientali che sono da qualche anno in capitale quando de verdaderos habaneros sono rimasti sono alcuni over 60 . chao Enrico

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  7. È un modo come un altro per especular

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  8. Fanno bene quando siamo i primi noi a contar qualche bugia. Anche se per quanto mi riguardava era anche vero, essere a l’havana por negocios fa sempre effetto. Mat.

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  9. Questa cosa di raccontare balle ho sempre fatto molta fatica a capirla.

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  10. Finita offerta prezzacci KLm-Air France

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