sabato 21 luglio 2018

TEMPO LIBERO



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ARNOLDO FERNANDEZ VERDECIA
Uno sale a la calle el fin de semana y siempre lo mismo. La gente como yo, que pasamos los 40, no tenemos opciones. Personas muy especiales, de otros países, dicen que el viernes es el mejor día, pues se van junto a la familia a comer a algún lugar decente, o sencillamente a recrearse con las múltiples opciones a su disposición. Donde vivo –Contramaestre se llama-, el viernes es cualquier día, no me canso de decirlo, aunque no lo crean, -quizás sea así en todos los municipios de Cuba-. El sábado es homogéneo, “reguetones” enjaulados en pantallas gigantes; jóvenes congregados allí por unos cuantos pesos la entrada; la guerra de marcas en la moda, los pelados exuberantes, los celulares a la vista como los antiguos pistoleros del oeste. Las cervezas caras de mano en mano; los cigarros mentolados y sus volutas al cielo; todo me parece un gran circo donde los que andan entre 13 y 35 años se sienten como pez en el agua y la gente como yo no sabe qué hacer: ¿si quedarse en casa a ver las viejas películas que ponen en la televisión o escuchar Nocturno en Radio Progreso?; pero la verdad, ya uno no quiere eso, necesitamos espacios donde escuchar nuestra música, conversar, tomar un café de verdad, buenos vinos, bailar con sentido del respeto, sin necesidad de ahogarse en el humo de los cigarros, las palabras obscenas, la maldita prostitución a la cara, los cuerpos recorriendo la calle, arriba, abajo, las motos y sus muchachos encima, los caballos alados de Europa, Estados Unidos, raptando ninfas de cabellos plateados y uno desde el portal de la casa mirando a la joven ciudad morirse en algo que no tiene que ver nada con nuestras vidas. ¿Acaso los de mi edad somos dinosaurios? ¿Será que no hay ni siquiera un bar donde pasarla bien, sin ser estruendosamente asaltado el bolsillo por los precios? Antes leía mucha teoría sobre “el tiempo libre en el socialismo”, sus propósitos, parece que todo eso ha quedado en los libros, pues qué hacer, adónde ir, qué tomar, qué ver en la tele, qué escuchar en la radio, a qué playa ir, a qué lugar del río Contramaestre, si está contaminado. Si analizamos fríamente las estadísticas, mi generación es mayoría en Cuba. Añoramos los buenos café literarios como en Medellín, o la misma Villa Clara, o tal vez lugares donde escuchar Son, Guaracha, Filin y no sólo la Década Prodigiosa que ya tiene sus públicos. Nos hacen falta sitios para apreciar trova tradicional y actual, espectáculos de teatro; sentir que el fin de semana uno puede oxigenarse para regresar al trabajo y ser más creativo, eficiente; pero nada cambia, siempre las mismas ofertas, los mismos lugares y esas cosas que alguien se atreve a llamar “tiempo libre en el socialismo”. ¿Cómo salir de la inercia del fin de semana? ¿Sentirse vivo? La vida pasando a toda máquina. Algunos dicen, no hay profesionales del arte, otros, los pocos que hay no tienen convocatoria, los menos afirman que no se hace el estudio de públicos y no se proyectan espacios según esos intereses generacionales. La verdad, el fin de semana es el mismo en todos lados, la misma música, las mismas cosas, las mismas caras. Creo que la mayoría de mi edad prefiere quedarse en casa, o cuando tiene dos pesos guardados, ir a Bayamo y comer con la decencia de una persona que necesita momentos así, para sentirse vivo y no ser tomado por los cañones del cuentapropismo y sus precios delirantes.
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In effetti le generazioni di cubani dai 40 anni in su sono quelle che, al final, sono rimaste “intrappolate” in un tipo di mondo che da una parte li tutela e li protegge, ma dall'altro li relega in una sorta di limbo.
Troppo vecchi per andarsene da altre parti e ricominciare da capo, (anche se c'e' chi lo fa) inseriti bene o male nella macchina produttiva cubana, travolti dalle nuove tecnologie a cui, bene o male hanno dovuto abituarsi, esattamente come e' capitato a quelli della mia generazione 20 anni fa.
Condivido lo scritto del 40enne anche se occorre fare alcuni distinguo.
Come in ogni luogo del mondo al ventenne basta poco per divertirsi, mentre se hai dai 40 in su le esigenze e le aspettative possono essere differenti.
Sicuramente a Cuba non esistono studi di settore sulle esigenze delle persone di varie eta' come capita da noi, la pubblicita' in questo senso e' ancora lontana da venire.
A Tunas, ad esempio sono pochissimi i locali che gente di quell'eta' puo' frequentare, c'e' un teatro dove occasionalmente ci sono artisti che si esibiscono, un pianobar e poco altro.
L'autore dello scritto vorrebbe poter passare del buon tempo in compagnia dei suoi coetanei spendendo pochissimo, ma questo e' impossibile in ogni parte del mondo, il problema economico incide sempre nelle scelte.
Da noi, in Piemonte, nel fine settimana possiamo andare a mangiare fuori, fare un salto al mare in Liguria, a passare un week end nelle Langhe, andare a sciare a Bardonecchia....tutto quello che volete ma...occorre denaro e non poco.
Uscire, muoversi costa, capisco che con quei salari, se non hai rimesse da fuori, spendere anche solo 30 cuc per una buona serata non sia alla portata di tutti.
Poi il tipo parla dell'aburrimento del fine settimana che, e' vero, a Cuba esiste ma anche a causa del fatto che non muovono il culo.
Quanti cubani fanno sport?
Da noi nel week end e' pieno di gente che va in bicicletta, a correre, a giocare a tennis, in palestra e via discorrendo.
Quanti cubani lo fanno?
Andare a correre e' gratis e una palestra rustica a Cuba costa poco piu' di nulla.
Poi e' vero che mancano le compagnie di amici di vecchia data come possiamo essere noi Villans che, dopo 40 anni, continuiamo a frequentarci con lo stesso entusiasmo di quando si era ragazzini.
Per loro e' piu' complicato in quanto molti hanno cambiato citta, altri sono finiti 90 miglia a nord oltre l'ultimo scoglio cubano, altri chissa' dove sono finiti...
Restare a casa a guardare la tv puo' essere un'opzione, oggi c'e' qualche canale in piu' ma nulla di paragonabile all'offerta, in chiaro e a pagamento, che abbiamo noi a disposizione.
Ora stanno iniziando ad arrivare i social ma non so se passare il week end a casa a chattare e a sbavare dietro i cazzi del prossimo, come fanno molti italioti, sia la soluzione per migliorare la loro situazione.
Non esistono locali per persone mature, esistono locali come il nuovo parque tematico a Tunas dove le persone di una certa eta' possono passare una serata in un contesto decente, ma occorre spendere e siamo di nuovo da capo del discorso.
Poi ci sono i soliti problemi di trasporto...
Concludendo da un lato e' vero che le opzioni non sono molte e tutte non particolarmente economiche, ma dall'altro anche loro potrebbero darsi una mossa, fare sport, crearsi hobby per riuscire a passare in modo piu' costruttivo il tempo libero che, detto per inciso, e' sempre tempo benedetto.

15 commenti:

  1. «Sono contento di Mazzarri: mi sta convincendo per l’attenzione nei dettagli, il rapporto con i giocatori e la capacità di farli crescere». Urbano Cairo non aveva dubbi sul tecnico granata, ma dopo il blitz in ritiro a Bormio dell’altro giorno ritorna a parlare del Toro che sta nascendo in Valtellina. «Abbiamo una squadra importante, ampia e solida – commenta il presidente alla radio Rmc Sport -: non mi pongo obiettivi per la prossima stagione, anche perché i migliori campionati arrivano quando si parte a fari spenti».
    Le promesse non mantenute di Mihajlovic hanno lasciato il segno in un Torino che ha bandito la parola “Europa” dal proprio vocabolario, ma sta lavorando per costruire qualcosa che possa dare soddisfazione. «Il Toro un tempo lottava per non retrocedere – ricorda Cairo - e oggi siamo cresciuti, a partire dal settore giovanile, e lottiamo per obiettivi più importanti». In attesa degli ultimi innesti. «Sicuramente interverremo ancora in difesa», dice il patron a maggior ragione dopo l’infortunio di Bonifazi e la lunga degenza di Lyanco.
    C’è poi il derby ad animare un Toro che chiude il ritiro di Bormio con due amichevoli, domani contro la Pro Patria e domenica con il Renate, ma il pensiero corre già a CR7. «Con l’arrivo di Ronaldo la Serie A ha assunto una dimensione molto più importante, ha acquistato una luce molto importante: l’interesse si è propagato su tutte le squadre, non solo sulla J... Però non esageriamo: quest’anno noi abbiamo speso 50 milioni ed è la più importante campagna acquisti fatta da me, eppure se ne parla poco».

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    1. Cairo e' il piu' capace incantatore di serpenti in circolazione.
      La cifra da lui indicata racconta delle spesse di DUE campagne acquisti visto che quasi tutto e' andato per il saldo di Niang e Rincon arrivati lo scorso anno.
      In iu' bisogna toglierne altri 10 per la partenza di Barreca.
      In porta siamo a posto, abbiamo il miglior portiere italiano.
      Dietro seve un centrale e sopratutto un laterale, nel mezzo ne serve uno.
      Davanti, se non si vende nessuno, siamo a posto.
      Cairo...cala la pila...

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  2. Come ti avevo scritto nella mail di rientro dal mio viaggio a Cuba, ho notato un discreto rincoglionimento delle nuove generazioni per internet, cellulari e tablet. Nel mezzo del campo più sperduto c'era un bambino di 5 anni che giocava con un tablet. Mi sa che da questo punto di vista tutto il mondo è paese!! Io che ne ho 44 mi accontento di poco e a Cuba sto benissimo, sto bene perché ci passo 20 giorni o un mese al massimo, ma se dovessi viverci in pianta stabile? Sicuramente a Sancti Spiritus sarebbe difficile per me che sono abituato a vivere in una città di mare. Penso però che riuscirei ad adattarmi.

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    1. Per me una delle cose che amo di piu' di Cuba e' che sono io che devo insegure, se voglio, la tecnologia (zone wi fi) non e' la tecnologia ad inseguire me come capita da noi.

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  3. Divertisi costa in ogni parte del mondo. Giuseppe

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    1. Ora i tempi in parte sono cambiati ma ricordo bene quando investire per loro un cuc in una birra rappresentava un problema.

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  4. TORINO-PRO PATRIA 4-0

    Reti: 18′ De Silvestri, 22′ e 17′ st Belotti, 24′ Parigini

    TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo (1′ st Bremer), Nkoulou (24′ st Ferigra), Moretti (24′ st Bianchi); De Silvestri (1′ st Fiordaliso), Meite (15′ st Adopo), Rincon (15′ st Acquah), Baselli (15′ st Kone), Parigini (24′ st Gilli); Iago Falque (15′ st Edera), Belotti (33′ st Damascan). Adisp. Ichazo, Ansaldi, Butic, Rosati, Aramu. All. Mazzarri.

    PRO PATRIA (3-5-2): Mangano, Molnar, Zaro, Marcone, Gazo, Bertoni, Mora, Disabato, Galli, Le Noci, Santana. A disp. Tornaghi, Boffelli, Lombardoni, Battistini, Fietta, Pedone, Colombo, Molinari, Ghioldi, Gucci, Angelina, Plumbaj, Banfi. All. Javorcic.

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  5. hola! al menos chismear no cuesta nada jajaj comunque almeno nella zona capitale ci sono varie opzioni anche per questa fascia d'età tipo playas dove passare un pomeriggio, certo i divertimenti che si stanno creando rispondono solo alla domanda dei giovani tipo musica, nuovi locali . chao Enrico

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  6. Enrico tutto costa....
    Se non hai un buon reddito non vai da nessuna parte.
    Un po' come quei poveracci che sbavano sui social "Cubani" ma non possono permettersi di andarci...

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  7. L’Italia del baseball cede di misura, al 9° inning all’Olanda e manca la possibilità di giocarsi la finale dell’Haarlem week: l’Olanda spareggerà contro Taiwan e vincendo giocherebbe domenica la finalissima contro l’imbattuto Giappone. La nazionale di Gerali, perdendo stasera, potrà solo contendere il quarto posto a Cuba, che ieri ha vinto il suo spareggio contro i tedeschi. Un 1-2 pieno di rimpianti in una partita stretta, dominata sul monte da Orlando Yntema (ha giocato nel nostro campionato), che poi consegnato la pallina ai rilievi per risolvere il match, e da Alessandro Maestri autore di una superba prova, la seconda dopo quella vincente contro Cuba: i suoi slider hanno tenuto a freno le mazze orange, da cui è emerso al momento giusto l’interno De Caster, capace di battere entrambi i punti dei campioni d’Europa. Noi vantiamo più valide ma non basta: vale solo per le statistiche. In questto caso è mancato l’allungo ed il cinismo al box tricolore, nel corso dei vari inning, mentre nel finale gli olandesi hanno ribaltato il match con il walkoff decisivo.De Caster è stato infine votato mvp del match. L’Italia aveva perso già 7-0 all’Olanda, ma stavolta ha fatto tremare i padroni di casa.

    LA PARTITA — Al 2° inning Mercuri batte l’ 1-0 per Sambucci. Al 6° con 2 out, Garcia prende la terza sul doppio di Celli, ma Mercuri spedisce un’innocua rimbalzante: l’Italia spreca una grande occasione per incrementare il punteggio. Anche al 7° con Garbella in base e Colabello al box sul rilievo Hujier non riusciamo a sfruttare l’opportunità: Chris è strikeout. Così si sveglia il box arancione: singolo di Leonora, base a Boekoudt, visita a Maestri, che lascia strikeout Urbanus e respira. Ma arriva sul più bello, con 2 out, la rimbalzante centrale del pari, battuto da Caster. Tutto da rifare. Al penultimo turno, la linea di Garcia a destra spinge Vaglio in terza, tocca ancora a Celli ma un doppio gioco spegne gli ardori. Tocca ad Alex Bassani sul monte. Nono attacco: base a Lampe, che tra rubata e palla mancata si ritrova in terza. Arriva la base anche per Leonora e a Boekhoudt. Situazione disperata a basi piene e zero eliminati. Pop di Urbanus, ma De Caster è davvero ispirato e batte il singolo del 2-1 di Lampe. E’ finita, davvero, stavolta. Con un altro rimpianto azzurro grande così.

    Olanda-Italia 2-1

    ITALIA: Poma (8) 1/4, Garbella (7) 1/4, Colabello (bd) 1/4, Sambucci (3) 1/3, Vaglio (4) 0/4, Garcia (6) 2/3, Celli (9) 1/3, Mercuri (5) 0/4 , Trinci (2) 0/4. OLANDA: Kemp (5) 0/4, Lampe (8) 0/3, Leonora (3) 1/3, Boekhoudt (bd) 1/2, Urbanus (4) 0/4, Richardson (9, ph-3 De Caster 2/2) 0/2, Meer (6) 0/3, Clarijs (2) 0/2, Henrique (7, Draijer 0/1) 0/2. Lanciatori - Yntema 6.2 rl, 2 so, 2 bb, 6 bv, Huijer 1.1.-1-1-1, Kelly (v.) 1-1-1-0; Maestri 7-9-1-3, Bassani (p.) 1.1.-2-3-1. Punti - Italia 010.000.000: 1 (7-0); Olanda 000.000.101: 2 (4-1). Note: doppio Celli.

    Situazione: Ieri. 5° p: Cuba-Germania 7-1; girone semifinali: Giappone-Taiwan 8-1, Olanda-Italia 2-1. Domani: Taiwan-Olanda, Italia-Cuba (ore 14). Domenica: finale Giappone c. vinc. Olanda-Taiwan

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  8. Purtroppo Qui si tocca il lato per me più negativo di Cuba, dove per un cubabo c’e poco o niente da fare e le prospettive sono quelle che sono, anche nel tempo libero e a tutte le età. Anche perché quando già dal lunedì al venerdì fai poco o niente, il valore del weekend é quello che é. Mat.

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  9. TORINO-RENATE 3-0
    MarcatorI: Edera 4′, Butic 15′, Damascan 29′ s.t.

    TORINO (3-4-3): Ichazo (Rosati 26′ s.t.); Bremer, Ferigra (Nkoulou 18′ s.t.), Izzo (Moretti 9′ s.t.); De Silvestri (Gilli 9′ s.t.), Rincon (Meité 9′ s.t.), Acquah (Baselli 18′ s.t.), Ansaldi (Parigini 1′ s.t.); Edera (Iago Falque 24′ s.t.), Butic (Belotti 18′ s.t.), Kone (Damascan 1′ s.t.). A disp. Sirigu, Bianchi, Adopo. All. Mazzarri.

    RENATE (3-5-2): Romagnoli; Teso, Saporetti, Vannucci; Jawo, Doninelli, D’Alena, Piscopo, Frabotta; Spagnoli, Gomez. A disp. (entrati nel secondo tempo) Cincilla, De Stefano, Rossetti, Pattarello, Rada, Rankovic, Castria, Finocchio, Pennati, Simonetti. All. Brevi.
    Arbitro: Del Rio

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  10. I programmi televisivi sono migliorati di parecchio. Negli ultimi anni mi capita di vedere documentari interessanti e attuali.
    Renato

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