lunedì 22 ottobre 2018

IL VIAGGIATORE




La vita di chi viaggia è una vita strana.
Agli occhi di chi rimane, di chi vive la sua vita organizzata, quadrata, con tutte le cose più o meno a posto: casa, famiglia, lavoro, può sembrare una vita allo sbando, una vita di chi non ha nulla, senza certezze, senza traguardi. Ed invece è una vita magica. Per chi viaggia è normale avere più amici in giro per il mondo che a casa. Per chi viaggia è normale non sapere cosa fare la domenica pomeriggio nella propria città dove tutti hanno già i loro piani, ma sapere sempre cosa fare in ogni giorno dell’anno in una città sconosciuta in mezzo a sconosciuti. Per chi viaggia è normale parlare con chiunque, di qualunque età, sesso o nazionalità e fermarsi a cenare con qualcuno conosciuto cinque minuti prima, magari a casa sua. Per chi viaggia è normale fidarsi degli sconosciuti, affidarsi a qualcuno con cui ha scambiato poche parole, preoccuparsi per qualcuno di cui non sa nemmeno il cognome, perché in una terra straniera, solo per il fatto di essere viaggiatori, si diventa istantaneamente una famiglia. Per chi viaggia è normale voler bene in un attimo, e in un attimo dover dire addio. Per chi viaggia è normale sentirsi a casa in qualunque luogo ci sia un letto in cui dormire, e alle volte anche solo il pavimento. Per chi viaggia è normale sentirsi in prigione quando ritorna nella propria città, per quanto la ami, e passare le giornate ad immaginare il prossimo viaggio e a ricordare quelli passati. Per chi viaggia è normale guardare spesso le foto dei luoghi che ha visitato, ed emozionarsi davanti alle foto di qualcun altro. Per chi viaggia è normale sentirsi un alieno in una vita ordinaria, sentirsi fuori luogo, sentirsi diverso, non perché abbia qualcosa che non va, ma perché è il movimento la sua dimensione. Quando ci sono dei lunghi ritardi dei voli o dei treni, riconosci un viaggiatore perché, mentre gli altri sono nervosi, infastiditi e arrabbiati, lui se ne sta tranquillo a leggere un libro o a guardare il cielo, magari seduto per terra o più facile ancora per terra è sdraiato. Perché lui è già nel suo viaggio, dal momento in cui ha varcato la porta di casa tutto ciò che arriva è già parte della magia che sta cercando, della sorpresa, della meraviglia, del non sapere mai cosa potrà accadere o cosa potrà scoprire. È vero che agli occhi di chi rimane, il viaggiatore vive una vita senza senso e senza traguardi, non potrebbe mai capire cosa prova mentre sdraiato a terra legge il suo libro; mentre durante una bevuta con gli amici di sempre ha gli occhi persi in un altro mondo, in un altro paese; mentre, intanto che gli altri parlano di lavoro e impegni sociali, lui sta pensando alle prossime tappe o a quali amici incontrare in giro per il mondo. È vero, la vita di chi viaggia è una vita strana. E’ una vita allo sbando, perché è una vita che sa fluire. E' una vita in cui non si ha nulla, perchè si possiede il mondo. E’ una vita senza certezze, perché è una vita piena di fiducia. E’ una vita priva di traguardi, perché è una vita piena di orizzonti mozzafiato.
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Ho trovato questa bella descrizione del viaggiatore sulla pagina fb del mio amico Steno (nella foto con l'umile scriba), grande animatore della movida torinese che incontrai un paio di anni fa mentre, viaggiando da La Habana a Holguin, si fermo'   a Tunas per conoscermi.                                                                        
Questo scritto racchiude, perfettamente il mio concetto di viaggio e viaggiatore. Oltre 60 viaggi a Cuba, altri in luoghi quasi altrettanto belli, mezzo mondo girato grazie agli anni nei villaggi turistici mi hanno insegnato che ogni soldo speso per viaggiare e' un soldo benedetto. Magari si rinuncia ad altre cose, ma sono rinunce che si fanno volentieri se il premio finale e' un altro viaggio, un altra destinazione, altre emozioni. Viaggiare ti mette in contatto col mondo, ti apre la mente, ti porta a conoscere nuove culture, nuovi modi di vivere, nuove idee. Salvadores sui viaggi ci ha costruito una carriera ma i viaggi descritti nei suoi bei film erano fughe, scappatoie, resto del parere che un viaggio debba essere un completamento di una vita tutto sommato accettabile, non l'ancora di salvezza, il salvagente mentre stai affondando.Chi fugge, chi affonda lo riconosci subito, gia' dal check, quando vedi il solitario che cerca di passarti davanti o di saltare la fila, quando osservi il tipo che si incazza per un nulla, per qualche cazzata, quando guardi chi per 2 ore di ritardo di una partenza perde il lume della ragione o sbuffa incazzato allora capisci che il viaggio non e' e non deve essere per tutti. Se quando viaggi ti porti dietro le tue ansie di tutti i giorni, hai gia' perso prima ancora di partire. Come spiega il racconto il viaggiatore e' quello che se c'e' un ritardo si siede, magari anche in terra, apre un libro e si mette a leggere utilizzando al meglio il tempo che ha davanti. Stai per partire, ti aspetta una vacanza da sogno, perche' incazzarti se non puoi fare assolutamente nulla per cambiare le cose? L'incazzatura risolvera' il problema del ritardo? Non credo. Davvero a volte la domenica o il sabato sera qua' da noi ti devi inventare come passare il tempo, quando sono in viaggio o a Cuba questo non mi succede mai. Alla nostra eta' gli amici puo' capitare che debbano stare dietro alla famiglia e ai figli, mentre quando siamo in giro per il mondo c'e' sempre chi ama passare il suo tempo in nostra compagnia.

La vita del viaggiatore e' davvero strana ma e' una vita che vale la pena di essere vissuta, da non cambiare con nessun altro tipo di vita. Forse per questo che il concetto di “casa” e' per me qualcosa di astratto, lo e' sempre stato. Casa e' dove appoggio la valigia, dove mi aspettano amici, dove so di svegliarmi col sorriso ogni giorno. Il pensiero di una “casa per tutta la vita” mi atterrisce, mi chiude orizzonti mi toglie aria, i prossimi 3 viaggi gia' con il biglietto de avion in tasca mi aprono orizzonti, mi portano aria fresca mi regalano sicurezze.                                                                           Solo un Viaggiatore puo' capirmi, gli altri...sono solo gente che prende un aereo.

P.S. Mercoledi' finalmente tocca all'umile scriba...fate i bravi, ci si ritrova intorno a meta' novembre.

24 commenti:

  1. Oramai la preparazione di un viaggio parte mesi prima, sopratutto se hai attivita' da gestire.
    Devi lasciare tutto a posto perche' non e' che quando poi torni devi trovare l'apocalisse.
    Due case da chiudere con vestiti e robe da spostare.
    Il cane da piazzare.
    Tutti i turni in palestra a posto ora per ora giorno per giorno.
    Bollette pagate, bonifici fatti e ricevuti, nessun buffo in giro.
    Regalini comprati, abbigliamento mio quasi tutto nuovo, a questo giro pure movil nuovo...per me ovviamente.
    Macchina piazzata in palestra, scooter al monte.
    La gente che ti aspetta...che gia' sa quando deve arrivare.
    Scooter prenotato a Cuba, familion allertato e, si spera, felice di vedermi.
    Itinerario di massima che poi e' il solito con gli ultimi giorni da Zule a La Habana, se riesco vedo di infilarci anche un paio di giorni a Cienfuegos.
    Dai...ci siamo...era ora e me la merito proprio tutta.


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  2. Perchè si viaggia? C'è chi viaggia per riscoprirsi, c'è chi viaggia per conoscere, c'è chi viaggia per desiderio e per curiosità e c'è anche chi viaggia per scappare... Sono molti gli aspetti della personalità che vengono messi in gioco durante un viaggio, perché partire alla scoperta del mondo è anche un modo per scoprire (o ritrovare) se stessi. Viaggiare, prendere un aereo, un treno, andare a piedi, riempire uno zaino o una valigia, è come intraprendere un viaggio dentro di sé, come si fa in una terapia.

    Che cos'è la psicologia del viaggiatore? Prima di tutto, incamminarsi verso la scoperta dell'altro per scoprire se stessi: questo è un elemento essenziale che spinge l’uomo a viaggiare per divertirsi, per conoscere, lasciando la propria casa e le proprie sicurezze, per lungo o breve tempo, per conoscere nuovi posti e nuova gente. Ma la costruzione identitaria per confronto con l’altro è solo uno dei meccanismi motivazionali legati al viaggio, legato al concetto di scoperta e acculturamento, nutrendo l'intelletto. La ricompensa per la fatica è tutta mentale e risiede nel superamento dei propri limiti, come si riscontra al raggiungiemento con successo di una scalata estrema. Il viaggiatore è solitamente caratterizzato da alcuni tratti di personalità: cerca la libertà e vive il viaggio come sua massima espressione e non è spaventato dalla solitudine.

    Viaggiatore o turista? Per il turista, invece, il viaggio è un bene di consumo e ha valore se è riconosciuto socialmente, se corrisponde alle aspettative presenti al momento della scelta di andare in un posto o un altro. Con il concetto di viaggio organizzato il turista inizia a perdere le caratteristiche tipiche del viaggiatore e ad annullarsi all’interno di una massa che segue, in modo inconsapevole, le suggestioni della moda. Viene un po a meno il concetto di libertà, di introspezione e di ricerca del bello di sé e del mondo. Il viaggiatore invece è una persona estremamente curiosa, che ricerca sensazioni e d'emozioni, alla ricerca continua di stimoli nuovi.

    Una paziente un giorno mi ha detto”...il viaggio perfetto è il risultato di un difficile equilibrio tra avventura, amore ed eccitazione, ma anche un po di paura e di scomodità...” perchè? Perchè chi viaggia non solo parte per fare la vacanza, viaggia con il cuore, si mette in gioco, vive emozioni e sensazioni che lo fanno sentire davvero vivo.

    E dunque, il viaggiatore...perchè parte? Per rilassarsi e riposarsi; per conoscere nuove persone, trovare un partner, rafforzare legami di amicizia, per abbandonare situazioni complesse da gestire e fuggire dal quotidiano, ma anche per ricercare il benessere fisico e vedere posti nuovi, soddisfando il bisogno di nuove esperienze. E per ultimo, non per importanza, arricchirsi culturalmente e personalmente.

    Quando si viaggia ci si sente legati a un' armonia, a qualcosa di più grande, permettendoci di vivere al di fuori della routine e delle regole, cercando un tramonto o aspettando un' alba, nutrendo la propria mente e la propria anima, dando vita a stimoli nuovi.

    E voi, siete viaggiatori o turisti?

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  3. Cambio 1,11949.....va a dar via i ciap...

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  4. hola! cuidate y suerte. Facci sapere al ritorno. Chao Enrico

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  5. Divertiti alla grande.Giuseppe

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  6. Viaggiare mi ha reso una persona migliore.

    Ciao Milco, buon tutto.
    Ci sentiamo al tuo rientro.

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  7. Grazie al mio papà a 20 anni avevo già visto tutta l'europa. Poi gli Stati Uniti in lungo e largo. La Cina più volte, Russia e ex stati russi, tanta Africa e Cuba.
    Senza il viaggio la mia vita non sarebbe la stessa.
    Buona permanenza.
    Simone M&S

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  8. Que la disfrute...

    Leonardo

    (Gran bel pezzo - anzi: post: sono vecchio... -, ancora una volta...)

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  9. Buon viaggio e relax, immagino che dopo tanti mesi di lavoro e fatica non si veda l’ora! Mat.

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  10. Grazie Ragazzi.
    Alla fine siamo tutti passeggeri di questo Vascello che, da anni oramai, solca i mari del web cubano.
    Siamo rimasti quasi i soli...ma andiamo avanti.

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  11. Solo il vino invecchiando migliora, noi umani...rincoglioniamo.
    Ieri sera mi sono accorto che non avevo fatto el seguro...con tutti i casini di questi giorni per lasciare tutto a posto, me ne ero scordato.
    Poi non me lo chiedono...ma perche' rischiare per 4 pecunie?
    Questa mattina ho chiamato Naomi di Cubacenter, dopo 10 minuti avevo la mail con la polizza.

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  12. Comunque viaggio praticamente con 2 bagagli a mano....solo che uno lo imbarco.
    Un trolley e una borsa sportiva, a questo giro lascio a casa a Cuba 2/3 paia di scarpe ginniche, che sono quelle che ingombrano e poi, dal prossimo viaggio anche se el boleto comprende il bagaglio in stiva, penso che viaggero' solo piu' con bagaglio a mano.
    La comodita' di avere una casa.
    Togliere....mai aggiungere...a questa eta'.

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  13. Con l'entrata in vigore del decreto 613 del 22 ottobre 2018, viene creata una tessera turistica che può essere acquisita da cittadini cubani che intendono recarsi a Panama o venire a fare turismo dello shopping, per il quale devono precedentemente aver acquistato un biglietto aereo Panama-Cuba di andata e ritorno e soddisfare uno dei seguenti requisiti: (a) possedere una carta per i lavoratori autonomi; (b) possedere un certificato di creatori (artigiani) o (c) aver precedentemente viaggiato a Panama o in un paese terzo.

    Questa Carta Turistica sarà una (1) entrata nel territorio nazionale valida per la durata di trenta (30) giorni di calendario e avrà un costo di 20 $

    La nuova Carta del Turismo ( o meglio carnet de compras ) per i cittadini cubani può essere acquistata presso il Consolato di Panama a L'Avana, a Cuba e nei luoghi determinati a tale scopo. Non sarà necessario per i cittadini cubani che mantengono un visto timbrato corrente, che continuerà ad essere rilasciato secondo le procedure e le norme prestabilite

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  14. Come vedete nella foto...bagagli fatti, il piacere dell'essenziale e nulla piu'...

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  15. Buen viaje y disfruta!!

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  16. Concordo appieno ....quelli per viaggiare sono gli unici danari che non rimpiango di aver speso....che dire....un banale buon viaggio...Ma detto con il cuore
    Ciao Milco stammi bene
    Andrea M.

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  17. Ciao viaggiatore, buona vacanza. Aspetto di leggerti con impazienza. Un caro abbraccio

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