lunedì 14 gennaio 2019

LE TASSE



 Risultati immagini per fiscalia de cuba

Come sicuramente molti di voi sapranno, a inizio dicembre 2018 sono entrate in vigore alcune norme per il controllo del settore cuentapropista.
Si sono levate da piu' parti, sopratutto negli organi di stampa della gusaneria, molte critiche ma occorre mettersi bene d'accordo.
Se le leggi che promulgano i governi di altri paesi hanno un valore ed una considerazione, lo stesso deve accadere per quelle che mette in atto il governo cubano.
Si possono discutere, opinare, su questo blog la critica non e' mai mancata, ma fintanto che sono in vigore hanno valore legale, come avviene in ogni paese al mondo.
Il passaggio, molto parziale, di una parte delle mansioni statali ai privati non e' mai indolore, passare interi settori dalla placida economia socialista alla turbolenta ma piu' redditizia economia di mercato non e' una cosa che si puo' fare in 2 giorni.
Il settore del trabajo por cuenta propria era una sorta di giungla, in cui ognuno faceva il cazzo che voleva.
Iniziamo dal settore delle case particular che, pur essendo quello con maggiore controlli, nascondeva e nasconde intere sacche di illegalita'.
Sappiamo bene, con M&S, come funziona.
La legge permette la renta di 3 cuarti, molte case ne affittano il doppio quando non il triplo, la legge e' sbagliata, di conseguenza molti non la rispettano.
Massimo rispetto per chi ha investito soldi veri, ma non e' che la cuccagna possa durare in eterno.
La legge e' sbagliata anche per altri motivi; una casa de renta en plaza vieja a La Habana, che chiede 150/200 cuc AL GIORNO a cuarto, paga gli stessi 35 cuc mensili de empuesta della casa di Tunas che affitta il cuartico a 15 cuc.
E' una cazzata, come e' una cazzata che il dueno di una casa che incassa 10/15 mila cuc al mese abbia diritto allla libreta.
Lo stato ora impone al dueno di avere una cuenta al banco, versare su questa cuenta gran parte dei soldi che entrano mensilmente, in modo che ci possa essere una qualsivoglia forma di controllo.
Come vi sarete accorti, nel terziario che ha a che fare col turismo, le fatture e gli scontrini sono una sorta di chimera.
La casa de renta, a volte, ti rilascia un comprovante ma il ristorante ti presenta la cuenta scritta a mano su un foglietto.
Fino ad oggi, per capire l'andamento economico, ad esempio, di un paladar lo stato mandava un paio di tizi come clienti.
Si sedevano, si facevano 2 birre o mangiavano, monitoravano nelle due ore in cui stavano seduti quanta gente entrava e su questa indagine, ad minchiam, lo stato si basava sul giro di affari di quel locale.
Solitamente l'impuesta si trattava di un fisso, a prescindere dal fatto che il locale girasse o meno.
C'e' poi il fatto che se un locale ha licenza per ospitare al massimo 50 persone insieme, non ne puo' ospitare 100...
Le agenzie immobiliari erano quasi tutte in mano a stranieri, con prestanome cubano, visto che le commissioni sia da chi vendeva che da chi comprava entravano tutte dalla...mano sinistra lo stato non era in grado di capire come realmente andava l'attivita'.
Ora tutte queste agenzie con...testa altrove sono state chiuse.
Avrete forse letto della querelle dei taxisti.
Tutti abbiamo preso taxi e tutti ci siamo sentiti raccontare la storiella che “el taxi es de Fidel”...poi pero' il tassametro rimaneva bloccato; “no sirve”, dovevi e devi contrattare sul prezzo della corsa, che spesso non aveva nulla a che vedere con la distanza che dovevi percorrere.
A parte il fatto che qualunque amico poteva, senza licenza, venire a prenderti, magari sostando fuori dall'area dell'aeroporto per non farsi beccare dalla policia.
Si compravano e si vendevano case dichiarando un decimo del loro valore per pagare poche tasse, oppure si ricorreva alla minchiata della donazione, anche in questo settore sono stati messi precisi paletti.
Come vedete lo stato piano piano sta' imparando il valore di una buona fiscalia, spesso si esagera ma difficilmente si colpisce chi...non doveva essere colpito.

15 commenti:

  1. paolo mastrolilli
    inviato a new york

    L’Fbi aveva aperto un’inchiesta su Trump quando era già presidente, sospettando che lavorasse per la Russia. Non un’indagine sulla collusione con Putin per influenzare le elezioni del 2016, ma una vera e propria operazione di controspionaggio, basata sull’ipotesi che il capo della Casa Bianca fosse in sostanza un agente al servizio o ricattato dal Cremlino.
    La notizia è stata pubblicata dal «New York Times», e Trump ieri ha reagito via Twitter, scrivendo che dimostra come agenti deviati avessero cospirato per abbatterlo. Qualunque sia la verità, si tratta in ogni caso di una notizia grave, perché le ipotesi possibili sono solo due: o il presidente era davvero un uomo in mano alla Russia; oppure all’interno dell’Fbi c’era un gruppo di persone corrotte o incompetenti, che manovravano per distruggerlo.
    Il sospetto, che se fosse confermato farebbe impallidire la fantasia del «Manchurian Candidate», aveva iniziato a circolare nel Bureau durante la campagna elettorale, ad esempio quando l’allora candidato Trump aveva sollecitato la Russia a violare i computer di Hillary Clinton per trovare le sue mail perdute. Nel libro «House of Trump, House of Putin», Craig Unger ha scritto che Donald era stato corteggiato dal Kgb fin dalla sua prima visita a Mosca, nel 1987, quando sarebbero state raccolte informazioni compromettenti su di lui. In seguito poi la mafia russa lo avrebbe aiutato, usando soldi dalla provenienza controversa per investire nelle sue proprietà. Secondo il Times, però, l’inchiesta dell’Fbi era scattata solo nel maggio del 2017, dopo il licenziamento del suo direttore James Comey. Gli episodi che avevano convinto gli agenti ad agire erano stati soprattutto due. Il primo era l’intervista alla Nbc, in cui il presidente aveva ammesso di aver cacciato il capo del Bureau per l’inchiesta sulla collusione con Mosca. Il secondo era la lettera che aveva scritto per giustificare il licenziamento di Comey, in cui lo ringraziava per avergli assicurato che non era indagato per il «Russiagate».
    Trump e i suoi sostenitori hanno reagito dicendo che l’inchiesta dimostra come l’Fbi fosse parte di una cospirazione per abbatterlo, e il suo avvocato Giuliani ha sottolineato che comunque non ha portato ad alcuna conferma. Esperti del settore intelligence, come l’ex agente della Cia Robert Baer, hanno risposto che per aprire una simile indagine di controspionaggio su un presidente in carica, il Bureau doveva avere alcuni elementi di prova abbastanza credibili da compiere un atto senza precedenti.
    Quanto ai risultati, in realtà nessuno li conosce davvero. Infatti quando Robert Mueller ha assunto la guida del «Russiagate», gli elementi raccolti dall’inchiesta sono stati trasferiti a lui. Nessuno sa cosa contenevano, così come nessuno sa se il procuratore speciale ha poi dato un seguito a questo filone delle indagini. Di sicuro la rivelazione del Times aggiunge altra curiosità per il probabile rapporto di Mueller, che oltre alla collusione, dovrebbe anche chiarire se il capo della Casa Bianca lavorava per il Cremlino, oppure era stato tradito dall’Fbi.

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  2. A solo horas de asumir su segundo y controvertido mandato presidencial de Venezuela, Nicolás Maduro acaba de anunciar que tras reunirse con su homologo cubano se decidió a contratar a otros 2000 profesionales de la salud cubanos de los que formaban parte del programa Más Médicos en Brasil.
    Estos galenos estarán compuestos en su mayoría por cardiólogos y anestesiólogos, aunque también existirán otros médicos especializados.
    Todos deben a comenzar a arribar a Venezuela en las próximas semanas y se incorporarán al plan de salud Barrio Adentro, de acuerdo a las palabras de Maduro.
    El propio presidente venezolano se encargó de hacer saber que este grupo de galenos formó parte en su totalidad de los que regresaron el mes pasado procedentes de Brasil
    Este anuncio, curiosamente, coincide con el realizado por el gobierno de Jair Bolsonaro en Brasil, desde donde se confirmó que aún no se ocupan unas 1400 plazas vacantes de las dejadas por los profesionales de la salud de la isla tras su salida.
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    De acuerdo al Ministerio de Salud brasileño, tras concluirse la segunda etapa de selección de médicos para completar las vacantes abiertas aun siguen sin completarse un importante numero de estos espacios.
    Incluso se hizo un llamado a todos los médicos cubanos que decidieron quedarse en ese país para que se presentaran ante el Ministerio de Salud pues les ofrecerían facilidades para revalidar sus títulos y se les ayudaría a obtener cuanto antes sus papeles de residencia.
    En caso de que estas 1400 vacantes no sean cubiertas en los próximos días se realizará un llamado a los brasileños formados en el exterior y por ultimo a los médicos extranjeros que aun no hayan validado su titulación en el país.

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  3. PELOTA FINALE

    VILLA CLARA-LAS TUNAS 4-8 (0-2!!!!!!!!!)

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  4. Las Tunas.- Los Leñadores de Las Tunas volvieron a derrotar a los Azucareros de Villa Clara con marcador de ocho carreras por cuatro y llegarán al estadio Augusto César Sandino con ventaja de 2-0, en la final de la 58 Serie Nacional de Béisbol.
    El abridor tunero Dariel Góngora se apuntó su victoria 14 de la temporada y la sexta que logra en esta serie ante los villaclareños, un record para los libros de la pelota cubana.
    Góngora estuvo seis entradas y un tercio en el montículo y solo en las dos primeras entradas se vio superado cuando Carlos Benítez en tarde perfecta al batear de 3-3 le conectó jonrón en solitario y luego al conectarle cuatro indiscutibles para hacerle las únicas tres anotaciones que permitió en el choque.
    En el momento en que el zurdo se complicó se produjo la visita al montículo del director Pablo Civil y solo ellos saben de qué hablaron porque Dariel se recompuso y no le pudieron hacer más nada.
    En el lado contrario Misael Villa jugó con fuego desde el propio primer inning y en el segundo los tuneros se acercaron al anotar dos carreras, producto a los hits abriendo entrada de Jorge Alomá y Yasiel Santoya, quienes anotaron por un wild pitch y un rolling de Yunieski Larduet.
    Las Tunas siguió amenzando hasta que en el quinto Yhonson conectó un cuadrangular que sirvió para empatar el choque y Yosvani Alarcón respondió con un doble, que sirvió para sacar del box a Misael Villa.
    Eduardo Paret llamó a Yosvani Torres y este enfrentó a Alexander Ayala que le dio un sencillo y permitió otro inatrapable de Alomá, quien impulsó a Yosvani que estaba en la tercera para poner en ventaja a los tuneros de 4×3.
    En el sexto los Leñadores volvieron a anotar en par de oportunidades por el hit impulsor de Yhonson de dos carreras ante los envíos del nuevo lanzador Wilson Paredes con Dennis Peña y Andrés Quiala en circulación y el marcador se puso 6×3.
    Los verdirrojos finalmente hicieron otras dos en el inning de la suerte por un wild pitch y un sencillo de Quiala y así Las Tunas llegó a las ocho carreras.
    Los villaclareños solo pudieron anotar una más en el sexto episodio, pero Yoalkis Cruz llegó al recate de Góngora y dominó a Wiliamm Saavedra que con las bases llenas dio un rolling de doble play para matar la entrada.
    Yoalkis se enredó en el séptimo con los bateadores zurdos y Yudiel Rodríguez se encargó de sacar los últimos cinco outs del choque y se anotó punto por juego salvado.
    La ofensiva de Las Tunas siguió produciendo con efectividad y conectaron 13 indiscutibles con destaque para Yhonson con dos jits y tres impulsadas. Además Alomá y Ayala conectaron dos inatrapables.
    Paret no ha encontrado cómo frenar el empuje ofensivo de los tuneros y a al parecer la impotencia por las dos derrotas en el Mella lo hizo ausentarse injustificadamente a la conferencia de prensa, un feo gesto de un manager que empieza su andar como mentor en las series nacionales.
    Para Civil es una bendición haber ganado dos partidos en su casa y ahora llegar con ventaja al Augusto César Sandino y con la mitad del camino recorrido, pero los verdirrojos saben que todavía no han logrado todo y aún queda mucho por batallar.
    El martes en el Sandino se enfrentarán Yoanni Yera, quien tiene ocho victorias con siete derrotas ante los Azucareros y Freddy Asiel Álvarez con balance de 5-7 ante los tuneros, un duelo de morir o vivir, sobre todo para Villa Clara.

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    1. Pablo Alberto Civil: "El año pasado fuimos en busca de algo, que era en un principio mejorar el sexto lugar histórico que tenía el equipo. Además, era apenas el segundo año en mi corta carrera como director y sin embargo llegamos hasta la final. Tuvimos el Campeonato en la mano y aunque no se logró te dije entonces que había sido el tunero más feliz del mundo, así que imagínate ahora: ya al menos igualamos el subcampeonato del año anterior, aunque solo pensamos en el título, que es algo difícil, pero sabemos que lo podemos lograr porque tantas horas de trabajo no han sido en vano.
      Has armado un equipo al que ya no le pesa salir de favorito frente a un tricampeón nacional. ¿Cómo se logra eso?
      "Esto solo se logra con un arduo trabajo, con un trabajo muy profundo con los atletas. Esto se logra con una entrega total de cada uno de ellos, con una excelente dirección de todo el colectivo, con el apoyo del Partido y del Gobierno, de la familia de cada uno de ellos... Sabíamos que teníamos un grupo altamente competitivo, pero no se había conseguido convertirlo en un verdadero equipo. Creo que ahora lo hemos logrado, nuestros peloteros han madurado y aquí está el fruto de todo eso.
      "No puedo dejar de mencionar a un jugador como Dánel Castro, que es una bujía inspiradora, al igual que el resto de los peloteros de más edad, que se han echado el equipo encima y se han hecho cargo de este resultado".
      Ahora viene una final nueva, que seguramente va a ser difícil, pero el equipo de Las Tunas se ve listo para dar el salto.
      "Sí, ninguna final es sencilla y sabemos que esta será difícil, como lo fue este play off ante Ciego de Ávila, que aunque lo ganamos en cinco juegos fueron partidos arduos, muy tácticos, en los que los muchachos supieron salir adelante. Ahora estamos tranquilos, vamos a sentarnos a hacer un estudio de las debilidades y las potencialidades del rival para trabajar en función de eso".
      Antes de iniciar el play off frente a Ciego te pedí un squeeze play y en el segundo juego lo hiciste. Entre tú y yo, sin que nadie se entere, ¿vendrá otro?
      (Risas) "Sí, cómo no, seguirán los squeeze play, siempre y cuando la dirección lo decida".
      Yoalkis Cruz: "Primeramente quiero agradecerles a todos por el éxito que he tenido en estas semifinales, sobre todo a mi equipo. Mi director y mis compañeros me pidieron que ocupara esta posición de cerrador, porque necesitamos a alguien que dé strikes y que lleve al equipo a ser campeón, y eso es lo que estoy haciendo.
      "¿Qué puedo decirte?... Dios es grande y me ha dado al oportunidad de triunfar ahora como relevista; las cosas están saliendo bien y creo que este año sí Las Tunas es campeón. Ahora viene Villa Clara, que es un gran equipo, pero estamos listos para lo que haga falta".
      Yosvani Alarcón: "Todos los días no son iguales, ayer (cuarto juego) fue uno muy malo para mí. Llevaba dos días muy mal de salud, con amigdalitis, fiebre, prácticamente sin alimentarme... pero bueno, Dios sabe lo que hace y hoy me dio la oportunidad de ser un jugador clave a la ofensiva. Así que felicidades a todos los tuneros, porque estaremos otra vez en la final y lucharemos por el título".
      Yoenni Yera: "Ante todo agradecerle a la dirección del equipo por la confianza. Me siento muy contento, porque supe hacer el trabajo y caminé el juego, que es lo que hacía falta para que el equipo obtuviera la victoria.
      Desde que llegaste, dijiste que venías a ser campeón con Las Tunas. Ahora estás más cerca.
      "Y así va a ser, vamos a ser campeones, para darle el alegrón que el pueblo está esperando. Aquí estamos para lo que haga falta y a los tuneros solo les pedimos que nos sigan apoyando".
      No falta quien ha puesto en duda tu capacidad de lanzar bien en play off, sin embargo tus números y tus actuaciones, sobre todo en los dos últimos años, dicen lo contrario.
      "De eso solo voy a decir una cosa: cuando la gente habla de uno es porque uno preocupa. Es lo único que tengo que decir".

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  5. Sono d'accordo. Si deve pagare in % e non a forfait... e via la libreta (per quanto possa valere) a chi si rende autonomo. Giusto anche mettere dei parametri variabili nella ristorazione. Non vedo di cosa si debbano lamentare i cuentapropisti di questo. Ovviamente, devono però pretendere tutela se nella regolarità e regole chiare e cristalline... senza che all'improvviso arrivi qualcuno che rompa le scatole (cosa che reputo nel breve improbabile) Mat.

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    1. Fino ad oggi è stata una sorta di giungla.
      Giusto regolamentare.

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  6. Lo stato ha bisogno di soldi. Giuseppe

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    1. Infatti li chiede dove sa di trovarli.

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    2. Deve anche dare però tutele e garanzie, cosa che oggi non fa. E' vero che tutto il mondo è un po' paese e quindi a vari livelli il più potente e con i giusti agganci ha sempre un certo vantaggio... ma a Cuba anche facendo tutto in regola e bene la sensazione di essere sempre nel limbo è ancor'oggi troppo forte. Mat.

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  7. Vero...alla fine qualunque mezza calzetta di funzionario se vuole ti può creare problemi.

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  8. BLOGRAMA
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    LE TASSE

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  9. hola! c'è un motivo per cui i prezzi dei prodotto nelle trd caribe e servizi vari sono il triplo che nel resto del mondo, tentare di recuperare il denaro desde el mercado negro hasta el arca del estado. Speriamo che nel tempo la regolarizzazione ne permetta un abbassamento. chao Enrico

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  10. Se sono prodotti di importazione è anche possibile che Cuba,causa bloqueo, li debba pagare cari.

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  11. El Gobierno cubano ha notificado una alarmante subida de impuestos a arrendadores de viviendas al menos en los municipios Plaza, Centro Habana, Habana Vieja y Playa, los más turísticos de La Habana.

    Según la notificación de la Oficina Nacional de Administración Tributaria (ONAT) a la que ha tenido acceso CiberCuba, el sablazo entró en vigor el 1 de enero de este año, pero se aplicará gradualmente.

    CiberCuba se puso en conctacto con la ONAT y una funcionaria confirmó la subida de impuestos a arrendatarios de viviendas, aclarando que dependía del municipio y de los ingresos. Vino a decir que no es una subida generalizada, pero que cabe la posibilidad de que a un cuentapropista le suban los impuestos en marzo y a otro, del mismo municipio, le llegue la notificación en junio.


    Las autoridades cubanas no explican en qué basan la legalidad de la subida. Citan en la notificación el artículo 138 del Decreto 308 del Reglamento de Nuevas Normas Generales y de los Procedimientos Tributarios, firmado el 31 de octubre de 2012 por Raúl Castro Ruz y Lina Olinda Pedraza, la ministra de Finanzas destituida este mes por el gobernante Miguel Díaz-Canel.

    El artículo 138 al que hace referencia la notificación fija en el 10% los impuestos que deben pagar las personas que comercializan servicios minoristas.


    En el Reglamento de las Normas Generales y de los Procedimientos Tributarios se fija la obligatoridad de recibir/aceptar la notificación de la ONAT (artículo 138, inciso b), incluso dejándola a un vecino mayor de 14 años si la persona a la que va dirigida no está en su casa en el momento de la entrega.

    Una cubana que alquila su casa a turistas en Miramar, afectada por la subida de impuestos, asegura que en su caso pasará de pagar 120 CUC mensuales a 400 al mes. Se trata de una subida del 233%.

    Otra afectada en el Vedado cuenta que fue al banco a buscar el "vector fiscal" y sin previo aviso, en ese documento le apareció que a partir de marzo de este año le subirán un 130% el impuesto fijo.

    Actualmente ella paga 30 CUC por habitación al mes y tendrá que pagar 70 por cuarto dentro de dos meses. En total, se enfrenta ahora un gasto de 350 CUC de impuesto fijo (5 habitaciones).

    Además, aclara que para quienes alquilan la casa completa el impuesto sube de 30 a 70 CUC por habitación. Si se alquilan habitaciones por separado el aumento es de 40 a 50 CUC.

    "Lo han hecho de un día para otro. Mucha gente piensa que el Gobierno quiere que entreguen las licencias y dejen de alquilar porque ahora está la cosa mala con el turismo y a muchos les costará pagar esos impuestos", comenta a CiberCuba.

    En su caso, se trata de la subida del impuesto fijo, porque aparte tiene que abonar el 10% de las ganancias que haya tenido al mes y dejar en el banco las cuotas fijas de alquiler.

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