lunedì 18 marzo 2019

NUOVO PERIODO ESPECIAL?




Che a Cuba non sia toccato il miglior turismo al mondo e' cosa nota e arcinota.
Che quel povero paese abbia dovuto e debba sopportare omuncoli che hablano mierda tutto il giorno giustificando la loro continua presenza nel paese col fatto che “tengono familia” e' altra cosa nota.
Se sono cosi' nauseati dal paese che, da anni, con infinita pazienza li ospita, allora carichino su un aereo suegros e compagnia cantante, li portino nel bel paese in modo da porre termine a questa infinita litania di lamentele da sfigati.
Povera Cuba...tutta questa merda che le gira per casa...
Ora salta fuori la faccenda che Cuba starebbe vivendo una sorta di Nuevo Periodo Especial.
Io non ho vissuto quegli anni sull'isola, ci sono arrivato 7/8 anni dopo ma basta parlare con chi c'era, leggere Trilogia Sporca de La Habana di Gutierrez per capire che El Period especial e l'attuale contingenza sono due mondi distanti anni luce.
Nessuno sta' morendo di fame, nessuno pasa hambre; nei negozi magari fai 2 ore di coda ma poi torni a casa col pollo mentre nel 1991 il pollo proprio te lo scordavi, ripeto leggete Gutierrez.
Ma ipotizziamo che stia avvenendo un qualcosa che, anche lontanamente, possa paragonarsi a cio' che accadde in quegli anni.
Non dico i chupamiao o il condom al posto del queso nella pizza, diciamo una situazione di carenza di alimenti tale da poter fare una comparazione fra le due situazioni.
Cuba, e i cubani oggi sarebbero in grado di aguantarla?
Io credo di no.
In verita' non sono io che lo credo ma i cubani stessi, sopratutto le nuove generazioni.
Nel 1991 c'erano i vecchi fidelisti, c'era Fidel che garantiva una continuita' ed una fedelta' a determinati ideali che sarebbe sopravvissuta a chi quegli ideali li aveva divulgati nel mondo.
Quando quella merda di Gorbaciov venne in visita a La Habana proponendo a Fidel la sua ricetta per cambiare le cose, el Comandante en Jefe lo mando por la pinga.
Quindi Fidel, avendo intuito che L''Urss, con un simile idiota alla guida, sarebbe presto collassata avviso' in diretta televisiva la popolazione che stavano per arrivare tempi durissimi.
Chiamo' tutto il popolo a mettere i carri in cerchio e a resistere a qualunque costo.
Cosi' accadde.
Ricordo i merdaioli di allora, immaginavano che col crollo del blocco Socialista il paese sarebbe collassato, sono collassati loro mentre Cuba e' ancora al suo posto.
Pero' oggi le cose sono differenti.
I giovani sono molto meno politicizzati, la rete ha portato un diverso modo di vivere avvicinando le distanze fra loro ed il resto del mondo.
Oggi i ragazzi cubani vogliono le stesse cose dei ragazzi italiani; un lavoro che consenta loro di vivere, una buona casa, bei vestiti, un cellulare fiammante e via discorrendo.
Sul fatto che per ottenere tutto cio’ tocchi farsi il culo, sia i giovani cubani che i giovani italiani ancora hanno momenti di….amnesia.
La gente oggi a Cuba parla, non se caja la boca come un tempo, solo pochi reduci di un mondo che non c'e' piu' pensano che la gente abbia votato Si al referendum costituzionale per paura.
Un periodo especial oggi il cubano semplicemente non lo aguanterebbe, sono cambiati i tempi, e' cambiato il mondo, non c'e' piu' un Comandante en Jefe ma un Presidente, il cubano viaggia come vuole (o meglio come gli altri paesi, non Cuba, consentono), le notizie viaggiano veloci, sia quelle vere che le infinite fake messe in rete dalla gusaneria.
Per questa ragione tutto risulta essere piu' complicato per chi governa; poche settimane dopo il tornado il governo stava gia' consegnato le case nuove mentre la gusaneria metteva in giro fake con la notizia che gli aiuti che venivano dall'exteriror erano bloccati dalla policia.
Non ci sara' nessun periodo especial, magari qualche difficolta' questo si ma Cuba, ha aguantato momenti ben peggiori.

28 commenti:

  1. El Gobierno de México anunció este miércoles que investiga el supuesto secuestro de cuatro cubanos en el norteño estado de Tamaulipas, un caso que se suma al de al menos 19 personas cuando viajaban en autobús en esta misma región.
    De acuerdo con denuncias de familiares al diario El Universal, al menos cuatro cubanos habían llegado el domingo pasado a la ciudad fronteriza de Reynosa y fueron secuestrados por el crimen organizado cuando tomaron un taxi.
    Procedían de Tapachula, ciudad mexicana fronteriza con Guatemala, donde obtuvieron un salvaconducto.
    Los familiares indicaron que las cuatro personas fueron llevadas a una casa donde estaban retenidas otras nueve personas.
    El secretario federal de Seguridad Pública, Alfonso Durazo, habla este jueves, durante una rueda de prensa matutina en el Palacio Nacional en Ciudad de México. Foto: Sáshenka Gutiérrez / EFE.
    De acuerdo con los familiares –que no presentaron denuncia a las autoridades de Tamaulipas porque creen que están coludidas con el crimen organizado– los delincuentes exigen un rescate de 1.350 dólares.
    En una conferencia de prensa matutina, el secretario federal de Seguridad Pública, Alfonso Durazo, indicó que se investigará este suceso, que se suma a la desaparición de entre 19 y 25 personas, se presume que migrantes, cuando viajaban por el norte de Tamaulipas en autobús.
    “Respecto a la información de El Universal, la haremos parte de estas investigaciones que estamos llevando a cabo”, apuntó Durazo.
    Cuestionados por Efe, fuentes de seguridad de Tamaulipas se limitaron a remitir al artículo periodístico, en el que los familiares indican que no han denunciado los hechos por falta de confianza con las autoridades locales.
    Sobre la investigación del autobús, afirmó que ya se tiene una “lista completa” de los pasajeros y que los servicios de inteligencia están verificando si hay denuncias por desaparición.
    “Hasta ahora no tenemos absolutamente ninguna información en este sentido”, señaló.
    La falta de denuncias refuerza la teoría de que los desaparecidos eran migrantes que buscaban llegar a los Estados Unidos.
    Incluso se contempla la idea de que el secuestro fuera en realidad un “acuerdo con tratantes de personas” para cruzar la frontera, dijo Durazo este martes.
    Ante el impacto mediático de esta noticia, las autoridades mexicanas pusieron en marcha este miércoles el “Operativo Búsqueda en Vida Tamaulipas” para localizar a los desaparecidos en el autobús.

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  2. Vladimir Putin oggi sarà in Crimea per celebrare il quinto anniversario dell’annessione della penisola, conquistata dalla Russia nel febbraio-marzo del 2014 con un’invasione militare e un controverso referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale. Concerti, spettacoli e flash mob sono in programma in tutta la Russia e Putin è atteso nelle due principali città della penisola: Simferopoli e Sebastopoli, che ospita la principale base della Flotta Russa del Mar Nero. Il leader del Cremlino ha visto la sua popolarità toccare livelli da record in patria dopo l’annessione della Crimea, e oggi sfrutterà l’anniversario per rilanciare la sua immagine, leggermente offuscata dall’aumento dell’età pensionabile annunciato la scorsa estate.
    Putin assisterà, probabilmente in videoconferenza, all’inaugurazione delle centrali termiche di Balaklava e Tavria. E’ un modo per sottolineare che Mosca sta investendo nello sviluppo della penisola che ha strappato cinque anni fa all’Ucraina facendo franare i rapporti con l’Occidente e attirandosi le sanzioni di Ue e Usa. La Russia in questi anni ha costruito diverse centrali energetiche in Crimea, che dipendeva largamente dalle forniture elettriche che le giungevano dai territori ucraini controllati dal governo di Kiev.
    Inizia la giornata con la Cucina de La Stampa, la newsletter di Maurizio Molinari
    Putin naturalmente non trascurerà il lato patriottico nella sua visita in Crimea: farà tappa al complesso monumentale di Malakhov Kurgan, dove renderà omaggio ai caduti dell’assedio di Sebastopoli del 1854-55 e della battaglia di Crimea nella Seconda guerra mondiale. Nella regione di Mosca è invece atteso un flash mob in cui migliaia di persone danzeranno assieme il Valzer di Sebastopoli, una celebre canzone degli anni Cinquanta dedicata alla città crimeana. Mentre a Yalta, in Crimea, altre 2.000 persone si uniranno per formare insieme il tricolore russo.
    Quella che i russi celebrano oggi è chiamata «Festa della Riunificazione tra la Crimea e la Russia». Si commemora il Trattato di Unificazione della Crimea firmato da Putin il 18 marzo del 2014, cioè appena due giorni dopo il referendum in cui, stando al Cremlino, il 97% degli abitanti della penisola - già occupata militarmente - si espresse a favore dell’ingresso della regione nella Federazione Russa. Parlando di «riunificazione» e di «ritorno della Crimea», le autorità russe cercano di legittimare con la carta dell’identità culturale della penisola russofona un’annessione che viola il diritto internazionale. La Crimea fu conquistata da Caterina II nel XVIII secolo e passò all’Ucraina nel 1954 per volere di Krusciov. Ma allora non c’erano confini statali tra Russia e Ucraina, entrambe parte dell’Urss.
    «Per noi - ha detto nei giorni scorsi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova - la questione della Crimea è decisa per sempre perché la riunificazione con la Russia è stata il risultato della libera volontà della gente della penisola». Mosca viola però i diritti fondamentali di chi è contrario all’annessione. E’ il caso dei tatari di Crimea, un’importante minoranza etnica a maggioranza musulmana e in gran parte contraria all’occupazione russa della penisola. In questi anni i tatari sono stati sottoposti a gravi pressioni da parte delle autorità, che hanno chiuso la loro emittente televisiva e hanno addirittura soppresso il loro parlamento, il Mejlis, definendolo «un’organizzazione estremista». Alcuni cittadini russi sono finiti persino in carcere per aver espresso su internet la propria contrarietà all’annessione, che non viene riconosciuta neanche da uno stretto alleato di Mosca come la Bielorussia.
    La Russia ha di fatto conquistato la Crimea con un’operazione militare. Il Cremlino inizialmente negò che gli uomini armati e senza insegne di riconoscimento che andavano impossessandosi dei punti strategici della penisola - i cosiddetti «omini verdi» - fossero soldati russi. Ma lo ammise successivamente.

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  3. Speriamo gli serva per capire che non possono continuare così ed un minimo di riforma economica devono farla; non dico aperture sconsiderate, ma é ora (davvero) di voltare pagina. Basta biscotti o cracker cinesi o merce prossima alla scadenza importata chissà come dal Messico o dalla Spagna nei supermercati ... e più libertà di manovra per tutti i cubani (invece di bloccare i carretti che vendono fruta e verdura, che li facciano evolvere in minimarket di quartiere ben forniti come accade in tante periferie latino americane)... e vedi che tante cose spariranno . Mat.

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  4. Sono d'accordo, i cubani attuali non aguanterebbero un nuovo periodo especial. Per quanto riguarda le aperture economiche, i sistemi come quelli cubani se si aprono troppo collassano. URSS docet!

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    1. Beh...Cina e Vietnam raccontano altre storie

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    2. Potrebbe essere tipo Vietnam in qualche elemento. Poi alla base anche i cubani devono però iniziare a pedalare , anche se di intraprendenti già ce ne sono: si creeranno differenze sociali più marcate ma é giusto che chi merita e lavora avvia di più. Mat

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    3. Parliamo di un paese dove quando c'e' un carnaval un buon 80% della gente non si presenta al lavoro.
      Ma di cosa stiamo parlando?

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    4. A Cuba serviranno decenni e decenni Mirco, non è una cosa che puoi fare da oggi a domani

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  5. Santa Fè- Il periodo è innegabilmente delicato, non posso comparare questo periodo con quello della fine degli anni 80 non avendolo vissuto ma solo sentito raccontare, posso per esperienza affermare che negli ultimi dieci anni che frequento l'isola le cose sono peggiorate sotto l'aspetto della sicurezza (non rispettano ne turisti ne agenti), della sanità (i medici che ho incontrato erano specializzandi della Scuola Latino Americana) e dell'istruzione (ho notato che il livello culturale è veramente basso) , bisogna però aggiungere che il problema è globale, da noi in Italia ho verificato più o meno lo stesso peggioramento
    Gli alimenti scarseggiano più di prima grazie ai rivenditori privati che collusi con gli impiegati statali acquistano in blocco la merce e la rivendono ai prezzi che sappiamo.
    Quello che dovremmo chiederci è come fa un anziano che prende 7 dollari al mese e non ha parenti all'estero? come dovrebbe chiamarla la situazione attuale? periodo speciale o "molto speciale"? oggi la razione è davvero limitata.
    I protagonisti della politica mondiale sono due : Putin e Xi Jinping, tutto passa attraverso le loro mosse.
    Non ho più idea di chi ci si possa fidare..so solo che l'estrema destra interessa tutta l'area dell'est Europa e non solo.

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    1. Comunque anche se i sanita' e istruzione, secondo i nostri standard (ma sara' vero?) sono in calo restano delle eccellenze rispetto agli altri paesi della regione...e non solo.
      Scusa se e' poco.

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  6. Milco su alcune cose concordo, altre no...e cioe che Cuba oggi non deve fare raffronti col periodo especial, ma il raffronto dovrebbe essere Cuba con l’anno 2019, perché è rimasta troppo indietro, mentre il mondo va alla velocità della luce! Badate bene non mi interessa la politica, ed esprimere giudizi o paragoni tra la politica cubana e quella di altri Stati, tranello dove cadono in molti, pur di hablar mierda contro l’isola....il punto di riflessione dovrebbe essere nella “qualità “ e soprattutto mentalità di chi governa Paesi, e purtroppo Cuba è ancora ancorata alla mentalità di 60 anni fa, mentre il mondo si sviluppa e progredisce alla velocità della luce, poi è ovvio che Cuba non riesca a stare al passo di altri paesi, è questo il punto centrale secondo il mio parere. Infatti sarei curioso tra 50 anni di poter vivere ancora per vedere le nuove generazioni di giovani cubani cosa faranno per se stessi e per la loro isola.

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  7. Beh....con 6 mesi o un anno di attesa per una radiografia o una tac e salari da 600 euro sl mese. mi pare che anche noi stiamo facendo un bel passo del gambero.
    Cuba, come sempre, fa quello che puo'.

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  8. Se Cuba non paga i fornitori nessuno manda nulla. Giuseppe

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  9. Ciao Milco,mi ricordo che se ne era parlato in passato...Se un cubano esce illegalmente dal paese, decidendo poi di rientrare dopo qualche settimana, va incontro a sanzioni di qualche tipo?
    grazie
    Gian-Mojito

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  10. hola! situazioni imparagonabili come il contesto geopolitico anzi ora è l'esatto contrario con il riavvicinamento de madre rusia. Sicuro le nuove generazioni non hanno ideali ma vogliono solo benessere. Penso che il regime sappia il limite di sopportazioni della gente e non lo sorpasserà, forse continuerà così per qualche mese ancora. chao Enrico

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    1. E anche la Russia non è più quella di prima disposta a sovvenzionare a fondo perduto: ci saranno interessi reciproci ma non assistenzialismo. Motivo in più che obbligherà il regime a qualche apertura vera e non i soliti 2 passi aventi e 3 indietro... mat.

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    2. Finita la matrice ideologica restano solo i quattrini anche se Putin pare abbia un occhio di riguardo per Cuba.

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    3. si non si ritornerà al puro assistenzialismo del bloque socialista ma la isla pagherà con la sua posizione strategica. Enrico

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    4. La paga da secoli...se Cuba fosse non a 90 miglia dai confederati ma dove c'e' il Madagascar credi che ci sarebbero stati tutti questi casini?

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  11. Speriamo finiscano queste code davanti ad ogni negozio.

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  12. Mi ha fatto piacere la citazione di Pedro Juan Gutiérrez: ho tutti i suoi libri, avevo cercato la sua casa in Calle San Lazaro, pare che non sta più lì, pare che passi del tempo alle Canarie... - informazioni avute alla discoteca "Jony"...

    Carlo

    https://havana-club.com/en-ww/havana-cultura/pedro-juan-gutierrez

    http://pedrojuangutierrez.blogspot.com/

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  13. Ottima la citazione del blog che non conoscevo

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  14. Grazie. Il fatto che sia uscita a Cuba la Trilogia non è cosa da poco...

    Carlo

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  15. Infatti parla di com'era veramente la Cuba del periodo especial senza omissioni e senza nascondere una realta' che era, a volte, davvero complicata.

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  16. A partir del 22 de marzo de 2019, todos los servicios que presta la Agencia Comercializadora Viazul, ubicada en Ave. 26 y Zoológico, Nuevo Vedado, se trasladarán a la Estación Central de Ómnibus Nacionales, situada en Ave. Independencia No. 101 esq. 19 de Mayo, municipio de Plaza de la Revolución, informó la Empresa de Ómnibus Nacionales (EON).

    En una primera etapa, para los pasajeros que por diferentes motivos desconozcan la información, se mantendrá un servicio gratuito de traslado desde la estación de 26 hacia la nueva ubicación.

    El cambio responde a la reorganización e integración de los servicios de la EON, que se disculpa con los clientes por las molestias que este cambio les pueda ocasionar.

    Puede recabarse información al respecto por los teléfonos 7870-9401 al 06 extensión 100 en la Estación Central de Ómnibus Nacionales o por el 260 3300, extensiones 104 y 121, correspondiente a Viazul. Además, puede visitar el sitio https://www.viazul.com.

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