mercoledì 17 luglio 2019

TURISMO 2019

Nel 2018 hanno visitato Cuba 4.7 milioni di turisti, un buon risultato, che avrebbe potuto essere ulteriormente migliorato con un migliore rapporto qualita'-prezzo.
Tenete conto che, sempre nel 2018, in Italia abbiamo avuto oltre 20 milioni di visitatori, anche qua' le cose potevano andare meglio tenendo conto che le potenzialita' del sud del paese, ad andare larghi, sono utilizzate al 30%.
Le previsioni del ministero del turismo cubano, inizialmente, si erano attestate, per il 2019, a 5.1 milioni di turisti.
Dopo le manovre restrittive del Trumpo il dato e' stato rivisto in negativo, ora si prevede che non piu' di 4.3 milioni di viaggiatori visiteranno Cuba nel 2019.
Nel solo mese di giugno, le restrizioni del Trumpo sono in vigore dal 5 di quel mese, il turismo a Cuba ha subito un calo draconiano di oltre il 20%, si calcola che queste misure abbiano tenuto a casa ben 800 mila potenziali viaggiatori statunitensi.
Fino a maggio di quest'anno altre 400 mila croceristi avevano toccato il suolo cubano, ora nessuna compagnia di crociere organizza scali sull'isola.
Qualche settimana fa avevo postato fra i commenti un articolo interessante sulle grida di dolore dei commercianti che hanno i chioschetti e i negozietti fra calle Obispo e l'attracco portuale, oltre che di chi barbava 50 cuc per portare i turisti a fare il giro della citta' sulle fiammanti auto d'epoca scoperte.
Ma e' corretto calcolare fra i turisti che ogni anno sbarcano a Cuba questo tipo di turismo che si ferma poche ore sul suolo cubano, spendendo in media 100 dollari a cranio?
Se ascoltiamo quei negozianti e quei proprietari di auto storiche era un turismo importantissimo, senza il quale tutte le loro attivita' rischiano di chiudere baracca, pero' e' indubbio che si tratta di un tipo di turismo molto particolare.
La nave da crociera arriva in mattinata, sbarca i passeggeri che hanno poche ore da passare a La Habana, nel pomeriggio devono gia' rientrare a bordo.
Lo so perche' ho fatto il Cruise Director, si viaggia di notte e di giorno si visitano le isole e i luoghi dove la nave attracca.
E' corretto inserire queste centinaia di migliaia di passeggeri fra i turisti che ogni anno visitano l'isola oppure e' una manovra atta solo a gonfiare le cifre?
Altro dubbio riguarda il rientro nella patria d'origine dei cubano americani.
Sicuramente anche questi vengono conteggiati fra i visitatori dell'isola, eppure si tratta di gente che, nella stragrande maggioranza dei casi ha un'abitazione propria o comunque di famiglia, gente che frequenta saltuariamente i luoghi turistici veri e propri, magari rentano un carro ma il resto...si ferma tutto in famiglia.
Eppure anche questi vengono conteggiati come turisti che visitano l'isola.
Tolti i turisti delle navi da crociera e i cubano americani restano i turisti da villaggio turistico, gli hotel, i resort, le case de renta e...restiamo noi.
I primi rappresentano sicuramente il tipo di turismo che Cuba ambisce ad avere; gente che paga tutto alla fonte, todo incluido oppure no, sono quelli che mandano avanti la baracca turistica del paese.
La stragrande maggioranza sono canadesi e nord europei, ora sono arrivati pure i cinesi, gli indiani e i russi con la loro bella moneta sonante.
Poi ci siamo noi, sia quelli come me da 3 volte all'anno che i lungodegenti che trascorrono a Cuba 6/8 mesi.
E' palese che trattasi di un turismo a cui Cuba non rinuncia, ma che non e' certamente prioritario rispetto a quello che descrivevo sopra, come puo' esserlo se si cercano (legittimamente sia chiaro) case da pochi cuc al giorno e luoghi dove mangiare a 50 pesos?
Discorso a parte merita il turismo da una tucola con 2 cannucce, “3 cuc per un desajuno e' un furto visto che un uovo conta poco piu' di un pesos” oppure “fai solo un desajuno, la ragazza mangia un po' del mio”.
In questi ed altri casi Cuba ha molta ma molta pazienza, ma e' solo questione di tempo, la natura segue sempre il suo corso.

36 commenti:

  1. Da bambino odiava lo sport, ma alla fine ha imparato ad amarlo e lui stesso, in qualche modo, si poteva definire un atleta. “Io scrivo tutti i giorni, come un pianista si esercita a suonare sulla tastiera, come un atleta si allena tutti i giorni in palestra”, aveva raccontato Andrea Camilleri nel 2010 in una lunga intervista a Massimo Arcidiacono sulla Gazzetta dello Sport. Adesso che lo scrittore siciliano non c’è più (è morto a 93 anni, un mese fa era stato ricoverato in ospedale per un arresto cardiaco), quelle parole ci restano come una sorta di testamento.

    IL CALCIO E L’EMPEDOCLINA—   

    “Lo sport fa ampia parte della società italiana, questo è sicuro - raccontò -. Non è che io lo disprezzi, anzi. Il fatto è che lo praticai in gioventù, al tempo del fascismo. Era obbligatorio e questo non lo accettai: fui l’unico studente italiano, penso, rimandato a ottobre in educazione fisica nel ‘42. Poi mi capitò una, non so se definirla disgrazia o altro. E cioè: mio padre divenne presidente dell’Empedoclina, una squadretta da quattro soldi. Io ero figlio unico. Ricordo queste angoscianti domeniche sera, nelle quali mio padre non tornava a casa dopo la partita. Erano partite che finivano sempre a botte, si svolgevano tra paesi vicini. Non sapevamo, con mamma, se papà era stato arrestato, fosse all’ ospedale... Credo che quelle domeniche mi abbiano allontanato dal calcio e abbiano un po’ condizionato la mia vita.

    VOGLIA D’AZZURRO—   

    Camilleri, con il tempo, aveva cambiato idea, non si perdeva una partita della Nazionale in tv e si appassionava tanto “pur non comprendendo il gioco. Anche se quando è bello, dopo un po’ il gioco lo capisci. Capisci la rete dei passaggi, la qualità dei giocatori. Mi piace guardare anche le gare di Formula 1, la Ferrari e quelle delle moto. Non è che non ami lo sport, lo amo, mi piace vedere la competizione. Credo che l’unità d’Italia possa essere criticata quanto si vuole, ma che oggi si realizzi nel contrasto con l’avversario della squadra di calcio: in questa opposizione che si svolge sulle tribune, in realtà c’è un’unità di sentimento. Si può essere da una parte o dall’ altra, ma un’unità di sentimento esiste”.

    DOPING “NATURALE”—   

    Per scrivere i suoi grandi romanzi, Camilleri non aveva bisogno di “aiutini”: “Eh no, cari miei. L’ unico doping dell’atleta - così quando ero bambino lo chiamavano - che ho conosciuto è lo zabaione. Ma io lo chiamavo “ovo duci duci” e non mi piaceva mescolarlo col caffè. Le sostanze che usano oggi, invece, non mi sarebbero piaciute, non sono così dolci come l’ uovo sbattuto”.

    IN BICI SOTTO LE BOMBE—   

    Camilleri andò anche in bicicletta, più per necessità che per ambizioni agonistiche. Raccontava che durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale scappò in sella a una bicicletta. Un viaggio tra speranza, ansia, sogno e paura. Un viaggio su una strada resa impossibile dalle bombe e dai cingoli dei carri armati. «Un miracolo - raccontò Camilleri - che si ripetè quattro giorni dopo quando rifeci quella strada al contrario per andare a dire a mia madre che papà era vivo».

    DALLA REGIA A MONTALBANO—  

    Camilleri incominciò a lavorare come registra teatrale nel 1942, entrò in Rai nel 1957 ed esordì come scrittore nel 1978 con “Il corso delle cose”. Ma è con il romanzo poliziesco del commissario Montalbano che diventò uno scrittore di gran successo. Libri ristampati più volte, migliaia di copie vendute e la serie televisiva interpretata da Luca Zingaretti.

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  2. Il Venezuela continua a inviare petrolio a Cuba, circa 60.000 barili al giorno, eludendo le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e il divieto ordinato dall’autoproclamato presidente del Venezuela, Juan Guaidó.

    Le misure del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti sono state imposte lo scorso aprile contro 34 navi che hanno operato con l’impresa pubblica Petrolios de Venezuela (PDVSA) e contro le società statunitensi che avevano rapporti commerciali con tale società, ma non sono state rispettate.

    Entrambe le sanzioni degli Stati Uniti come l’ordine del leader dell’opposizione Juan Guaidó, presidente dell’Assemblea nazionale del Venezuela e riconosciuto da 50 paesi come presidente ad interim del paese, di interrompere l’invio di petrolio venezuelano a Cuba sono state aggirate dal governo di Nicolás Maduro e dalle autorità dell’Avana sia nel trasporto che nel finanziamento dell’operazione commerciale.

    Ogni settimana navi battenti bandiera venezuelana o straniera partono in direzione di Cuba, senza “alcuna certificazione internazionale né preoccupandosi delle sanzioni” – spiega al quotidiano argentino Clarín il capitano venezuelano José Bellaven, presidente dell’Associazione Civile Gente di Mare.

    I cambi di bandiera o di nome delle petroliere venezuelane erano “irrilevanti prima delle sanzioni” indica il capitano Ballaven, mentre ora sono all’ordine del giorno. Secondo Bellavan, inoltre, è cambiato anche l’equipaggio delle navi, sostituito da “persone di dubbia qualificazione”, che mettono in pericolo la navigazione nel Mar dei Caraibi.

    Secondo Bloomberg, le navi Ocean Elegance e S-Trotter, sanzionate dagli USA, hanno cambiato il loro nome rispettivamente in  “Ocean” e “Tropic Sea”.

    Ballaven spiega che le navi della PDVSA sono “fuori classe”, cioè non rispettano i regolamenti internazionali e non possono ancorare in nessun porto. “Sfortunatamente il Venezuela e Cuba violano la legge” – commenta, aggiungendo che tali navi non sono assicurate e “se si verifica uno sversamento o un incidente, ciò influenzerebbe le crociere turistiche e le spiagge delle isole caraibiche che vivono di turismo senza che nessuno se ne assuma la responsabilità”.

    Attualmente sono 13 le navi della PDVSA che sono gestite e gestite da società straniere. Ci sono altre 4 navi sotto sequestro in Portogallo perché la PDVSA non ha pagato la fattura di riparazione.

    L’esperto di petrolio José Toro Hardy conferma a Clarín che la PDVSA manda circa 60.000 barili al giorno a Cuba, molto meno dei 100.000 inviati prima delle sanzioni statunitensi. I 40.000 mancanti sono mandati all’isola dalla Russia.

    Maduro invia a Cuba gratuitamente petrolio venezuelano in cambio di assistenza medica. La cifra dei medici cubani in Venezuela varia tra le 15.000 e le 20.000 unità. Secondo Washington con il petrolio Maduro paga anche mercenari cubani che si occupano della sicurezza personale del leader chavista, una circostanza smentita con durezza sia da Caracas che da L’Avana.

    Anche le transazioni finanziarie di PDVSA evitano le sanzioni. I suoi centri operativi e bancari si sono trasferiti da Caracas e Lisbona a Mosca.

    Secondo la Reuters, la PDVSA ha iniziato a passare le fatture delle sue vendite di petrolio alla russa Rosneft. Il colosso energetico russo paga immediatamente PDVSA con uno sconto sul prezzo di vendita, evitando il consueto periodo di 30-90 giorni per completare le transazioni, e addebita l’importo totale successivamente all’acquirente, secondo i documenti e le fonti.

    Da gennaio, il governo di Maduro è in trattative con gli alleati a Mosca sui modi per aggirare il divieto di pagare le fatture della PDVSA in dollari.

    In tal modo, e grazie all’aumento degli ordinativi dalla Cina, l’altro grande alleato di Maduro, la PDVSA è riuscita a esportare nel mese di giugno più di un milione di barili al giorno nonostante le sanzioni, il 26% in più rispetto al mese di maggio.

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  3. DA VIVA CUBA LIBRE

    Cuba - 8,50% di turisti a causa dell'inasprimento del Bloqueo del regime di Trump contro Cuba.
    Meno posti di lavoro per dipendenti pubblici e cuentapropisti, meno ingresso di denaro nelle casse dello stato.

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    1. I prezzi degli hotel si sono notevolmente abbassati e le case de renta seguono a ruota...quando non alzano bandiera bianca

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  4. Questo pezzo gira sul web,postandolo sul blog magari si può dare una mano a fare chiarezza.
    Non entro nel merito mi limito a dire che il personaggio in questione è tristemente noto per episodi simili.
    Ognuno può trarre le sue conclusuoni...magari anche la polizia postale.

    triqui

    00 17/07/2019 09.50  

    Re: Re: Stalking nei confronti di minore da parte di bonvys

    Ci sono alcuni fenomeni che hanno fatto gruppetto per rompere le palle a utenti storici e meno storici dei forum, come ad esempio il ragioniere Dinguss. 

    La cosa va avanti da anni e fatico sinceramente a capire il perchè, ma ultimamente si è estesa anche a mia figlia e le rotture di cazzo si sono fatte più pesanti, tipo questo manzo che dal niente mi dice che vado a scoparmi bambine (dicono LORO, che inseguono mia figlia sui forum dei giochini ai quali partecipa) 

    Tonino Manzo è uno del loro gruppo che messo alle strette (ha già un esposto alla postale) dopo 1 anno ha finalmente fatto un nome o meglio un nick. 

    Il profilo corrisponde: utente di vecchia data, sfigato quanto basta, amico di gigi l'alpino che è un altro del gruppo. 

    Con un nome reale o almeno con il numero con il quale questi si sentono per whatsapp o la mail con la quale si è registrato le cose sarebbero molto più veloci, il Bonvys non ha ovviamente alcuna intenzione di collaborare essendo lui lo stalker, altrimenti avrebbe avuto ben diversa reazione a vedere che usciva il suo nome in una storia come questa, come minimo sarebbe corso a denunciare il Manzo, immagina di trovare il tuo nome in un contesto come questo.

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    1. Castrazione chimica.

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    2. triqui

      00 17/07/2019 01.16  

      Stalking nei confronti di minore da parte di bonvys

      ciao, 

      ho una dichiarazione di tonino manzo che la persona che stalkera da anni me e mia figlia è l’utente Bonvys. 

      Ho assolutamente intenzione di andare a fondo nella cosa quindi vi pregherei di aiutarmi. 

      Su richiesta posso inviarvi alcune delle frasi che mi scrivono sia a me che a lei. 

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    3. é una querelle che mi è apparsa su "italiani a Cuba"e si protrae da parecchio tempo

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    4. Non ne ho idea.
      Dico solo che se fossi il padre della ragazzina molestata il tipo passerebbe un brutto quarto d'ora.
      Ci sono molti modi per sapere quale merda si annida dietro a un nick.

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    5. triqui

      00 17/07/2019 23.12  

      L’ha confessato perché è dentro fino al collo ho conversazioni/confessioni sue su altre cose dunque diciamo che aveva voglia di parlare un po’. 

      In realtà fanno tutti parte di una combriccola di rompipalle tutti amici ma tutti pronti a tradirsi quando le cose prendono una piega inaspettata. 

      Nel frattempo abbiamo un controllo IP tra bonvys e il suo difensore? Stessa zona o VPN?

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    6. Triqui

      Nel frattempo il nostro Bonvys continua a latitare, starà litigando con il manzotin per la "soffiata"? 

      Tutto questo mentre sto per avere il suo nome e cognome 

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  5. C'è un web buono e uno di merda. Giuseppe

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  6. Ne parleremo presto anche con riferimento a Cuba.

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  7. Esistono statistiche (riportate anche in questo topic) che indicano il numero di cubani residenti negli USA (o all'estero) che hanno viaggiato a Cuba durante l'anno 

    Cmq, al di la di come certi numeri vengono pubblicati e dell'affidabilità delle fonti... la maggioranza dei cubani americani spende quanto e piú di un normale turista. E quando dico "normale turista" non mi riferisco certo a quelli del tipo "una Tucola con 2 cannucce" 

    Che poi spenda in famiglia in birra, rum e puercos asados... o nei ristoranti/bar/hotel... alla fine poco cambia 
    COCOLOCO

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  8. Caro Carlo il mio discorso verteva solo marginalmente sul come i cubano americani spendono i loro soldi.
    L'argomento in questione è se devono essere inseriti o meno fra i turisti che ogni anno visitano lp'isola.

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  9. hola! è certo che l'isola ha perso l'appeal del dopo 17 d ossia "andiamo a cuba prima che cambi totalmente " poi anche il fattore qualita prezzo è decisivo. I ripetitivi sono i battitori liberi come la maggior parte di noi. Se non inserissero i cubanos americanos sarebbe situazione peggiore. chao Enrico

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  10. Come sai è sempre un piacere leggerti. ma oggi ti sei superato nel:luoghi dove mangiare a 50 pesos(Non oso immaginare) e una tucola con 2 cannucce:mi hai fatto ridere allo spasimo ricordando un mio compagno di viaggio 22 anni fa.Il senzabraccia🤣🤣🤣
    Nostradamus

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    1. C'erano , tempi addietro , personaggi che adescavano sulla Via Blanca proponendo galletas de soda con mayonesa .... manco in Abissinia :-(

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    2. Qualcuno che girava per il campo col quarto di pollo l'ho conosciuto anche io.
      Altri tempi...oggi la guajira è scafata come la cittadina ed è giusto così.

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  11. Carissimo un tempo, stupidamente, criticavo chi viveva le vacanze in questo modo.
    Oggi più saggiamente prendo atto, vivo e lascio vivere.

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    1. Pienamente d'accordo che accostato al*Meglio soli che male accompagnati",specie in vacanza rende al meglio il concetto

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    2. Alla fine ognuno fa la vacanza che può permettersi che è sempre meglio che svernare qua'.

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  12. BLOGRAMA

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  13. OT: Notizie dall'isla.
    Il suegro ha finito tutti i conigli che allevava (oltre 30). Assalto da parte di un paio di ristoratori habaneri che in carenza di materie prime vanno al campo a far razzia di ciò che offre il mercato campesino.
    Se solo imparasse a fare i formaggi e gli insaccati come gli ho insegnato diventerebbe ricco....

    Simone M&S

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  14. Il coniglio molti non lo allevano perché mangia troppo.
    El queso e'un buon business.

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    1. Va anche curato bene (vaccini, richiami....). Ma da quel che so vengono venduti più cari che da noi.
      Infatti ne sta mettendo su un altra batteria

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  15. Ne acquistai un paio 3/4 anni fa al campo sopra Colombia.
    Mi pare 2 cuc cadauno, oggi saranno più cari.

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    1. Non ho idea a quanto li venda.
      So di sicuro quanto vende tre pezzi di coniglio alla bucanero uno dei ristoratori che la compra. 9 cuc a porzione.
      http://www.operahabana.com/menu/?lang=es

      Da noi il coniglio dei contadini sta a 15 euro al kg.

      Quindi credo che la stima fatta dall'anonimo potrebbe anche essere verosimile. Il suegro non es mongo... 2 cuc mi sembrano davvero pochini...

      Simone M&S

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    2. Aspetta...
      Un conto è il costo se lo compriamo noi o un cubano al campo, un altro quello di una porzione al paladar.
      Mi informo ma credo siamo acquistamdolo da chi li alleva sui 35/40 pesos la libbra.

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    3. Questo mi è chiaro.
      Ma con un coniglio il tizio del paladar ci fa 5 porzioni ovvero 45 cuc. Non credo ne dia 2 al campesino. Di sicuro non a mio suocero...

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    4. In giornata spero di poterti dire il costo per libbra a Tunas.

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  16. Oggi li vende a 5 cuc/libbra uccisi e puliti

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  17. Si...10 cuc al kg....evitiamo di scrivere barzellette...anonime.

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  18. Torino (3-4-3): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Baselli, Meité, Ansaldi; Iago Falque, Belotti, Berenguer. Allenatore: Mazzarri.

    Pro Patria: Tornaghi, Marcone, Battistini, Lombardoni, Fietta, Ghioldi, Pedone, Spazzichino, Galli, Defendi, Parker. A disposizione: Mangano, Cottarelli, Boffelli, Molnar, Brignoli, Mastroianni, Panesi, Molinari, Le Noci, Colombo, Angelina, Ferri. Allenatore: Javorcic.

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  19. 3-2 Due gol il Gallo e uno Ansaldi...fatica...

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