LA CUBA CHE MI ASPETTA

Che Cuba troverò durante il mio prossimo imminente viaggio da quel lato del bloqueo?

Ho seguito Diaz Canel da Randy alle mesa redonda dove, presente tutto il suo governo, annunciava l'inizio di un periodo complicato sopratutto dal punto di vista energetico.

Non e' che le petroliere non arrivino piu', il problema e' che per trasportare il petrolio dal Venezuela a Cuba ci si affida a compagnie private e, col Trumpo (ojala che si levi dai cabasisi nel 2020), tutti questi armatori rischiano di finire sotto bloqueo e di non poter piu' fare nulla negli States.

Ho sempre apprezzato questa caratteristica degli Jefes cubani,l'obbligo morale che hanno sempre sentito di avvertire la popolazione dell'arrivo di periodi complicati, di momenti in cui le cose sarebbero diventate non facili.

Fidel, dopo che l'idiota russo con la voglia di caffellatte in testa lascio' l'isola a seguito della sua ultima visita di stato, avviso' il popolo che durissimi periodi stavano per arrivare, poco tempo dopo l'Unione Sovietica salto' in aria con tutto cio' che questo ha comportato.

Periodo especial, svalutazione del pesos, penuria di alimenti e di combustibile ecc...

Raul piu' volte rese partecipe la popolazione dei problemi che il paese avrebbe dovuto affrontare, a volte anche per calamita' naturali, in questo caso il buon Rubiera venne sempre chiamato a metterci la faccia.

Ad Amatrice, ho visto l'intervista col sindaco, dopo anni sono ancora nella merda, a La Habana dopo la mareggiata dello scorso anno tutti coloro che si sono ritrovati col tugurio, la grotta, la caverna distrutta, hanno avuto una nuova casa aggratis dallo stato, facendo nel cambio un affarone.

Forse trovero' una Cuba complicata, con apagones e problemi vari ma al cubano di oggi e' sufficiente che, per nessuna ragione, venga toccata la connessione internet...tutto il resto lo aguanta senza troppi problemi.

Che questa sia una cosa logica...ditemelo un po' voi.

Amici italiani in giro per l'isola mi dicono comunque che le code sono quasi scomparse e che, maomeno, quello che serve si incontra.

A febbraio trovai una situazione davvero complicata, mancavano davvero molte cose, code ovunque, la situazione a maggio era migliorata ma non ancora del tutto normale anche se le code erano presenti solo piu' per determinati prodotti.

Temo che los apagones torneranno (al momento a Tunas non ci sono, il problema, ho chiamato 3 giorni fa, sono i trasporti e la gasolina che scarseggiano) occorrera' abituarsi a periodi in cui la corrente sara' assente, non a caso, l'altro giorno ho fatto un salto in un negozio della Repubblica Popolare per acquistare una sorgente luminosa da portarmi dietro.

Le difficolta' nei trasporti, inevitabilmente, porteranno ad aumenti dei prezzi di cio' che a Cuba viaggia su 4 ruote...praticamente qualsiasi cosa.

In questo momento molte tratte di guagua sono stati soppresse o dimezzate cosi' come gli Astro, mentre i Viazul continuano con gli orari normali.

Qualche giorno fa ho visto un video di una donna che denunciava il fatto che i maestri non si erano presentati alla scuola della figlia in quanto il governo, dopo averne recuperati migliaia alzando il salario da 25 a 64 cuc al mese, avrebbe fatto retromarcia ritirando l'aumento.

Ho cercato la notizia in tutti i siti della gusaneria che, nel caso, si sarebbero buttati a pesce sulla notizia non trovando alcun riscontro quindi, probabilmente, si e' trattato di una fake.

Fra l'altro i commenti al video erano praticamente tutti di cubani che vivevano a Miami e la cosa mi era, da subito, sembrata piuttosto strana.

Chiudo ricordando sommessamente, che prima di parlare e di criticare di forme di governo altrui sarebbe bene fare alcune sagge riflessioni sulle nostre, che non mi sembrano per niente esempi da seguire ed esportare.

Sopratutto di questi tempi.