CIRCULO INFANTIL

Lustri e lustri di frequentazione cubana, se si e' scelto di vivere l'isola in un certo modo, ci avvicinano a persone che, in un modo o nell'altro, possono esserci utili.

In familia abbiamo un bimbo che non e' riuscito ad entrare al circolo infantile perche' non si avevano i ”giusti agganci”.

Ci ha pensato il vostro umile scriba a stabilire un contatto con la persona giusta, probabilmente in questo mese il problema dovrebbe risolversi in modo positivo.

Non millanto nessuna conoscenza particolare, semplicemente sono in contatto con molte fanciulle con prole che hanno avuto lo stesso problema e che, con soborno o senza, sono riuscite a risolverlo rivolgendosi, alla persona “giusta”.

Giusto che sia cosi'? Sicuramente no, ma se le acque sono tempestose il saper nuotare e' fondamentale.

Il circolo infantile, istituzione voluta da Fidel nel 1961, rappresenta croce e delizia di ogni famiglia cubana con prole.

Iniziamo col dire che, esattamente come accade coi nostri asili, non si tratta di scuola dell'obbligo, quella inizia col prescolar intorno ai 5 anni e mezzo.

Quindi nessuna famiglia ha l'obbligo di mandarci l'infante, di conseguenza, lo stato non ha nessun obbligo di accettare chiunque.

Fare accettare il proprio figlio al circulo infantil e' una sorta di terno all'otto a cui ogni famiglia cubana deve sottoporsi.

L'alternativa sono queste case dove volenterose signore, in possesso o meno di licenza specifica, guardano i bambini di genitori che lavorano tutto il giorno, per una cifra che puo' variare dagli 8/10 cuc al mese fino ai 50 in certe zone “bene” della capitale.

Il bimbo della familia e' andato appunto in uno di questi piccoli “asili” privati dove pero', a differenza dei circoli infantili statali,  manca ogni sorta di progetto educativo.

Piazzano seduto il bimbo su una sedia nella speranza che si muova il meno possibile, limitando cosi' la rottura di cabasisi per chi gestisce la situazione.

In piu' la famiglia deve lasciare da mangiare.

Come dicevo non e' facile accedere ai circoli infantili, innanzi tutto i genitori devono lavorare, se restano a casa lo stato il mal di pancia non se lo prende e i bimbi se li guardano loro.

Poi il lavoro non deve essere saltuario, ogni 3 mesi il genitore deve compilare un foglio dove illustra la propria situazione lavorativa, se hanno dato la baja, dal mese dopo il bimbo se lo guardano loro e non piu' lo stato.

Stesso discorso per chi ha una licenza da cuentapropista, deve dimostrare che lavora realmente tutto il giorno fuori casa, se vuole avere qualche flebile speranza che il bimbo venga accettato.

Ovviamente precedenza ai figli dei dipendenti statali, ancora meglio se lavoratori della salute o dell'istruzione.

Un tempo venivano presi bimbi dai 14 mesi in su oggi si e' passati agli 11 mesi, a patto che sappiano gia' camminare, la cosa non e' campata in aria visto che viene un ispettore a casa a verificare che il bimbo cammini davvero.

Inutile dire che c'e' gente che, se il bimbo ancora gattona, presenta all'ispettore un bimbo “prestato” unicamente per il test spacciandolo per proprio, tanto l'accettazione non e' immediata e nel frattempo il figlio legittimo puo' iniziare a camminare, Cuba e' anche questo.

Nei circoli infantili lo stato si occupa di tutto, compreso il cibo, il solo costo per la famiglia e' 40 pesos mn al mese.

In piu' se il bimbo e' gia al circolo infantile potra passare direttamente al prescolare con la formula piena, cioe' dal mattino al pomeriggio inoltrato mentre per chi non arriva dal circolo c'e' la possibilita' che lo sbattimento di andarlo a prendere per il pranzo, portarlo a casa e riportarlo poi nel primo pomeriggio, tocchi alla famiglia.

Ovviamente, se il bimbo non e' riuscito ad entrare al circulo c'e' sempre la possibilita', che vi dicevo, di conoscere qualcuno che sappia muovere i fili giusti per farlo accettare, il soborno puo' andare dai 50 fino ai 100 cuc.

Al circulo infantil il bimbo impara a socializzare coi suoi coetanei, apprende i primi rudimenti della scrittura e della lettura, inizia a confrontarsi col mondo esterno cominciando ad entrare nel circuito educativo cubano che, a detta non mia ma dell'Unesco, e' uno dei migliori al mondo.