mercoledì 26 febbraio 2020

LE 7 CHIESE

Quando sono a Cuba mi piace occupare il mio tempo nel migliore dei modi, la mia vita tunera maomeno ve l'ho raccontata, sport, amicizie, buone compagnie, familia ecc ecc...
Nel tempo libero mi piace andare in giro alla ricerca di quello che non si trova, un po' perche' e' divertente trovare...cose scomparse, un po' per rintracciare cose che la sciura troverebbe dopo grandi
camminate e innumerevoli code.
Lo scooter sotto questo punto di vista e' perfetto.
Vai dove vuoi, eviti eventuale traffico, parcheggi ovunque...una figata.
Durante l'ultima vacanza ho passato quasi 10 giorni a cercare la pasta, avevo portato i sughi dall'Italia (confezione in cartone della
Coop, viaggiando unicamente col bagaglio a mano evito ogni forma di vetro)
unitamente ad alcune buste di parmigiano e di pecorino romano, diciamo l'occorrente per 3 spaghettate come U'Signuruzzu comanda avrebbe detto la buonanima di Camilleri.
Il piano era di fare una spaghettata a settimana, la familia adora mangiare italiano (e vorrei anche vedere...) pero' se non hai la pasta la spaghettata non viene tanto bene.
La prima spaghettata l'ho fatta grazie al buon Mario, che mi ha girato una kilata di spaghetti della sua dispensa gelosamente
custodita per le esigenze del paladar.
Pur facendo il giro delle 7 chiese, tutte le tiendas di livello della citta', ogni giorno non avevo trovato uno spaghetto a pagarlo oro.
Sfoglia per lasagne quanta ne volevo, strani “macaroni” di dubbissima provenienza come se piovesse ma di pasta, italiana o
non, neanche a parlarne.
Quindi la prima spaghettata l'ho sfangata in questo modo, non ho pero' cessato i miei quotidiani giri per le tiendas come un can da trifole alla ricerca del “pregiato”
alimento...tanto cosa cazzo ho da fare tutto il giorno oltre alle mie consuete cose?
Dopo 10 giorni in una piccola tienda di fronte al teatro dei bimbi ho trovato delle piccole confezioni da 200 grammi di spaghetti di produzione messicana.
Non era il caso di andare tanto per il sottile, nel ho prese 6 confezioni che mi sono bastate per le successive 2 mangiate.
Mentre non c'era alcuna coda, ho anche preso una confezione di un misterioso pollo italiano di una marca che non ho mai sentito.
Questo grazie al fatto di avere un mezzo di trasporto che, ogni giorno, mi ha permesso di monitorare tutti i negozi, tenendo conto
che cercavo la pasta...non esattamente una priorita' sulla tavola dei cubani.
Ma una massaia, una sciura che ogni giorno deve fare la spesa per la famiglia, magari cercando pure di risparmiare e' costretta dall'attuale contingenza a passare, ogni giorno, ore ed ore in coda
in quella tal tienda dove la tal amica le ha confidato che “estan sacando” quel tal prodotto.
Parliamo di un lavoro a tempo pieno, inconciliabile con un lavoro vero, se ogni giorno devi passare ore in coda come fai a recarti in ufficio, in ospedale o in fabbrica?
Per questa ragione ogni nucleo famigliare deve avere una persona che, ogni giorno, si occupa di passare ore e ore in coda per poter portare a casa qualcosa da mettere in tavola.
Come sappiamo la crisi di combustibile rende complicati i trasporti, di conseguenza tutto cio' che si deve muovere da una provincia all'altra trova difficolta' a reperire un mezzo che lo possa
trasportare.
Quindi la giornata della sciura cubana inizia con telefonate fatte e ricevute alle/dalle amiche per sapere los chismes di cosa “estan sacando” in giro per la citta'.
Fosse anche una tienda infrattata in fondo al barrio Stalingrado en Buenavista state pur tranquilli che nel giro di mezzora, se “sacan” algo di introvabile, si formera' una coda de madre di gente in arrivo non solo da tutti i barrios cittadini ma anche dalle localita' fuori' citta' dove la situazione, storicamente, e' ancora piu' complicata.
Espongo i fatti come sono senza trovare alibi e/o colpe, la situazione e' questa, una quotidiana lotta per riuscire a portare a
casa la comida o l'aseo personale che, di questi tempi e' piu' raro di una vittoria del Toro.

NUOVO VIDEO SUL TORO
URBANO CAIRO PARTE 3

11 commenti:

  1. El General de Ejército Raúl Castro Ruz, Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista de Cuba, recibió en la mañana de este viernes al Comandante en Jefe de la Marina de Guerra de la Federación de Rusia, Almirante Nikolai Yevmenov, quien realiza una visita de trabajo a nuestro país.
    Durante el cordial encuentro, se constató el excelente estado de las relaciones en todas las esferas, incluida la técnico-militar, entre Cuba y la Federación de Rusia, y se abordaron las perspectivas de la colaboración bilateral, así como temas de la agenda internacional.
    Por la parte rusa, también participaron el Excelentísimo Señor Andrei Guskov, embajador extraordinario y plenipotenciario en Cuba; el capitán de navío Valery Nikolaevich Zubarev, Agregado Militar Naval y Aéreo de la Federación de Rusia en nuestro país; y otros miembros de la delegación que lo acompaña.
    Por la parte cubana estuvieron presentes el Ministro y el Viceministro Primero Jefe del Estado Mayor General de las Fuerzas Armadas Revolucionarias, generales de cuerpo de ejército Leopoldo Cintra Frías y Álvaro López Miera, respectivamente, ambos miembros del Buró Político.

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  2. DALL’INVIATO A NEW YORK. Bernie Sanders ha vinto in maniera netta i caucus di ieri in Nevada, consolidando la sua posizione di front runner nelle primarie democratiche. Così ha precipitato l’establishment del partito nel panico, perché si stanno riducendo i margini per riuscire a fermarlo con un candidato più moderato, in grado di attirare i voti di centristi e indipendenti nella sfida nazionale di novembre contro il presidente Trump.

    Il senatore del Vermont ha ottenuto quasi il 50% dei voti. Alle sue spalle si è piazzato l’ex vice presidente Biden, ma con la metà dei consensi. Tutti gli altri candidati sono distaccati, con Buttigieg al terzo posto e Warren al quarto. Bloomberg non si era presentato per questa consultazione, e scenderà in campo solo nel Super Tuesday del 3 marzo.

    La vittoria di Bernie dunque è netta, e sta creando una spinta che potrebbe far diventare inevitabile la sua candidatura, se continuerà ad accrescere con costanza il numero dei delegati conquistati in vista della Convention di Milwaukee, come aveva fatto Obama nel 2008. Un altro elemento importante è che Sanders in Navada ha conquistato circa il 50% degli elettori ispanici. Questo è un dato rilevante non solo per la corsa alla nomination democratica, ma anche per la sfida di novembre contro il presidente Trump, quando i latini saranno fondamentali.

    Dunque il candidato che si definisce un democratico socialista si consolida come il front runner del partito, spingendolo a sinistra, mentre i moderati che potrebbero contrastarlo restano divisi, perdendo la forza di bloccarlo. In Nevada è riemerso Biden, che piazzandosi al secondo posto ha fatto dimenticare per una sera il giovane Buttigieg, ricordando agli elettori come in origine il campione dell’ala centrista del partito doveva essere lui. Ora l’ex vice di Obama si giocherà tutto nelle primarie di sabato prossimo in South Carolina, dove punta a vincere grazie al voto degli afro americani, che in questo stato rappresentano il 60% dell’elettorato. Se ci riuscisse, potrebbe rilanciarsi in vista del Super Tuesday del 3 marzo come unica alternativa credibile a Sanders per battere Trump a novembre. Se però Bernie lo battesse ancora, la campagna di Biden sarebbe praticamente finita.

    A quel punto, a meno di un successo clamoroso di Buttigieg nel Super Tuesday, Bloomberg resterebbe forse come unica alternativa, se non altro per il potenziale illimitato di finanziamenti che gli consente di restare in gara. Il miliardario di New York però ha bisogno di recuperare il flop nel dibattito televisivo di mercoledì sera, già durante quello in programma martedì in South Carolina, e poi deve conquistare stati importanti come la California il 3 marzo, se vuole impedire a Sanders di ottenere la maggioranza assoluta dei delegati e costringerlo quanto meno a ridiscutere la sua candidatura alla Convention. Ma lo stesso manager di Bloomberg ieri sera è sembrato pessimista, commentando che dopo il risultato del Nevada i margini per fermare Bernie si sono drammaticamente ridotti.

    Chi festeggia invece è Trump, che ieri sera ha fatto subito i complimenti a "Crazie Bernie", incoraggiandolo a non farsi scippare la nomination dal partito, come era avvento nel 2016. Il presidente tifa per Sanders perché è convinto che correndo contro un socialista avrà la rielezione garantita.

    Così sembra pensarla anche la Russia, che secondo l’allarme lanciato dall’intelligence Usa ha avviato una nuova campagna di interferenze elettorali come quella del 2016, per aiutare la conferma di Donald. I servizi hanno anche informato il senatore del Vermont che Mosca sta puntando ad aiutare pure lui, perché lo ritiene un candidato più facile da battere per il capo della Casa Bianca, e meno ostile al Cremlino di altri democratici in caso di vittoria. Bernie però ha reagito così: «Condanno le ingerenze. A differenza di Trump, io non sono amico di Putin».

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  3. Bolivia Il Tribunale Supremo Elettorale ha riferito ieri notte che l’ex presidente Evo Morales e l’ex ministro degli esteri Diego Pary non potranno candidarsi alle elezioni del 3 maggio dove si sarebbero presentati come senatori.

    Insieme a loro sono state inabilitate le domande del 38% dei candidati, la stragrande maggioranza di questi sono del Movimento per il Socialismo.

    In una conferenza stampa, il presidente dell’entità, Salvador Romero, che fa parte dei golpisti che recentemente sono al governo in Bolivia, ha dichiarato che questa decisione è stata presa “per non essere in possesso del requisito della residenza permanente”, ricordiamo che Evo Morales si è rifugiato all’estero dopo il colpo di Stato.

    Morales aveva presentato i requisiti per candidarsi come senatore per Cochabamba, mentre Pary aveva fatto lo stesso per candidarsi come primo senatore per Potosí.

    Dopo il colpo di Stato del 10 novembre in Bolivia, Morales e parte degli ex ministri del gabinetto hanno dovuto lasciare il paese a causa della persecuzione intrapresa dal governo di fatto guidato da Jeanine Áñez.

    Dopo la conferenza stampa, l’ex presidente boliviano ha risposto tramite il suo account Twitter affermando che “la decisione del Tribunale è un duro colpo contro la democrazia. I membri sanno bene che ho tutti i requisiti per essere un candidato. L’obiettivo finale è la proscrizione del partito del Movimento per il Socialismo.”

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  4. Un supermercato vuoto non mette allegria. Giuseppe

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  5. Neanche scaffali vuoti come abbiamo visto da noi in questi giorni.

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  6. hola! ormai colar è diventata un abitudine per il cubano, per noi yuma è un modo para matar el tiempo ma nell'ottica di una vacanza. Di più non resisterei ed è il principale motivo per cui nella cuba attuale non duro più di 2-3 settimane. chao Enrico

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  7. Per il cubano più che un'abitudine direi una fastidiosa consuetudine.

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  8. CONSOLATO GENERALE DI CUBA A MILANO
    AVVISO AI CUBANI

    QUERIDOS COMPATRIOTAS
    Afortunadamente hasta la fecha ningún cubano residente ha contraído el Coronavirus.
    Es importante seguir cumpliendo con las medidas higiénicos-sanitarias anunciadas por las autoridades italianas competentes y evitar al máximo los movimientos.
    En tal sentido, el Consulado General de Cuba en Milán les solicita, encarecidamente, por prevención y cuidado de su propia salud, usar el servicio del correo postal para realizar los trámites consulares y solo venir personalmente a nuestra sede cuando sean trámites que requieran de urgencia.
    Consulado General de Cuba en Milán.
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    CARI COMPATRIOTI
    Fortunatamente, a oggi, nessun cubano residente ha contratto il Coronavirus.
    È importante continuare a rispettare le misure igienico-sanitarie annunciate dalle autorità dalle autorità italiane competenti ed evitare il più possibile gli spostamenti. In questo senso il Consolato Generale di Cuba a Milano vi invita a utilizzare il servizio postale per effettuare le procedure consolari e a recarvi personalmente presso la nostra sede solo quando queste procedure richiedono un’attenzione urgente.
    Consolato Generale di Cuba a Milano

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  9. Sono 424 i contagiati e 12 le vittime per il coronavirus in Italia. Il dato aggiornato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. I 424 contagiati sono conteggiati sulla base dei dati delle Regioni: 258 sono in Lombardia, 87 in Veneto, 47 in Emilia Romagna, 16 in Liguria, 1 in Piemonte, 3 in Lazio, Marchie e Sicilia, 2 in Toscana, 1 Bolzano. «Meno del 4 per cento dei tamponi hanno dato esito positivo» ha aggiunto Borrelli sottolineando che in totale sono stati 2,8 milioni i controllati nei porti e aeroporti.

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  10. Mi ha scritto la mia padrona di casa de Renta Stefano

    Mira si puedes trae Euros para que pagues en esa moneda estoy adjuntando para poder comprar en la tienda

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  11. Situazione Complicata amico mio...

    Cuba - Bloqueo
    Il Mininistro dei Trasporti dell'isola, Eduardo Rodríguez, ha reso pubblico che Cuba ha dovuto farsi carico dell'ulteriore spesa di acquisto di una spedizione di petrolio, compresa la nave che la trasportava, poiché il proprietario della nave si è rifiutato di attraccare sull'isola per paura delle sanzioni statunitensi..9

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