lunedì 10 agosto 2020

L'AVANA CHIUSA

 

Si e' parlato a lungo di una possibile seconda ondata di virus in autunno, in realta' non e' difficile affermare che questa ondata e' gia' in mezzo a noi, in piena estate.

I dati europei parlano chiaro, salgono i contagi ed i decessi mentre la gente, complici alcuni politici sciagurati, continua a pensare che il tutto sia oramai alle spalle.
Lo confesso, speravo veramente che l'incubo fosse finito ben prima dell'arrivo di un fantomatico vaccino, ma i fatti stanno raccontando cose differenti.
I due mesi chiusi in casa ci hanno in parte protetto, siamo stati i piu' tosti in Europa e i risultati si vedono ma speravo che il mondo, da settembre, avrebbe ricominciato a viaggiare alla sua velocita' e che potessimo tutti ritornare a volare per la destinazione preferita.
Mi sbagliavo, ma la mia era soltanto una mera speranza senza alcun fondamento scientifico, il sogno di un viaggiatore.
Cuba rientrava in pieno in questo discorso, con le 3 fasi che si erano programmate non era poi cosi' campata per aria la speranza di tornarci a settembre/ottobre, le tempistiche erano piuttosto chiare.
Il problema e' che gia' da subito La Habana e poi Matanzas (quindi Varadero) hanno ritardato l'entrata gia' solo nella prima fase di recupero, mentre il resto del paese marciava spedito verso una zoppicante normalita' la capitale continuava a restare indietro, anche a causa di numerosi casi di indisciplina sociale.
Pero' con quello che si sta' vedendo in Europa direi che noi siamo gli ultimi che possiamo permetterci di dare lezioni di etica.
Come dicevo mentre le provincie orientali e centrali procedevano secondo i piani prestabiliti ad occidente qualcosa e' andato storto.
Molti si chiedevano, un mese fa circa, perche' con “soltanto” 88 decessi e 2500 circa contagiati Cuba avesse chiuso tutto.
Lo stesso discorso di tal Fusaro riferito al nostro paese, si chiedeva come mai in Italia, che aveva la situazione migliore rispetto a molti altri paesi, si era deciso di prolungare di mesi lo stato di emergenza.
Forse le cose da noi vanno meglio che in altri paesi PROPRIO PERCHE' si e' allungato lo stato di emergenza, forse a Cuba ci sono stati “soltanto” 88 morti PROPRIO PERCHE' si e' chiuso tutto senza concessioni alcune.
Pero' tutto cio' pare non sia bastato, le provincie occidentali sono, dal giorno 8 agosto, di nuovo “chiuse” non si sa fino a quando, in quanto si sono manifestati ben 31 focolai di virus in 10 municipios
della capitale.
Viene limitata l'entrata e l'uscita da La Habana, si chiudono i locali dei cuentapropisti, si chiudono le piscine e le spiagge ad est e ad ovest della citta' cosi' come tutte le piscine della capitale di tutti i cubani, si chiudono i parchi ricreativi cittadini e non, cosi' come tutti i luoghi di aggragazione.
Proibita ogni attivita' pubblica, i bar, i ristoranti e le cafeterie potranno fornire soltanto cibi di asporto rimandendo chiusi.
Vengono limitati i trasporti pubblici che saranno gerantiti soltanto per coloro che lavorano in installazioni che non verranno chiuse per garantirne i servizi.
Visto che ci sono stati problemi anche a Guanabo si rinforza la sorveglianza proprio in questa zona litoranea, per evitare contagi in altre zone della capitale.
Tutte le strade sono costantemente disinfettate, viene fortemente limitato il trasporto passeggeri dalla capitale alle altre provincie e al resto della provincia.
Ben 14 punti di controllo all'entrata e all'uscita della citta'.
Sospesi omnibus urbani, taxi e servizi di trasporto non essenziali.
Si mantengono le prenotazioni alberghiere degli avaneri in installazioni di altre provincie previo test rapido.
Non saranno accettate prenotazioni nella capitale e non si venderanno escursioni o tour.
Parole del direttore provinciale della salute de La Habana; “En pocas ocasiones hemo tenido retos tan grande como el que la capital enfrenta ahora, luego de haber logrado cierta estabilidad
epidemiologica”.
Come potete vedere, amici miei, il momento di un nostro ritorno nell'isola si allontana...vamos a veer lo que pasa.

25 commenti:

  1. Las Tunas.- La titulación de 67 nuevos licenciados y 75 técnicos en Enfermería permitirá a Las Tunas cumplir con los objetivos trazados de disponer a partir de este año con jóvenes bien preparados para cubrir necesidades en el Sistema de Salud de la provincia.

    De los flamantes egresados de la universidad de ciencias médicas Zoilo Marinello, del territorio, 20 se alistaron para la atención al adulto grave e igual cantidad para la atención al niño grave, 15 se destinarán el servicio de Ginecobstetricia y tres a Neonatología, lo que contribuirá a mantenerse el indicador enfermero-paciente en estos departamento de riesgos, significa la página 26 Digital.

    La doctora María Elena Mawad Santos, rectora de la casa de altos estudios, ponderó que todos los graduados este año han demostrado la fortaleza de sus valores y la capacidad que tienen para alcanzar las metas que se propongan.

    Este territorio del oriente cubano comenzó el 2020 con alrededor de cuatro mil 300 enfermeros y enfermeras, distribuidos fundamentalmente en los niveles Primario y Secundario de atención de salud, de los cuales más de tres mil tienen formación universitaria y unos 200 son especialistas.

    El Consejo Ejecutivo de la Organización Mundial de la Salud designó el 2020 como el “Año de la Enfermería”, coincidiendo con el aniversario 200 del nacimiento de Florence Nightingale, precursora de la Enfermería profesional moderna. La propuesta tuvo como objetivo resaltar a este personal dentro de los sistemas sanitarios y poner de relieve la importancia de que cuenten con una adecuada formación.

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  2. Aunque el cansancio del largo viaje que emprendieron desde Kuwait pudo menguarles en el rostro la excitación del regreso, y la hora no permitiera a esta edición impresa reflejar las emociones retratadas, dos cosas: el orgullo por el deber cumplido y la felicidad del patriota que vuelve a casa, seguramente coparon el arribo a Cuba, la madrugada de este viernes, de los cooperantes de la Salud que ayudaron a enfrentar la COVID-19 en el lejano país árabe.

    El blanco puro de las batas médicas distinguió el velo nocturno de las primeras horas de la fecha, cuando los 152 integrantes del contingente internacionalista Henry Reeve descendieron del avión al suelo patrio, para ser recibidos como héroes, tras asistir a 758 pacientes contagiados con la pandemia, y salvar de la muerte a 189 de ellos.

    Alto prestigio el de esa brigada grande, cuyo valor se eleva todavía más en la mayoría femenina que la integra (110 mujeres), respuesta contundente a los difamadores que niegan su clara emancipación, y se tapan los ojos para no ver estas lecciones que dan al mundo las herederas de la inmortal Vilma Espín, creadora de la organización que cumplirá 60 años próximamente.

    Con el empuje de tales heroínas, la brigada, compuesta por 88 licenciadas en enfermería, 58 especialistas en Medicina general integral, dos en Terapia intensiva, uno en Terapia intensiva pediátrica, y tres profesores de inglés; desde el 5 de junio último laboró en un hospital de campaña de 254 camas, en el cual la asistencia de la solidaridad cubana, puso en reversa el paso de la muerte.

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  3. Al punto di giungere a cinque mesi di convivenza con la pandemia, non dovrebbe essere già più il tempo di esortare al rispetto delle misure stabilite dal principio dallo Stato cubano per combatterla, quando rispettarle con assoluta risoluzione dovrebbe essere la regola.

    Anche se bene apprese e difese sino alla sazietà dalla maggioranza della popolazione, c’è sempre un gruppo che sfida il pericolo e violandole sostiene la negligenza come non fosse un grave reato mettere a rischio la vita degli altri e rovinare il lavoro ininterrotto del personale della salute che se si prende un breve periodo di riposo, lo fa per riprendere ogni giorno la marcia verso una battaglia, che non è per niente semplice, contro un nemico mortale e contagioso.

    È finito il tempo di spiegare quello che si diffonde in continuazione per tutte le vie possibili.

    E sta finendo quello di cercare di convincere gli increduli che loro negligenza costa molto cara (più di millemilioni di pesos messi a disposizione dallo Stato cubano per combattere la malattia) anche se questo non tocca un solo centesimo in nessuna tasca.

    Non è giusto, nè si può permettere che la più alte autorità di un paese realizzino in scenari molto complessi tante alternative, perché un gruppo di indolenti le rovinino.

    Pochi giorni fa, in meno di cinque chilometri di percorso abbiamo visto due portali pieni d persone che partecipavano a delle feste: uno vicino al mercato di Cuatro Caminos; e un altro in piena Calzada Ramón Pintó, nota come Concha, in Diez de Octubre.

    Da altri cronisti, uno che non ha potuto attraversare un passaggio in cui transita abitualmente per via di una festa per strada nel municipio Plaza, abbiamo saputo di queste “celebrazioni” e di altre che si realizzano ogni giorno davanti agli occhi di tutti.

    Ovviamente, i messaggi persuasivi indirizzati a far ragionare la popolazione non giungono sino agli irresponsabili, perchè quando giungono i dettagli sulla pandemia molti di loro dormono dopo le loro feste.

    Impedire questi comportamenti non può aspettare nemmeno un altro giorno.

    Non si può permettere che quello che entra dalla porta del bene collettivo scappi dalla finestra per il caos che alcuni provocano.

    Si dovrà tornare all’altoparlante ascoltata nei primi giorni in cui affrontavamo il coronavirus, al richiamo d’attenzione diretta e senza rossori, lì dove orecchie sorde distruggono il bene realizzato.

    E si dovrà capire che denunciare agli organi giudiziari, per il bene della vita, dove avviene il fatto che è un reato, è il modo più efficace di fermare quelli che s’impegnano ad provocare disgrazie.

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  4. El expresidente de Bolivia, Evo Morales, denunció este viernes que el Gobierno de facto de Jeanine Yáñez, en complicidad con los poderes militares, preparan un golpe de Estado para evitar que se efectúen las elecciones generales.

    "Denuncio que el General Iván Ortiz Bravo, jefe del departamento tercero del Comando de las Fuerzas Armadas, por instrucción del comandante en jefe de las Fuerzas Armadas, el general Sergio Carlos Orellana, tienen un plan de golpe de Estado", advirtió Morales.

    Durante un contacto con una emisora de radio local para emitir un mensaje en ocasión del 195 aniversario de las Fuerzas Armadas, el exmandatario reveló dicha información, que le llegó de "militares patriotas", según sus propias palabras.

    Evo Morales señaló que la intención es conformar un Gobierno civil y militar, con el presumible apoyo de Estados Unidos (EE.UU.). Y en tal sentido refirió que días atrás llegaron dos aviones de EEUU, trayendo material bélico, “no sabemos si es donación o es compra, están movilizados el grupo de reacción inmediata del ejército” acotó.

    De igual forma, reiteró la denuncia sobre el despliegue de francotiradores del regimiento de Challapata y Sanandita en la ciudad del Alto para reprimir las manifestaciones populares que exigen la no postergación de los comicios presidenciales.

    Además, aseveró que el Gobierno de facto está preparando un plan para tomar las instalaciones de algunas estaciones de radio. “Quieren tomar los medios de comunicación que informan la verdad y que nos dan cobertura” dijo.

    En tal sentido, pidió a las bases populares organizarse en comités de defensa o vigilias, para defender las radios comunitarias en el país, las cuales brindan una visión diferente de la realidad, a la que ofrecen los grandes medios de comunicación.

    Por otro lado, les hizo llegar sus felicitaciones a los soldados del Ejército que apoyaron su mandato para garantizar las nacionalizaciones, el proyecto económico.

    "A los militares patriotas que están en los cuarteles que están pensando más en su pueblo, liberarlo y no someterlo no reprimirlo, (...) a los soldados de la Patria que están al servicio de su pueblo, junto a su pueblo mil felicidades”, concluyó.

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  5. Spedide parole per descrivere la situazione , a mio parere per chi vorrà andare molto probabilmente chiederanno test di negatività 48 h entro la partenza, io dico che con questo virus bisogna conviverci e cercare si rispettare le regole che per alcuni molto ma molto difficile rispettarle , io dico che loro aspettano il turismo bassa stagione per farlo ripartire e per controllare meglio e per vedere come procedono le cose .
    Gabri Boselli

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  6. Credo che il loro grosso problema è che hanno pochi posti in terapia intensiva a causa di carenza di ventilatori e respiratori.
    Se non la bloccano sul nascere poi sono casini.

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    1. Cuba; Un'isola nel Sole io spero di partire con volo del 31 ottobre con iberia , perchè entro il 18 dicembre devo essere giù per sposarmi ho già tutte le carte pronte a cienfuegos
      Gabri Boselli

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  7. Spero per te ma la vedo complicata come tempistica.

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  8. Credo che per il 2020 non se ne parli.
    Giuseppe

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    1. Comincio a temerlo anche io, spero sempre per dicembre ma la vedo complicata

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  9. hola! è purtroppo un anno buttato, poi non li vedo ansiosi de turismo particular non è una priorità anzi rimarranno aperti ed aggiungeranno qualche cayos todo incluido. Enrico

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  10. Vero...i miei soliti 3/4 viaggi sono saltati.
    Un anno alla bonvys...quindi un anno di merda.
    Però passerà e torneremo a viaggiare.
    Noi.... 😂

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    1. caro milco tic toc tic toc con gli sgei che avrò potrò andare a cuba a vivere bene altro che viaggi al risparmio 3/4 magari mi compro la casa torino ma preferisco havana VERITAS

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    2. Povero Bonvys... dopo 15 anni vissuti come i barboni, guardando tutti che partivano e tornavano, stalkerando tagazzine col rischio di prenderle da tutti...un po di benessere anche se mortuario 😅😄 può farti bene.
      Certo I soldi si fanno anche lavorando ma bisogna saper fare qualcosa...non è il tuo caso... 😆

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  11. hai centrato perfettamente la loro preoccupazione.
    Ivan

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  12. de pinga <.....pero fa' bene Cuba andremo quando si potra'tanto e' nel nostro cuore .❤️❤️❤️❤️,
    Mauro

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  13. Meglio risolvere il tutto.
    Quando sarà andremo tranquilli

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    1. Certo herma,soprattutto per non portargli noi niente de contagioso ❤️🇨🇺
      Mauro

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  14. Ieri 93 casi no va tanto bene,

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  15. Con un comunicato sul proprio sito, il Toro ha comunicato ufficialmente quello che sarà lo staff tecnico per la stagione 2020/2021. Con l’arrivo di Marco Giampaolo ci saranno tanti cambiamenti, come normale accada con il cambio di allenatore, ma non mancano delle conferme rispetto all’ultima stagione. Rimarranno infatti in granata il preparatore atletico Paolo Solustri ed il preparatore dei portieri Paolo Di Sarno, legati alla società e presenti nello staff tecnico fin dai tempi di Gian Piero Ventura.
    DI SEGUITO LO STAFF TECNICO DEL TORO
    Allenatore: Marco Giampaolo
    Allenatore in seconda: Francesco Conti
    Responsabile Preparatori Atletici: Stefano Rapetti
    Preparatore Atletico: Samuele Melotto
    Preparatore Atletico: Paolo Solustri
    Collaboratore Tecnico: Daniele Croce
    Collaboratore Tecnico: Salvatore Foti
    Collaboratore Tecnico: Fabio Micarelli
    Preparatore dei Portieri: Paolo Di Sarno

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  16. Giampaolo il milan lo a cacciato dalla disperazione, mah

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  17. Qualunque allenatore è stato cacciato da qualche squadra...vedremo.

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