venerdì 8 gennaio 2021

VIETNAM/CUBA

L'altro giorno ho visto un documentario sul Vietnam, parlava del viaggio durato quasi 3 giorni di un treno super moderno da Hanoi a Ho Chi Min city. Deve essere un bel paese, al nord faceva un freddo becco mentre nel centro e nel sud si era costantemente intorno ai 30 gradi. Austera e molto Socialista la capitale, molto piu' occidentale, visti i suoi trascorsi, Saigon oggi rinominata come il padre della patria. Il Vietnam, quando l'ultimo elicottero statunitense decollo' fuggendo dal tetto dell'allora ambasciata, era un paese molto povero, devastato da due guerre, prima quella coi francesi e poi quella con gli Usa, entrambe vinte ma ad un prezzo altissimo. Appoggiato dai sovietici osteggiato dai cinesi con cui ci fu una brevissima guerra dopo che l'esercito vietnamita invase la Cambogia protetta dalla potenza asiatica. Ebbene quel paese col culo per terra, uscito da una devastante guerra civile, con tutti i problemi derivati da una riunificazione in pochi decenni e' diventato uno dei paesi al mondo in cui il pil cresce piu' velocemente. Ho Chi Min city e' una citta' piena di vita, street food ad ogni angolo di strada, ristoranti pieni di turisti, negozi di ogni tipo, tutti privati, nulla o quasi statale. Occorre dire che gli Stati Uniti, che hanno perso 52 mila giovani in quella inutile assurda guerra, ha presto ristabilito relazioni diplomatiche normali con Hanoi. Il Vietnam ha saputo creare un sistema economico che funziona bene senza rinunciare al Socialismo, anzi rafforzandolo ogni anno di piu'. La domanda e' piuttosto semplice, potrebbe Cuba incamminarsi su quella strada, creando uno sviluppo che aiuti tutta la popolazione? Puo' essere il Vietnam una sorta di modello per la maggiore delle Antille? Diciamo che Hanoi ha utilizzato il modello di sviluppo cinese come punto di riferimento iniziale per poi trovare la sua strada, la stessa cosa potrebbe fare Cuba. Il problema e' che i cubani, come popolo, non sono come i cinesi o i vietnamiti. Esiste in questi paesi asiatici una cultura del lavoro sconosciuta da quel lato del bloqueo, quelle tiendas, quei chioschetti da street food sono aperti 24 ore al giorno, turni da 12 ore, al termine del lavoro non resta molto per una vita privata, per fare gozadera. L'asiatico mette il lavoro al di sopra di ogni cosa, a Giaveno c'e' una tienda cinese aperta 360 giorni all'anno, fanno tutto loro, non hanno dipendenti tutto resta in famiglia. Ovviamente mandano una vagonata di quattrini in patria ai parenti oppure nei loro investimenti, perche' moltissimi alla fine tornano a casa. In quel documentario il protagonista lavorava su quel treno, era una sorta di controllore ma faceva anche molti altri lavori nelle carrozze, in 3 giorni avra' dormito pochissime ore, non ce lo vedo un cubano fare quel tipo di vita. Chiaramente i salari sono differenti, suppongo che lo stipendio statale, a differenza di Cuba, sia sufficiente per vivere in modo piu' che decoroso. Ci sono anche moltissimi investimenti stranieri sia al nord che al sud, la fama di paese buon pagatore aiuta chiunque voglia fare business a differenza di cio' che avviene a Cuba, ricordiamoci del discorso fatto sul gruppo di Parigi e dei debiti pregressi dell'isola con mezzo mondo. Oggi il Vietnam e' una potenza in Asia, uscito a pezzi da una guerra devastante ha saputo tirarsi su le maniche e ricominciare quasi da capo, senza mai mettere in discussione la guida Socialista del paese. Mettiamoci anche che il Vietnam come attrazione turistica ha perfino i tunnel che i Vietkong scavavano per combattere gli invasori, Cuba con tutto quel ben di dio di mare e non solo dovrebbe partire in nettissimo vantaggio dal punto di vista turistico. Eppure il rapporto qualita' prezzo degli alberghi vietnamiti, a leggere i report di chi c'e' stato, e' ottimo mentre la stessa cosa non si puo' dire della maggioranza degli hotel cubani. Si diceva che Fidel guardava all'Urss mentre Raul alla Cina, mi sembra che non si sia approdati a nessuna delle due sponde, anche perche' una e' saltata per aria sostituita dalla Russia con cui Cuba ha fraterni legami. Di ugualmente positivo c'e' stato l'approccio alla battaglia contro il maledetto virus che ha fatto pochissime vittime in entrambi i paesi, stando ai dati ufficiali. Vedremo se, in un futuro post covid e post Castro, Cuba riuscira' a fare quel passo necessario verso una forma di sviluppo economico compatibile con le scelte politiche fatte 62 anni fa. Se non fosse possibile occorrera' trovare una formula che salvaguardi l'economia senza mettere in dubbio il sistema politico.

23 commenti:

  1. La Banca finanziaria internazionale (BFI) di Cuba, una delle principali società del Paese che gestisce buona parte della contabilità di società e imprenditori esteri e si occupa di operazioni relative a joint ventures, è stata inclusa nella lista nera di Washington. Questa è l’ultima sanzione dell’amministrazione Trump per colpire l’economia cubana prima di lasciare il posto a Joe Biden. A questo, come rivelato questa settimana dal quotidiano The New York Times, se ne potrebbe aggiungere uno ancora peggiore nei prossimi giorni: l’inserimento dell’isola nella lista dei paesi sponsor del terrorismo. Attualmente composta solo da Corea del Nord, Iran e Siria, la lista prevede dure sanzioni che potrebbero essere complesse da smantellare per l’amministrazione del democratico Joe Biden, che ha già annunciato che il suo governo recupererà la politica di riavvicinamento con Cuba promossa da Barack Obama.

    Il 20 gennaio, giorno in cui Biden assumerà la carica di presidente degli Stati Uniti, è diventato una data fondamentale per i settori dell’attuale amministrazione interessati a silurare ogni avvicinamento a Cuba. Per mesi, e più ancora da quando Trump ha perso le elezioni, Washington ha iniziato una corsa frenetica per lasciare a Biden poco margine di manovra. Contro Cuba, in particolare, hanno imposto numerose sanzioni che vanno dal proibire agli americani di soggiornare negli hotel di stato fino al forzare la chiusura degli oltre 400 uffici che Western Union aveva sull’isola, un duro colpo alle rimesse inviate dagli emigranti. L’obiettivo è che quando la nuova amministrazione muoverà i primi passi per riprendere il percorso proposto da Obama, troverà tante mine che il cammino sarà lento o addirittura impraticabile.

    Venerdì 1° gennaio il governo cubano ha condannato l’inserimento della BFI nell’elenco delle società cubane con cui agli americani è vietato fare affari e ha accusato Washington di “inasprire il blocco” per aumentare l’assedio finanziario e soffocare il Paese. L’ argomentazione del Segretario di Stato Mike Pompeo quando ha annunciato la misura era che la BFI è controllato dalla corporazione militare GAESA e che le sue “operazioni avvantaggiano in modo sproporzionato i militari cubani piuttosto che gli uomini d’affari indipendenti, promuovendo repressione del popolo cubano e finanziamento delle ingerenze di Cuba in Venezuela”. La stessa giustificazione è stata utilizzata per inserire nella lista nera la società finanziaria cubana FINCIMEX, che ha causato la chiusura degli uffici della Western Union.

    “Questa misura può rappresentare una grande difficoltà per le aziende e gli imprenditori, in quanto alcune banche estere con cui operiamo possono ora temere di essere sanzionate da Washington”, dice al quotidiano El País un uomo d’affari con una società stabilita da anni sull’isola. “L’unica cosa buona è che dal 20 gennaio tutto questo cambierà”.

    Biden ha già dichiarato che metterà fine alla politica di ostilità e sanzioni di Trump e, dicono gli analisti, inizierà presto a sciogliere il groviglio di misure imposte dal suo predecessore in questi quattro anni, come la restrizione delle rimesse, il divieto di voli, navi dirette e da crociera, la chiusura del Consolato o l’eliminazione del cosiddetto “People to people”, la modalità di viaggio “arricchimento culturale” che la maggior parte dei nordamericani utilizzava per recarsi sull’isola. Molte di queste misure possono essere smantellate in tempi relativamente brevi, ma altre, secondo gli esperti nelle relazioni USA-Cuba, sono più complesse da revocare, come rimuovere le società GAESA dalla lista nera di Washington.

    Il New York Times ha pubblicato questa settimana un’esclusiva in cui anticipa che Pompeo dovrà decidere nei prossimi giorni se includere Cuba nella lista degli sponsor del terrorismo. Obama ha rimosso l’isola dalla lista nel 2015, durante il processo di ristabilimento delle relazioni diplomatiche.

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  2. Cuba è l’isola solare e ricca di storia che tutti conoscono, ma protagonisti del paesaggio sono anche gli straordinari esemplari della flora e della fauna dominati da un cielo sempre limpido e tutelati nei Parchi Nazionali, ma anche nelle Riserve, nelle Oasi faunistiche e nei Giardini botanici come quello dell’Orquideario che accoglie oltre 700 specie di orchidee provenienti da tutto il mondo e delle quali 250 sono autoctone dell’isola.
    Ma i Parchi Nazionali a Cuba offrono anche straordinarie specie di volatili per gli amanti dell’ornitologia, cascate e litorali abbracciati dalle mangrovie, grotte con dipinti rupestri preistorici e alberi e fiori legati indissolubilmente alle leggende e alla storia del Paese.

    Parchi Nazionali a Cuba
    parchi nazionali cubaCuba riconosce il valore della biodiversità presente nel proprio territorio attraverso lo SNAP, il Sistema Nazionale di Aree Protette che comprende più di 250 zone tra aree naturali, terrestri e marine che corrispondono ad oltre il 20% dell’isola e in cui è garantita la protezione e la conservazione delle risorse naturali.

    La missione principale dello SNAP è proprio quella di tutelare, attraverso la protezione e conservazione delle risorse naturali, il patrimonio nazionale per l’uso attuale e delle future generazioni, come parte dello sviluppo sostenibile del Paese.
    fenicotteri cubaI Parchi nazionali sono 14 mentre le Riserve della Biosfera sono 6; a queste si aggiungono le Riserve naturali, le Risorse Floricole e le Oasi faunistiche che accolgono un ricco patrimonio amministrato con attenzione, rispetto e sapienza.

    Nel Parco Nazionale Ciénaga de Zapata nella zona meridionale della provincia di Matanzas è possibile ammirare la grande varietà dell’avifauna di Cuba.
    Nel Parco si conta che vivano indisturbate oltre 175 specie di uccelli tra i quali vi è il piccolissimo Zunzuncito, il più piccolo colibrì del mondo, una specie autoctona che vive in zone boscose.

    Trogone cubanoAltre meraviglie ornitologiche sono il Picchio della Carolina, il Cartacuba, lungo appena pochi centimetri e il Trogone cubano, considerato l’uccello nazionale per via dei colori del suo piumaggio che ricalcano quelli della bandiera nazionale.

    Il Parco Nazionale di Caguanes si trova nelle zone più remote della costa settentrionale ed è stato dichiarato Riserva della Biosfera dall’UNESCO grazie alla sua natura incontaminata e proprio per questo è considerato un luogo perfetto per gli amanti dell’ecoturismo.
    Le mete predilette per questo tipo di turismo sono le riserve che consentono di scoprire le specie marine che popolano le acque calde e cristalline delle zone litoranee tropicali.

    Qui si trovano anche la palude della Guayabera e le celebri grotte che formano un sistema di caverne e gallerie collegate.
    grotte del Parco Nazionale di CaguanesLe grotte del Parco Nazionale di Caguanes sono un grande ecosistema di caverne, con 11 chilometri di gallerie sotterranee, che conservano il legame storico con le popolazioni primitive che passarono per la zona e lasciarono immagini rupestri dipinte sulla roccia.

    Chi è interessato al turismo d’avventura può vivere un’intensa esperienza visitando le grotte e in seguito tornare in superficie per lasciarsi ammaliare dalla bellezza dei fenicotteri rosa che abitano indisturbati il parco.

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  3. L’avvocato Mauricio D’Alessandro ha rivelato che l’eredità di Diego Armando Maradona comprende anche una casa all’Avana regalatagli da Fidel Castro. Uno dei figli del Lider Maximo avrebbe contattato il legale del Pibe de Oro, Matias Morla, per “ricordargli che il padre gli aveva dato un immobile contenente una dozzina di oggetti della stella del calcio, tuttora conservati a mo’ di museo”. Foto, lettere di alcuni leader mondiali o anche dei muri dipinti dallo stesso Maradona: “Si alzava al mattino e iniziava a verniciare, scrivendo messaggi come ‘Fidel, ti amo’”.


    Video inedito di Maradona: terzino sinistro con la Juve

    L'amicizia tra Maradona e Fidel Castro
    L’eredità del Diez è ancora difficile da calcolare, tante le proprietà e i beni in giro per il mondo. Maradona era arrivato nella capitale cubana nel gennaio del 2000 per disintossicarsi nella clinica di ‘La Pradera’: lui e il lider maximo si conobbero nel 1987, da allora tra i due ci fu un contatto continuo. Nel 2005, nel corso della sua trasmissione "La noche del 10", Maradona intervistò Castro. "È il più grande della storia", disse l'argentino di Fidel, che ricambiò con un "Sei il Che Guevara dello sport". E il Pibe de Oro, non a caso, si era fatto tatuare entrambi su un polpaccio e su una spalla.

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  4. El Presidente de la República, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, asistió en la mañana de este lunes al acto por el quinto aniversario de la fundación de la Clínica Internacional Siboney, institución especializada en servicios de medicina estética y de calidad de vida, la cual contribuye a que Cuba sea un destino seguro para quienes la visitan y, a la vez, aporta a la economía y al sostenimiento del Sistema Nacional de Salud.

    Luego de recorrer varios de sus departamentos — donde se atienden fundamentalmente a pacientes y clientes del Cuerpo Diplomático Acreditado en Cuba, de la Zona Especial de Desarrollo Mariel (ZEDM) y extranjeros que residen o visitan la capital del país —el Jefe de Estado encabezó la celebración en ese importante centro exportador de servicios, junto a un centenar de trabajadores y sus familiares.

    Según señaló la directora María Isabel Martínez Martín, el colectivo arribó a este quinto año siendo la institución de Salud con mejores resultados en la exportación de servicios médicos durante el año pasado en Cuba, con aportes que superan la cifra de 764 000 dólares.

    En el 2020, agregó, en la Clínica se atendieron 7 513 pacientes y clientes más que en el año precedente. A la par, se han firmado 88 contratos con empresas mixtas y extranjeras; y se ampliaron las líneas de negocios, de manera especial en la modalidad de frontera.

    La doctora Martínez Martín especificó que la institución se ha convertido en el principal proveedor de salud a la ZEDM, con lo cual han ayudado a que la Isla sea también un destino seguro para la inversión extranjera en materia sanitaria y en la seguridad de sus trabajadores.

    En estos tiempos de la COVID-19, señaló luego a la prensa, la Clínica no ha detenido su trabajo. Aquí se hace, dijo, la toma de muestras para el procesamiento de los PCR a los extranjeros que van a viajar y de los de las misiones estatales que se tienen que aislar.

    Nuestro personal ha estado laborando directamente en el enfrentamiento a la epidemia y “nos hemos convertido en los asesores de este tema para las empresas extranjeras ubicadas en el Mariel”, aseveró.

    En esta fecha del quinto aniversario de la apertura de la entidad, que contó con la participación del viceprimer ministro Roberto Morales Ojeda, y el titular de Salud Pública, José Angel Portal Miranda, se reconoció la trayectoria de tres trabajadores con la distinción “Manuel Piti Fajardo Rivero”, que otorga el Sindicato Nacional de Trabajadores de la Salud, por la permanencia en el sector durante más de 20 años. Asimismo, fueron estimulados cerca de una treintena de fundadores.

    La institución cuenta con profesionales altamente calificados y con más de dos décadas de experiencia en la atención médica internacional, adquirida como parte de la participación en el Programa de Atención a los Niños de Chernóbil, considerado génesis histórica de la Clínica de Siboney. Su sede principal está en el municipio capitalino de Playa y cuenta con un Consultorio Médico en la ZEDM y un Centro Internacional de Salud y Calidad de Vida en Tarará, al este de La Habana.

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  5. Hola. Sono stato in Vietnam nel 2004 ed era tutto all inizio e comunque si vedevano molti cantieri aperti. Mi sorprese vedere in una arteria principale di Ho Chi Min city persone venute dalle campagne che alle 11 di sera vendevano i loro prodotti ed avevano delle brandina per pernottare fino alla vendita di tutti i prodotti. Stessa cosa mi sorprese facendo una escursione alle 5 del mattino le strade erano già un bruciare di persone in attività.Itrasporti anche pubblici efficienti e i treni puntuali e puliti.Popolazione accogliente, donne anche carine non tutte, ristoranti da me frequentati spartani ma buoni ed economici,oltre una cucina buona e varia non come la cubana che non disprezzo ma dopo 2 settimana mi annoia perché priva di fantasia. I bagni alle stazioni puliti e funzionanti.Spero di sbagliarmi ma vedo impossibile per Cuba solo avvicinarsi a quel modello anche perché salvo eccezioni che pure ci sono il cubano è un fancazzista informale sul lavoro e lo è anche in maggioranza quando emigra a Miami dove lo pagano meglio. Il Vietnam è anche bello e interessante dal punto di vista ambientale e culturale oltre a quei tempi molto economico, ora penso un po' meno.Molto toccante il museo della guerra è i cunicoli dei viet con. Merita sicuramente un viaggio.Manu

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  6. È parecchio tempo che penso di farci un salto...

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  7. Aston pensa che bello andare dove hanno preso a calci in culo gli americani. Giuseppe

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    1. Lo hanno fatto sul serio.
      A parte l'atomica gli hanno tirato di tutto ma sono finiti a scappare come topi.

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  8. Questo pezzo è stato pubblicato in INTOPIC CUBA
    Grazie ai gestori del sito.

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  9. F.A CUP

    Aston Villa-Liverpool

    A causa di mezza squadra col Covid giochiamo con la Under 23

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    1. Gol di Manè
      0-1 Liverpool

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    2. Al ‘40arriva il pareggio, Barry.
      1-1

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    3. Iniziato il secondo tempo, si tiene fino al 60’ poi arriva il gol di Winaldum
      E dopo 5 minuti ancora Manè
      1-3
      E arriva anche il gol di Salah
      1-4

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    4. Finisce 1-4
      Applausi comunque per i giovani Villans che tengono botta. Nel secondo tempo entrati anche degli under18.
      Alcuni tra i più grandi fra 1/2 anni li vedremo in prima squadra

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  10. buona serata sono gianni milco ti racconto un anedotto circa 10 anni fa sono stato in Vietnam in un tour. nella cittadina di mare in cui siamo stati ,mi sveglio di notte verso le 4 ,la mia camera dava sulla battigia e vedo una processione di vietnamiti che camminava al primo acchitto mi sembravano guerrieri ,a colazione parlando con la guida mi disse che in ogni angolo della cittadina e coperto di altoparlanti e servono per comunicare alla popolazione tutto quello che devono fare 1) al mattino levata presto e camminata lungo la spiaggia aiuta a star meglio, questo per dirti che tieni razon

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  11. Gli orientali, giapponesi compresi, hanno un grande spirito di comunità

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  12. Aggiungo anche il fatto che il Vietnam è il paese che ha affrontato meglio il covid...credo che abbia il minor numero di morti,nel mondo(una ventina...!) Bello quel documentario...era sulla Effe.."Straordinari viaggi in treno" blanco79

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  13. Scusa,l'avevi già detto te il fatto dei pochi morti da covid...me lo ero perso...blanco79

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    1. Si l'ho scritto ma non sapevo che erano solo una ventina i morti. 👍

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  14. Questo pezzo è stato pubblicato in BLOGRAMA
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  15. Nuovo post sul blog Guascone
    https://milcofasano.blogspot.com/2021/01/decenni.html?m=1

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  16. Vietnam regala ogni anno tonelate di riso a cuba per la povera gente governo ché fa lo vende, 2 anni fa mi informato per mandare la mia vecchia fiat tipo a cuba me metto in contatto con ambasciata cubana a Roma la fine mi costava 3000 euro li ho mandati a cagare si sono incazzati perché li ho mandati a cagare

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  17. Questa di potere inviare auto da qua mi giunge nuova...

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