venerdì 16 luglio 2021

CUBA E IL MONDO

Sono passati oramai alcuni giorni dalle manifestazioni di domenica, ho scritto il pezzo precedente cercando di vedere le cose da entrambe le barricate anche se, confesso, ho fatto una certa fatica. In questi giorni mi hanno cercato in molti per sapere se avevo delle notizie su Cuba REALI perche' la maggior parte della gente con qualche neurone disponibile non crede al mainstream della italica stampa, fa bene. Mi sono messaggiato con un paio di amici italiani residenti che vivono all'Avana, uno mi ha detto l'esatto contrario dell'altro giusto per sottolineare la confusione che regna nell'isola. Ho scritto che le proteste erano pilotate da fuori, come vi dimostrero', ma mai ho affermato che la maggior parte della gente non sia scesa in piazza spontaneamente stanca di una situazione diventata poco sostenibile. Ricordo che un buon 16% votò NO alla nuova Costituzione, parliamo di circa un milione di abitanti, che ci sia gente che non apprezza il governo direi che è nei numeri. Ma se tutti si trovano alla tal ora nel tal posto e' perche' qualcuno ha detto di trovarsi alla tal ora nel tal posto, questo lo capisce anche un idiota. Un mio amico che passa 6/7 mesi ogni anno a Palma Soriano mi raccontava di come nei siti che dovrebbero servire ad acquistare e comperare da alcuni giorni da Madrid e Miami arrivavano annunci appunto di ritrovi in tal luogo alla tal ora esattamente come vi dicevo prima. Nel nostro attivo gruppo su Telegram, visto che tutti abbiamo contatti VERI E REALI ci scambiamo informazioni di prima mano, non le solite cazzate che si leggono in giro.Vorrei poi capire perche' Cuba deve, ancora una volta, essere considerata un paese su Marte in cui non valgono le regole che governano tutti i paesi del mondo. Se in qualunque paese dei manifestanti ( a proposito...se ci sono manifestanti por la calle dov'e' la dittatura? In Argentina e in Cile con Pinochet la gente spariva di notte per non riapparire piu' e non c'erano certo manifestazioni di piazza) rovesciano auto della polizia, tirano sassi, assaltano, devastano e saccheggiano negozi come pensate reagira' la polizia di quei paesi?In Italia col G7 cosa e' successo? Con La Tav? In Francia coi gilet gialli? In Usa con le manifestazioni dei neri? In Colombia e Cile dove la polizia spara ad altezza d'uomo? Quindi la prima cosa che il governo deve fare e' RIPRISTINARE L'ORDINE NELLE STRADE E NELLE CITTA' CUBANE costi quello che costi, esattamente come avviene in ogni paese al mondo. I messaggi che arrivano parlano di alcuni giovinastri che vogliono spaccare tutto, saccheggiare e rubare, dall'assaltare i negozi a farlo nelle case private il passo e' molto breve. Nessuno nega che la situazione del paese sia complicata ma tutto quello che e' accaduto ha una regia che nel prossimo pezzo andro' a spiegarvi nei dettagli. Vado a Cuba da 21 anni non ho mai visto la polizia esagerare o uscire dai binari ma quando ti prendono a sassate o a sprangate allora le cose cambiano, il livello sale. Molti di voi Cuba non la conoscono per niente, nessuno sa cosa sono e come funzionino le milizie civili, nessuno o pochi sanno quali realmente sono le funzioni di un CDR in casi come questi. Cuba sa come difendersi in modi che non potete immaginare. Ha resistito alla più poderosa nazione al mondo per oltre 60 anni, non saranno questi a fregarla. Ho letto gli articoli di tutti i nostri giornalai a gettone in cui si sparava a zero contro il governo cubano, persino Berlusconi....e dico Berlusconi si e' sentito in dovere di dire la sua, della UE meglio non parlare proprio. Il PD e' una vergogna per chiunque abbia anche solo mezza idea di sinistra, la sola sinistra schierata accanto a Cuba e' quella del mio Amico e Segretario Marco Rizzo e di pochi altri, per il resto solo vergogna. Io voglio una Cuba migliore, una Cuba dove tutti possano acquistare i beni necessari e non soltanto quelli che hanno una tajeta in MLC, voglio una Cuba che vaccini i suoi cittadini e che non debba piu', per necessita', aprire le porte ad impestati turisti russi, ma questo Cuba non puo' farlo se viene strangolata. La gente normale di Cuba non e' ossessionata dai videos come lo siamo noi da questo lato del bloqueo, vuole solo lavorare in pace, crescere i propri figli e avere quello che serve per vivere decentemente, il resto sono solo cazzate.

DIARIO DI BORDO

SPAGNOLO

40 commenti:

  1. ALESSANDRO DI BATTISTA
    Vi sta a cuore Cuba? Benissimo. Allora informatevi sul “bloqueo”, una vergognosa e ripetuta violazione dei diritti umani che va avanti da 60 anni. Leggete pezzi di giornalisti davvero indipendenti che raccontano indicibili verità nell'era della pavidità giornalistica. Verificate le condizioni di vita di milioni di bambini in centro e sud America, bambini fantasma perché vivono in Paesi amici dell'occidente, dove nessun politico ha osato nazionalizzare risorse naturali o industrie strategiche. Ci ho scritto articoli su articoli, ho visitato le comunas di Medellin, i bordos di San Pedro Sula, El Chorrillo a Panama, El Gallito a Città del Guatemala. Tutti paesi satellite degli USA, andate a vedere (con precauzione) come vivono le persone, se hanno lavoro, medicine, “libertà”. Ipocriti, fino a ieri Cuba non esisteva, oggi dal Dipartimento di Stato USA si decide di attaccare mediaticamente e milioni di pecoroni vanno dietro alle notizie che l'establishment decide di dare. Nulla è stato più violento dell'embargo a danno del popolo cubano. Combattete affinché questa porcata immonda finisca, poi giudicheremo come in qualsiasi altro Paese le azioni del governo. In tutto ciò in Colombia, dove le decisioni politiche vengono prese dopo essersi consultati con Washington, da mesi vanno avanti proteste popolari nel silenzio della comunità internazionale. Pochi giornalisti hanno il coraggio di riportare le notizie e, credetemi, ci sono eccome notizie da raccontare. Giovani attivisti spariti durante le proteste vengono ritrovati in mezzo ai campi assassinati, alcuni decapitati. Ma la Colombia è un Paese “allineato” e certe vergogne vanno tenute nascoste. Sono tornati i paramilitari (i paracos) con le loro pratiche omicide che in Colombia ricordano tutti quanti. Cuba ha 1000 problemi e 1000 limiti e senz'altro molti dei manifestanti hanno le loro ragioni. Ma è profondamente vile ed ingiusto ignorare una serie di conquiste che la perseveranza del popolo cubano ha permesso e soprattutto il fatto che tali conquiste siano state realizzate contro tutto e tutti, in una piccola isola che non ha risorse naturali a parte il coraggio del suo popolo. Ormai è chiaro che se poteri mediatici si uniscono ad influencer (spesso ignoranti come capre) e decidono di “piazzare” un tema quel tema viene piazzato, spesso e volentieri a discapito della verità o comunque di altri sacrosanti punti di vista. Mai come oggi siamo obbligati all'approfondimento, alla scelta accurata di giornalisti che amano raccontare e dunque amano i lettori, alla sovranità culturale e all'indipendenza mentale.

    P.S. Leggete (pubblicato nei commenti) un meraviglioso pezzo di Gianni Minà. Un abbraccio a tutti!

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  2. ORA BASTA/GIANNI MINÀ
    Sessant’anni e 12 presidenti fa, scattava l’embargo nordamericano a Cuba. Obama, nel dicembre 2014, dichiarò: “Abbiamo fallito, non abbiamo piegato Cuba. E’ ora di cambiare”.

    I cubani avevano dimostrato, in tutti questi anni, dopo aggressioni subite, contrarietà e sacrifici, di voler rimanere fedeli ai loro ideali di indipendenza e giustizia sociale, secondo un modello economico socialista. Cuba non solo non è collassata, ma ha dimostrato come l’embargo economico a un popolo è una delle forme di pressione “diplomatica” tra le più crudeli mai conosciute.

    Cuba è sopravvissuta sia al fallimento del socialismo reale, sia a quello del neoliberismo reale, le cui storture, la miseria, la violenza sono state risparmiate a questo popolo, nonostante le difficoltà oggettive di chi vive sempre più asserragliato e praticamente alla fame.

    I cubani in tutto questo tempo hanno dimostrato che non hanno vissuto in un “gulag tropicale” come i media hanno sempre voluto descrivere questa piccola isola in maniera capziosa: non si sopravvive alla crudezza del periodo speciale, con turisti che vanno e vengono, senza un consenso di massa che non è basato sulla repressione.

    Né gli Usa hanno mai voluto riconoscere la Rivoluzione e il suo corso storico.

    La diplomazia nordamericana è costruita anche di termini usati come bastoni: per loro dittatura è tutto ciò che è diverso dalla loro ideologia neoliberale, il concetto guevariano dell’hombre nuevo, dell’uomo al centro, una forma diversa dello Stato e soprattutto il concetto di democrazia e di autodeterminazione sono quasi spazzate via dall’odio verso tutto ciò che “puzza” di comunismo.

    Gli Stati Uniti hanno sempre tentato di gettare fango sulla reputazione di questa piccola Isola che non ha nessuna ricchezza, né materie prime su cui fare affidamento, ma solo la potenza della propria cultura e delle proprie idee: un prestigio “morale” che tutte le nazioni povere, tutti i popoli del Terzo Mondo riconoscono a Cuba.

    Nel 1998, grazie anche all’aiuto di un terzo attore, il Vaticano, Karol Wojtyla aveva aperto Cuba al mondo (“e il mondo si apra a Cuba” come disse papa Giovanni Paolo II in un suo discorso storico), Joseph Ratzinger aveva messo fine al conflitto tra Santa Sede e Cuba e ultimamente Papa Francesco (che, con la confidenza di un amico, aveva chiesto a un Fidel anziano, di pregare per lui) aveva dato una spinta potente per farci tutti sperare, finalmente, in un miglioramento delle relazioni tra Cuba e Stati Uniti, con il Presidente Obama che aveva deciso di ripristinare le relazioni diplomatiche interrotte dal ’61.

    Ma se Obama aveva teso una mano a Cuba, Trump prima e Biden ora, hanno usato e usano la loro politica destabilizzante per strangolare definitamente questa piccola nazione. Obama all’epoca aveva comunque chiarito che non si stavano cambiando gli obiettivi che regolano la politica estera nordamericana, basata sul suo modello di democrazia, ideale per il mondo intero e fondata sulla ideologia neoliberista. Semplicemente confermava “un cambiamento di metodo nell’approccio”. Oggi sta davanti agli occhi di tutti il metodo degli ultimi due presidenti: l’aggravamento del blocco economico e l’incitamento ai disordini tramite i social network....

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  3. ... Se Obama, nel discorso sullo Stato dell’Unione, affermava l’esigenza di “mettere fine a una strategia che doveva terminare da tempo” chiedendo “la fine di mezzo secolo di politica fallimentare nei riguardi del cortile di casa” oggi, in tempo di pandemia che ha messo in ginocchio tutto il mondo, Trump ha inserito circa 240 restrizioni in più su quella che è la legge più iniqua, dopo la Legge Torricelli, la Legge Helms-Barton.

    Nel 1992 Bush padre, con la Legge Torricelli, non solo aveva inasprito il blocco economico dando vita a uno dei periodi più bui di Cuba, il “periodo speciale”, ma per la prima volta aveva violato il diritto internazionale. Ogni legge promulgata in qualsiasi paese, infatti, non può essere applicata fuori dai propri confini; la legge Torricelli invece è estesa a tutti i paesi del mondo, per cui, ad esempio, se una qualsiasi nave entra nei porti cubani, è vietato entrare negli Stati Uniti nei 6 mesi successivi. In questo modo le compagnie di navigazione preferiscono non commerciare con Cuba e Cuba, che è un’isola, deve pagare a caro prezzo far consegnare le merci sulla sua terra. Questa legge prevede sanzioni anche verso chi fornisce assistenza ai cubani: se un paese dà 100 milioni a Cuba, gli Usa riducono di 100 milioni gli eventuali aiuti a questo paese[1].

    Nel 1996 Clinton adottò la Legge Helms-Burton che oltre ad essere extraterritoriale è pure retroattiva. Anche questo è vietato dal diritto internazionale.

    Nel 2004 il sadico Bush figlio, con la sua “Commissione assistenza per una Cuba Libera” aveva imposto ai cittadini cubani residenti negli Usa il rimpatrio solo per 2 settimane ogni 3 anni, provando però che fosse un parente stretto di una famiglia residente a Cuba. Aveva ridotto a 100 dollari la rimessa mensile; se però i parenti erano iscritti al partito comunista, l’importo si riduceva a zero.

    Nel 2006, poi, le restrizioni si erano aggravate, le aziende dovevano scegliere: o si commercia con Cuba o con gli Stati Uniti. Per commerciare con gli Stati Uniti bisognava (e bisogna) dimostrare che i prodotti venduti non contengano nulla di origine cubana; addirittura, il consumo di prodotti cubani per i cittadini statunitensi fa rischiare loro sanzioni e/o 10 anni di galera.

    Oggi le 240 misure contro Cuba imposte dall’amministrazione Trump pesano come una pietra tombale ed hanno l’unico obiettivo di strozzare economicamente il Paese, sovvertire l’ordine interno, creare una situazione di ingovernabilità e rovesciare la Rivoluzione...

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  4. ... Parte di queste sanzioni riguardano il Titolo III della Legge Helms-Burton che permette ai cittadini americani, o cubani divenuti poi americani, di fare causa a compagnie accusate di «trafficare» con le proprietà confiscate dal governo cubano. La decisione di consentire azioni legali nei tribunali statunitensi ha un impatto negativo sulle prospettive di attrazione di investimenti esteri, che si aggiunge agli ostacoli già esistenti a causa del quadro normativo del blocco. Finora ci sono 28 procedimenti legali avviati nei tribunali statunitensi. Il collega Da Rin sul Sole 24 Ore elenca alcuni casi paradossali. [2]

    Riguardo ai viaggi, la creazione dell’elenco degli alloggi vietati a Cuba, che comprende 422 hotel e case in affitto, ha scoraggiato i turisti. Sono stati anche cancellati i voli regolari e charter per l’intero Paese, ad eccezione dell’Avana, le cui frequenze sono state anch’esse limitate. In questi 240 “aggiustamenti” è compresa la decisione di limitare l’importo delle rimesse a mille dollari al trimestre, la sospensione delle rimesse non familiari e il divieto di inviare denaro da paesi terzi attraverso Western Union, hanno imposto ulteriori limitazioni al reddito di molti cubani. Ed anche la creazione da parte del Dipartimento di Stato dell’”Elenco delle entità soggette a restrizioni cubane”, con la quale alle persone soggette alla giurisdizione statunitense è vietato condurre transazioni finanziarie dirette. Le società incluse nell’elenco sono 231. In questo settore, è sorta la decisione di non rinnovare la licenza di attività a Cuba della compagnia alberghiera Marriott International, al fine di seminare un clima di incertezza nella comunità imprenditoriale.Durante l’amministrazione Trump ha avuto luogo una meticolosa persecuzione delle operazioni bancarie-finanziarie di Cuba e un notevole aumento delle segnalazioni di chiusura di conti bancari, negazione delle transazioni e altri ostacoli incontrati dalle rappresentanze diplomatiche e commerciali all’estero.Parallelamente alla strategia contro il Venezuela e con il pretesto della presunta ingerenza di Cuba in quel paese, sono state adottate misure contro navi, compagnie di navigazione, compagnie di assicurazione e riassicurazione legate al trasporto di carburanti. Solo nel 2019 sono state penalizzate 53 navi e 27 compagnie. Notevoli anche le pressioni contro i governi che registrano o segnalano le navi. Infine, l’11 gennaio di quest’anno Cuba è stata inserita nell’elenco degli Stati che sponsorizzano il terrorismo; tre giorni dopo figura nell’elenco degli Avversari Esteri del Dipartimento del Commercio, in virtù di un ordine esecutivo firmato da Trump.Per quanto riguarda la sanità, gli Stati Uniti hanno spinto per la fine degli accordi con diversi paesi e hanno aumentato la pressione sulle organizzazioni multilaterali. Questa politica iper-aggressiva si traduce nell’assurda situazione in cui questa Isola dei Caraibi ha creato più di un vaccino contro il Covid, ma non può vaccinare la popolazione perché non ha le siringhe necessarie (o, ad esempio, gli elettrodi pregellati o i cateteri cardiaci pediatrici o il banale gel per le ecografie) perché non c’è nessuna azienda disposta a rischiare uno stop commerciale di sei mesi per venderle a Cuba. Noi italiani, i medici cubani della brigata Henry Reeve (voluta da Fidel Castro nel 2005 per le emergenze e le epidemie, soprattutto di ebola, in Africa) nel momento più tragico della pandemia li abbiamo conosciuti: sono venuti a Crema, ad aiutare nell’ospedale da campo e se ne sono andati a epidemia rientrata. Ma il contrasto tra la storica narrazione su Cuba e l’umanità di queste persone che hanno aderito alla nostra richiesta di aiuto in un momento terribile per il nostro Paese, è stato troppo scandaloso per alcuni: ultimamente alcuni dei nostri media mainstream hanno sporcato di fango anche loro, scambiando il lavoro solidale come una forma di schiavitù, sostenendo che sono stati obbligati dal regime cubano a lavorare gratis o sottopagati.

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  5. ... Sto aspettando con ansia la ribellione di tutti i volontari e operatori di pace che, per un proprio ideale religioso o politico, portano avanti un progetto di vita solidale.

    Eppure, il Parlamento Europeo, stritolato da tempo tra gli interessi Usa e il nuovo, rampante capitalismo cinese, ha pensato bene di approvare un progetto di risoluzione intitolato “Sui diritti umani e la situazione politica a Cuba” che indica anche questo aspetto sul lavoro dei medici cubani, presentato da Vox (Spagna), Fratelli d’Italia e HSP-AS (Croazia), dal gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, dal PiS polacco, dal Partito Popolare spagnolo (PP), dall’alleanza liberale Renew Europe, a cui appartiene anche la FDP tedesca e dall’Osservatorio cubano dei diritti umani, una delle tante organizzazioni controrivoluzionarie finanziate dai contribuenti statunitensi. L’Osservatorio cubano dei diritti umani, infatti, ha ricevuto dalla NED (National Endowment for Democracy) nel 2017 più di 120mila dollari per le sue azioni sovversive contro il governo cubano.

    Ultimamente, nel panorama internazionale, stiamo assistendo all’aumento di una certa confusione informativa proveniente da realtà non governative. Nella rivista “Latinoamerica e tutti i Sud del mondo” di cui sono stato direttore ed editore dal 2000 al 2015, avevo spiegato con molta preoccupazione il caso di Reporter sains frontieres nei confronti di Cuba, il cui direttore, Robert Menard, nel 2008, si dimise per andare nelle fila del Front National di Le Pen.

    La risoluzione, poi, è passata con 386 voti a favore, 236 contrari e 59 astensioni. Non è stata quindi causale questa votazione, ma una precisa posizione politica, avvallata anche dall’Italia, con la votazione contraria, il 26 marzo scorso, assieme ad altri 14 paesi, contro la risoluzione presentata al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite sulle “ripercussioni negative delle sanzioni economiche nel godimento dei diritti umani che esorta gli Stati ad eliminare, interrompere l’adozione, il mantenimento o l’applicazione di sanzioni verso altri paesi”. Il blocco economico, però, è una sanzione applicata dagli Stati Uniti contro Cuba; votando contro la sospensione delle sanzioni la Comunità Europea conferma la necessità del blocco quale forma di pressione verso il governo cubano.

    Super efficienti quindi per quanto riguarda la situazione “dei diritti umani a Cuba”, ma sordi e duri di cuore ai continui richiami del nostro Paese e di ong sui diritti umani calpestati dei migranti che solcano il Mediterraneo per avere una speranza di vita, in balia di scafisti senza scrupoli e trovando spesso la morte ad accoglierli. Ma la comunità Europea, ultimamente, sta vivendo momenti di forte imbarazzo, perché il loro ambasciatore all’Avana, Borrell, in una intervista, non se l’è proprio sentita di considerare Cuba una dittatura. Rumori di straccio di vesti da Bruxelles, ma senso della vergogna, zero...

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  6. ... A proposito, la ormai storica generosità degli abitanti di Lampedusa, che da anni accolgono i vivi e i morti che il mare sputa quasi ogni giorno, come la vogliamo considerare? Sfruttamento? Lavoro mal retribuito? Schiavitù? Alla coscienza di ognuno la risposta. So solamente che quindici anni fa scrivevo una facile profezia sul mare di gente disperata che ci avrebbe sommerso, stretta tra una morsa fatta di guerre “portatrici di democrazia” e sfruttamento atavico del loro territorio.

    In questi ultimi giorni stiamo assistendo, su Cuba, alla tempesta perfetta: un grosso focolaio di covid 19 scoppiato a Matanzas (il governo ha inviato due brigate di 60 medici per alleggerire gli ospedali quasi al collasso); la quotidianità resa sempre più difficile, quasi impossibile per la difficoltà a reperire beni di prima necessità, ma anche per via dei trasporti, diradati perchè la benzina scarseggia da tempo; l’aggressività della disinformazione che parte da Miami e si ingigantisce sui social network, proteste fatte passare per “assalto al regime castrista”, false notizie sull’ipotetico appoggio degli artisti più prestigiosi. La musica unisce, la musica divide, pare.
    Buena Fe, insieme a un folto gruppo di artisti, ha confermato la sua posizione e appartenenza di sinistra davanti alle telecamere della televisione cubana. Il cantante, che gode della simpatia di milioni di followers dentro e fuori l’Isola, ha rimarcato: “Questo Paese va difeso per convinzione. Guai a chi sbaglia e crede che tutti noi che difendiamo la Rivoluzione siamo degli stronzi. Attenzione a questo! (…) Qui ci sono tante persone che si sono suicidate per questo Paese, la nostra stessa famiglia. Quello stesso sangue è lì. Non tradite quel sangue”.Di contro, due rapper, residenti nell’Isola, Maykel Osorbo e El Funky insieme ad altri musicisti che vivono a Miami, hanno prodotto la canzone “Patria y vida” (parafrasando “Patria o muerte” di Fidel) ottenendo milioni di visualizzazioni. Alcuni di loro appartengono al Movimiento San Isidro, la cui protesta aveva fatto immediatamente il giro dei media. Il Dipartimento di Stato degli USA aveva immediatamente supportato il Movimento sostenendo la necessità di rafforzare “la capacità dei gruppi indipendenti della società civile a Cuba di promuovere i diritti civili e politici nell’isola” e aveva condannato “la responsabilità dei funzionari cubani nelle violazioni dei diritti umani”. Una metodologia già trita e ritrita nel corso della vita politica cubana.Anayansi Castellón Jiménez, a capo del Dipartimento di Filosofia dell’Università Centrale “Marta Abreu” di Las Villas, contestualizza in una intervista a Cubadebate[3]: “Esiste una sorta di manuale delle operazioni psicologiche delle agenzie militari e di intelligence degli Stati Uniti, lo abbiamo visto più volte in Venezuela, Bolivia, Nicaragua, Ecuador, Argentina e Brasile, nell’ambito del laboratorio sperimentale permanente dell’imperialismo, che usa la stessa formula per generare i pretesti che permettono loro di attivare più sanzioni e persino di giustificare le loro avventure di guerra. Creano il problema e promettono una soluzione che porta ad una maggiore sofferenza i nostri popoli”.La disinformazione su Cuba è sempre esistita, l’arma potente usata dagli Stati Uniti, maestri nella fabbrica dell’informazione e che ora ha all’attivo i mezzi tecnologici sempre più sofisticati, dove è molto difficile verificare i limiti tra verità e finzione. Difficile, ma non impossibile, anche se in questo momento si bada più alla rapidità, alla immediatezza piuttosto che alla verifica dei contenuti. I social media vogliono apparire neutri, grandi piattaforme “democratiche” a cui tutti possono accedere, ma in realtà sono portatori essi stessi di una determinata ideologia, quella della razza padrona...

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  7. E’ ormai un dato di fatto cosa sta avvenendo attorno a Facebook, già responsabile dello scandalo delle fake news durante la campagna elettorale Trump-Clinton e dichiarata responsabile, secondo le Nazioni Unite, Reuters e New York Times, del genocidio dei Rohingya, in Myanmar. E’ una vera e propria nuova guerra, anzi, una no linear war, come l’aveva definita Vladislav Surkov, uno dei più stretti collaboratori di Putin, fatta manovrando i media tradizionali e i social network: un’azione mirata anche attraverso le fake news, tesa alla scomposizione dei conflitti. Si sfocano volutamente i punti di riferimento e una certa narrazione di fronte alle opinioni pubbliche, ai media e ai decisori politici. Tutto si gioca su un incessante lavoro di reputazione e immagine degli altri. Cuba (ma anche altri paesi non allineati) è inserita in questa no linear war da parecchio tempo, cambiano i mezzi, ma la tecnica è sempre la stessa. E’ insomma una guerra comoda: si risparmia sul costo degli armamenti e sulle vittime militari e non si rischia la condanna della opinione pubblica internazionale.Quello che sta succedendo a Cuba, inoltre, si deve vedere in un’ottica più globale: dalle elezioni in Ecuador turbate dalle fake news intorno al candidato correista, alle irregolarità per decretare la vittoria di Luis Arce in Bolivia; stessa situazione in Perù con Pedro Castillo, la demonizzazione continuata di Nicolas Maduro, presidente venezuelano, i tentativi di impedire la candidatura di Lula in Brasile, sono il frutto marcio di una politica che gli Stati Uniti hanno sempre avuto per il loro “cortile di casa”.

    Il 23 giugno scorso, l’Onu approva, quasi all’unanimità, la risoluzione per la fine dell’embargo a Cuba, che ha provocato da varie decadi, sofferenze e danni incalcolabili. Unici due astenuti: Stati Uniti e Israele. Obama, nel 2016, aveva scelto l’astensione, ma con Trump prima e ora con Biden, si è ritornati al voto contrario.

    Oggi stiamo assistendo a un Golia che, non contento della sua violenza usata contro chi non può e non vuole rispondere alle provocazioni, blocca le braccia a Davide per colpirlo meglio e di più.

    E’ una situazione inaccettabile e pericolosa: oggi tocca a Cuba, domani potrebbe toccare, per interessi di ogni tipo, a qualunque Paese si discosti dal pensiero corale.

    E’ una situazione inaccettabile per un Paese come Cuba, che è portatore di un sistema unico nel panorama politico mondiale, a cui ha aderito il suo popolo.

    E’ una situazione così inaccettabile che mi è impossibile voltare la faccia da un’altra parte, come uomo e come giornalista.

    Vorrei infine, segnalarvi l’operato dell’Associazione Amicizia Italia Cuba, che da decenni aiuta questa piccola Isola. In questi giorni si sta prodigando alla raccolta fondi per comprare 10milioni di siringhe per la vaccinazione del popolo cubano. Servono 800mila euro da destinarsi al Ministero della Salute Pubblica di Cuba [4].

    Dobbiamo aiutarli, per aiutarci a restare umani.

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  8. FACEBOOK
    Abbastanza d'accordo con quanto scrivi, soprattutto riguardo alla cialtroneria della stampa estera. Con un punto di vista differente su un paio di questioni. Se le manifestazioni contro sono in parte pilotate (da fuori), quelle a favore lo sono a maggior ragione (da dentro). Mi trovo lontanissimo da considerare l'Italia o altri paesi come Usa e Russia come esempi di democrazia. Basti vedere quello che succede nelle carceri italiane. Ma non direi che Cuba non è una dittatura solo perché ci sono stati delle manifestazioni di dissenso. Specie se oltre ai facinorosi la polizia brutalizza gente a casaccio, e arresta arbitrariamente chi si permette anche solo di riprendere le scene col cellulare, puntualmente sequestrato o addirittura confiscato. Non sono testimone diretto, mi è stato riferito di gente sparita e di cui non si hanno tuttora notizie.
    Alessandro

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    1. Questo è un blog che esprime un opinione non per forza condivisibile.
      Occhio solo al "sentito dire".

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  9. Questo pezzo è stato pubblicato in INTOPIC CUBA
    Grazie ai gestori del sito.

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  10. Il sindaco di Miami Francis Suarez, in un'intervista a la Fox News, dopo aver riassunto la storia del coinvolgimento degli Stati Uniti nel rovesciamento di leader stranieri ed aver fatto riferimento agli attacchi aerei del 1999 in Kosovo, alla domanda del giornalista: "Sta suggerendo attacchi aerei a Cuba?" risponde:

    "Sto suggerendo che questa opzione deve essere esplorata e non può essere semplicemente liquidata come non considerabile"

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  11. FACEBOOK
    ho avuto modo di scontrarmi con chi mette gli articoli di odio nei vari gruppi,e constatato che non solo i maimani maliali stanno deridendo i cubani che hanno manifestato.a loro interessa che cada il governo e non se muoino cubani.Quando l'ho fatto presente si sono incazzati tutti di brutto.altro che liberta.....
    GUGU

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  12. FACEBOOK
    purtroppo aggiungo questo e basta han fatto intendere che loro cubani di miami sono di razza superiore e piu inteliggenti rispetto a quelli che vivono a cuba.Per me solo per quello miami sarebbe da friggere col nucleare,rinnegare di essere cubano è indice di pensiero nazzista

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  13. FACEBOOK
    mi han detto razza superiore.

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  14. Si...ho visto la fine che fa in Italia la loro razza superiore. 🙄

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  15. FACEBOOK
    Milko te conosco bien,se que eres una buen persona y un buen amigo esto no es nada petsonal,eso que ves son miembros del partido de la seguridad del estado y de la policia vestido como pueblo, el verdadero pueblo está a la calle
    JOSE

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    1. Ya te esplique que se cambia el sistema tieni que empezar a trabajar y tu geneticamente no tieni corazon por esto... 🤠

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  16. FACEBOOK
    No tenemos la motivación, no pagan
    JOSE

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  17. Por esto llegaste a medio siglo de vida sin trabajar?
    Afuera de Cuba no vai a vivir 15 dias....escuchame....

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  18. Cuba Resiste

    di Frei Betto

    Traduzione di Maddalena Celano

    Cubadebate.

    Pochi ignorano la mia solidarietà alla Rivoluzione cubana. Da 40 anni visito spesso l'isola per impegni di lavoro e inviti ad eventi. Per lungo tempo, ho mediato nella ripresa del dialogo tra i vescovi cattolici e il governo cubano, come descritto nei miei libri 'Fidel e la religione' (Fontanar / Companhia das Letras) e 'Lost Paradise - Viajes al mundo socialista' ( Rocco).

    Conosco in dettaglio la vita quotidiana cubana, comprese le difficoltà incontrate dalla popolazione, le sfide alla Rivoluzione, le critiche degli intellettuali e degli artisti del paese. Ho visitato le carceri, ho parlato con gli oppositori della Rivoluzione, ho vissuto con preti cubani e laici contrari al socialismo.

    Quando mi dicono, da brasiliano, che a Cuba non c'è democrazia, scendo dall'astrazione delle parole alla realtà.

    Quante foto o notizie in cui si sono viste o si vedono cubani in miseria, mendicanti sparsi sui marciapiedi, bambini abbandonati per strada, famiglie sotto i viadotti? Qualcosa di simile alla cracolândia, alle milizie, alle lunghe file di pazienti che aspettano anni per essere curati in un ospedale?

    Avverto amici: se siete ricchi in Brasile e andate a vivere a Cuba, conoscerete l'inferno. Non potrai cambiare auto ogni anno, acquistare abiti firmati, viaggiare spesso in vacanza all'estero.

    E, soprattutto, non potrai sfruttare il lavoro degli altri, tenere nell'ignoranza i propri dipendenti, essere 'orgogliosi' di María, la propria cuoca da 20 anni, e negarle l'accesso alla propria casa, alla scuola e alla salute.

    Se appartieni alla classe media, preparati a vivere il purgatorio. Nonostante Cuba non sia più un'azienda statale, la burocrazia persiste, bisogna avere pazienza con le code dei mercati, molti prodotti disponibili questo mese potrebbero non essere trovati il ​​mese prossimo, a causa dell'incongruenza delle importazioni.

    Tuttavia, se sei stipendiato, povero, senzatetto o senza terra, preparati a incontrare il paradiso. La Rivoluzione garantirà i vostri tre diritti umani fondamentali: il cibo, la salute e istruzione, nonché l' alloggio e il lavoro.

    Potresti avere un enorme appetito da non mangiare quello che ti piace, ma non soffrirai mai la fame. La tua famiglia avrà la scuola e l'assistenza sanitaria, compresi gli interventi chirurgici complessi, totalmente gratuiti, come dovere dello Stato e del diritto del cittadino.

    Non c'è niente di più prostituito del linguaggio. La famosa democrazia nata in Grecia ha i suoi pregi, ma è bene ricordare che, a quel tempo, Atene contava 20mila abitanti che vivevano del lavoro di 400mila schiavi... Cosa risponderebbe uno di quelle migliaia di servi se chiedessero perché le virtù sono della democrazia?

    Non auguro al futuro di Cuba il presente del Brasile, del Guatemala, dell'Honduras e nemmeno di Porto Rico, colonia americana a cui è stata negata l'indipendenza. Né voglio che Cuba invada gli Stati Uniti e occupi una zona costiera della California, come Guantanamo, che è stata trasformata in un centro di tortura e in una prigione illegale per sospetti terroristi.

    Democrazia, nel mio concetto, significa il 'Padre nostro' - ovvero l'autorità legittimata dalla volontà popolare - e il 'Pane nostro' - la distribuzione dei frutti della natura e del lavoro umano. La rotazione elettorale non fa, né assicura la democrazia in Brasile e India, considerate democrazie, che sono esempi flagranti di miseria, povertà, esclusione, oppressione e sofferenza.

    Solo chi conosceva la realtà di Cuba, prima del 1959 sa perché Fidel ha avuto così tanto sostegno popolare per portare la Rivoluzione alla vittoria.

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  19. ... Il paese era conosciuto con il soprannome di "bordello caraibico". La mafia dominava le banche e il turismo (ci sono diversi film a riguardo). Il quartiere principale dell'Avana, chiamato ancora Vedado, ha questo nome perché ai neri non era permesso circolare lì...

    Gli Stati Uniti non si sono mai accontentati di aver perso Cuba sottomessa alle sue ambizioni. Pertanto, poco dopo la vittoria dei guerriglieri della Sierra Maestra, tentarono di invadere l'isola con truppe mercenarie. Furono sconfitti nell'aprile 1961. L'anno successivo, il presidente Kennedy decretò il blocco di Cuba, che continua ancora oggi.

    Cuba è un'isola con poche risorse. È costretta a importare più del 60 per cento dei prodotti essenziali del Paese. Con l'inasprimento del blocco promosso da Trump (243 nuove misure e, per ora, non ritirate da Biden), e la pandemia, che ha azzerato una delle principali fonti di risorse del Paese, il turismo, la situazione interna è peggiorata.

    I cubani hanno dovuto stringere la cinghia. Poi, gli scontenti della Rivoluzione, che gravitano nell'orbita del 'sogno americano', promossero le proteste di domenica 11 luglio - con l'aiuto 'solidale' della CIA, il cui capo ha appena fatto un giro nel continente, preoccupato per i risultati delle elezioni in Perù e Cile.

    Chi meglio spiega l'attuale situazione a Cuba è il suo presidente, Díaz-Canel: 'La persecuzione finanziaria, economica, commerciale ed energetica è iniziata. Loro (la Casa Bianca) vogliono che si provochi un'epidemia sociale interna a Cuba per chiedere 'missioni umanitarie' che si traducono in invasioni e ingerenze militari'.

    'Siamo stati onesti, siamo stati trasparenti, siamo stati chiari e in ogni momento abbiamo spiegato alla nostra gente le complessità di oggi.

    Ricordo che più di un anno e mezzo fa, quando è iniziata la seconda metà del 2019, abbiamo dovuto spiegare che eravamo in una situazione difficile. Gli Stati Uniti hanno iniziato a intensificare una serie di misure restrittive, inasprimento del blocco, persecuzioni finanziarie contro il settore energetico, con l'obiettivo di strangolare la nostra economia.

    Ciò provocherebbe l'auspicata massiccia esplosione sociale, per poter invocare un intervento 'umanitario', che si concluderebbe con interventi militari». 'Questa situazione è continuata, poi sono arrivate le 243 misure (di Trump, per inasprire il blocco) che tutti conosciamo, e infine si è deciso di inserire Cuba nell'elenco dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo.

    Tutte queste restrizioni hanno portato il paese a tagliare immediatamente varie fonti di reddito in valuta estera, come il turismo, i viaggi cubano-americani nel nostro paese e le rimesse. È stato formato un piano per screditare le brigate mediche cubane e le collaborazioni solidali di Cuba, che hanno ricevuto una parte importante di valuta estera per questa collaborazione.'

    'Tutta questa situazione ha generato una situazione di carenza nel Paese, principalmente di cibo, medicine, materie prime e forniture per poter sviluppare i nostri processi economici e produttivi che, allo stesso tempo, contribuiscono alle esportazioni. Vengono eliminati due elementi importanti: la capacità di esportare e la capacità di investire risorse.'

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  20. ... "Abbiamo anche limitazioni sul carburante e sui pezzi di ricambio, e tutto questo ha causato un livello di insoddisfazione, aggiunto ai problemi accumulati che siamo stati in grado di risolvere e che provenivano dal periodo speciale (1990-1995, quando l'Unione Sovietica è crollata, con serie influenze nell'economia cubana).

    Insieme a una feroce campagna mediatica diffamatoria, nell'ambito della guerra non convenzionale, che cerca di rompere l'unità tra il partito, lo Stato e il popolo; e cerca di classificare il governo come insufficiente e incapace di fornire benessere al popolo cubano.'

    'L'esempio della Rivoluzione cubana ha infastidito molto gli Stati Uniti per 60 anni. Hanno applicato un blocco ingiusto, criminale e crudele, ora intensificato dalla pandemia. Blocco e azioni restrittive che non hanno mai compiuto contro nessun altro Paese, nemmeno contro quelli che considerano i loro principali nemici.

    È stata quindi una politica perversa nei confronti di una piccola isola che aspira solo a difendere la propria indipendenza, la propria sovranità e a costruire la propria società con autodeterminazione, secondo i principi che più dell'86 per cento della popolazione ha sostenuto».
    “In mezzo a queste condizioni, nasce la pandemia, una pandemia che ha colpito non solo Cuba, ma il mondo intero, compresi gli Stati Uniti. Ha colpito i paesi ricchi e va detto che di fronte a questa pandemia né gli Stati Uniti né questi paesi ricchi hanno avuto tutte le capacità per affrontarne gli effetti.

    I poveri sono stati danneggiati, perché non ci sono politiche pubbliche rivolte alle persone, e ci sono indicatori in relazione al confronto della pandemia con risultati peggiori di quelli di Cuba in molti casi.

    I tassi di infezione e mortalità per milione di abitanti sono notevolmente più alti negli Stati Uniti che a Cuba (gli Stati Uniti hanno registrato 1.724 morti per milione, mentre Cuba è di 47 morti per milione). Mentre gli Stati Uniti si trincerano nel nazionalismo vaccinale, la Brigata di medici cubani Henry Reeve continua la sua opera tra i più poveri del mondo (per cui, ovviamente, merita il premio Nobel per la pace).'

    Senza la possibilità di invadere Cuba con successo, gli Stati Uniti persistono in un rigido blocco. Dopo la caduta dell'URSS, che ha fornito all'isola i modi per aggirare il blocco, gli Stati Uniti hanno cercato di aumentare il loro controllo sul paese caraibico.

    A partire dal 1992, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato, a stragrande maggioranza, per porre fine a questo blocco. Il governo cubano ha riferito che tra aprile 2019 e marzo 2020, Cuba ha perso cinque miliardi di dollari in potenziali scambi commerciali a causa del blocco; negli ultimi quasi sei decenni ha perso l'equivalente di 144 miliardi di dollari.

    Ora, il governo degli Stati Uniti ha intensificato le sanzioni contro le compagnie di navigazione che trasportano petrolio sull'isola.'

    È questa fragilità che pone fianco alle manifestazioni di malcontento, senza che il governo abbia messo in piazza carri armati e truppe. La resistenza del popolo cubano, alimentata da esempi come Martí, Che Guevara e Fidel, si è rivelata invincibile. E dobbiamo, tutti noi che combattiamo per un mondo più giusto, essere solidali con loro.

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  21. FACEBOOK
    Punto a capo.Vorrei tanto salutare tutti i miei amici sia quelli da una parte sia quelli dell'altra parte.Vi voglio bene a tutti.E' di pochi giorni la mala notizia di disordini avvenuti a Cuba,che han fatto scalpore per un ritardo di oltre 60 anni.Che la situazione sia pessima lo sappiamo tutti,la colpa è di piu parti,parti che anche qui non sto a ripetere.Quello che invece voglio farvi partecipi è che Cuba è dei cubani,i veri cubani quelli stessi che pochi giorni fa si sono divisi rimanendo vicini.Cuba non è certo di quei due scemicubani che vivono a miami che con l'appoggio di un stato canaglia ha dato vita a un imbroglio che passerà alla storia.Sinceramente consegnare il paese a miami non mi sembra il caso,ex scemicubani che hanno ammesso di deridere il popolo cubano con messaggi di incontri di odio in una via o piazza o ridersela dietro a un computer con il rischio di pungersi con una matita......
    A quanto pare colpevoli del momentaneo blocco del dollaro nelle tarjetas a cuba è a carico di miami dove voci indicano la creazione di organizzazioni ideate per comprare nella tiendas mlc e rivendendo 5 volte in piu del suo valore.Enormi flussi di $ erano indirizzati proprio a tutti questi conti che organizzavano la venta e creavano malcontento nella popolazione.Infatti questo spiega i conti in euro ancora ben attivi.Non si deride un popolo che non ha hermanos en miami ne ci si appropria di un valore che è stato perso.Spetterà ai cubani con una rivoluzione o con una modifica a quella attuale se necessario a carico di un vero lidear come la storia di questo popolo ci ha insegnato.Con cuba no te meta.
    GUGU

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  22. ‼️El Minsap informa hoy 6️⃣4️⃣6️⃣0️⃣ nuevas muestras positivas de #COVID19 en #Cuba‼️
    ✔️269 546 muestras positivas acumuladas
    ✔️47 356 muestras realizadas
    ✔️5 765 259 muestras acumuladas

    ‼️Se lamenta el fallecimiento de 65 pacientes.
    📍Matanzas 28
    📍Ciego de Ávila 6
    📍La Habana 5
    📍Granma 5
    📍Villa Clara 4
    📍Cienfuegos 3
    📍Santiago de Cuba 3
    📍Artemisa 2
    📍Camagüey 2
    📍Mayabeque 2
    📍Las Tunas 2
    📍Santi Spíritus 1

    Edades de los fallecidos:
    2 menos de 50 años
    10 de 50 a 59 años
    11 de 60 a 69 años
    20 de 70 a 79 años
    17 de 80 a 89 años
    5 mayores de 90 años

    👨34 sexo masculino
    👩31 sexo femenino

    De los 6460 casos:
    🤝6370 contactos de casos
    ✈️40 importados
    ❓50 fuente no precisada
    👩3360 sexo femenino
    👨3100 sexo masculino
    😷626 asintomáticos

    Grupos de edades:
    👶1178 menores de 20 años (1078 en edades pediátricas)
    👩‍🦱1850 de 20 a 39 años
    👨2177 de 40 a 59 años
    👵1255 mayores de 60 años

    Distribución de los 40 casos importados:
    ➡️Pinar del Río 1
    ➡️Artemisa 1
    ➡️La Habana 4
    ➡️Matanzas 4
    ➡️Cienfuegos 9
    ➡️Ciego de Ávila 1
    ➡️Camaguey 11
    ➡️Las tunas 2
    ➡️Granma 1
    ➡️Holguín 6

    Procedencia de los 6420 casos autóctonos:
    ➡️Pinar del Río 127
    ➡️Artemisa 141
    ➡️La Habana 759
    ➡️Mayabeque 234
    ➡️Matanzas 1884
    ➡️Cienfuegos 549
    ➡️Villa Clara 396
    ➡️Santi Spíritus 161
    ➡️Ciego de Ávila 619
    ➡️Camagüey 347
    ➡️Las Tunas 213
    ➡️Holguín 303
    ➡️Granma 132
    ➡️Santiago de Cuba 309
    ➡️Guantánamo 246
    ➡️Isla de la Juventud 0

    Se acumulan:
    ✔️43 434 activos
    ✔️43 129 con evolución clínica estable
    ‼️1 791 fallecidos (letalidad 0,64%)
    💪4 520 altas, 224 265 recuperados en total
    🤒134 pacientes en estado crítico
    🤒171 pacientes en estado grave

    #cubaporlasalud #CubaPorLaVida #ACNreporta

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  23. FACEBOOK
    Speriamo che nell'ordinamento giuridico cubano esista qualcosa che sia il corrispettivo dell'articolo 158 del Codice di diritto processuale penale svizzero, "a tenore del quale", direbbe un Conte, "All’inizio del primo interrogatorio la polizia o il pubblico ministero informano l’imputato in una lingua a lui comprensibile che:
    a.
    è stata avviata una procedura preliminare nei suoi confronti e su quali reati;
    b.
    ha facoltà di non rispondere e di non collaborare;
    c.
    ha il diritto di designare un difensore o di chiedere se del caso un difensore d’ufficio;
    d.
    può esigere la presenza di un traduttore o interprete." Soltanto una piccola provocazione, noi giuristi tendiamo dalla parte di chi è sulla difensiva, a fortiori dopo avere, hemingwayanamente, alzato un po' il gomito.
    LEONARDO

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  24. Diario di bordo su Hive
    https://hive.blog/hive-146620/@aston.villa/5vput2-diario-di-bordo

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  25. FACEBOOK
    Anni fa la mia ex fidanzata di Camagüey - una eternità fa, lei era attorno ai 20 anni - mi aveva sorpreso perché mi aveva domandato se a un convenuto in causa o a un imputato - non ricordo - fosse stato designato un patrocinatore d'ufficio o se aveva dovuto difendersi da solo... Eravamo qui in Svizzera, lei non aveva - e non ha - una formazione di giurista ma la domanda mi aveva fatto concludere che la educazione che aveva ricevuto comprendeva anche alcuni principi base dell'ordinamento giuridico - io della legislazione cubana non conosco niente. https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2010/267/it
    LEONARDO

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  26. FACEBOOK
    Regali avvelenati / americanate “Han cortado el acceso a Internet, estamos considerando si tenemos la capacidad tecnológica para restaurar ese acceso”, señaló Biden. Dai miei agenti all'Avana: silenzio tombale.
    LEONARDO

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  27. ‼️Ampliación del Parte sobre la #COVID19 en #Cuba.

    ⭕️Se lamenta el fallecimiento de 52 pacientes.
    📍Matanzas 19
    📍Ciego de Ávila 4
    📍La Habana 3
    📍Granma 1
    📍Villa Clara 1
    📍Cienfuegos 6
    📍Santiago de Cuba 3
    📍Artemisa 2
    📍Camagüey 4
    📍Mayabeque 1
    📍Santi Spíritus 2
    📍Holguín 3

    Edades de los fallecidos:
    5 menos de 50 años
    16 de 50 a 59 años
    5 de 60 a 69 años
    13 de 70 a 79 años
    11 de 80 a 89 años
    2 mayores de 90 años

    👨 29 sexo masculino
    👩 23 sexo femenino

    De los 6 062 casos diagnosticados en el día:
    🇨🇺 6 045 autóctonos
    🤝 6 008 contactos de casos
    ✈️ 17 importados
    ❓ 37 sin precisar fuente de infección
    👩 3 165 sexo femenino
    👨 2 897 sexo masculino
    😷 545 asintomáticos

    Grupos de edades de los 6 062 casos diagnosticados
    👶 1 151 casos menores de 20 años (1 074 en edad pediátrica, 84 menores de 1 año, 45 menores de seis meses)
    👩 1 651 casos de 20 a 39 años
    👨 2 039 casos de 40 a 59 años
    👵 1 221 casos mayores de 60 años

    Procedencia de los 17 casos importados diagnosticados en el día
    📍Artemisa 1
    📍La Habana 2
    📍Matanzas 3
    📍Sancti Spíritus 2
    📍Ciego de Ávila 1
    📍Camagüey 6
    📍Las Tunas 1
    📍Holguín 1

    Procedencia de los 6 045 casos autóctonos diagnosticados en el día:
    📍Pinar del Río (131 casos)
    📍Artemisa (42 casos)
    📍La Habana (683 casos)
    📍Mayabeque (105 casos)
    📍Matanzas (2 056 casos)
    📍Cienfuegos (279 casos)
    📍Villa Clara (367 casos)
    📍Sancti Spíritus (121 casos)
    📍Ciego de Ávila (603 casos)
    📍Camagüey (279 casos)
    📍Las Tunas (159 casos)
    📍Holguín (379 casos)
    📍Granma (165 casos)
    📍Santiago de Cuba (475 casos)
    📍Guantánamo (200 casos)
    📍Isla de la Juventud (1 caso)

    De los 275 608 casos positivos acumulados se mantienen:
    ✅ 43 569 casos activos
    ✅ 43 266 con evolución clínica estable
    👤 1 843 fallecidos (Letalidad 0.66%)
    💪 5 875 altas, 230 140 recuperados en total
    🤒 137 pacientes en estado crítico
    🤒 166 pacientes en estado grave

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  28. Nuovo post sul blog Guascone
    https://milcofasano.blogspot.com/2021/07/non-abbandonarlo.html?m=1

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  29. #Cuba🇨🇺 ACNreporta 📢

    💉A finales de julio iniciará la protección masiva en el municipio de Las Tunas con la vacuna cubana anti-COVID-19 Abdala

    👥Incluirá en un primer momento 158 mil personas residentes en la ciudad cabecera

    🏥La vacunación se realizará en 117 sitios clínicos habilitados

    🙎‍♀️Iniciará por el grupo de población mayor de 19 años

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  30. FACEBOOK
    E soprattutto pacificamente,vestiti decentemente e con argomenti fondati....mentre i vigliacchi di Miami hanno incitato la violenza delle persone disagiate,dei delinquenti, gridando porcherie...e i vermi a Miami ridendo....che ridano pure tanto qui non metteranno più piede,in quello schifo di Miami devo stare.
    Ivan

    RispondiElimina
  31. FACEBOOK
    FACEBOOK
    Ivan Corbisiero Beh, proprio tutto questo schifo non è, Miami, ci sono cose che a Cuba non esistono - così come vale il contrario... Un esempio: qui sotto: Buick Special Convertible 1955 - Avalon Hotel a Ocean Drive, South Beach, in stile art déco
    LEONARDO

    RispondiElimina
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    1. Credo che Ivan si riferisse a cose ben più serie di un'auto

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  32. FACEBOOK
    Leonardo vabbè voglio risponderti mi hai incuriosito,a Miami non ci tornerei manco se mi regalano il viaggio,una società ignorante ,priva di qualsiasi valore ed è stato l'unico posto dove hanno provato a rubarmi con un coltello.. neanche in Messico e in Venezuela mi è successo.....fate vedere sempre ocean drive però dopo la Washington avenue è un cesso senza parlare de pequena habana,pequena Haiti,de Miami dade che di notte fa paura...a me non venite a raccontare cazzate che tutti sti posti li conosco troppo bene...
    Ivan

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    Risposte
    1. Nemmeno io ci sono mai stato e non la conosco, non sono mai stato nemmeno negli USA: lo ammetto, ho dei pregiudizi, forse non fondati... ... saranno le letture, il mio idolo Paolo Rumiz quando parla degli anglofoni usa la parola "alien"... Ma l'accostamento dei colori dell'auto - che presumo sia stata restaurata perfettamente - e della facciata dell'edificio l'avevo trovato molto gradevole, direi raffinato... ... forse il quadretto si inserisce nel contesto di una fogna... ... non so... Ieri mi sono riletto qualche pagina di questa scrittrice così cosi: ah, avrei dovuto dire di questa gusana...: non tutto della Zoé Valdès è da buttare...
      Leonardo

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  33. TELEGRAM
    Qualcosa dovrà cambiare; non nei termini e nei modi che ben conosciamo (l’importazione di democrazia non sempre è una buona soluzione) ma dovrà essere un cambiamento lento (a lo cubano) e graduale senza stravolgimenti “democratici”.Loro hanno già, da 60 anni, la loro democrazia ed il loro concetto di democrazia

    (un mio amico)
    Gugu

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  34. Ampliación del parte de la covid-19

    ‼️Se lamenta el fallecimiento de 62 personas:
    📍Pinar del Río 1
    📍Artemisa 2
    📍La Habana 6
    📍Mayabeque 2
    📍Matanzas 26
    📍 Cienfuegos 3
    📍Villa Clara 4
    📍Santi Spíritus 1
    📍Camagüey 5
    📍Ciego de Ávila 4
    📍Las Tunas 2
    📍Holguín 2
    📍Santiago de Cuba
    📍 Granma 1
    📍 Guantánamo 3

    👉🏻Edades:
    📍4 Menos de 50 años
    📍10 de 50 a 59 años
    📍15 de 60 a 69 años
    📍16 de 70 a 79 años
    📍 2 de 80 a 89
    📍5 más de 90 años

    👦 34 Sexo masculino
    👩 28 Sexo Femenino

    De los 6279 casos:
    🤝 6155 contactos de casos
    🛩89 importados
    ❓ 35 fuente no precisada
    😷 761 asintomáticos
    👩 3 316Sexo femenino
    👦 2963 Sexo masculino

    Grupos de edades:
    👶🏻 1124 menores de 20 años
    👩🏻 1872 de 20 a 39 años
    👨🏻‍🦰1934 de 40 a 59 años
    👵 1349 mayores de 60 años

    🛩Distribución de los 89 casos importados:
    Pinar del Río 1
    Artemisa 5
    La Habana 4
    Matanzas 7
    Cienfuegos 7
    Villa Clara 8
    Santi Spíritus 7
    Ciego de Ávila 17
    Camagüey 16
    Las Tunas 4
    Holguín 11
    Granma 2

    🇨🇺Procedencia de los 6190 casos autóctonos:
    Pinar del Río 175
    Artemisa 130
    La Habana 871
    Mayabeque 162
    Matanzas 1 662
    Cienfuegos 399
    Villa Clara 384
    Santi Spíritus 137
    Ciego de Ávila 260
    Camagüey 242
    Las Tunas 282
    Holguín 391
    Granma 138
    Santiago de Cuba 508
    Guantánamo 446
    MEIJ 3

    Se acumulan:
    😷 38 612 activos
    👍🏻 38 274 con evolución clínica estable
    ‼️1905 fallecidos (letalidad 0,65%)
    💪🏻 11 174 altas, 241 314 recuperados en total
    🤒 145 pacientes en estado crítico
    🤒 193 pacientes en estado grave

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  35. Prima amichevole ✅
    ⚽️⚽️Millico
    ⚽️⚽️Zaza
    ⚽️Aina
    ⚽️Ansaldi
    ⚽️Djidji
    ⚽️Rauti
    ⚽️Rincon
    ⚽️Sanabria
    ⚽️Warming

    #TorinoObermais 11-0
    #SFT

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