Ci sono alcune attivita'
che sono parte integrante della cultura cubana, lo sono da molto
prima del Triunfo de la Revolucion.
Una di queste e' la Pelea
de gallos.
Faccio una premessa.
Pur vivendo in una
provincia dove quest'attivita' e' molto diffusa, non ci ho mai
assistito e credo non lo faro' neppure in futuro.
Esattamente come non
mangero' mai carne de carey.
In quest'ultimo caso e'
probabilmente una paranoia mia, mangiare una specie da noi cosi'
protetta come la tartaruga proprio non mi passa per la mente.
Ricordo, quando lavoravo
alle Seychelles, un lungo appostamento notturno per vederle
depositare le uova sotto la sabbia.
No...proprio non esiste.
Tornando al tema del post,
non amo vedere animali combattere fra di loro.
Anche perche', presumo, se
potessero parlare gli animali esprimerebbero il loro dissenso.
Detto cio' non posso non
tenere in considerazione la popolarita' che a Cuba ha la pelea de
gallos, il giro di denaro che circola attorno a questi combattimenti.
Insieme ad altre
nefandezze coloniali fu importata nell'isola dagli spagnoli che, come
e' noto, sono specializzati a far combattere fra loro gli animali o a
farli combattere con l'uomo con quest'ultimo in posizione di netto
vantaggio.
Mi piacerebbe vedere una
corrida con un toro, un torero e basta, senza quelli che stancano il
toro, gli aiutanti e tutto il resto...
Quando la pelea de
gallos sbarco' nell'isola divenne subito, per il suo importante giro
di scommesse, un luogo di malaffare frequentato dai peggiori
delinquenti del paese.
Il governo coloniale, ad
intervalli quasi regolari, vieto' e poi permise questa pratica.
Quando la Revolucion
trionfo', i combattimenti fra galli erano legali nel paese, ovviamente
i nostri paisa' e la loro mafia c'erano dentro con tutti e due i
piedi.
I barbudos ci misero quasi
10 anni per renderla illegale, avvenne nel 1968 e a oggi, se le cose
non sono repentinamente cambiate ultimamente, continua ad esserlo.
La pena per chi organizza
questi combattimenti puo' arrivare a 3 anni di reclusione, piu' una
grossa multa.
In realta' la policia,
quando non e' coinvolta, chiude tutti e due gli occhi.
Conosco gente che, a Las
Tunas, si e' letteralmente rovinata scommettendo sui galli.
Solitamente i recinti dove
avvengono questi combattimenti sono fuori citta', spesso al coperto ma
a volte anche alla luce del sole.
Quando c'e' un
combattimento lo sanno tutti nel raggio di km, di conseguenza anche
la policia.
Esiste un fiorente mercato
dei galli da combattimento, chi li cria e li alleva ne ha fatto un
vero e proprio redditizio mestiere.
Ai combattimenti assiste
nella maggior parte dei casi anche un veterinario.
Una delle caratteristiche
che sanci' il successo di quest'attivita' fu l'abbattimento, almeno
per il tempo de la pelea, delle classi sociali.
Contrariamente per quanto
avveniva nella corrida dove c'erano i palchi per i nobili e i posti
per la plebe, nella pelea tutti assistevano fianco a fianco
all'avvenimento, questo a prescindere se si trattasse di nobili o
guajiros.
Le donne solitamente si
tengono, o si tenevano, alla larga da questa pelea, considerata
un'altro sintomo di machismo.
Davvero circolano grosse
somme in queste tenzoni, ricordo una mia amica che, qualche anno fa,
ruppe letteralmente una scopa sulla schiena del marito che, di
nascosto, si era giocato, e perso, tutti i risparmi della famiglia,
compresi quelli che sarebbero serviti per comprare le scarpe da
mettere a scuola, quelle “buone”, della figlioletta.
Alcuni amici che conosco
bene e che non navigano esattamente nell'oro, continuano a giocarsi
il poco che hanno in questi combattimenti.
C'e' chi mormora, non so
in base a quali congetture, che si possano anche truccare.
Certo come avviene per le
corse dei cavalli bisognerebbe conoscere bene i galli e le loro
caratteristiche, sapere quali sono quelli forti e quali quelli
destinati a perdere.
No...non credo che
assistero' mai a uno di questi combattimenti.
P.S. A Cuba esiste anche
un giro importante di combattimenti fra i cani....ma di questa
barbarita' non voglio neanche parlare
VOI MANGIATE QUESTO RATON?
OH GESU'....
VOI MANGIATE QUESTO RATON?
OH GESU'....
José Manuel Álvarez estaba en la céntrica calle Trocha, en Santiago de Cuba y le preguntaba a los transeúntes si se debían legalizar las peleas de gallos. Cuando uno de los entrevistados le mencionó a Raúl Castro como al que más les gustan los gallos en la isla, inmediatamente la policía se le abalanzó para detenerlo y conducirlo a una unidad policial.
RispondiEliminaEl incidente con los militares ocurrió el pasado lunes 6 de octubre al filo del mediodía. "Estaba realizando un trabajo que trataba sobre los juegos prohibidos y por qué opinan que los gallos son legales. Hubo personas que dijeron que al presidente del país les gustan los gallos. Por esa sencilla razón es que fui detenido", indicó Álvarez García, quien trabaja como reportero de Palenque Visión.
Álvarez García dijo a martinoticias.com que fue conducido al recinto policial conocido como El Palacete. "Me hicieron varias preguntas, por qué yo hacía esta función, que con qué fin yo la hacía. No me ocuparon la cámara porque no encontraron la tarjeta de memoria donde lo tenía grabado", afirmó el reportero independiente.
Álvarez García, quien reside en la ciudad de Guantánamo, fue liberado en la tarde del miércoles sin cargos formales, excepto las amenazas de los oficiales de la Seguridad del Estado. "La amenaza que recibo a diario es que yo le puedo causar problemas a mi familia", concluyó.
Due settimane fa il video di una corsa clandestina di cavalli in pieno giorno e in piena città, incautamente «postato» su Youtube da uno dei partecipanti, aveva fatto riemergere con forza un antico «fenomeno» tutto catanese. Quel video di due cavalli con tanto di calesse, lanciati al galoppo in piena circonvallazione di Catania, con una miriade di ragazzi in moto a fare da cornice e automobilisti esterrefatti, fece il giro dei tg e dei Social e consentì alla polizia e alla procura di individuare i responsabili, denunciarli e sequestrare i cavalli. L’inchiesta è ancora aperta perchè si cerca di arrivare agli organizzatori dei lucrosi giro di scommesse clandestine.
RispondiEliminaAlle prime luci dell’alba di oggi, la scena si è ripetuta, stavolta su una strada provinciale alla periferia sud di Catania, nei pressi di uno dei due insediamenti militari della base di Sigonella. Stavolta però la polizia, probabilmente avvertita con una soffiata, era già lì in attesa dalla notte e in forze. Appostati senza farsi vedere, gli agenti hanno visto arrivare per primi diversi ragazzi con i motorini che hanno «bonificato» la zona, controllando se c’erano forze dell’ordine e bloccando il traffico. Poi, quando intorno alle 6,30 si sono presentati fantini, cavalli, e altre millecinquecento persone pronte a seguire la gara lungo il percorso, è scattato il blitz. Alla fine sono state denunciate quattro persone, ritenute gli organizzatori della gara clandestina, e sequestrati i due cavalli, mentre gli «spettatori», che inizialmente avevano provato a ostacolare l’operazione di polizia, sono spariti in pochi minuti.
ho visto il reportage su Sky TG24...senza parole
Eliminasarò banale e forse retorico ma mi sono chiesto: siamo in Italia e nel 2015?
Cavalli tenuti sotto casa nei box delle automobili...allenamenti all' alba sull' asfalto delle vie di Catania...poi la gara...centinaia di ragazzini in motorino che strombettando anticipavano i cavalli e altrettante assiepate a bordo strada...manco fosse una tappa del giro d' Italia...
SURREALE...no no reale...molto reale!
Freccia
Tu pensi che sindaco e carabinieri non lo sappiano da anni?
EliminaIo, quando ci sono stato, mi sono divertito. Giuseppe
RispondiEliminaInfatti ognuno ha i suoi gusti che non mi permetto di sindacare
EliminaDurante il mio primo viaggio ho avuto modo di mangiare carne di coccodrillo. Fu a la Boca, Cienaga de Zapata, dove c'è la Laguna con gli stessi rettili. La pietanza a base di carne di tartaruga me la offrì, invece, un console cubano a casa sua dove mi portò il mio amico Marco, Papito, che a quei tempi, non so ora, aveva amicizie altolacate nell'isola dei barbudos.P68
RispondiEliminaHo provato una volta il caimano. Terrificante.
RispondiEliminaInvece a la avana c'è finca alcona,proprietà di un noto comandante de la revolucion dove la pelea de gallos è legale,con tanto di ristoranti e musica dal vivo oltre che I'll recinto a due piani dove si fanno I combattimenti,ci sono anche I veterinari che prima guardano le condizioni del animale,pesano e dopo glli accopiano in base a raza e peso,per partecipare bisogna avere una tessera che accredita essere criador de gallos finos o arrivare con qualcuno registrato,proibito scometere o fare dei filmini,ma comunque si fà lo stesso,basta cercare su you tube pelea de gallos finca alcona,ogni tanto I'll comandante de la revoluciòn fa un giro nella finca per vedere si è tutto aposto,oltre a las peleas vendono I galli sopra tutto a clienti mexicani e colombiani,ci sono sempre tanti stranieri di solito a la texana con tanto di cappelloni ed stivali,oltre ai galli I'll comandante ha un'altra finca dove aleva caballi di raza,ci sono stata parecchie volte dietro comitiva con tanto di tessera,non per I galli che sia chiaro ma per il ottimo ristorante con una vaca frita fantastica e tutto I'll contorno,un pomerigio c'erano las anacaonas e di solito ci sono tanti decimistas o improvisadores del programa palmas y cañas.dayanis.
RispondiEliminaLo so c'è un ampio articolo su On Cuba ma si tratta di un eccezione. È un discorso a parte
RispondiEliminaOk,allora vado a cercarmi l'articolo.
EliminaTrovi più di un articolo sull'argomento
RispondiEliminasempre rifiutato carne di tartaruga...per stesso motivo...
RispondiEliminama pare essere una prelibatezza, non ho mai capito se per reale bontà o per il fascino dell' illegalità...
non vi hanno mai proposto la jutia?
Freccia
No. Di cosa si tratta?
RispondiEliminaLa Nutria
EliminaEsattamente é la nostrana nutria...ma che tu sappia da noi si mangia o si é mai mangiata?
EliminaFreccia
Certamente. Da noi è commercializzabile e commestibile. Non è facilissimo trovarla, magari sotto il nome di castorino.
EliminaIo parlo tanto ma alla fine ho mangiato le Fly Fox. . .
Eliminatipo Zimmern in Orrori da gustare...
EliminaFreccia
Eccomi, come ho già detto in passato sono sponsor di galli e mio suocero è criador. Il mondo che c'è dietro e fatto di guajiros ed è uno spasso. E' illegale, ma ho visto scommettere anche persone... diciamo impiegati pubblici, va.
RispondiEliminaLe polemiche sterili sull'eticità di queste cose non mi interessano, sono eventi fortemente radicati nelle culture locali e non ho i mezzi per poterle comprendere e dibattere.
Trovo nettamente peggio il pollo in batteria, ma non vedo grandi levate di scudi per le galline. Machistas abusadores!
Domanda. È un buon negozio per il suocero?
EliminaSai che non lo so? Cioè non riesco a quantificare i guadagni, perchè a sentire loro anche un palomero guadagna bene. Che per me è ancora più assurdo.
EliminaMio suocero lo fa perchè è un guajiro DOP di Mayarì, non tanto per i soldi.
Sicuramente il guadagno vero sta nel giro delle scommesse.
Probabile. Anche perché per loro avere hobby non è ancora di moda.
EliminaInfatti aspettavo la tua opinione. Ripeto a me non attirano ma sono sicuro che sono cose pittoresche
RispondiEliminaDetto per inciso io qua' mangio solo pollo Campese
RispondiEliminaLa jutía, detta anche jutía o hutía conga, è un tipico roditore di Cuba (Capromys pilorides).
RispondiEliminaLungo dai 30 ai 50 cm e del peso di circa 7 kg, questo animale, di abitudini notturne e di aspetto un po’ simile ad un grosso ratto, ha pelliccia di colore grigio-nerastro. Tra tutti i rappresentanti del genere Capromys, una volta ben rappresentato in tutte le Antille, proprio la jutía conga è la specie ancora oggi più numerosa, avendo trovato rifugio nella grande riserva di Ciénaga de Zapata, nella parte sudoccidentale dell’isola, dove è ospitata anche una ricca avifauna.
Carne di jutía, insieme a una abbondante quantità di pesce e di carne di iguana, era una delle portate del pantagruelico pranzo offerto in onore di un cacicco ospite, di cui riferirà a Cristoforo Colombo la pattuglia scesa a terra per una ricognizione all’indomani dello sbarco a Puerto Grande (l’attuale Guantánamo), il 30 aprile del 1494, in occasione del suo secondo viaggio (25 settembre 1493 – 11 giugno 1496).
È probabile che un enorme numero di jutía sia stato utilizzato come cibo non solo dalle popolazioni native dell’isola, ma anche dagli schiavi negri che riuscivano ad ottenere la libertà con la fuga: molto spesso infatti sono stati trovati resti di questo animale tra i rifiuti che si accumulavano all’esterno delle loro abitazioni, in special modo delle capanne usate come rifugio dai cimarrones.
L’animale, benché ormai raro, è ben presente nell’immaginario popolare cubano: per indicare una situazione difficilissima e pericolosa si dice La cosa está de carne de jutía, mentre di un taccagno o di un miserabile si dirà Ser carne de jutía.
Freccia
Se ero in Colombo e mi offrivano un topo da mangiare tornavo sulle navi e andavo a scoprire altri posti. . .
RispondiEliminaSia chiaro, io il gallo lo preferisco al forno. Allo spiedo o alla diavola, al massimo.
RispondiEliminaMa partecipare ad un evento del genere è qualcosa che va fatto. Cappello da guajiro in testa, un puro in bocca ed una birra in mano. Il combattimento tra galli è come un incontro di boxe, non è una carneficina. I galli si studiano prima di colpire, aspettano il momento buono.
Per fortuna la maggior parte della gente evita che si scenda nella barbaridad, come mettere speroni di metallo sulle zampe.
Per chi ha delle remore posso solo aggiungere che non ho mai visto un gallo, od una gallina, morire di vecchiaia.
Guarda io la penso esattamente come te,io la carne di Caguama non la mangio.Quando gli spiego perchè non la voglio mi guardano come fanno le mucche quando passa il treno......Per loro è inconcepibile.A parte che deve essere vietato anche a Cuba se non mi sbaglio.
RispondiEliminaProprio vero che il cubano mangia di tutto....
RispondiEliminaHo visto due mesi la pelea de gallos quando ero a Baracoa, e più precisamente a Rio Yumurì, mi ha portato un amico di baracoa, premesso che per arrivarci devi camminare mezz'ora in mezzo al bosco, ma quando arrivi li sembra un mercato napoletano, chi urla, chi strilla, sono attrezzatissimi, ci sono chioschetti che vendono ron, panini, e ci sono molte donne, questo mi ha impressionato...è una specie di arena, e intorno ci sono spalti costruiti in legno, e gli scommettitori salgono anche sugli alberi pur di assistere alla lotta del gallo sul quale hanno puntato...Per esserci addirittura chioschetti e venditori di panini, ron, ecc penso che la policia sapesse tutto, e loro stanno tranquilli, però è uno spettacolo che non posso dire che andrò a rivedere, non mi ha lasciato nulla.
RispondiEliminaInfatti è illegale per modo di dire
EliminaSiete così sicuri che l'apertura di Cuba verso gli Usa e viceversa possa far cambiare le cose una volta per tutte? Guardate questo video di repressione della policia nella mia Santiago girato l'altro giorno, dove dai balconi urlano libertà libertà. Guardando questo video mi sembra di tornare indietro di 20 anni, e invece succedeva solo l'altro ieri..
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=ZkUj5CBAHyk&feature=youtu.be
Valter non sarà questo a fermare il cambiamento. Vedrai
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