Avrete sicuramente letto
la notizia dell'imminente apertura delle rispettive ambasciate fra
Cuba e gli Usa.
La cosa dovrebbe
concretizzarsi a luglio, suppongo con un atto formale da entrambe le
parti.
Per gli americani la cosa
si sarebbe potuta fare anche prima, ma Cuba non aveva e non ha
fretta.
Occorreva che l'isola
fosse tolta dall'iniqua lista dei paesi canaglia stilata dal
dipartimento di stato Usa, poi si poteva iniziare a parlare di
ambasciate.
Visto che questo problema
e' stato risolto, ora si tratta soltanto di trovare la tempistica
giusta.
In questo momento la
priorita' americana e' il trattato sul nucleare con l'Iran, e per di
piu' Kerry si e' fatto male facendo il pirla in bicicletta in
Francia.
Comunque dovremo esserci,
a quel punto manchera' soltanto il voto del congresso sul
sollevamento dell'embargo e io non potro' piu' parlare di questo o
quel lato del bloqueo.
Intanto si accende la
campagna elettorale americana; da una parte probabile la candidatura
di Hilary mentre dall'altro sta' salendo alla ribalta Jeb Bush il
terzo, in ordine di tempo, di quella inutile e dannosa dinastia.
Qualche giorno fa il
fratello di dabliu ha tenuto un comizio in quel di Miami, di fronte
ad una platea di repubblicani, molto probabilmente anticastristi.
Pur criticando, come e'
suo mestiere fare, l'operato di Obama non ha sconfessato quello che
sta' succedendo fra Cuba e gli Stati Uniti.
Molti temono che se non
venisse tolto ora el bloqueo, il prossimo presidente, magari
repubblicano, magari il fratello di dabliu, potrebbe cambiare idea e
mandare tutto il lavoro fatto a donne di facilissimi costumi.
Pero' il sistema americano
non funziona in questo modo.
I padri fondatori,
basandosi sul diritto inglese, quindi sul diritto romano, non
l'avevano pensata male.
Gli Stati Uniti sono una
federazione, il potere centrale ha mano abbastanza libera in politica
estera e in altre materie ma su molte cose ogni stato viaggia con le
sue gambe.
Questo sopratutto in
politica economica.
Il presidente e' rieletto
ogni 4 anni e puo' restare in carica, costituzionalmente, per non
piu' di 2 mandati.
Gli Usa sono realmente
governati da una decina di vecchie famiglie storiche e da alcune
lobby che decidono chi deve essere il presidente ed entro quali
risicati limiti puo' muoversi.
Se tutto funziona come
deve, la rielezione per il secondo mandato e' praticamente certa.
Se invece il Presidente
piscia fuori dal vaso (Kennedy), fa cazzate immani (Nixon), o si
dimostra un inetto (Carter) allora la storia finisce in modo
differente.
Obama che fesso non e',
prima di fare un passo cosi' importante di fronte al mondo e con la benedizione di Francisco, ha avuto l'Ok da chi di dovere e vedrete
che il congresso, magari con qualche mal di pancia, ratifichera' la
fine dell'embargo nei confronti di Cuba.
Cuba e' un paese a 90
miglia dalle proprie coste, una sorta di terra economicamente inesplorata dove tutto
e' da fare, dove servono investimenti enormi che pero' potrebbero
portare profitti altrettanto grandi.
In questo momento stanno
haciendo negocios la Cina, la Russia, il Brasile e l'Europa, non gli
Stati Uniti che sono a un tiro di schioppo e che l'hanno sempre
considerata il giardino di casa.
Quindi nessuna menata
politica, il debito estero americano e' interamente nelle mani di un
paese Comunista e agli Usa va bene cosi', ma semplicemente un mero
calcolo economico bipartisan.
Democratici e Repubblicani
possono, forse, essere diversi fra loro nelle rispettive basi
elettorali, ma chi viene eletto al congresso lo fa grazie a milioni
di dollari investiti in campagna elettorale, a favori promessi e che
poi, una volta seduti su quelle cadreghe, andranno mantenuti.
Quindi e' l'America che ha
scelto di chiudere una dannosa pagina di storia con Cuba, non una
parte del suo elettorato o del congresso.
Le cose andranno come
dovranno andare, oramai ci si e' spinti troppo oltre e chiunque si
ritrovasse ad essere il nuovo presidente non dovra' fare altro che
accettare decisioni prese molto piu' in alto rispetto al suo pur
importante ruolo.
P.S. Ciao Oskar e...sempre
Mods!
Il Torino Football Club è lieto di comunicare di aver acquistato a titolo definitivo, dal Cagliari Calcio, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Danilo Fernando Avelar. Per il difensore contratto di quattro anni. Il Torino ha poi ceduto al Cagliari Calcio, a titolo temporaneo, il diritto alle prestazioni sportive del difensore Antonio Barreca. L'operazione prevede un diritto di opzione a favore del Cagliari e la contro opzione per il Torino
RispondiEliminaAncora un'altro Bush? Stefano1
RispondiEliminaSembra più sveglio del fratello ma anche una bietola lo sarebbe
EliminaDisamina ottima come il solito.
RispondiEliminaLa condivido su tutta la linea, anche se leggo articoli su alcune importanti testate politiche americane che parrebbero sconfessarla, in base al calcolo dei voti del congresso sulla rimozione del bloqueo.
Vedremo.
OT. Ieri sera ho fatto un salto all'expo per vedere il padiglione di Cuba. Inserito nel cluster del cacao e con tema della partecipazione: "Sulla strada per l’indipendenza alimentare", propone solo rum. Fantastico!
Simone
Neanche sigari?
EliminaNeanche belle ragazze. E con questo ho detto tutto...
EliminaSimone
Che scandalo. ....
EliminaOrmai gli usa sono come una monarchia si passano le presidenze da padre in figlio da fratello a fratello ed anche tra moglie e marito infatti sono anni che quando mi parlano degli usa come la più grande democrazia io non faccio altro che ridere in faccia all'interlocutore di turno . dado
RispondiEliminaFra l'altro mi rifiuto di pensare che per 8 anni abbia governato un idiota come Dabliu
RispondiEliminaAston ma chi sssei...Giovanni Sartori ti vede con il cannocchiale...jajaja...
RispondiEliminaPost da salvare e rispolverare tra poco...
Freccia
Infatti non manca molto.
EliminaSono solo uno che tenta di sopravvivere....e' una giungla la' fuori....
E’ sempre difficile parlare e scrivere di calcio, perché, purtroppo, è l’unica cosa che italiani prendono veramente sul serio. Stavolta, però, possiamo fare un’eccezione. Si è da poco concluso il campionato Primavera con la vittoria del Torino F.C., la nona, dopo oltre venti anni di astinenza. Per tre lunghe partite i ragazzi sono andati sempre almeno ai supplementari e, nonostante la stanchezza offuscasse le menti e intorbidisse i muscoli, hanno letteralmente gettato il cuore oltre l’ostacolo, correndo fino all’ultimo secondo dell’ultima sfida contro la Lazio. E’ stato bello vederli impazzire di gioia al termine della “lotteria” dei rigori ma l’onore più grande da tributare a questi ragazzi, senza nomi esotici (molti dei quali proprio della provincia Granda), capitanati dal saviglianese Fissore, è quello di aver portato la coppa conquistata in un luogo simbolico come lo Stadio Filadelfia, vergognosamente e colpevolmente ridotto in macerie da anni, in attesa che, prima o poi, riparta la sua ricostruzione. Il cuore del Filadelfia, simbolo non solo del Grande Torino ma dell’Italia intera, che ripartiva dalle proprie “ceneri”, fisiche e morali, dopo i terribili orrori della Guerra, continua misteriosamente a battere, nonostante le erbacce e i gatti randagi che si rincorrono in quello che fu un prato favoloso, il lungo disinteresse delle istituzioni, i muri scrostati, le tribune solitarie, ancora in piedi come vecchi corazzieri in congedo, guardiani perpetui del “magico” suolo. Ma l’aspetto meraviglioso è che questo cuore batta forte, dopo 66 anni, nell’animo di ragazzi che non hanno visto né vissuto, come i loro nonni, il tempo in cui tutti erano poveri ma felici, perché la povertà rendeva tutti solidali e aperti alla speranza di un mondo sicuramente migliore di quello che era appena terminato. E’ stato un ritorno al passato, fortemente voluto da questi giovani che, rispettando la Storia e il suo intrinseco significato, devono essere fieri dei propri valori, sportivi e umani, forti come le radici che ancora resistono laggiù nonostante l’incuria. Il grazie, ne sono certo, unitamente a qualche lacrima di commozione, è da parte di tutti quelli che, indipendentemente dai “colori”, sono ritornati, per il tempo di una foto, indietro nel tempo: guardando loro, hanno rivisto se stessi.
RispondiEliminaAssolutamente post da condividere ,ormai la storia fa il suo corso perché le grandi lobbies americane hanno deciso che serve Cuba per fare profitti economici;i repubblicani in campagna elettorale ci marceranno su ma alla fine tutto già deciso,a proposito da ultimi sondaggi Hilary al 51% Jeb al 43%..ma il Bush (solo il nome da escalofrios)ha una macchina da guerra in fondi da più di 100milioni di dollari e il sistema elettorale Usa è particolare ...basta quasi solo vincere in Ohio e Florida..partita aperta..posso permettermi di dire Milco che sono due candidati non esaltanti e che il mondo non sarà migliore chiunque dei due venga eletto?intanto Jeb confermando i pochi neuroni della dinastia ha già fatto prima pingata criticando aspramente Papa Francesco...ciao Milco,un abbraccio a tutti
RispondiEliminaStefano
Lo ha fatto pure Salvini.....vuol dire che e' un Papa giusto.
RispondiEliminaNessuno ha pensato che Cuba con la rimozione del bloque o non è più proprietà ideologica degli USA? Come si apre il libero mercato sarà guerra di investitori e chi ha detto che gli Stati Uniti debbano arrivare per primi? Hanno qualche opzione a riguardo? Brasile,Canada,Europa si sono già mosse in anticipo,l'unica cosa che di americano arriverà in massa saranno i turisti con i dollari in uscita non di certo in entrata nel loro Paese! Pablo
RispondiEliminaPotranno almeno partecipare. Oggi neanche quello
RispondiEliminaLa foto di copertina coi ragazzi del Torino è Bellissima!! Pablo
RispondiEliminaAnche perche è il Filadelfia. ...
RispondiEliminaqualche giorno fa una delle due camere usa ha votato la restrizione dei viaggi a cuba. Anche se questa normativa dovesse passare, ci sarà sicuramente il veto presidenziale. Questo voto, però, fa capire che l'eliminazione dell'embargo, almeno fino a quando nel congresso saranno maggioranza i repubblicani, non ci sarà
RispondiEliminaNino
Ho i miei dubbi....vedremo caro Nino.
EliminaConcordo con Nino....lo spero per tutti noi e soprattutto per il popolo cubano, ma la vedo dura coi repubblicani vittoriosi alle elezioni.
EliminaNon ci credo che toglieranno il bloqueo se vincono i repubblicani, detto questo ho buone notizie per voi, e soprattutto per te Milco:
RispondiEliminaEn las próximas semanas la Empresa de Telecomunicaciones de Cuba (Etecsa) abrirá 35 salas de navegación de Internet con tecnología wifi en espacios públicos de todo el país.
“Bajo el nombre de WIFI_ETECSA se encontrará la conexión para navegar en una primera etapa en 35 sitios a nivel nacional”, informó el director de Comunicación de la entidad, Luis Manuel Díaz Naranjo, en entrevista con el diario Juventud Rebelde.
El nuevo servicio será accesible para los usuarios con contratos a las cuentas locales Nauta y constituye “una primera etapa de puesta en marcha de una vía de acceso más” a ese servicio.
La velocidad de conexión a través de ese internet inalámbrico será de 1 Mbps por usuario.
Las zonas donde se podrá utilizar ese servicio son espacios públicos, como parques, avenidas y bulevares de diversas ciudades del país.
También a partir del 1 de julio el precio de la hora de navegación por internet tendrá una rebaja de hasta 2 CUC (peso convertible, equivalente al dólar) para los usuarios de Nauta, lo que representaría una reducción aproximada del 50 % respecto al coste actual.
El anuncio publicado hoy representa un avance en la extensión de internet a partir de una estrategia de acceso masivo y seguro a la red, anunciada por el Primer Vicepresente Miguel Díaz Canel, en marzo pasado.
Antes de la puesta en marcha de los nuevos servicios de internet vía wifi, Etecsa realizará “ajustes” sobre las plataformas de correo electrónico locales Enet y Nauta.
Esta última suma actualmente unos 800.000 usuarios, según el diario Juventud Rebelde.
Los lugares para la conexión
Los sitios a nivel nacional en los que se habilitará la conexión wifi serán: en La Habana: La Rampa, desde el Malecón hasta el cine Yara; el parque ubicado en avenida 51, La Lisa; el parque Fe del Valle, en Galiano y San Rafael; el Anfiteatro de Marianao y el Paseo de la Villa Panamericana. Pinar del Río: parques Independencia y Roberto Amarán.
En Artemisa: bulevar y parque de la Iglesia. En Mayabeque: parque de Güines y bulevar de San José. En Matanzas: parques La Libertad y Peñas Altas. En Villa Clara: parques Leoncio Vidal y Remedios. En Cienfuegos: parque Martí y el Rápido Punta Gorda. En Sancti Spíritus: parques Céspedes, de Trinidad, y Serafín Sánchez. Ciego de Ávila: parques Martí y Morón. Camagüey: parque Agramonte y plaza del Gallo.
En Las Tunas: Plaza Martiana y Tanque de Buena Vista. En Holguín: parques Calixto García y Julio Grave de Peralta. En Granma: bulevares Bayamo y Manzanillo. En Santiago de Cuba: parques Céspedes, Ferreiro y Plaza de Marte. En Guantánamo: parque Martí y parque central Baracoa. Y en Isla de la Juventud: bulevar Nueva Gerona.
http://www.cubadebate.cu/noticias/2015/06/18/abriran-salas-de-wi-fi-en-35-puntos-del-territorio-cubano-anuncia-etecsa/
Ti diro che a Cuba meno ho a che fare con la tecnologia e meglio campo.
RispondiEliminaHo un nokia da 18 euro con linea cubana, basta e mi cresce.
Internet una volta la settimana e' fin troppo.
per essere un wi-fi non è malissimo 1 mbps.
RispondiEliminadiciamo che può tenere abbastanza bene una connessione skype senza video.
speriamo in una rete su rame da 7 mbps. se così fosse e se il canone non sarà eccessivo, il mio trasferimento all'havana si fa più vicino.
simone
Per me invece.....sono cose tutto sommato secondarie, ma faccio altri mestieri.
EliminaNo,per carità.....un altro Bush nooo....! blanco79
RispondiEliminaPeggio dell'ultimo e' impossibile!
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