Come ogni sabato dedico il
post a facezie generali, al di fuori dalla nostra amata isola.
Nelle scorse settimane ci
sono state le elezioni in alcune regioni e comuni.
Il Pd di Renzi ha
confermato alcuni personaggi, ma ha perso la Liguria e altri comuni
importanti.
Alle europee, mancando
l'amato simbolo, ho votato questo giovin signore fiorentino.
Parto dal presupposto che
governare questo troiaio di paese senza capovolgerlo sia un'impresa
titanica, ma e' sicuro che dal toscano mi aspettavo di piu'.
Capisco che si trova a
capo di un partito che e' la nuova balena bianca, che molti candidati
li abbia dovuti accettare piuttosto che proporli, ma il voto credo
gli abbia dimostrato che la strada e' da correggere.
Di principio non sono
contrario ai pentastellati anche se li voglio vedere governare,
sicuramente quei ragazzi mi sembrano meglio del loro leader.
A Venaria Reale, un
paesone attaccato a Torino, hanno vinto con quasi l'80% dei voti.
Quando, a Torino, il PCI
prendeva il 30% a Venaria superava il 50%...e ho detto tutto.
Che nostalgia per
Berlinguer....anche perche' a S.Giovanni sotto la grande bandiera,
quel giorno, c'ero anche io.
In Europa sta' succedendo
di tutto.
La Grecia e' praticamente
fuori dall'euro stroncata dai debiti.
Nel 1998 lavorai in quel
paese, a Skiatos, per 7 mesi come Capo Villaggio.
Non ho mai conosciuto un
popolo piu' scansafatiche, cazzaro, inutile e parassita di quello,
tutto cio' che sta' avvenendo non mi stupisce per nulla.
La Francia ci rimanda
indietro i migranti a Ventimiglia, e' un suo diritto come paese
sovrano, pero' non mi si venga piu' a parlare di Europa e di politica
comune perche' mi pare che, in questo contesto, si stia viaggiando
ognuno in ordine sparso e nella tutela dei propri, singoli interessi.
L'Ungheria vuole tirare su
un muro che la divida dalla Serbia, per lasciare fuori i migranti dal
paese.
La storia e' strana.
Il paese dei magiari
faceva parte di un blocco politico che aveva un muro come simbolo, un
muro costruito perche' gli abitanti di un paese Fratello non se ne
andassero.
Ora se ne costruisce uno
perche' abitanti di altri paesi non possano entrare...mah....
Sta' per scoppiare una
nuova guerra stellare?
Il governo russo ha fatto
sapere che, se non verra' rivisto l'atteggiamento americano nei
confronti della crisi ucraina, potrebbe rivelare sconvolgenti notizie
sul presunto sbarco sulla luna avvenuto alcuni decenni fa.
Anni indietro su questo
blog scrissi un pezzo che parlava proprio di questo.
Ci siamo davvero andati
sulla luna o il film Capricorn One ci ha raccontato la giusta storia?
E' mai possibile che il
moderno Shuttle sia naufragato fra incidenti e morti per un percorso
poco al di fuori della nostra atmosfera, mentre negli anni 60' siamo
riusciti ad andare su un altro pianeta?
Propendo per l'ipotesi
finzione.
I russi avevano lanciato
il primo uomo nello spazio, Gagarin, poi la prima donna, Valentina,
quindi persino il primo cane, Laika.
Si era in piena guerra
fredda, gli americani avevano bisogno di un successo tangibile per
contrastare i voli dei sovietici.
Misteriosamente sono
scomparse tutte le registazioni originali dello sbarco, piu' di 200,
mentre le famose pietre lunari si sono rivelata una sorta di tarocco
o poco piu' e sono scomparse pure quelle.
Il tempo qua' nella terra
di Marco Polo e' variabile, iniziano a giungere altre etnie, ieri
sono arrivati un po' di ungheresi e oggi dovrebbero calare i danesi
freschi di elezioni.
Ieri e' venuto a trovarmi
un'amico del blog, ci siamo conosciuti condividendo una buona
mangiata di pesce in un bel ristorante a Cavallino.
Ancora una volta ho avuto
la conferma che la tolleranza zero, il lasciare fuori la basura (e i trovatelli...),
l'aggregare gente come si deve che ama veramente Cuba e la vita,
siano state davvero le scelte vincenti.
Mai avuto dubbi.
Da un po' di tempo i miei riferimenti culturali sono Gramellini e Linus, ognuno ha quelli che si puo' permettere.
RispondiEliminaCondivido in pieno questo scritto del Fratello, compreso sopratutto l'accenno ad un'eventuale momento di omosessualita' neanche tanto simbolica con Paolino Pulici.
massimo gramellini
Al tranello della demagogia («Perché non ospiti i profughi a casa tua?»), Cecilia Strada di Emergency ha risposto con le parole della laicità: «E perché dovrei? Vivo in una società e pago le tasse anche per aiutare chi ha bisogno. Ospitare un profugo è carità. Creare accoglienza con le tasse è giustizia». È tipico di una certa Italia refrattaria allo Stato evadere il fisco per poi salvarsi l’anima organizzando collette per i bisognosi. La stessa Italia che accusa di incoerenza chiunque si batte a favore di un mondo più equo, in base alla curiosa idea che per essere autorizzati a farlo sia necessario indossare il saio di san Francesco. L’obiezione a cui Cecilia Strada ha replicato da par suo è di una stupidità contagiosa. Per dire: io sono favorevole ai matrimoni gay, ma non per questo ho mai preso in considerazione l’ipotesi di sposare un uomo, a parte forse Paolino Pulici.
Nemmeno le tasse, qualora venissero finalmente pagate da tutti, basterebbero però a creare il mondo perfetto, altrimenti non ci sarebbe bisogno di Emergency. La solidarietà serve, anche se si esprime in modi diversi. Aprendo le porte, ma anzitutto le teste. Come fanno i Salvini a ridurre l’esodo biblico di migliaia di esseri umani a pretesto per battute da bar? Nessuno ha la soluzione in tasca ed è comprensibile che i residenti impoveriti si sentano minacciati nei loro residui diritti da masse di persone ancora più disgraziate di loro. Per questo gli andrebbe almeno spiegato che i profughi a cui la polizia di Ventimiglia mette le mani in faccia non sono invasori o terroristi, ma fuggitivi con l’unica colpa di volere restare vivi. Il racconto della verità è oggi la prima opera di carità.
Addio vecchie A1, A2 o A3, le categorie che nei rogiti ancora classificano le nostre case come «signorili», «civili» o «economiche». Le abitazioni degli italiani rientreranno tutte in una lettera, la «O» di ordinarie, che terrà conto, anziché dei vani, di metri quadri e di tutte quelle caratteristiche, come piano, ascensore, balconi e quant’altro determina il loro valore commerciale. Nella lettera «S» di «speciali» rientreranno tutti gli immobili pubblici e quelli a uso commerciale. Continueranno ad essere esentasse i luoghi di culto.
RispondiEliminaIl decreto legislativo destinato a rivoluzionare catasto e tassazione sulle case è sul tavolo del governo, che dopo una girandola di rinvii dovrebbe dare forse oggi, più probabilmente martedì, il via libera all’operazione. L’Agenzia delle entrate inizierà così ad esaminare uno a uno gli oltre 60 milioni di immobili assegnando loro valori molto più simili a quelli di mercato, che entreranno poi in vigore nel 2019.
Il rischio salasso
Il decreto promette che alla fine sarà assicurata l’invarianza di gettito, ma se qualcuno pagherà meno altri sono a rischio salasso. Secondo i geometri fiscalisti dell’Agefis per molte abitazioni di periferia o di nuova costruzione classificate oggi come di tipo economico (A3) o civile (A2) alla fine si pagherà meno, visto che spesso si tratta di abitazioni di modesta metratura ma divise in molti vani. Tremeranno invece i polsi di chi possiede case nei pregiati centri storici, ma classificate come popolari o ultrapopolari, o dei proprietari dei rustici trasformati in ville. La Uil Servizio politiche territoriali stima che i 4,6 milioni di immobili classificati nelle più modeste categorie A4 e A5 potrebbero vedere quadruplicate le proprie rendite catastali. Per gli altri immobili il valore medio sarebbe di 168mila euro, il doppio di quello attuale. Non per questo raddoppieranno anche Imu e Tasi, visto che spetterà ai Comuni rimodulare le aliquote e che, come dice il decreto, la revisione «dovrà assicurare la sostanziale invarianza del gettito».
Le città con più aumenti
Le stime dei nuovi valori catastali nelle principali città le ha fatte l’Agefis, che ha basato i sui calcoli sulla superficie media di ogni singolo capoluogo. I maggiori aumenti si verificherebbero per le abitazioni di tipo civile, oggi classificate A2, di Milano (+ 310% sia in zona periferica che centrale), Napoli (+223% anche qui in entrambe le due zone), Roma (+ 222% in zona semi centrale e più 163 altrove), mentre l’aumento più contenuto sarebbe a Torino (+51% in centro e periferia, solo + 24 in zona semi centrale). Per le abitazioni di tipo economico il boom sarebbe in centro a Milano (+379%), Venezia (+329%) e Napoli (+246%). Lievi aumenti in periferia a Torino (+16%). In zona semicentrale le rendite salirebbero del 29%, mentre in centro raddoppierebbero.
La Local tax
Se le aliquote Tasi restassero al due per mille con i nuovi valori catastali un appartamento semi centrale di 120 metri quadri a Torino pagherebbe 535 euro contro gli attuali 433. Ma saranno i sindaci a decidere come rimodulare le aliquote di quella che in futuro si chiamerà Local tax. Le previsioni si basano sulle decine di pagine fitte di tabelle e algoritmi allegate al decreto, che disegnano in questo modo il catasto che sarà. Prima di tutto si calcolerà il valore a metro quadro sulla base delle rilevazioni periodiche Omi, l’osservatorio del mercato immobiliare. In assenza di queste si terrà conto dei valori delle compravendite degli ultimi 3-4 anni o dei prezzi d’offerta delle principali agenzie immobiliari. A questo valore medio si applicheranno algoritmi che devono tener conto di cose come affaccio, piano, ascensore, balconi, doppi servizi e quant’altro determini il maggior valore dell’immobile. Sul dato finale si applicherà infine una riduzione del 30% ed ecco il nuovo valore catastale. Destinato a turbare il sonno a più di un proprietario.
Il M5S è l'unico movimento che può dare una speranza di cambiare le cose, per un solo motivo, che oltre ad essere onesti, sono sempre i primi a dare il buon esempio, come il fatto che pretendono di tagliare le spese della politica, e sono i primi a dimezzarsi gli stipendi, e con 10 milioni messi da parte stanno facendo ripartire molte piccole e medie imprese. Se manca l'ONESTA' per chi amministra denaro pubblico manca TUTTO, si può essere bravi quanto si vuole. Ora arriva la terza ondata di arresti per Mafia Capitale, e sembra che siano ancora diversi parlamentari del PD a finire nelle patrie galere.
RispondiEliminaIl mio voto al M5S è garantito (tanto peggio di PD e FI non potrebbero fare).
Approvo in pieno
EliminaIl mio per ora no.....
RispondiEliminaL'importante è votare, perchè chi si astiene poi non può rompere i coglioni che l'Italia va a rotoli.
EliminaAnche perche', tanti anni fa, c'e' chi ha perso la vita perche' noi potessimo di nuovo esercitare questo diritto.
RispondiEliminaA Cuba saranno realizzati 35 punti wi-fi pubblici, di cui cinque a L'Avana, per aumentare la possibilità di connessione sull'isola. La notizia, riportata dal New York Times, rappresenta una svolta nell'utilizzo del web del Paese caraibico, una delle zone con il minor tasso di utilizzo della Rete nel mondo. Raul Castro ha infatti programmato di estendere la connessione a tutti i cubani entro il 2020.
RispondiEliminaCuba, svolta sulla connessione al web Saranno aperti 35 punti wi-fi pubblici
La tariffa di utilizzo del wi-fi sarà dimezzata, da 4,50 a 2 dollari l'ora, attraverso point che saranno in grado di gestire dai 50 ai 100 utenti contemporaneamente. Finora infatti i costi sono stati proibitivi per la maggior parte degli abitanti dell'isola, con una percentuale quasi nulla di abitazioni in grado di sostenere la spesa.
Lo stesso Barack Obama ha messo l'utilizzo del web tra i punti fondamentali del nuovo rapporto tra gli Usa e Cuba.
La società di telecomunicazioni statale, la Etecsa, si occuperà dell'installazione dei punti wi-fi a partire dal mese di luglio.
A casa mi si gode parecchio per questa notizia.
RispondiEliminaDomani sera ci sei? Io vado al lingotto a farmi mangiare dalle zanzare. Se vuoi contribuire fammi sapere. Il mio numero ce l'hai. Ciao biondo.
Simone
No credo di fermarmi qua' almeno fino a mercoledì
RispondiEliminaIo tra le cose importanti successe in settimana metterei senz'altro la nuova enciclica 'verde' Laudato Si di Papa Francesco:Evitare l'uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quando ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico". Il Papa benedice perfino il 'car sharing': "Condividere un medesimo veicolo tra varie persone". Tra i consigli ambientalisti anche quello di "piantare alberi e spegnere le luci inutili. Tutto ciò fa parte di una creatività generosa e dignitosa, che mostra il meglio dell'essere umano". ...ma forse la cosa più importante è quando dice 'il popolo ha pagato per salvataggio banche'..un grande uomo a mio parere..Renzi ste cose non le dice...questa enciclica credo sia piaciuta al Comandante en Jefe..magari prossimamente farà sull'argomento una delle sue famose riflessioni...ciao Milco
RispondiEliminastefano
Popoli hanno pagato prezzo salvataggio banche. Già il "salvataggio a ogni costo delle banche è stato fatto pagare alla popolazione": Oggi non facciamo pagare ai popoli il prezzo della crescita ad ogni costo, "rallentiamo il passo", e puntiamo a uno "stile di vita" conciliabile con la difesa integrale dell'ambiente e della vita di tutti i popoli, scrive il Papa. "Non si è imparata la lezione della crisi finanziaria mondiale e con molta lentezza si impara quella del deterioramento ambientale". Francesco critica apertamente il laissez-faire che costituisce il caposaldo del liberismo economico quando bolla come "relativismo": "La finanza soffoca l'economia reale. Il mercato da solo non garantisce lo sviluppo umano integrale e l'inclusione sociale".
RispondiEliminaServe decrescita. "E' arrivata l'ora di accettare una certa decrescita in alcune parti del mondo procurando risorse perché si possa crescere in modo sano in altre parti" continua Francesco. "Sappiamo che è insostenibile il comportamento di coloro che consumano e distruggono sempre più, mentre altri ancora non riescono a vivere in conformità alla propria dignità umana. Per questo è arrivata l'ora di accettare una certa decrescita", scrive francesco. Il Papa precisa: "Nessuno vuole tornare all'epoca delle caverne, però è indispensabile rallentare la marcia per guardare la realtà in un altro modo e recuperare i valori e i grandi fini distrutti da una sfrenatezza megalomane".
RispondiEliminaTrasporto pubblico. Il trasporto pubblico è un "trattamento indegno delle persone a causa dell'affollamento, della scomodità o della scarsa frequenza dei servizi e dell'insicurezza" scrive papa Francesco in uno dei passaggi. "Molti specialisti concordano sulla necessità di dare priorità ai trasporti pubblici. Tuttavia alcune misure necessarie difficilmente saranno accettate in modo pacifico dalla società senza un miglioramento sostanziale di tali trasporti".
RispondiEliminaTrasporto pubblico. Il trasporto pubblico è un "trattamento indegno delle persone a causa dell'affollamento, della scomodità o della scarsa frequenza dei servizi e dell'insicurezza" scrive papa Francesco in uno dei passaggi. "Molti specialisti concordano sulla necessità di dare priorità ai trasporti pubblici. Tuttavia alcune misure necessarie difficilmente saranno accettate in modo pacifico dalla società senza un miglioramento sostanziale di tali trasporti".
RispondiEliminaConcordo su tutto...quest'uomo mi invoglia ad essere migliore ed io non sono credente..ciao Milco
RispondiEliminaStefano
Ha abbtacciato alcune tesi deĺla Teologia della liberazione. Finalmente
RispondiEliminaSi. E questo e' coerente con la sua opera di pacificazione tra usa e cuba. Lui vede in Cuba, entro certi limiti, un modello per l America Latina e per il mondo intero.
RispondiEliminaAlessandro.
Diciamo che da latino ha una sensibilita' differente rispetto ai suoi predecessori. Ieri era a Torino.
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