Una delle maggiori
prerogative culturali storiche di Cuba e' sempre stata la musica.
Dal son alla salsa, dalla
rumba alla musica tradizionale, dalle contaminazioni africane a
quelle europee.
C'e' stato, e forse c'e'
ancora, un turismo musicale nei confronti di Cuba, conosco
personalmente ragazzi, sopratutto percussionisti, che attraversano
l'oceano per imparare dai loro coetanei cubani l'uso e il
perfezionamento di determinati strumenti.
Anche chi ama il ballo,
per lustri, ha visto l'isola come un punto di riferimento per stage,
incontri e in generale viaggi che avevano lo scopo di imparare nuovi
movimenti sentendosi all'interno di situazioni irripetibili fuori dal
paese.
E' ancora cosi'?
Voglio dire, Cuba e'
ancora meta di tutti coloro che vogliono imparare o perfezionare il
loro modo di ballare?
Ho i miei bravi dubbi.
In questi 15 anni di
frequentazione della maggiore delle Antille, ho visto, nelle
discoteche ma anche nei carnevali e nelle feste popolari, la salsa e
i ballabili soppiantati prima dal reggaeton e poi dalla musica
importata dagli Usa e dall'Europa.
Anni fa al Luanda, la
rinomata discoteca tunera, si potevano ascoltare e ballare salsa,
bachata, qualche merengue, mentre ora si ascolta la stessa merda che
possiamo sentire in una discoteca italiana.
Chiaro che occorre andare
incontro ai gusti dei giovani che sono i maggiori fruitori del
servizio, ma che la musica ballabile tradizionale cubana stia
diventando sempre piu' di nicchia e' un fatto accertato.
Molte scuole di ballo
italiane organizzano viaggi a Cuba, ogni tanto ricordo quella alla
periferia di Torino raccolse 60 adesioni (con relativi quattrini) per
poi trovarsi truffata FORSE dall'agenzia di turno, anche se i dubbi,
non solo miei (li conoscevo...) non sono mai stati risolti.
Quindi, queste scuole di
ballo organizzano viaggi che servono piu' al proprietario o ai
proprietari per far saltare fuori un paio di biglietti aerei omaggio
per loro, che per il reale valore del viaggio stesso.
La verita' nuda e cruda e'
che oggi si balla il latino di piu' al di fuori del Caribe che da
quel lato del bloqueo.
Abbiamo scuole di ballo
preparatissime con insegnati, italiani/e fantastici che non hanno
nulla da invidiare ai loro colleghi caraibici.
Quando una delle migliori
bailarine cubane visse con me per quasi un'anno, trovo' lavoro, per
pochi euro, in una scuola di ballo ma dovette prima imparare ad
insegnare che e' ben diverso dal dimostrare di saper ballare.
Oggi a Cuba dov'e'
possibile ballare salsa e cose simili?
Forse in qualche festa di
lavoratori, qualche campismo, magari in qualche scuola di ballo anche
se il cubano per imparare a ballare non e' certo andato a scuola, la
sua maestra e' stata la calle.
Ho sempre guardato con
immensa tenerezza, quelle bambine e quei bambini di 2/3 anni che
dimenano il bacino al ritmo di musica, senza che nessuno glielo abbia
mai insegnato.
E' un luogo comune ma
davvero la musica i cubani ce l'hanno nel sangue.
Un tempo, ogni giovane
sapeva ballare la salsa, oggi, si incontrano invece tanti ragazzi che
non sanno neanche da che parte iniziare, visto che in disco la sola
musica che sentono e' ”unza unza”.
Gli adulti invece, in
genere, sanno ballare anche piuttosto bene, ogni occasione e' buona
per mettersi in pista.
Un compleanno, una fiesta
sul lavoro, una ricorrenza da festeggiare a casa, non mancano certo
le opportunita' per lanciarsi in scatenati balli.
Peccato davvero che, come
dicevo prima, la musica cubana stia diventando un fenomeno di
nicchia, che presto si potra' comparare col nostro ballo liscio, che
comunque rappresenta parte della nostra musica popolare.
Sempre meno gente lo
sapra' ballare e si arrivera', forse, al punto che un cubano che
vuole ballare salsa e cose simili dovra' venire in Italia, paese dove
oramai nascono piu' scuole di ballo che figli.
P.S:Stanotte ha piovuto e
oggi, c'e' un filino piu' di frescura...ojala che duri.
All'inizio era il son, a sua volta nato dalla fusione di ritmi europei e neri africani. Da tutto questo ha avuto origine la salsa.
RispondiEliminaSiamo sull'isola di Cuba, patria di questo ritmo, di questa musica tutta da danzare. Dove la salsa non è solo un ballo, ma anche un modo di vivere, espressione dell'autentica gioia di esistere tipica di queste latitudini, dove anche i bambini apprendono i primi passi prima ancoradi imparare a camminare.
Tutti i cubani amano stare insieme, ballare e fare festa fino alle prime ore dell'alba. E il luogo ideale dove assistere a performance di ballo e musica di altissimo livello, e dove si può anche danzare insieme agli artisti è il Cabaret, protagonista delle notti havanere.
Questo viaggio di otto giorni porta proprio a L'Avana, che diventa la meta ideale per chi, oltre a una vacanza di mare, vuole anche fare una full immersion in questo ballo, seguendo lezioni e imparando a
danzarla. È infatti la città cubana a vantare i migliori cabaret dell'isola e dei Carabi, e con gli spettacoli notturni più avvincenti.
Tra i più celebri, il Copa Room, più conosciuto come Palacio de la Salsa, all'interno dell'Hotel Riviera, il Parisien, dentro lo storico Hotel Nacional, e il Salon Rojo, dentro l'Hotel Capri.
Durante questa settimana oltre a tre notti a Varadero, dove la vacanza terminerà in riva al mare nel relax del grande giardino tropicale del Tuxpan Beach Resort, è previsto il soggiorno per quattro notti nelle atmosfere Anni 50 dell'Hotel Riviera, sullo spettacolare lungomare dell'Avana, icona storica del paesaggio havanero, che ha ospitato personaggi come Salvador Allende, Ginger Rogers, Humphrey Bogart e Lauren Bacall.
Ed è proprio al Riviera che si tengono 3 giorni di lezioni di salsa per ballerini non professionisti. Che comprendono anche tre ingressi nei migliori cabaret della città e una cena nel più prestigioso di questi, il Parisien dell'Hotel Nacional. Da non perdere, i congrìs, a base di riso e fagioli neri, l'ajiaco, con carne, patate, banane e mais, i marizcos, frutti di mare tra cui aragoste e gamberoni, chicharritas e ostones (banane o platano fritti) che accompagnano sempre i piatti, soprattutto se di carne. Il tutto annaffiato dalla leggera birra locale e, ovviamente, dal ron, la bevanda nazionale, un rum dal gusto pieno e deciso.
massimo gramellini
RispondiEliminaLe sconvolgenti notizie sull’esistenza di un pianeta gemello della Terra stanno provocando reazioni entusiaste e addirittura romantiche. «Ma ci sarà f...?» si è subito informato un anziano statista milanese. Renzi ha promesso che nella riforma Boschi del sistema solare è prevista, per gli oppositori che cambieranno pianeta, l’abolizione della tassa sulla seconda casa. L’insensibile Merkel lo ha bloccato: «Dopo i parametri europei non puoi sfondare anche quelli interstellari». Ma esisterà davvero, l’Altro Mondo? Grillo non ha dubbi: «E’ una sfera di cartone costruita dai massoni in un garage di Houston. Ci prendono per la Nasa». Più possibilista Giovanardi: «Deportiamoci i gay, a patto che non possano sposarsi neppure lì».
L’ex ministro greco Varoufakis ha lanciato un appello ai cugini siderali: «Avreste qualcosa da prestarmi?», mentre la scoperta ha stimolato in Putin un interrogativo filosofico: «Serve gas?». Lo schivo Salvini, in diretta a galassie unificate con la felpa di «Odissea nello Spazio», ha preso le distanze (che non sono brevi) dagli abitatori della Terra bis: «Aiutiamoli a casa loro». Ma se fossimo noi ad avere bisogno di ricovero? L’urlo «Trasferiamoci lì» già rimbomba sul web. Prudenza mista a sconforto solo tra i cittadini romani: «Come faremo a raggiungere un pianeta che dista 1400 anni luce, se non riusciamo a chiudere le porte della nostra metropolitana nemmeno per un chilometro?». Eppure l’istinto a migrare fa parte dell’uomo. «L’universo è di tutti», ha ricordato papa Francesco. Immediata la replica del Salvini dell’Altro Mondo: «I terrestri? Li ospiti lui a casa sua».
Sono pochi i turisti che vanno in discoteca per ballare. Giuseppe
RispondiEliminaCerto...io per primo.
EliminaIdem io....poi se non sai ballare in discoteca cosa vai a fare? Preferisco più un locale con musica in sottofondo dove si può parlare, degustare un traco di ron, in tutta tranquillità, che andare in disco a rompermi i coglioni e vedere tutta la gente borracha.
EliminaCosa vai a fare in disco? Vieni con me alla disco tunera che te lo spiego.....ahahah
EliminaA me piace la molto la musica e un po' tutti i generi anche se negato col ballo ma come dici tu vedere quei bimbi per strada ballare per me è stupendo,proprio questione di sangue.paolino.
RispondiEliminaLa musica è Cuba
EliminaI cubani il ballo lo hanno nel sangue...questione di genetica...vero che regueton ha soppiantato i balli classici ma sono sicuro all 1000% se metti una baciata o una salsa qualsiasi giovane ragazza o ragazzo sanno ballarla perfettamente semplicemente sono 'disegnati' per ballare regurton ma all' occorrenza....off Topic ma neanche tanto: nutro una profonda invidia per chi sa ballare oo sono palo di Madera...ciao Milco
RispondiEliminaStefano
25 anni di animazione e 15 di Cuba e a malapena me la cavo con la bachata....vedi tu....
RispondiEliminaOggi vedo che a Cuba si ascolta e si balla solo reggaeton....a me non piace proprio quel genere di musica, anche se i cubani ne vanno matti. Ballare non se ne parla proprio, sono un pezzo di legno, mi piace ascoltare la salsa, la bachata, ecc, ma per ballarla o devi essere cubano o devi andare a lezioni di ballo.
RispondiEliminaUn paio di brani di fila li ascolto poi mi scasso i maroni. Ballare? Dipende dal contesto. .....
EliminaA me non dispiace il regueton..poi dipende ..Gente de zona sono una cosa..Osmani Garcia (che pare stia sulle palle[scusate volgarità è per rendere idea] pure ad alti gerarchi per i suoi testi diciamo poco eleganti è altra cosa..ma ripeto regueton tipo Gente de zona o Don Omar lo ascolto volentieri
EliminaStefano
Anche Gente de Zona il meglio lo hanno dato....comunque ripeto un paio di brani vanno bene...poi.....
EliminaCOME RENDERE RAGGIANTE UNA GIORNATA NORMALE....
RispondiEliminaIl calciomercato in uscita del Torino ha preso la giusta e dovuta accelerata. Tra giocatori insicuri e agenti che spesso ci mettono del proprio per complicare le cose, il direttore sportivo Petrachi riesce a chiudere un'importante operazione: Larrondo al Rosario Central a titolo definitivo.
Mancano ancora le firme. Abbiamo detto ''solo'', a dire il vero sarebbe più corretto aggiungere: ''cioè tutto''. Ma la strada che porta dall'Italia all'Argentina, oggi è più che mai in discesa.
La trattativa è incanalata sui giusti binari, il giocatore partirà a titolo definitivo e dovrebbe aggregarsi (ma su questo aspetto si attendono conferme ufficiali) per tre anni tra le fila de L'Academia Rosarina e iniziare così una nuova avventura in patria.
Proprio come voleva lui, quando dichiarò di essere ben disposto a fermarsi per altri sei mesi al Tigre. Da lì il mancato riscatto da parte del club de El Matador, mentre proprio nella scorsa notte c'è stata la svolta definitiva con l'offerta del presidente Raúl Broglia, il quale dovrebbe pagare circa 1,2 milioni di euro (bonus compresi) per il cartellino del giocatore.
Larrondo saluta, lascia il Torino a titolo definitivo. E i granata liberano così un posto per l'ingresso di un extracomunitario in rosa.
A Napoli invece no vuole venire nessuno..né Salah(che mi sa di fighetto ..sbaglio?)né Romagnoli che preferisce Milan né uno scarsissimo come Astori che temporeggia in attesa Fiorentina...mah....intanto per ora i titolari dietro ancora gli inguardabili Albiol /Koulybaly
EliminaStefano
Uno dei problemi e' che a Napoli devi lasciare alla societa' ogni diritto d'immagine e rescindere i contratti commerciali che hai....ad esempio per le scarpe.
EliminaOff topic o forse diciamo ai confini del tema qualcuno ha mai visto su youtube il filmato dell' arresto del cantante di regueton Gilbert Man a Cuba?interessante ..lo consiglio
RispondiEliminastefano
Hai voglia di postare il link?
RispondiEliminaGuarda "Video completo del arresto de Gilbert Man" su YouTube - https://youtu.be/iceQqQ0K67A
RispondiEliminamaaa chi sono...i Carribean SWAT ???
Eliminasempre detto che troppa TV fa male...
Freccia
Mi diventi ogni giorno più criptico
Elimina"SWAT, acronimo inglese per Special Weapons And Tactics (in origine era Special Weapons Assault Team) che indica le unità speciali destinate a operazioni anti-terrorismo, salvataggio di ostaggi e antisommossa, presenti in molti dipartimenti di polizia, sia statali, sia federali (come L'Hostage Rescue Team dell'FBI) degli Stati Uniti d'America. Ciononostante con il termine SWAT si indicano, genericamente, le unità di polizia destinate a compiti ad alto rischio , quindi comprendenti sia i dipartimenti di polizia a livello statale, che a livello federale."
EliminaQualche dinosauro deve aver visto troppa tv...anche questi sono segni del cambiamento in atto?!?!?! Bella merda...
Io ero rimasto alle tutine verdi con il mitico cappellino...jajaja
Freccia
Lo avevo già visto su Cubanet, ma non ricordo, perchè lo hanno arrestato?
RispondiEliminaPer la faccia...ahahah
Eliminada pirla ahahaha
Eliminaun mio amico salsero anni fa volle venire con me x una vacanza sulla maggiore delle Antille, benchè non fosse mi stato a Cuba, la sua maniera di ballare lo portò subito ad integrarsi e le mie amiche non disdegnavano il fatto di ballare con lui, dicevano: balla come un cubano, fa il ballo della calle. Al contrario quando la negrita fu mia ospite in Italia, vedendo gli altri miei amici, tra i quali un provetto ballerino, insegnante di balli caraibi, ebbe da ridire: è una maniera di ballare che si usa nelle scuole, non sono spontanei, tutti i passi sono calcolati. Insomma non è detto che bisogna essere provetti ballerini per ballare alla cubana, quello che importa è andare a tempo e seguire il proprio istinto.P68
RispondiEliminaVero. Diciamo anche che la salsa cubana è più essenziale mentre quella portoricana più impostata
EliminaPersonalmente preferivo la musica che mettevano fino al 2000-2002....un pò di salsa,con Manolin,Paulito fg e Los Van Van...e dopo disco-dance italiana.....ora,quasi solamente Reggaeton....musica tamarrissima.....a parte qualche eccezione....blanco79
RispondiEliminaOgni tendenza musicale è figlia delle proprie generazioni caro Blanco
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