domenica 4 ottobre 2015

SETTIMA GIORNATA



Che io non sia un fan di Ventura e' un dato acclarato ma tanti indizi, dicono quelli bravi, fanno una prova.
Due anni fa siamo andati in Europa grazie ai casini del Parma, a 2 domeniche dalla fine eravamo in lotta per andarci con le nostre gambe.
Parma in casa e poi Firenze, in un campo diciamo non....esattamente ostile.
Due partite orride che ci lasciarono fuori, prima dei casini di Ghirardi, dalle competizioni europee.
Lo scorso anno giochiamo con l'Empoli in casa una partita che poteva aprirci le porte all'Europa, al di la' dell'incredibile cappella di Padelli praticamente non giochiamo e perdiamo.
La sconfitta di ieri con Carpi, ripeto col Carpi, non cambia le nostre prospettive di una buona stagione ma ci priva di un momento storico che, con ogni probabilita', non tornera' piu'.
La squadra, quest'anno aspetta sempre l'avversario mai imponendo il suo gioco, i primi tempi sono imbarazzanti, poi arrivano magari Baselli o la Quaglia a toglierci dai casini, ma non puo' sempre funzionare cosi'.
Se Libidine puo' scegliere fra un giocatore piu' offensivo e uno piu' conservativo sceglie sempre quest'ultimo.
E' un ottimo allenatore, ma se e' arrivato a 67 anni a raggiungere il top della sua carriera senza mai aver allenato una big, una ragione ci deve essere, anzi piu' di una.
Ieri, nelle sue scontatissime dichiarazioni, ha parlato di bagno di umilta' ma francamente ha rotto i coglioni.
Questa squadra e' fin troppo umile e timida; ieri ma anche col Chievo bisognava entrare in campo e mordere l'erba, non concedere ettari su ettari agli avversari.
Poi certo 8 assenti sono tanti, ma non si puo' giocare in quel modo.
Il Vate ha fatto grandissime cose e nessuno puo' negarlo ma, forse, con questo allenatore piu' in la' non andiamo, probabilmente questo e' il suo top del tanto che ha saputo darci.
Ci pensi il Pontefice prima di proporgli il rinnovo, 5 anni sono tanti, forse e' giunto il momento di battere altre strade.
Ci consoliamo col fatto che il 17 ottobre sara' posata la prima pietra del nuovo Filadelfia.
Il Toro, nel 2016 ritrovera' il suo tempio, gli Invincibili torneranno a Casa.
Bel pari fra due squadre che se la sono giocata a Verona nel derby.
Oggi la Roma gioca a Palermo, una sfida dove entrambi gli allenatori rischiano la ghirba, anche se discutere Iachini con tutto quello che si e' venduto Zamparini in estate e' una follia.
L'Inter visita i ciclisti dell'ex Zenga, potrebbe essere una bella partita.
Scontro salvezza a Bologna mentre l'amata Viola gioca in casa con la Dea.
Il Milan ospita il Napoli in una domenica con tante belle sfide.
Conte oltre a Padelli e Darmian convoca anche La Quaglia.
In Inghilterra Mou perde pure in casa col Southampton di Pelle', stagione complicata per il miglior allenatore al mondo.
Il testa lo United mentre noi Villans continuiamo a perdere e siamo terzultimi con 4 punti.
Bayern a punteggio pieno in Germania mentre cade di nuovo il Barcellona a Siviglia.
Ai mondiali di Rugby oggi affrontiamo l'Irlanda in una sfida che sembra segnata, perlomeno proviamo a giocarcela con forza e orgoglio.
Incredibilmente la nazione ospitante, quella che ha inventato questo sport, l'Inghilterra, e' stata eliminata dopo la sconfitta con gli Aussie, anche se la partita chiave e' stata quella persa col Galles.
Europei di volley femminili, siamo usciti ai quarti con la Russia con qualche rimpianto e la sensazione che qualcosa di piu' si poteva fare.
La finale sara' Olanda-Russia.

20 commenti:

  1. Mezzo Toro non basta per conquistare il mondo: la storia la fa il Carpi che vince per la prima volta in serie A. Invece la corsa della squadra di Giampiero Ventura frena bruscamente e così i suoi sogni di diventare padrona del campionato almeno per una notte, visto che Inter e Fiorentina giocano domani. A sorpresa è 2-1 per i padroni di casa.
    A fregare il Torino non è stato solo l’autogol di Padelli, sfortunato e incolpevole sul tiro del Silva “sbagliato”, Gabriel, che prima si stampa sul palo e poi, dopo il tocco sulla schiena del portiere entra beffardamente in rete. Ma anche, soprattutto, un’altra prestazione double-face da parte di Glik e compagni, quasi irriconoscibili nel primo tempo come a Verona contro Hellas e Chievo. Certo, il Toro questa volta aveva qualche attenuante in più, viste le tante defezioni importanti (ben 8) che hanno ridotto la rosa all’osso. Ma ciò non basta per spiegare i primi 45’ dei granata che hanno fatto infuriare a più riprese Ventura. Alla fine le novità rispetto al successo sul Palermo erano due: Gazzi al posto di Baselli e Gaston Silva per Molinaro. Però, la prima conclusione è arrivata solo al 25’, da parte dell’esordiente terzino uruguaiano.
    L’unico a distinguersi dal grigiore generale è stato Maxi Lopez, che così si è meritato la conferma accanto a Quagliarella (questa volta deludente). L’argentino ha siglato su rigore, che si era conquistato, il gol della bandiera al 75’. Ma anche nel primo tempo è stato il più pericoloso dei suoi, con due conclusioni che hanno sfiorato il gol al 29’ (tiro che supera il portiere ma viene respinto dalla difesa) e al 37’. L’occasione migliore della partita, prima del convulso finale chiuso dal tiro di Benassi da ottima posizione che si stampa sui guantoni di Belec, rispolverato dal nuovo tecnico degli emiliani Sannino dopo la lunga panchina sotto Castori. C’è chi vive una favola e chi, per una notte, un piccolo incubo.

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  2. Mancano ancora 28 giorni alla fine della Coppa del Mondo e l’Inghilterra è già fuori. Battuta - nella sua fortezza di Twickenham e in un match che valeva la vita – dall’Australia per 33 a 13, tre mete a una. Non era mai successo che i Bianchi uscissero prima dei quarti, mai il paese ospitante si era fatto eliminare così presto; insomma, una nazione intera è sotto shock. Una botta più pesante della nostra Corea del calcio, più deludente di tutti i flop di Beckham & Co., paragonabile forse ai sette gol beccati in casa dal Brasile contro la Germania.
    Gli inglesi erano finiti alle corde già una settimana fa contro un Galles incerottato ma indomito, il k.o. è arrivato contro i rivali di sempre, gli ex-deportati che già nel 1991 avevano fatto piangere in casa i british nella finale mondiale. Nel 2003 il sinistro fatato di Jonny Wilkinson, con un drop ai tempi supplementari rimasto nella storia, aveva pareggiato il conto in Australia, stavolta la magia è stata tutta dalla parte dei canguri. Per una settimana coach Lancaster e i media avevano spolverato l’argenteria degli affetti (il «fatelo per tutti» molto Churchill-style rivolto alla squadra alla vigilia) e persino il principe Harry aveva trascinato la sua regale t-shirt all’ultimo allenamento. Macché, non è bastato.
    La dura realtà è che l’Australia di oggi è troppo forte, troppo scafata e talentuosa per il gruppo di Stuart Lancaster, uno che fra nome e cognome ha inciso mezza storia d’Inghilterra, compresa quella della rosa che la nazionale porta in petto, ma che ha sbagliato troppo, puntando sulla lealtà (ha escluso dalla squadra i talenti che giocano all’estero, mentre il suo collega Cheika ha fatto carte false per riaverli) e su un quindici senza l’esperienza e la stoffa necessaria per sopravvivere ad un girone di ferro. I tempi della “Dad’s Army”, l’esercito di papà di Jonny Wilkinson e Martin Johnson sono lontani. Lancaster pagherà la vergogna con la panchina, l’Inghilterra dei 2 milioni di rugbisti si risveglia ubriaca di delusione.
    «Il Galles ha vinto perché aveva più voglia di vincere», è la frase che forse le brucerà di più nel ricordo. Per prendersi la Webb Ellis Cup ha speso il doppio degli All Blacks e investito milioni di sterline nell’organizzazione, ma per il prossimo mese farà da spettatrice alle bisbocce altrui. Per ora è il mondiale delle sorprese. La speranza dell’Italia, che fra poche ore sfida l’Irlanda in un match impossibile, è che non siano ancora finite.

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  3. Fuori Inghilterra e Giappone paese tutto fuorché di rugbisti qualificato mi pare..bah..oggi torna Parisse ma non sarà sufficiente. ..'il Milan ci dirà chi siamo ' ha detto Sarri...io dopo la J. da sempre da noi la (sportivamente) più odiata voglio venganza su chi anni e anni orsono in un San Paolo gremito mi fece piangere umiliandoci e sorpassandoci, uno scudetto già vinto perso chissà come..oggi può essere la giornata giusta..siamo in condizioni stupefacenti e i nostri là davanti a gente come Ely e Zapata possono far molto male..tu sai Milco io appassionato di tennis..ieri tornata al successo in un premiere' in Cina Venus Williams, quale grazie , quale bellezza, quale eleganza, quale simpatia, quale braccio fatato(tutte doti che mancano all'energumena sorellona) ...era mezza zoppa. .no ce la faceva manco a camminare eppure..commovente...rischia Garcia ma oggi no penso perde..chi rischia è Mou..buona domenica
    stefano

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  4. A proposito ieri Barca senza Iniesta e Messi sconfitto a Siviglia a sua volta dominato in champioms da j. , Atletico Madrid in mezza crisi..vuoi vedere la liga la vince il torero panzuto Rafa che ora non prende più goal? Dio ci scampi ..forza Barca
    stefano

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  5. Da quando il patetico che sponsorizza la sambuca ha cacciato la bella Gameiro sono arrivate 5 sconfitte. Ahi la santeria de la mujeres latinas...

    Simone

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  6. Ciao Milco, se ad inizio campionato ti avessero detto che dopo 6 giornate il torino sarebbe stato a 13 punti in classifica e la bjuve a 5 punti.....quante firme avresti fatto??? ahahaha...comunque la sfida salvezza non è a bologna ma a torino allo bjuventus stadium....Alessio

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  7. Vero giocano a Torino.
    Non avendo ossessioni calcistiche preferisco sempre guardare cio' che accade a casa mia.
    Cerco di farlo con l'occhio piu' obiettivo possibile, la stessa obiettivita' che mi consente di dire che gli ultimi 4 scudetti della seconda squadra di Torino sono meritati (in passato spesso non e' stato cosi'...) anche e sopratutto per mancanza di avversari seri, Inter in primis.
    Come ogni tifoso del Toro non posso non essere riconoscente a Ventura per questi 5 anni, la sua vera impresa non e' stata tanto quella di riportarci in luoghi che ci competono per storia, leggenda e tradizione, ma il riuscire a far spendere Cairo.
    Mai nessuno c'era riuscito in precedenza.
    Detto questo, oramai il nostro gioco lo conoscono anche i sassi.
    Se becchiamo squadre che fanno gioco come e' accaduto coi ciclisti, la Viola e il Palermo, li aspettiamo ed avendo i migliori giovani italiani in rosa, spesso riusciamo a fare male sopratutto con gli esterni che salgono.
    Il vecchio contropiede.
    Se invece come con Carpi, Chievo, Verona e Frosinone il gioco ce lo lasciano fare a noi sono casini, perche' i nostri 3000 passaggi non servono piu' a nulla.
    In piu' tolto Peres non abbiamo piu' nessuno che salti l'uomo e questo e' un altro casino.
    Quindi ci vuole la bella giocata, la prodezza o il colpo di culo.
    Libidine non cambia mai modulo in corsa, non toglie mai un centrocampista per una punta, raramente riesce a sparigliare il mazzo.
    Cinque anni nel calcio moderno sono un'eternita', faremo bene anche quest'anno ma oltre non andremo.

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    1. Sul primo scudetto di Conte resta l'ombra del gol non dato a Muntari (lo scrivo da interista e antiberlusconiano)....ma sono d'accordo con te sul fatto che la rosa della bjuve degli ultimi anni era (forse lo è ancora) nettamente superiore rispetto alle altre. Prova a mettere Tevez e Vidal nella rosa attuale del toro e poi vedi dove arrivi in classifica...Alessio

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    2. Esatto
      La rosa va bene ma anche una società che ha appoggiato Conte in tutto,anche per il suo passato.
      Dopo la nazionale sono curioso di vedere Conte in una squadra dove avrà un rapporto normale

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  8. DAL WEB
    Chi sa di Toro sapeva benissimo che i granata oggi non avrebbero vinto, c'era un appuntamento con la storia che li aspettava e una partita contro una squadra debole: sembrava tutto troppo bello e troppo facile ma il Toro, questo Toro che da cinque stagioni sta tornando ai livelli che gli competono, questa partita non l'avrebbe mai vinta. Paradossamente, avesse giocato contro una squadra di media classifica probabilmente stasera sarebbe primo in classifica, invece no.
    Questione di mentalità, di presunzione e di supponenza, uno dei pochi limiti che questo Toro ha, non raccontatemi che mancavano dei titolari, nessuno avrebbe scambiato la formazione del Toro con quella del Carpi, al massimo qualche giocatore ma così su due piedi non saprei neanche dire quali. Come spesso, troppo spesso, accade il Torino si bea della sua superiorità sulla carta e fa passare il tempo in attesa che il gol arrivi dall'alto senza fare nulla o fare poco per meritarlo.
    Già la formazione di partenza con Vives e Gazzi insieme, che in un centrocampo a tre non possono coesistere e questa cosa non la dico io ma sono le partite degli anni scorsi che lo hanno detto a più riprese, non lasciava presagire niente di buono, con Acquah lasciato colpevolmente in panchina, per non far giocare lui o Benassi a sinistra. Acquah, l'unico che nel Torino di oggi poteva fare la differenza dal punto di vista fisico. Al massimo Gazzi e Vives potevano giocare insieme una volta ottenuto il vantaggio.
    Una partita giocata diciamo al piccolo trotto, per non essere scurrili, che ha permesso al Carpi di rimanere in partita fino a che in maniera fortunosa ma meritata, sono passati in vantaggio. Vantaggio meritato perchè i granata nella prima frazione hanno avuto solo due occasioni per segnare una con Gaston Silva che ha impegnato Belec in una difficile parata e una con Maxi Lopez che ha sfiorato il palo con una bella girata a portiere battuto, due occasioni che facevano il pari con le due avute dal Carpi e ben neutralizzate da Padelli. Troppo poco per la terza della classifica contro l'ultima.
    Come dicevo anche lo scorso anno la crescita non la si vede solo dalle belle vittorie, ma la si vede anche dall'evitare queste figuracce contro squadre inferiori che puntualmente si ripetono ogni anno, eccezion fatta per il primo campionato di serie A. Queste partite gettate al vento sono poi quelle che a fine anno ti costano quelle due tre posizioni in classifica che servono a raggiungere obiettivi più alti. Perdere in questo modo fa rabbia, perchè non si è fatto niente per vincere, come nella partita contro il Chievo quando subìto il gol si è giocato come se si fosse in vantaggio, mantenedo palla senza neanche effettuare un tiro in porta. Oggi, a dire il vero, un minimo di reazione c'è stata e guarda caso è successo quando è stata corretta la formazione inserendo Acquah. Purtroppo il gol subito in contropiede ha complicato i piani, anche se due minuti dopo Maxi Lopez con un rigore calciato veramente bene (cosa che non accadeva dai tempi di Rosina) ristabiliva il minimo svantaggio, però poi nei restanti venti minuti non si è mai riusciti ad impegnare l'esordiente Belec.
    In conclusione grazie ad una partita giocata in malo modo, questa squadra che poteva entrare nella storia del Toro è entrata nella storia del Carpi, spero solo che non siamo l'unica a perdere contro la squadra emiliana, la più brutta vista tra quelle affrontate dai granata che hanno opposto loro una prestazione molto brutta sulla falsa riga di quella contro il Chievo ma dieci giorni fa a Verona avevamo contro una squadra più forte.
    Sperando che la sosta, come la notte, porti consiglio, mi auguro di commentare per l'ultima volta una partita giocata con supponenza e presunzione dai granata, ma una vocina dentro di me mi dice che purtroppo non sarà così e commenterò ancora partite simili a questa, e la crescita, anche se ci saranno imprese, anche se si raggiungerà una posizione premiante, per me non sarà completa

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  9. Milco non sono d'accordo, Libidine se avesse avuto gli 8 infortunati in campo avrebbe asfaltato il Carpi, e se Cairo lo manda via fa un errore pazzesco. Per il resto siamo alla 6 giornata, siamo agli inizi, ancora è tutto da definirsi ed assestarsi.

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  10. Leggi le due formazioni di ieri e dimmi che differenze trovi...
    5 anni sono tanti per tutti.

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  11. Empoli-Sassuolo 1-0
    La Roma batte in Sicilia il Palermo.
    L'Udinese pareggia contro il genoano gobbo banfone.
    L'Inter correndo i suoi rischi strappa il pareggio a casa dei ciclisti.

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  12. La gobba batte un'imbarazzante Bologna anche grazie a un rigore perlomeno discutibile

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  13. Irlanda-Italia 16-9, finale
    E' finita. Irlanda batte Italia 16-9, gli azzurri finiscono qui il loro mondiale (inutile l'ultimo match contro la Romania) ma possono uscire a testa alta dopo una grande prestazione contro i Greens

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    1. Gran partita ma non si possono sbagliare tutte le rimesse laterali.....Alessio

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  14. Il Napoli passeggia sul cadavere del diavolo.
    Un fine settimana iniziato male finisce bene con i fratelli Viola in testa da soli.

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