lunedì 15 febbraio 2016

L'INCONTRO

 Risultati immagini per RAUL CASTRO BERGOGLIO KARILL

Avrete sicuramente seguito l'incontro fra Il Papa e il Pope, avvenuto nella sala lounge, dell'aeroporto della capitale di tutti i cubani.
Un' incontro epocale che mancava da circa un millenio.
Un millennio di guerre, massacri, diaspore, pulizie etniche e tutto quello che volete aggiungere voi.
Da un lato il capo riconosciuto della cristianita' dall'altro il capo della chiesa ortodossa russa.
Puo' essere che questo incontro aiuti a migliorare anche i rapporti fra Kirill e il capo della chiesa ortodossa di Costantinopoli che si guardano in cagnesco, come i loro predecessori, da secoli.
La chiesa russa e' stata, storicamente, accusata di essere un emanazione del potere politico, prima Sovietico e ora putiniano.
Non e' per nulla da escludere che dietro questa mossa ci sia lo zampino di quella vecchia volpe di Vlady.
In mezzo fra il Papa e il Pope....Raul Castro.
Ancora una volta Cuba e' salita agli onori della cronaca diventando il crocevia del mondo, il punto in cui le cose nascono e si sviluppano.
Sotto il baffo sornione del fratello del Comandante en Jefe, si intravvedeva la soddisfazione e l'orgoglio per avere ospitato un'evento di cui si e' parlato in ogni angolo del mondo.
Cuba, ancora una volta, e' stata sulla bocca di tutti, nelle copertine dei giornali, nella notizia di apertura dei notiziari di ogni televisione del mondo.
Un impatto mediatico mostruoso.
La scelta dell'Avana non e' stata casuale.
Non e' che uno per caso era da quelle parti e l'altro...anche.
Non esisteva alcun luogo in Europa che, nei secoli, non avesse subito qualche pulizia etnica, qualche guerra, qualche massacro per opera di queste 2 religioni.
Trovare una location adatta, al di fuori di tutti questi eventi passati, sarebbe stato praticamente impossibile.
Nell'Europa occidentale ci sono stati i disastri dei nostri baciapile, in quella orientale quelli dei barbuti, c'era poco da scegliere.
Un'altra ragione che ha portato a indicare, come luogo dell'incontro Cuba, e' stata la sicurezza.
In giro e' pieno di pazzi.
L'Isis e tutti gli altri tagliagole prezzolati avrebbero fatto a gara per fare disastri, sarebbero occorse misure di sicurezza mostruose.
Chi si sarebbe preso il mal di pancia?
Cuba e' oggi, con ogni probabilita', il posto piu' sicuro al mondo, il piu' controllato.
Dei pochi studenti e/o turisti mussulmani presenti nell'isola i servizi di sicurezza conoscono anche il numero di peli che hanno nel culo, cosi' come conoscono quanti ne abbiamo noi.
Ognuno di noi.
Non esiste, oggi nel globo, un posto piu' sicuro di quello utilizzato per l'incontro.
Questo per Cuba e' stato un altro successo mostruoso, ora per gli Usa e il suo congresso a maggioranza repubblicana, sara' sempre piu' difficile giustificare un'embargo antistorico e dannoso sopratutto per gli interessi economici delle aziende statunitensi.
E' vero che 2 dei candidati alla presidenza repubblicani sono gusanitos di origine cubana, gente che si farebbe scuoiare viva pur di non togliere il bloqueo ma, oggi, nel mondo, in qualunque posto del mondo, si fa sempre piu' fatica a comprendere questo rimasuglio confuso di guerra fredda.
Se i capi religiosi di buona parte degli abitanti del pianeta scelgono Cuba per una storica ed epocale riconciliazione, tutti ne devono tenere conto.
Dopo il riallacciamento delle relazioni diplomatiche, la trasformazione delle officine d' interessi in vere e proprie ambasciate, l'alleggerimento da parte degli Usa di una parte delle sanzioni nei confronti di Cuba, la restituzione da parte dei cubani agli yankee di quel missile statunitense misteriosamente finito a Cuba, oramai il passo per l'evento finale ancora da compiere e' breve.
Dopo il sollevamento del bloqueo e il ritiro da Guantanamo con restituzione di quel lembo di terra alla sua giusta sovranita' nazionale potremo fare altri discorsi tanto cari ai “paladini democratici”.
Ovviamente paladini della democrazia che fa comodo a loro...
P.S.Intanto oggi Renzi va da Macri....

M&S CASA PARTICULAR ha aggiunto una nuova casa,

25 commenti:

  1. In un Paese sempre più vecchio come il nostro, può succedere che i vecchi cambino i numeri della storia. Un Paese sempre più vecchio è anche sempre più solo. Forse per questo il fenomeno delle persone anziane che sposano le giovani badanti ha raggiunto livelli incredibili: secondo l’Istat sono 30 mila in 10 anni, il 10 per cento di tutti i matrimoni misti, 428 solo a Milano nel 2013, 23 a Roma, ma già 13 nei primissimi mesi del 2016. E negli ultimi tempi i matrimoni dei vecchi in Italia, avverte il presidente degli avvocati matrimonialisti italiani, Gian Ettore Gassani, sono addirittura raddoppiati, raggiungendo quota 5 mila, e «possono presentare anche aspetti patologici». Secondo il Centro Studi dell’Ami il 70 per cento sono destinati a fallire. E il 20 per cento delle separazioni e delle cause in tribunale riguarda esclusivamente gli over 65.
    ANZIANI E DEPRESSIONE
    È un mondo di vecchi? L’Oms sostiene che nel 2020 la depressione sarà la più diffusa malattia del pianeta. E la depressione, dice il medico scrittore Patch Adams, «ha quasi sempre le sue radici nella solitudine» e nella vecchiaia. Così, tra patrimoni contesi e proteste dei familiari, è in atto una piccola guerra che attraversa tutto il nostro vecchio, un po’ malandato, Paese. La russa Elena Basova, è stata addirittura sospettata, a San Salvo, Chieti, di aver maltrattato e tentato di uccidere con il gas l’anziano marito, un pensionato di 78 anni. Ma nella maggior parte dei casi, il vecchietto è complice e consapevole, come hanno raccontato all’avvocato Luca Berni i nipoti di un anziano signore di Tizzano Valparma che aveva sposato la sua badante: «Siamo andati da lui e gli abbiamo chiesto perché. E lui ci ha detto perché con lei sto bene. Ma quando gli abbiamo detto “scusa, zio, ti rendi conto che lei lo fa per interesse?”, lui ha risposto: sì, lo so. Lei vuole il permesso di soggiorno. Ma a me va bene. Sono felice. E voi fatevi gli affari vostri». C’è chi è stato abbandonato dopo pochi mesi e chi ci ha lasciato le penne. Don Giulio Gatteri, invece, dev’essere morto in pace con Dio e con i suoi risparmi. Lui non s’è mai sposato. Però, questo parroco di San Sebastiano, una chiesetta di Lumezzane, in provincia di Brescia, aveva accumulato 650 mila euro che ha lasciato tutti alla sua badante, Valentina Popescu. Poi la Chiesa ha fatto ricorso perché voleva vederci chiaro su tutti quei soldi, ma alla fine ha dovuto mettersi d’accordo con la signora romena che si è accontentata: 500 mila, e via. Don Giulio doveva averle voluto davvero molto bene se l’aveva preferita ai suoi poveri.
    DONNE SPREGIUDICATE
    Il patrimonio e l’eredità contesa dell’anziano stanno molto spesso all’origine di questi matrimoni, come sottolinea Gian Ettore Grassani che ha scritto pure un libro di successo su questo tema, «I perplessi sposi». L’avvocato Luca Berni, di Parma, che ha seguito molti di questi casi, dice che «si tratta di donne molto spregiudicate e quasi tutte dei Paesi dell’Est. Una volta è venuta una badante da me e mi ha chiesto espressamente che cosa ci guadagnava a sposare il suo paziente. Io a quel punto ho preferito avvisare i familiari». A Torino, racconta l’avvocato Luciano Zacchero, la procura ha scoperto persino un giro di matrimoni combinati da una organizzazione cinese per fare avere i permessi di soggiorno ad alcune giovani da immigrare nel nostro Paese. Sarebbero bastati 1020 euro, c’è scritto nelle carte, per convincere Bruno Drocco a sposare la signorina Wang in Cina, «il 2 luglio del 2014». A Torino, invece, sono avvenuti i matrimoni combinati tra Duan Yanxia e Vittorio Alessandria, e tra Tian Aihong e Michele Vella. Dopo il permesso di soggiorno, tanti saluti e chi s’è visto s’è visto. E’ successo pure di peggio, per lo stesso motivo: un’anziana signora di 83 anni ha sposato per pochi spiccioli un transessuale marocchino.

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  2. Forse non era amore vero. E la passione di Michael Harte per il paradiso di Budelli è già svanita. Lui si dice deluso, ma qualcun altro sospetta che avesse in mente di tradire le sue prime promesse. Era arrivato a Budelli parlando di sogni e di valorizzazione dell’ambiente, ma ben presto ha tirato fuori il suo master plan. Un progetto fatto di studio e anche di cemento e ormeggi. A La Maddalena il parco nazionale non l’ha mai accolto di buon grado e ora il ricco neozelandese ha deciso di «togliere il disturbo». Ritorna a casa ma senza aver perso un centesimo, visto che ancora non aveva versato i quasi tre milioni al Tribunale. Ai giudici che gli avevano venduto l’isola all’asta aveva chiesto più tempo per pagare e i suoi legali nei giorni scorsi hanno fatto sapere che il progetto non s’ha da fare. «Mi ha scritto che non ci sono più le condizioni per realizzare il piano - fa sapere il sindaco Luca Montella - Ora il tribunale farà una nuova asta. Noi, non abbiamo cacciato mister Harte».
    Budelli è la perla dell’Arcipelago di La Maddalena. Uno degli angoli più belli del Mediterraneo: uno scrigno ambientale di 160 ettari, diventato famoso in tutto il mondo per l’incantevole spiaggia rosa. Dove Antonioni ha girato il suo «Deserto Rosso», da quasi vent’anni non si può più metter piede. Vietato fare il bagno e persino prendere il sole. Dopo secoli di saccheggi, sulla riva già si rivedono i granelli colorati. In pochi lo sanno, ma Budelli ha sempre avuto un padrone. E l’ultimo (una società) aveva accumulato troppi debiti. Per questo l’isola è finita all’asta. Nessuno la voleva finché non è arrivato Harte. Qui, fino al 2013, nessuno lo aveva sentito nominare, ma lui da anni gira il mondo alla ricerca di paradisi da conquistare.
    Dalle parti di Mana Island e Tiritiri Matangi, nelle Fiji e in Nuova Zelanda, ha realizzato alcuni laboratori sulla biodiversità. E la stessa intenzione aveva annunciato a La Maddalena: «Il sogno è quello di creare un osservatorio internazionale sulla biodiversità marina: un laboratorio all’aria aperta che attiri studiosi da tutto il mondo. Il progetto non è quello di costruire». Il parco nazionale, però, non si è fatto convincere e ha convinto il Ministero dell’Ambiente a far valere in tribunale il diritto di prelazione. Ma il Consiglio di Stato ha dato ragione al nuovo padrone. Lui non ha pagato i 3 milioni concordati e ha presentato un progetto di 70 pagine: «Studio preliminare per un master plan di conservazione e sviluppo paesaggistico e culturale».
    Tra la slide c’è l’osservatorio sulla biodiversità ma tre capitoli son dedicati alla ristrutturazione e all’ampliamento dei vecchi ruderi. A spaventare di più il direttore del parco Giuseppe Bonanno, era l’intenzione di allestire un campo boe a Porto Madonna. Queste per i maddalenini sono «Le piscine dell’Arcipelago» e Michael Harte aveva pensato di rendere accessibile solo ai maxi yacht un vastissimo tratto di mare. Subito è scoppiata la polemica, il consiglio del parco ha deciso di aumentare i vincoli e Budelli è diventata «zona di tutela integrale». «Il rischio era quello di compromettere anni di lavoro sul fronte della salvaguardia - dice Giuseppe Bonanno - Il piano di mister Harte ci sembrava che potesse compromettere questo delicato ecosistema».

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  3. buon inizio settimana Milco, un Raul elegantissimo ed in gran forma era visibilmente e giustamente compiaciuto del l'avvenimento che pone l'isla ancora una volta al centro dell'attenzione, bellissimo l'arrivederci ed il saluto tra Francesco sulla scaletta dell'aereo e il comandante, che idiosincrasia tra Raul e il presidente Pena che riceve il Papa in Messico ....un uomo ed uno statista il primo un belloccio manicheo il secondo che sembra uscito da una puntata di beautiful con tanto di Brooke al seguito....
    p.s. ma sicuro che un Raul così in forma e così rispettato ormai nel globo cede lo scettro?
    p.s.2 :Renzi da Macri..bella coppia ..simili..meglio Pena almeno ha una bella moglie
    p.s. 3 :conosco la casa nuova che hai inserito..davvero bella
    ciao io ancora in lutto
    stefano

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    1. RAUL GODEVA COME UNA NUTRIA....
      Stefano noi collaboriamo solo con belle case...

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  4. Speriamo che questo incontro porti qualcosa di buono. Giuseppe

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  5. cazzo milco sei proprio un comunistaccio, prima critichi gli stipendi da fame dei cubani e poi difendi a spada tratta il sistema che li sottomette. comunque sono sincero questa situazione fa comodo a tutti noi yuma che continuiamo a godere delle bellezze e del nostro status quando siamo sull' isola. Su una cosa sono d'accordo col regime ovvero l'odio verso tutte le religioni soprattutto la cattolica vero cancro del mondo enorme oppio dei popoli, infatti per fortuna nessun cubano è cattolico. grande punto a favore . VERITAS

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    1. Santa Fè- L'ostilità verso le religioni è stata dettata da ragioni politiche, i fratelli Castro vennero formati dai Gesuiti di Santiago.
      Comunque non credo ti serva a molto stuzzicare comunisti e cattolici che qui convivono pacificamente, come d'altronde nell'isola caraibica dove convivono diverse realtà religiose tra cui migliaia di Cattolici, quando puoi fatti una capatina nelle chiese della capitale che male non ti fa..

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    2. Per vivere in pace col prossimo prima devi esserlo con te stesso...

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    3. nessun cubano è cattolico ? dove vivi? mai stato a Cuba? poi il regime odia tutte le religioni? io questo odio non lo vedo anzi..oggi se c'è in posto ddove c'è rispetto e tolleranza per ogni credo è Cuba...ma queste sono sfaccettature ..la cosa grave è la maniera irrispettosa con la quale ti esprimi verso chi crede (e te lo dice un ateo )..puoi esprimere ciò credi ed io morirei perché tu possa esprimere la tua idea liberamente ma c'è un modo più rispettoso di farlo, scusami se mi permetto ma l'odio e l'ignoranza che trapelano dalle tue parole mettono i brividi
      stefano

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    4. I cubani sotto sotto sono pur sempre latini.
      Alla fine il solo contributo spagnolo all'umanità è stato costruire ovunque chiese

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  6. Dopo decine di commenti tanto stupidi che alla seconda riga erano gia' nel cestino te ne trovi pubblicato uno che sono riuscito a leggere fino alla fine.
    Ovviamente non un commento da tramadare ai posteri, fai quello che puoi....
    Chiaramente non condivido quasi nulla, per fortuna.

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    1. non pretendo di essere condiviso, anche se di cazzate offensive non ne ho scritte ed infatti lo hai pubblicato. Leggo il blog spesso ed a volte commento. buona giornata a tutti VERITAS

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    2. Bravo...continua a leggere che male non ti fa.

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  7. Cazzate offensive non ne ha scritte,ha scritto cazzate e basta!!

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    1. E' il commento piu' "intelligente" che ha scritto.
      Pensa il livello di quelli cassati....

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  8. Dopo questo incontro storico a Cuba seguito in tutto il mondo...il turismo nella Isla Grande continuerà ad aumentare...altra bella mossa del Comandante en Jefe Fidel (sì è vero Raul ci mette la faccia ma colui che tira i fili è e sarà sempre Fidel fino alla morte e forse anche dopo). Alessio

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  9. Tristemente, casi todas las religiones han tenido que lamentar el hecho destructor de las guerras y sus terribles consecuencias. A esas tareas han tenido que dedicar las mayores energías. La singular importancia del encuentro entre el Papa Francisco y Su Santidad Kirill, en La Habana, es que ha suscitado la esperanza de los pueblos del mundo.

    La paz ha sido el sueño dorado de la humanidad y anhelo de los pueblos en cada momento de la historia. Miles de armas nucleares penden sobre las cabezas de la humanidad. Impedir la más brutal de las guerras que puede desatarse, ha sido sin duda el objetivo fundamental del esfuerzo de los líderes religiosos de las iglesias dirigidas por hombres como el Papa Francisco, Sumo Pontífice de la Iglesia Católica y Su Santidad Kirill, Patriarca de Moscú y de Toda Rusia.

    Luchar por la paz es el deber más sagrado de todos los seres humanos, cualesquiera que sean sus religiones o país de nacimiento, el color de su piel, su edad adulta o su juventud.

    FIDEL CASTRO (15 feb. 2016)

    Lettera di oggi che ho appena letto sul sito del Granma. Alessio

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  10. Sento tanta gente parlare di un paese sicuro, senza rischio attentati. Ho qualche dubbio sul fatto che Cuba sia l'unico posto sicuro. Penso sia più corretto dire che non c'è la volontà di farli scoppiare.

    Nel corso degli anni ci sono stati molti attentati, e con la sicurezza degli aeroporti locali che fa ridere, non è che ci voglia molto sforzo.
    Ricordo quelli del 97, dove scoppiarono tre alberghi. Credo che sia la data esatta... Molti lo ricorderanno perchè tra tutto il casino l'unico morto fu un italiano: Di Celmo.
    Nel 97 immagino che l'apparato di controllo e di intelligence era a livelli di un paese comunista.

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  11. Gli attentati dino finiti quando....il vicino del nord ha smesso di organizzarli.

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  12. Sono finiti quando a quella manciata di vecchi non è rimasto che tirarsi le buste dei cateteri addosso.

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  13. Vedremo i giovani cosa combineranno...

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  14. Quei pochi che non sono espatriati. Per ora.

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