Eccomi rientrato da questo
mio terzo, ed ultimo, viaggio “stagionale”, ora fino ad ottobre
inoltrato saro' in altre faccende affaccendato.
Ho passato 2 mesi e mezzo
degli ultimi 5 a Cuba, direi che va bene cosi'.
Due settimane...non rende
ma non si poteva fare altro.
Per tutta una serie di
ragioni durante la prossima “stagione” ottimizzerò il tutto.
Non posso continuare
avanti ed indietro, ci sono attivita' da gestire ed e' meglio una
assenza piu' lunga rispetto a tante brevi.
Il futuro' sara' due
viaggi all'anno di 5/6 settimane ciascuno.
Alla fine mi rompero' un
po' i coglioni ma non si puo' avere tutto nella vita, e poi anche il
borsillo va...ottimizzato.
Questo e' il primo di 4
pezzi che tratteranno la visita di Obama a Cuba.
L'argomento e' cosi'
succulento che non si puo' risolvere in poche righe.
Le aspettative che hanno
preceduto il viaggio di Obama sono state differenti e di differente
natura.
Gli organi di stampa
cubani e latinoamericani hanno intervistato molta gente prima
dell'arrivo dell'Air Force One.
Interviste piuttosto
sincere, senza grossi filtri, in cui la gente ha detto forte e chiaro
quello che pensava.
In piu' il vostro
Cantastorie ha parlato con molte persone.
Vivere in una normale
famiglia cubana, una di quelle che non ha molti agganci all'exterior,
aiuta ad avere un quadro forte e chiaro di cio' che Cuba si attendeva
da questo evento storico.
Ricordo che l'ultima
visita di un presidente americano a Cuba e' datata 1928 e il
presidente di allora arrivo' a La Habana sbarcando da una nave da
guerra.
Nessuno si aspettava
l'arrivo del Messia, questo e' certo.
La gente aveva una certa
simpatia nei confronti di Obama, un po' per i passi avanti fatti nei
rapporti bilaterali sotto la sua presidenza, un po' per il fatto che
sia un afroamericano, parecchio perche' c'e' la paura che col
prossimo presidente le cose potrebbero andare in modo differente.
La gente si augurava che,
finalmente, si chiudesse un capitolo durato troppe pagine e di cui le
responsabilita' sono state sicuramente dei politici e non delle persone
comuni.
Nessuno pero' ha svenduto
nulla.
Nei cubani c'era una sorta
di orgoglio per...non aver mollato, malgrado il prezzo altissimo
pagato nei decenni.
Molti dicevano “ Che
venga, lo accoglieremo volentieri ma non si dimentichi che Cuba e'
Cuba, con la sua storia, la sua tradizione ed il suo orgoglio”.
Quando e' sbarcato, per
strada a Tunas, non c'era quasi nessuno, chiun que avesse una tv a
portata di mano la teneva accesa per cogliere i particolari
dell'evento.
La prima polemica e' nata
quando ai piedi della scaletta ad attendere Barack, Michelle, le
figlie e la suegra non c'era Raul ma Bruno Rodriguez.
Tramp si e' subito buttato
a pesce nell'evento, affermando che si era trattata di una mancanza
di rispetto nei confronti dell'ospite.
In realta' a parte i Papi,
i Pope, Chavez e qualche amico, solitamente, a ricevere i capi di
stato in aeroporto, non c'e mai andato Fidel prima e Raul dopo.
E' la prassi.
Almeno e' quello che si
vede alla tv cubana, l'ospite arriva, Lazo, Rodriguez o Canel lo
vanno ad accogliere in aeroporto mentre Raul, di solito, lo vede il
giorno dopo.
Ora, dicendo che, vista
l'importanza dell'evento, si poteva fare uno strappo alla regola non
mi sembra di bestemmiare.
Probabilmente Raul ha
voluto sottolineare che si trattava comunque di una visita di un
capo di stato.
Un fatto importante,
storico, fondamentale ma un'evento tutto sommato nella norma.
Certo che vedere l'Air
Force One fermo nella pista di atterraggio dell'aeroprto Jose' Marti'
di La Habana, capitale della Repubblica de Cuba...mi ha fatto un
certo effetto.
CONTINUA...
massimo gramellini
RispondiEliminaUn’agenzia di comunicazione ha coniato lo slogan per l’imminente referendum contro la perforazione dei fondali del Mare Adriatico a scopi petroliferi: «Trivella tua sorella». Per i carenti di immaginazione che necessitano dell’ausilio delle figure, la campagna pubblicitaria illustra lo slogan in rima baciata con l’immagine di una trivella che sovrasta la sagoma di una donna piegata a novanta gradi. La situazione, insomma, sta diventando drammatica. I sempre più frigidi maschi italiani, che mediamente non fanno l’amore dai tempi del governo Monti, sono ossessionati dal machismo a sfondo sessuale. Nel privato passano le notti a eccitarsi in rete su siti dove le donne recitano la parte di algide dominatrici e i maschi quella di feticisti anche piuttosto sfigati. Ma appena entrano in ufficio recuperano brandelli della virilità smarrita per riaffermare a parole un maschilismo da operetta che si esprime in battute e allusioni sessiste che creerebbero imbarazzo persino in un pischello di seconda media.
Pare di vederli, i «creativi» dell’agenzia, mentre si spremono le meningi nel tentativo di risultare simpatici e originali. Finché uno di essi - uno che magari davanti a una donna che gli piace si nasconderebbe nel ripostiglio per la paura - estrae lo slogan immaginifico. Nella patria del sesso non fatto, il sesso dissacrato diventa fonte inesauribile di ispirazione. L’importante è garantire un livello adeguato di beceraggine e ricordarsi di chiamarla umorismo. Quanto alla trivella, le sorelle possono stare tranquille: quella di certi maschi è arrugginita da tempo, come il loro buongusto.
Santa Fè- Bentornato caro Milco!
RispondiEliminaMah....giornata sul grigio andante...
EliminaBentornato,è un piacere rileggerti. Giuseppe
RispondiEliminaGrazie
EliminaCiao milco,aspettavamo le ultime novità dalla nostra amata e lontana Cuba.paolino.
RispondiEliminaMa sai in 2 settimane di novita' non e' che ne abbia viste tante...
Eliminahola! bentornato in questa latrina di paese. E' vero è stata una visita storica e seguirla in mezzo ai cubani ti deve aver fatto carpire le loro vere sensazioni, momenti interessanti di vita vera. Resto dell'idea che è il regime ad essere bisognoso di questo avvicinamento, deve cambiare esponsor. Ottima la suddivisione temporale dei viaggi futuri, se avessi la possibilità farei uguale 1,5 mese a giro è l'ideale anche perchè per ora nella isla chi è abituato a vivere con standard occidentali non può resistere di più. Continua con le altre news. chao Enrico
RispondiEliminaNon posso piu' andare e venire di continuo, in palestra e' richiesta la mia presenza in modo piu' assiduo.
EliminaOra per oltre 7 mesi..testa bassa e pedalare.
Santa Fè- Hai provato a recarti al concertone de La Habana? Altro che Obama..come ha ben detto Fidel : "Caro fratello Obama benvenuto ma..ognuno padrone a casa sua"
RispondiEliminaTunas-Avana sono oltre 700 km.
EliminaSe avessi avuto il rientro dalla capitale ci sarei andato.
DAL BLOG DI LINUS
RispondiEliminaLe cose belle della vita o costano troppo o fanno male.
La frase magari è un po’ esagerata, ma quanta verità.
E lo dice uno che passa per un noioso perfettino.
La vita senza un po’ di sale, senza qualche peccatuccio, senza una minima trasgressione sarebbe una noia mortale, diciamolo.
Una ventina di anni fa, pochi minuti prima di una serata televisiva, la mia compagna di quella sera, decisamente più navigata, mi porta nel camerino e mi fa bere un corposo bicchiere di whisky. Con questo sarai sciolto come fossi a casa tua, fidati.
E così fu.
L’abitudine, ho scoperto in seguito, è profondamente radicata nel mondo dello spettacolo, specie in TV o a teatro.
Un po’ meno alla radio, per fortuna, vista la cadenza quotidiana.
Però il lunedì sera, la sera di Cordialmente, è un classico, al punto che come vedete ci fanno le bottiglie con dedica.
Un bicchierino a testa, anche piccolo, appena prima di cominciare.
E torniamo tutti al liceo.
Molto interessante il racconto della visita di obama vista da dentro,la realtà,le sensazioni,importante valutare questi momenti storici,da fuori tutta un altra faccenda per noi.
RispondiEliminaInfatti cambia la prospettiva
RispondiEliminaHey, ci sono anch'io a salutarti, bentornato Milco, cittadino del mondo!
RispondiEliminaKiano( che ha poco di Reeves e tanto di Gollum -faccina che ride ma anche no-)!
Sono gia immerso nei casini....altro che storie...
EliminaHola Carlos
RispondiEliminaBentornato scriba!
RispondiEliminaMeglio fare 6 settimane 2 volte l'anno, per lo meno risparmi anche sui voli, e non è poco....Cosa ne pensi di Obama quando ha detto che lui non imporrà nulla al governo, e che il cambiamento ha diritto a farlo solo il popolo cubano, se lo vuole, e nessun altro.
Se faccio troppi viaggi ad ogni ritorno è tutto un correre....non va bene.
EliminaMeglio fare più giorni possibile ogni volta che uno va...
EliminaAmico....a me lo stipendio non lo paga nessuno...
RispondiEliminaInfatti una cosa andare in vacanza ed essere pagato in ferie,ben altra cosa la tua situazione,non è facile.
RispondiEliminaInfatti al costo della vacanza io aggiungo sempre il mancato guadagno e la dog sitter...ma va bene così
EliminaCiao Milco, bentornato in questa valle di lacrime.
RispondiEliminaInvito tutti i lettori completare l'argomento con la lettura di questo scritto di Fidel uscito sul granma per l'occasione:
Link
Ciao Carlitos
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