martedì 6 settembre 2016

TUTTI A SCUOLA!

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In questa settimana ricominciano le scuole anche a Cuba.
L'educazione e' una delle pietre miliari della Rivoluzione, uno dei primi procedimenti di Fidel, dopo la presa del potere, e' stato, per favorire l'alfabetizzazione, quello di mandare maestri nella selva e in tutti i luoghi di Cuba non ne avevano mai visto unico, per insegnare alla gente a leggere, scrivere, fare di conto.
La scuola del campo e' stata forse una delle piu' grandi conquiste de la Rivolucion.
Un popolo colto e' un popolo consapevole della propria storia e del proprio ruolo, lo diceva Marti'.
Forse non tutti gli obiettivi, in questi decenni, sono stati centrati, ma e' indubbio che il sistema scolastico cubano sia il migliore della regione e di tutti i Caraibi.
Non lo afferma qualche polveroso bollettino veterocomunista ma l’istituzione guida del neoliberismo internazionale, la Banca mondiale. Secondo un recente rapporto dell’istituzione in questione, Cuba possiede un corpo docente di alta qualità e presenta parametri elevati, un forte talento accademico ed elevata autonomia professionale, al pari di Paesi rinomati in questo senso a livello mondiale, come Finlandia, Singapore, Cina (in particolare la regione di Shanghai), Corea, Svizzera, Paesi Bassi e Canada.
Cuba destina all'educazione il 13% del suo bilancio, tenete conto che l'Italia quasi mai riesce ad arrivare al 5%.
Questi sono i dati, che pero' devono essere anche interpretati sopratutto se, come capita all'umile scriba e molti di voi, si passa molto tempo a quelle latitudini ed e' possibile osservare la societa' cubana sotto diversi punti di vista.
I problemi esistono, mancano in alcune provincie i maestri e i professori, e questo e' un dato di partenza.
Certo non stiamo parlando di una situazione drammatica come quella che dovremo affrontare da noi dove, ad oggi, il 25% delle cattedre non e' coperto, pero' anche Cuba ha i suoi bravi problemi.
Intanto quelli bravi, un po' come e' accaduto per i medici, sono fuori dal paese, in missione o definitivamente.
Vedo ogni tanto qualche classe di bimbi fare educazione fisica nei parchi tuneri, i maestri sono poco piu' che ragazzini brufolosi.
Pero' educazione fisica alle primarie esiste, cosa che da noi e' lasciata nelle mani dei poveri maestri, spesso ultracinquantenni e privi di ogni preparazione.
Il livello dell'insegnamento e' quello che e'; un amico si e' trasferito definitivamente a Cuba, con un bimbo che faceva la quarta elementare, il bimbo per un paio d'anni ha tranquillamente vissuto di rendita con quello che aveva imparato nella scuola italiana.
A Cuba sempre piu' bambini vanno a scuola, in Italia sempre di meno, a Cuba si fanno sempre piu' bambini mentre noi siamo in forte calo demografico.
Un problema che si presenta ad ogni anno scolastico e' quello del decoro della divisa, sopratutto nelle classi superiori alla secondaria.
Le gonne delle fanciulle sono troppo corte, dicono, non a caso la cecita' e' oramai pandemica fra i giovani cubani....
I ragazzo tendono, come i nostri, a girare coi pantaloni alla cacaiola, oppure con cinte dei pantaloni con la fibbia a forma di teschio e questo, per Cuba, non va bene.
Ho amici con figli in eta' scolastica, che si lamentano per il grande numero di riunioni a cui sono “tenuti” ad assistere fra famiglie e docenti, sopratutto ad inizio anno scolastico.
Non si rendono conto, i miei amici, che e' proprio questo il segreto per poter dare una buona educazione ai figli.
Fino a quando l'asse genitori-professori funziona si hanno risultati importanti, se invece, come da noi, il genitore del bambino che prende una nota si reca minaccioso dal prof per dirgli a brutto muso “come si e' permesso?” l'epilogo del processo educativo e' gia' scritto nel prologo.
Passare davanti ad una scuola cubana mentre escono i ragazzi mi mette allegria, mi ricorda un po' come eravamo noi...spensierati e semplici, forse poveri ma felici.
Se passo davanti a una nostra scuola, con i ragazzi vestiti tutti uguale anche senza la divisa addosso, tutti presi a smanettare con lo smartphone senza quasi parlarsi....beh...mi viene un po' di tristezza.
Chiudo con una considerazione; alcuni mesi fa una mia amica, della mia leva e che ha fatto l'isef con me e' diventata di ruolo.
A 54 anni e dopo 30 anni di precariato.
Avanti Savoia....

Comenzó en Cuba el curso escolar 2016-2017. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Al Prescolar. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Casi 2 millones de estudiantes asisten hoy a las escuelas de todas las enseñanzas. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Casi 2 millones de estudiantes asisten hoy a las escuelas de todas las enseñanzas: una madre acompaña a su hija que asiste al preuniversitario. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Juegos desde el primer día. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Juegos desde el primer día. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Casi 2 millones de estudiantes asisten hoy a las escuelas de todas las enseñanzas. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Estudiantes de secundaria, junto a su madre. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Las aulas dejaron atrás el silencio del período vacacional, comenzaron las clases. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Las aulas dejaron atrás el silencio del período vacacional, comenzaron las clases. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Cuba contará con más de 10 mil 600 instituciones educacionales. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Cuba contará con más de 10 mil 600 instituciones educacionales. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Comenzó en Cuba el curso escolar 2016-2017. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
¡Qué temprano! Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Pioneros de la escuela Manuel Saíz Sánchez de Lawton
Pioneros de la escuela Manuel Saíz Sánchez de Lawton durante el matutino. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Las aulas dejaron atrás el silencio del período vacacional, comenzaron las clases. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.
Las aulas dejaron atrás el silencio del período vacacional, comenzaron las clases. Foto: Ladyrene Pérez/ Cubadebate.

17 commenti:

  1. Ieri i primi ragazzi sono entrati nelle aule ma la confusione regna sovrana nelle scuole italiane. Un posto su tre messo a concorso docenti non verrà mai assegnato. Il numero di vincitori è inferiore a quello dei posti messi a bando, come emerge dai dati forniti dal sito Tuttoscuola che sta pubblicando, giorno per giorno, le cifre pubblicate dagli Uffici scolastici regionali .
    «Mancano 10 giorni al termine per approvare le graduatorie e procedere alle nomine in ruolo dei vincitori. È trascorso il 93% del tempo disponibile, ma le graduatorie pronte sono solo il 20% (al Centro Italia solo il 6%, il dato peggiore)», è il bilancio aggiornato a ieri pomeriggio.
    Vuol dire che 1579 posti, uno su tre, nell’arco del triennio non potranno essere assegnati a vincitori. E andranno quindi coperti dai supplenti. Oppure - se ce ne sono - dai docenti della stessa classe di concorso in lista di attesa nelle graduatorie a esaurimento.
    Insomma, l’ennesima conferma delle difficoltà incontrate dalle legge 107 nel risolvere davvero i problemi del precariato e cancellare (o comunque limitare almeno per quest’anno) la presenza di supplenti nelle scuole. E non è nemmeno l’unica. Delle 103mila assunzioni promesse per l’anno 2015/2016, il Miur è riuscito a effettuarne soltanto 87mila e 600. Si tratta di assunzioni del tutto slegate dai luoghi di residenza. I maestri e i prof che entrano in ruolo possono essere chiamati a prendere servizio in una qualunque regione se in quella di residenza non c’è disponibilità di posti. Sono davvero pochi quelli che hanno accettato di fare le valigie e abbandonare casa e famiglia. La ministra dell’Istruzione Stefania Giannini ha parlato di «una percentuale di insoddisfazione del 2%». Ma i sindacati forniscono da tempo una versione molto diversa riuscendo anche a fermare il meccanismo dei trasferimenti. Sotto accusa innanzitutto l’algoritmo che gestisce i trasferimenti «senza nessun criterio, con errori macroscopici», denuncia la Cisl della Lombardia. «Tutto questo - prosegue - ha generato più di 5000 richieste di conciliazione (accettate dall’amministrazione per il 40% circa)». Ma correggere significa dire di andare via a qualcuno che aveva già accettato una cattedra.
    Il risultato è che «gli organici hanno seguito rotte quanto meno fantasiose e soprattutto sono stati determinati in modo opinabile. La necessità di sistemare una serie di docenti che, altrimenti, avrebbero dovuto trasferirsi all’altro capo della penisola, ha indotto a dilatare gli organici delle regioni meridionali, zona di provenienza di un gran numero di insegnanti. Così, mentre alla Lombardia che cresce di 5229 alunni si tagliano 227 docenti in organico, i casi più eclatanti sono la scuola primaria e per il sostegno, in altre regioni (Sicilia e Sardegna ad esempio) quasi si raddoppiano i posti dell’organico di sostegno per rendere possibili le assegnazioni provvisorie».
    Per non parlare di quelli che hanno accettato un posto ma che per un anno chiederanno l’assegnazione provvisoria in un posto diverso, per loro più vicino e meno costoso.

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  2. massimo gramellini

    La cosa grave non è tanto che la sindaca Raggi abbia nominato assessore al Bilancio un ex magistrato economico che dice «sprid» invece di spread e «down ground» invece di downgrade. E non è neanche che i conti depressi della Capitale siano finiti nelle mani di un signore che chiese, inascoltato, 351 miliardi di euro alle agenzie di rating per avere complottato contro Berlusconi e che ha dato alle stampe un saggio, ingiustamente passato sotto silenzio, dal titolo «Giulio Andreotti, Paolo Conte e Tinto Brass». Non è neppure che questo portento, il dottor De Dominicis, le sia stato segnalato dall’avvocato Sammarco, socio del berlusconiano di estrema destra Cesare Previti. Né che la Raggi, in campagna elettorale, si sia dimenticata di avere fatto pratica nel loro studio per poi minimizzare quella frequentazione imbarazzante riducendola a fugace struscio (a giudicare dalle ultime mosse, non così fugace).
    La cosa grave è che la sindaca dei Cinquestelle sia salita al Campidoglio senza uno straccio di classe dirigente, mentre il principale scopo di un movimento politico dovrebbe essere quello di selezionare le personalità da inserire nelle istituzioni. Così la Raggi ha dovuto affidarsi al bricolage, mettendo insieme pezzi della destra romana e figure discusse come quell’assessora all’Ambiente che ha tenuto nascosto per mesi un avviso di garanzia. Ricordate quando Grillo arringava i grulli profetando che in una politica liberata dall’infame presenza dei partiti avrebbe fatto gestire i bilanci dalle casalinghe di Voghera? Evidentemente le casalinghe sono finite. O non sono mai cominciate.

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    1. Mi chiedo: ma la Muraro è indagata dal 21 aprile, e non mi pare che governasse la Raggi il 21 aprile....inoltre non si capisce perchè si puntano i fari solo su Roma, mentre a Milano si è dovuto dimettere il capo di gabinetto di Sala per andare a processo per turbativa d'asta, e su Milano i media di regime tacciono...E' palese che i vecchi dinosauri dei partiti ladri vogliono gettare fango sul M5S, perchè hanno paura che le ruberie col M5S finiscono.

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    2. Tu come tanti miei carissimi amici avete abboccato come branzini all'esca di questa gente.
      Riconosco che l'alternativa faceva pena.
      Questi si stanno dimostrando marinai d'acqua dolce.
      Ci dimentichiamo che NUOVO e' sempre sinonimo di POCA ESPERIENZA.
      Governare Roma e' un delirio, sono affogati politici scafati come Alemanno e Marino....figuriamoci una pischella come la Reggi.
      Avrebbe dovuto presentarsi con una squadra fatta di gente scafata e con un idea di base sul come governare la citta'.
      Invece, non avendo questi personaggi in casa si e' affidata a....chi trovava, spesso triplicando il loro compenso perche' accettASSERO.
      Ai romani, che anche altre citta' abbiano problemi frega nulla, se hai la merda nei cassonetti si aspettano che qualcuno passi a svuotarli.
      Se mi si intasa un cesso in palestra prima mi metto i guanti e infilo le mani nella merda, poi, se non riesco chiamo SUBITO un idraulico, non racconto ai clienti che anche in un altra palestra il cesso e' intasato perche' a loro non puo' fregare di meno....loro pagano a me.
      Esattamente come i romani la tarsu la pagano al comune di Roma.
      La Appendino e' stata messa in condizioni di non nuocere, fa la spesa da brava madamina in via Lagrange e lascia governare chi l'ha sempre fatto a Torino.
      Fiat, ex post Comunisti, cooperative, S.Paolo e gesuiti....

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    3. Quindi era meglio Giachetti telecomandato?
      O Giorgia Cocomeri?
      O i comunisti col colbacco?

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    4. Mai detto questo....(dove sono i Comunisti col colbacco?)
      Dico solo che, come in molti altri settori della vita, e' molto piu' facile criticare e distruggere tutto piuttosto che costruire e amministrare.
      I pentastellati lo stanno imparando.

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    5. Appunto. Diamole tempo.

      E' stata eletta a metà giugno, toglici agosto, non sono nemmeno due mesi effettivi di lavoro e questa ragazza già viene condannata come se fosse il male di Roma.
      Dalle persone che la città l'hanno distrutta, tra l'altro. Il che dovrebbe far riflettere, che forse tutte le cazzate scritte sono meno importanti, per noi cittadini comuni, di quello che in realtà vogliono farci credere.

      Il problema vero, per restare in tema, è che mio figlio comincia le medie la prossima settimana e ci sono ancora delle cattedre vacanti. E' inaccettabile.
      Ma a quanto pare la nazione si deve preoccupare delle nomine della giunta comunale di Raggi o da chi si fa ingroppare la Pellegrini oggi.

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    6. Carlito tu sei un cittadino di Roma quindi molto piu' parte in causa del sottoscritto.
      Del casino romano ne parlano oggi un po' tutti i giornali quindi non sono io che mi invento le cose.
      Come scrivevo salire su un palco e urlare “arrendetevi, siete circondati” e governare un bene pubblico sono 2 cose completamente differenti.
      E' palese che nessuno abbia saputo dare alla Raggi il consiglio giusto cosi' come e' evidente che dietro a lei c'e' un movimento fatto di nulla.
      Governare e' difficile, non a caso il vecchio P.C.I. Alle Frattocchie aveva la scuola di Partito, dove oltre ai dogmi veniva insegnato ai futuri dirigenti l'arte del governare.
      Quei dirigenti, per decenni, hanno poi ricoperto cariche importanti nelle amministrazioni comunali, provinciali e regionali di Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Piemonte, Lazio, Puglia, Campania ecc...
      Si cerca di spacciare il nuovo come la panacea di ogni male mentre e' soltanto il modo di ritrovarsi ad amministrare gente con nessuna esperienza e che quell'esperienza andra' a farsela sulla pelle dei cittadini.
      Ricordo il primo giorno di legislatura dei pentastellati, sembravano scolaretti in gita scolastica.
      Dietro quella gente, animata dai migliori propositi, c'e' il nulla, o meglio c'e' un comico e c'era una sorta di faccendiere.
      Nessuna idea politica, nessuna matrice comune, il nulla.
      Speriamo, per Roma che e' la capitale di tutti gli italiani, che le cose si risolvano in fretta.
      A Torino la Appendino, come gia' accadde al sindaco di Parma, ha capito subito come gira il fumo....smarcandosi dai suoi, e' tempo che lo faccia anche la Reggi.

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  3. Come dici tu la scuola a Cuba e' ancora una cosa seria. Giuseppe.

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    1. Lo e' perche' la famiglia collabora con i docenti per cercare di far crescere al meglio i figli.

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  4. hola! penso anche io che la enseñanza sia stata la maggiore conquita della revolucion, almeno è l'unica rimasta ad oggi perchè una delle altre come la sanità è nello stato peggiore di quello che possiamo immaginare. chao Enrico

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  5. Vedere i bambini cubani che vanno a scuola con l'uniforme è un emozione pazzesca, mi ricorda quando andavo a scuola con grembiule azzurro e fiocco bianco...La tua amica è diventata di ruolo a 54 anni, perchè non ha marito premier, la moglie di Renzi oltre ad essere diventata di ruolo quest'anno, è stata addirittura destinata a Firenze, sotto casa, mentre migliaia di insegnanti che non hanno santi in paradiso, dovranno espatriare da sud a nord, che schifo!

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    1. Ti spiego, da docente, come funziona la pubblica istruzione.
      La mia amica non e' entrata in ruolo prima semplicemente perche', per 30 anni, non sono stati indetti concorsi nella pubblica istruzione.
      Vincere un concorso e' il solo modo di entrare in ruolo, i calci in culo non c'entrano.
      30 anni di governi democristiani aggiungo...
      Dopo 30 anni ne e' stato indetto uno, a cui non ho partecipato perche' di insegnare a scuola non mi puo' fregare di meno, la mia amica l'ha vinto e,dopo un inutile periodo con un inutile tutor e passata in ruolo.
      A quel punto il ministero ti destina per prima cosa nella tua provincia, se non ci sono cattedre libere, nella tua regione, se anche in questo caso e' tutto pieno allora in altre regioni.
      capisco la famiglia ma il lavoro si prende dove c'e'.
      Sicuramente, la sciura Renzi, in questo caso si, avra' goduto di un trattamento di riguardo ma...prende lo stesso salario degli altri.
      In palestra abbiamo parecchi napoletani e veneti che lavorano all'Alenia.
      Trasferiti per periodi piu' o meno lunghi, hanno lasciato la famiglia che vedono nei fine settimana per venire a lavorare qua'.
      Il mondo del lavoro e' anche questo.

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  6. Il Torino calcio devolvera' 5 euro per ogni biglietto venduto per la partita Torino-Empoli alle vittime del terremoto del centro Italia.
    FATTI, NON PUGNETTE!

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  7. Cubadebate se dio esta mañana una vueltecita por las escuelas de La Habana, que hoy recibieron en el primer día de clases, en todo el país, a casi dos millones de niños y jóvenes cubanos.

    En total, 1 767 300 alumnos inician el período lectivo, para el cual están listas todas las condiciones necesarias, dijeron las autoridades. Este lunes abrieron sus puertas los más de 10 590 centros educativos del Ministerio de Educación (Mined), tras un amplio programa de reparaciones de escuelas, preparación de los profesores y aseguramiento de la base material de estudio, el mobiliario y otros recursos.

    También abren 24 las escuelas pedagógicas con la apertura de un nuevo centro en la zona oriental, a tono con el aumento de la cifra de otorgamiento de dichas plazas en el nivel superior, con especial énfasis en el curso por encuentro.

    Como parte del perfeccionamiento en la Educación Superior, a partir de este curso disminuye a cuatro años el tiempo de duración de 29 carreras universitarias correspondientes a 23 especialidades de Ciencias Pedagógicas, Turismo, Meteorología, Cultura Física, Gestión Sociocultural, Diseño Industrial y de Comunicación Visual.

    Entre otras novedades de esta enseñanza se destaca que para graduarse los universitarios deberán demostrar su dominio de la lengua inglesa, por lo cual las casas de altos estudios crearán condiciones en aras de su correcto desarrollo y posterior evaluación. Y de forma experimental iniciará la carrera de Ingeniería en Procesos Agroindustriales, que se impartirá en la Universidad Agraria de La Habana.

    En encuentros con la prensa, como antesala del inicio del curso 2016-2017, Ena Elsa Velázquez y José Ramón Saborido subrayaron que elevar la calidad del proceso docente educativo resulta la máxima prioridad.

    Ambos funcionarios precisaron que no todo está resuelto en materia de aseguramiento constructivo, pues aún se ejecutan diversas acciones para el mejoramiento de las instituciones, de las becas y otras instalaciones, a la par que se adquieren módulos de laboratorios de idioma y para las especialidades de ciencias técnica.

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