Il sabato, com'e' noto, e'
giornata sul blog, ma direi non solo, di facezie assortite.
Non si puo' sempre parlare
di Cuba, preferisco nel fine settimana passare questi 10 minuti a
scrivere dedicandomi a tutto il mondo che abbiamo intorno.
Raccontando il 10% della
mia vita, che ho scelto di condividere con voi qua' sopra.
Ogni tanto quanche povero,
infelice, fenomeno afferma, come se fosse Zichichi che scopre il
bosone, che a Cuba mi accompagno con fanciulle piu' giovani di me.
Detto per inciso, quando
incontrero' uno straniero che si sciroppa tutte quelle miglia per
frequentare una sua coetanea, andro' in pellegrinaggio, a piedi, da
Piazza Castello fino alla madonnina del Cotolivier.
Trovo fantastico che ci
sia cosi' tanta gente che sente il bisogno, direi fisico, di
disquisire sulle mie frequentazioni femminili.
Ci sono canzoni che
evocano situazioni.
In settimana, mentre
viaggiavo in auto, mi e' capitato di ascoltare una vecchia canzone di
Ivan Graziani.
L'abruzzese, con De
Andre', Daolio e pochi altri e' davvero un cantante che mi manca.
La canzone e' “Bianca signora dei ciliegi” e parla della storia, breve, di un giovane
ragazzo, forse un giovane Graziani, con una signora piu' grande.
Ci sono passato anch'io e,
suppongo sia capitato anche a molti di voi.
In fondo e' una ruota che
gira.
Quando siamo giovani,
ragazzi, fantastichiamo per le milf, per le amiche della madre,
mentre, col passare degli anni, in automatico ad un certo punto,
quasi senza rendercene conto, iniziamo a rivolgere lo sguardo verso
le Lolite.
E' una legge della vita.
Ho avuto la stessa
parabola, ho iniziato da ragazzo per togliendomi tutte le voglie
possibili, con le milf, durante gli anni d'oro dei villaggi.
Invece l'inversione di
tendenza e' arrivata piu' tardi rispetto ai miei coetanei.
Sara' che non ho mai
sofferto, al momento, della classica crisi di mezza eta'.
Ancora oggi ho alcune
amiche cinquantenni, palestrate, che se mi chiedono di uscire non
ricevono certo un rifiuto.
Certo che il mio orizzonte
attuale e' differente.
Comunque la canzone mi ha
riportato indietro negli anni.
Avevo appena finito il
militare appendendo il cappello da Alpino al chiodo.
Avevo vinto il concorso
per entrare all'Isef e, 4 sere la settimana, mi allenavo in palestra,
col Judo.
A un certo punto si
iscrive in palestra una ragazzetta di 14/15 anni accompagnata dalla
madre di una ventina di anni piu' grande.
Molto bella la madre...ma
davvero.
Era manager di una grande
industria, separata, viveva sola in un bel appartamento alla
Crocetta, uno dei quartieri buoni di Torino.
Com'e', come non e'
scocco' la scintilla.
Ero alla mia prima
esperienza con donne piu' grandi, prima c'erano state le coetanee o
ragazze di 1-2 anni piu' giovani.
In pratica di giorno
andavo all'Isef, all'epoca al mattino ti sparavi non meno di 4/5 ore
di materie pratiche, quindi di sport.
Al pomeriggio iniziavo ad
insegnare in una palestra, poi andavo sul tatami ad allenarmi e, 3
volte la settimana, dormivo da lei.
Dormivo...in realta' mi
ribaltava come un pedalino, non ero certo abituato a macchine da
guerra simili.
Dopo 2 mesi di questa vita
ero un cencio, una rumenta.
Rischiavo davvero di farmi
male a scuola e in palestra.
Probabilmente una storia
con una donna di quell'eta' era una cosa troppo grande di me.
Fra l'altro aveva un
casale in campagna dove andavamo nei fine settimana, da qui' un'altra
analogia con la canzone di Ivan Graziani.
Ad un certo punto feci una
cosa che poi ho ripetuto, nei decenni a venire, ogni volta in cui le
cose rischiavano di diventare serie.
Mi maletin...
Lo feci in modo anche un
po' vigliacco, ma noi maschietti, in quelle situazioni, siamo cosi'.
Niente, una piccola storia
che mi e' tornata in mente in un'uggiosa giornata di fine febbraio.
C'e' di peggio nella vita.
P.S. Dopo un'eroica resistenza ieri sera ho ceduto, mi sono fatto trascinare a vedere "50 sfumature di grigio".
Lascio il commento finale a una scena che, riferita ad un'altro film, calza perfettamente col mio giudizio sulla pellicola.
P.S. Dopo un'eroica resistenza ieri sera ho ceduto, mi sono fatto trascinare a vedere "50 sfumature di grigio".
Lascio il commento finale a una scena che, riferita ad un'altro film, calza perfettamente col mio giudizio sulla pellicola.
El Loco 9000 km per una della mia età? È una barzelletta?
RispondiEliminaAmico mio dovresti sapere che questo blog per alcuni è protocollo terapeutico. . .
RispondiEliminamassimo gramellini
RispondiEliminaIeri l’Italia ha riconosciuto la Palestina per quasi cinque minuti, il tempo intercorso tra la mozione favorevole del Pd e quella irta di distinguo dei suoi alleati di centro, entrambe approvate dalla maggioranza dei parlamentari con il sostegno entusiasta del governo. Poi uno si chiede come ci vedono all’estero. Così. Nei secoli infedeli. Adulteri esistenziali, incapaci di rispettare un patto e di finire una guerra dalla parte in cui l’hanno incominciata. Il Paese degli inciuci e dei distinguo, delle leggi dove il secondo comma contraddice sistematicamente il primo. Di un primo ministro (Berlusconi, ma Andreotti non fu da meno) che la mattina visitava in lacrime un ospedale di Gaza e al pomeriggio abbracciava calorosamente i deputati di Tel Aviv. In Italia, diceva Flaiano, la linea più breve tra due punti è l’arabesco. Alla schiena dritta si preferiscono le evoluzioni dei dervisci e alle mosse rigide delle torri quella del cavallo, un passo avanti e due di lato, ma solo per tornare a farne uno indietro.
Gli esperti sapranno sicuramente spiegarci le sfumature di questo ridicolo o forse geniale pateracchio che ha rassicurato gli israeliani e illuso i palestinesi senza deluderli del tutto, lasciando una porta aperta, per quanto spalancata sul vuoto. Tanto vale rassegnarsi. Accettare il talento cialtrone che il mondo intero ci riconosce. Sorriderne, magari. E continuare a esercitarlo con la professionalità che, almeno in questo campo, non ci è mai venuta meno.
Signora bionda dei ciliegi
RispondiEliminaUn altro dei più famosi e meglio riusciti brani di Graziani del filone nostalgico... di quelli intrisi di ricordi di un amore lontano... Un ragazzo dopo la scuola si reca in una villa in cui "la signora bionda dei ciliegi" ("...la signora che era tanto più grande di me") lo inizia all'amore e al sesso su un divano dannunziano... tra il piacere e il terrore... l'odio e l'amore... in un gioco crudele...
Il ritornello ha un'ariosità estremamente riuscita in cui appare chiara la mano dell'arrangiatore Reverberi... Bello l'intrecciarsi della seconda voce del coro con la voce guida di Graziani, un accavallarsi e rincorrersi che ricorda molto la celebre battistiana "Pensieri e parole".
Il protagonista si ritrova davanti alla bianca villa ormai vuota e le "chiede" di riaccendere le luci di un tempo e di rievocare le immagini di allora...
La capacità descrittiva di Graziani, qui coadiuvato dal paroliere Cheope (Alfredo Rapetti, il figlio di Giulio "Mogol" Rapetti), è come sempre estremamente efficace con la descrizione di piccoli particolari potentemente evocativi che si affastellano nella mente del protagonista nel rievocare quei ricordi lontani... un bicchiere di spuma freddo nella mano... il grande specchio in cui si riflette il giorno... la villa prigioniera nella sua rete... i libri sotto il braccio... sì signora, dopo i compiti di scuola, alle cinque a casa sua... non mancherò...
Aston volevo solo invitarti ad indossare la scarpe da Trekking per il tuo tour da Piazza Castello fino alla Madonna...io di anni ne ho 38 e il mio cubano ne ha 34 (sì vero è leggemente più piccolo, ma non è una differenza significativa...e considerando che io, a detta di tutti ne dimostro meno, siamo de verdad "pareja", in tutti i sensi). Ora non so se il tuo discorso non si applica alla coppia donna yuma/uomo cubano...ma dalle signore in età che si accompagnavano con chicos di 15/20 anni di meno (quando la differenza non era ancor più marcata) che ho visto in giro là, credo di no...Qundi buona scarpinata!!! :D
RispondiEliminaPer quanto concerne 50 sfumature di grigio....io ti avevo avvisato qualche giorno fa!!
L.
Dimenticavo....50 sfumature di grigio....sapevo che era una cagata, ma non ho potuto estraniarmi dalla lotta....
RispondiEliminaSei fantastica! Diciamo che sei tu che hai acchiappato lui....quindi non vale ahahahaha
RispondiEliminaPer quanto riguarda il discorso delle signore che a Cuba frequentano machote di 15-20 anni piu' giovani....credo che spesso ci sia di mezzo...un dinerito.
Ho alcune amiche cubanite, che vivono, da anni all'exterior.
Quando vengono in vacanza a Cuba hanno una certa disponibilita' economica e visto che nel paese che le ospita hanno un marito, quasi sempre, dell'eta' dei datteri, si tolgono qualche sfizio col ragazzetto di turno.
Non me la sento di dar loro torto
Beh insomma...non sono stata proprio io ad acchiappare lui, o forse non ho capito il senso delle tue parole?
EliminaL.
Ho capito...ho capito...ahahahaha
RispondiEliminaE' che il Cotolivier, in questa stagione, e' coperto di neve...GASP!
Sgrat, sgrat, sento un rumore come di unghie sugli specchi!!! :-DD
EliminaL.
Non avevo calcolato l'inversione dei sessi. . .
RispondiEliminaRagazzi sono nel piazzale davanti alla palestra. Oggi provo a fare
RispondiEliminaParkour. Se domani non scrivo è perché mi sono schiantato su una ringhiera. . .
Ivan Graziani é tra i miei cantanti preferiti, tra l'altro é anche lui abruzzese. La mia "nave scuola" x citare un altro grande artista, il Califfo, é stata, invece, una rumena più grande di me, eravamo agli inizi dei magnifici anni '90. Adesso la canzone con la quale mi identifico di più è Strada facendo di Baglioni.... già dalle prime strofe si capisce il perché: io e i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme, con l'anima in riserva a chiederci di un posto che non c'e'..... e quei cassetti pieni di ricordi.. P68 In compenso stamattina 4 ore di bicicletta.
RispondiEliminaDa qualcuno bisogna pur imparare
RispondiEliminaognuno con la sua Amerigo Vespucci.... penso sia normale che all'inizio necessiti la navigata...mio nonno diceva che quando si porta la vacca al toro e' la vacca che paga e non il toro...siccome non siamo piu'ai tempi del Carlo Cudega... o si sgancia dinerito o si punta alls gallins vevchia
RispondiEliminaLe donne ad ogni latitudine costano
EliminaIn un modo o in un altro
Il problema per molti è avere un giusto rapporto qualità prezzo
Ma questo è un luogo discorso
Trovo assurdo che uno deve giustificarsi della sua vita con gente estranea, o che non conosce la sua vita, e poi....uno fa quel che cavolo vuole con la sua vita, ma è così difficile da capire? Chi la pensa così è solo un povero complessato, o magari è il primo a fare certe cose. In genere viaggiare apre la mente, ma vedo che per alcuni è proprio chiusa con 10 lucchetti.
RispondiEliminaValter ricorda una cosa
RispondiEliminaLa gente si occupa, in modo morboso, della vita di altri quando di vita propria ne ha poca e quella poca vale pure pochi centesimi
Chiediti come mai i social hanno tutto questo successo o perché giornali come Novella duemila hanno tali picchi di vendita
Se hai una vita appagante non ti interessa quella del prossimo.
concordo alla grande Milco! Poi penso un altra cosa, nella vita tutti abbiamo chi più chi meno problemi da risolvere, come cazzo ha voglia certa gente di pensare anche a quelli altrui? Queste cose mi fanno diventare matto giuro.
RispondiEliminaMa sai una vita con poche ambizioni lascia tanto tempo libero
RispondiEliminaStasera forza Toro, fermate questo Napoli.
RispondiEliminaLa vedo tosta. Ci proveremo. . .
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