Un amico del blog mi ha
scritto una mail in cui mi chiedeva cosa avevo portato, di cibo, a
Cuba in tutti i miei viaggi.
La prendo un po' alla
larga con alcune considerazioni sugli italiani d'esportazione e il
cibo.
Siamo gli unici che,
viaggiando per il mondo, ci riempiamo le valigie con generi alimentari di prima necessita'.
Questo perché siamo gli
unici che abbiano alimenti che vale la pena portarsi dietro.
Cosa volete che si portino
i tedeschi o gli inglesi, con le porcherie che mangiano nel loro
paese?
Noi a Cuba ci adattiamo
col cibo, loro vanno a mangiare di lusso....e barato.
Non so se avete presente
cosa costano frutta e verdura nella perfida Albione.
La aduana di Cuba ha tanto
di lista di alimenti che si possono portare e di altri che, invece,
si devono lasciare a casa.
Normalmente gli addetti
all'aduana, in aeroporto, di quella lista se ne fottono amabilmente.
In realta' cercando di
sgrafignare, dalle valigie, piu' cibo possibile, ovviamente per poi
sbafarselo in separata sede.
Mentre nella capitale,
arrivando 3-4 aerei per volta il problema, almeno per noi non cubani,
e' bypassabile con una propina a uno dei tizi che aiuta a scaricare i
bagagli dal rullo, a Holguin la cosa e' un po' piu' complicata.
In teoria, se gli alimenti
sono confezionati sotto vuoto, dovrebbero lasciarteli passare,
sopratutto quelli presi al duty, in realta' ti rompono i coglioni
pure per quelli.
Personalmente non ho mai
viaggiato con dispense alimentari al seguito.
Mai portato cose di cui
posso tranquillamente fare a meno o che posso trovare sull'isola.
L'olio d'oliva, ad
esempio, e' una di quelle cose che gli italiani si portano dietro con
maggiore frequenza.
Spesso parliamo di
bottiglie anonime....il famoso, famigerato, “olio del paese”.
Parlo di quello
meridionale, tanto spesso che ci puoi piantare una forchetta senza
che ti cada.
L'olio d'oliva lo trovo a
Cuba, a 10 cuc la bottiglia, spagnolo e discreto.
In piu' e' uno di quegli
alimenti di cui, entro certi limiti, faccio volentieri a meno.
Lo stesso discorso si puo'
fare del vino, che trovo tranquillamente e discretamente bevibile
sull'isola.
Vi ricordo che sono
piemontese, da noi sul vino, specialmente quello tinto, non si
scherza.
Solitamente porto una
bustina di parmigiano, un paio di vasetti di sugo per la pasta gia'
preparato e l'immancabile Nutella.
Quest'ultima e' per la
famiglia.
Non i porto tranci di
toma, prosciutti, salami, culatelli, pecorino e altre masserizie
assortite.
Al massimo mi fermo a
Cuba, senza uscire, per 2 mesi, per un tempo simile posso anche fare
a meno di alcune eccellenze italiane.
In generale cerco di
evitare di portare cose che porterebbero ad aprirmi la valigia, per
svariati e tutti giustificati motivi...
Se vado giu' nelle
festivita' natalizie porto il panettone o il pandoro, come bagaglio a
mano.
Sono sicuro che molti di
voi si portano dietro l'Esselunga intera, personalmente, l'importanza
che do' al cibo non arriva fino a questo punto.
Conoscevo un veneto che
faceva il percorso inverso.
A La Habana partiva con la
valigia piena di aragoste, viveva vicino all'aeroporto di Verona, in
stiva stavano bene al fresco e appena sbarcato guidava velocemente,
come un pazzo, verso casa e...il congelatore.
Mi sembra un bel modo per
complicarsi la vita, ma ogni testa e' davvero un piccolo mondo.
Quando sbarco a Cuba la
cosa piu' importante e' uscire il piu' rapidamente possibile
dall'aeroporto, col bagaglio.
Se sono a La Habana devo
pensare ad un altro viaggio, simile ad un Torino-Napoli, da fare nel
piu' breve tempo possibile.
Se sono a Holguin, fuori
dalla porta del'aeroporto, mi aspettano un'amico con la sua auto,
insieme a un culo ambrato che e' tutto un programma per la serate e
per i giorni a venire.
Di complicarmi la vita con
controlli, valigie aperte e scazzi simili per un pezzo di soppressata
calabrese proprio non ne ho voglia.
La vita e' gia cosi' piena
di rompimenti di coglioni che non e' il caso di aggiungerne altri,
sopratutto quando siamo da quel lato del bloqueo.
Ricordo in un viaggio io e mia moglie abbiamo riempito 2 valige piene di mango per ritornare.paolino.
RispondiEliminaHai idea quanto costa mantenere qua' due valige di mango. . . .?
RispondiEliminaParmigiano e Nutella. Stefano
RispondiEliminaUn classico. . .
EliminaDomanda. Quanto guadagna un cuoco in un paladar? A grandi linee. . .
RispondiEliminaDa quello che so oltre i cento al mese. Stefano
EliminaL'ultima volta, forse l'unica in cui ho portato qualcosa da mangiare misi in valigia tortellini e parmigiano. Mi salami, perché en là Guinera non c'era una tienda alimentare neanche a pagarla. Le uniche baracche vendevano cibo in scatola e picadillo, che presi x condire gli spaghetti che pure avevo portato dall' Italia. Rimasi sorpreso dal fatto che l'unica volta che la baracca con l'insegna carnicero aveva alzato la saracinesca, invece della carne, aveva farina di mais. Purtroppo spesso a Cuba i contro vincono sui Pro. P68
RispondiEliminaChiaro che se si vive fuori mano qualche aiuto in più è sempre gradito
RispondiEliminaTorno a scrivere qua dopo diverso tempo.
RispondiEliminaIo la penso come te,non ho voglia di sbattimenti alla dogana e se devo portare qualcosa porto del materiale.Le poche volte che ho portato del cibo l'ho fatto magari per i parenti o per il bimbo,io mi conformo alla grande con quello che c'è.Ho conosciuto uno sveglione che si è portato giù uno stampo di lasagne in una borsa frigo a mano....ti lascio immaginare chi se l'è pappata....
Caro Mirco è sempre un piacere leggerti
RispondiEliminaNonostante la bimba piccola (la prima volta aveva 10 mesi), tranne il parmigiano e la nutella io non ho mai portato altro.
RispondiEliminaI nonni e le tie si sono prodigate in cucina e la piccola ha sempre apprezzato.
Al ritorno, oltre alle immancabili bottiglie di ron, mi porto sempre i mango e i mamey. Se può interessare a qualcuno, c'è una marmellata di mango in latta che è una bomba. Il suegro ne ha portate una decina dal club militar e sono finite direttamente in valigia. Per chi è patito del frutto sono una valida alternativa nei tristi mesi invernali.
Simone
A volte mi porto in Italia una barretta di marmellata di guayaba e devo dire che non va' mai sprecata. Poi ovviamente...il ron.
RispondiEliminaPure la barretta è ottima! L'ho trovata della Conchita all'auchan di cso Romania.
RispondiEliminaSimone
Sì ma portarla da Cuba ha tutto un altro fascino
Eliminama la marmellata di guayaba che dite e quella che si vede nei mercati agro come una baretta rettangolare avvolta come in carta velina ,per inderci? marco
EliminaEsatto
EliminaAl ritorno una valigia ed un bagaglio a mano è pieno di frutta e verdura. Papaya (sempre), mango, platano, aguacate, mamey...
RispondiEliminaMa anche malanga, yucca, boniato.
Il tutto a seconda della stagione.
Sono più che altro un importatore.
Mai avuto problemi a Fiumicino?
EliminaA Fiumicino manco aprono il passaporto quando passo la dogana.
EliminaSolo a me inMalpensa ogni tanto fanno aprire la valigia?
Eliminanon sei il solo....all'andata Nutella , al ritorno ron e sigari per gli amici
EliminaLascia stare
EliminaTorno sempre carico di ron come un mulo per tutti gli amici che, per fortuna, sono tanti
Pure io.
EliminaQuest'anno oltre alle solite 7 in valigia ne ho portate 4 prese al freeshop in aeroporto e sigillate in busta di plastica.
Pur transitando a panama e ad amsterdam nessun problema (mi sono attenuto alle indicazioni del personale).
Avevo più paura a Torino, ma alla fine è andata bene.
Simone
Infatti.
EliminaAvro' girato 20 aeroporti in Europa ma le valigie me le aprono solo in Italia...
Anche io sempre portato qualche frutto (perlopiù mango o avocado) ma ho sempre il timore che mi cappellino.....se ti beccano ti fanno passare la voglia....
RispondiEliminaInfatti i problemi sono nei nostri aeroporti.
RispondiEliminaPer me olio e aceto, pasta, barattoli di pomodori, e parmigiano, oltre alla nutella, sono i primi alimenti che metto in maleta....l'aceto e l'olio cubano fanno veramente schifo, di olio e aceto hanno solo il nome, e siccome mi piace molto mangiare insalata devo condirla come cristo comanda.
RispondiEliminaE' vero che il loro olio serve giusto per friggere mentre il vinagre...e' un'invento.
RispondiElimina“olio del paese
RispondiEliminaParlo di quello meridionale, tanto spesso che ci puoi piantare una forchetta senza che ti cada." Aston da meridionale quale sono ho le lacrime agli occhi!!!
L.
Quell'olio sul pane è una cosa spettacolare. Il problema è che ci metti tre giorni a digerirlo
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