Dalle sorgenti del Nilo al
lago Titicaca, dalle gelide tundre attraversate dal Volga alle
pendici del Monviso da cui nasce il Po, una domanda drammatica
echeggia in attesa di una improrogabile risposta.
Che fine ha fatto la
Giovanna?
Parlo della bloggara a
gettone che tanto fece parlare di se qualche anno fa.
E' proprio vero, come
diceva il buon Andy, che un quarto d'ora di celebrita' non si nega a
nessuno.
Quando la Giovanna sali'
agli onori della cronaca, avevo appena aperto il blog che seguivo
pochissimo, erano gli ultimi mesi in cui mi occupavo di un forum che
avevo creato e sviluppato.
Dissi subito che la cosa
puzzava di bruciato, qualcuno mi rispose che ero invidioso perche'
lei aveva un blog seguito da migliaia di persone.
Davvero basta sedersi
sulla riva di un fiume ad aspettare....i cadaveri prima o poi passano
sempre.
La fanciulla divenne ( o
la fecero diventare) una voce di dissenso all'interno del sistema.
Feci notare che mi
sembrava strano....a Cuba....che questa potesse scrivere cio' che
voleva, dal suo appartamento avanero, con una connessione che,
all'epoca, valeva 10 cuc all'ora.
Azzardai che se le
permettevano di muoversi in quel modo...era perche' forse conveniva
anche a chi tirava i fili.
Ovviamente mi presi gli
insulti di quella strana accozzaglia di personaggi che identificano
Cuba, a causa di rovesci personali quasi sempre legati all'organo
cardiaco, come responsabile dei propri fallimenti.
Odiano quel luogo e tutto
cio' che rappresenta, ma bivaccano ore e ore sugli spazi che ne
parlano, l'Italia e' anche questo.
Comunque la fanciulla abbe
i suoi 15 minuti di celebrita'.
La Stampa di Torino,
suppongo dietro sostanzioso obolo, inizio' a pubblicare i racconti
del suo blog tradotti in italiano da Gordiano Lupi.
Onesta' intellettuale mi
spinge a dire che, anche se condivido il 5% di cio' che Lupi ha
scritto in questi anni, gli riconosco, e gli invidio, una facilita'
di scrittura e uno stile di prosa che pochi possono vantare.
Suppongo che anche il suo
iban abbia, giustamente, beneficiato, del suo lavoro di traduttore.
Diciamo che non fu solo il
suo traduttore, ma un vero e proprio paladino della Giovanna in terra
italica.
Tutti i forum e gli spazi
virtuali dedicati a Cuba pubblicavano quotidianamente gli scritti
delle bloggara.
Tutti meno questo blog.
Poi la fanciulla ottenne
il permesso di uscire dal paese per un giro di “conferenze” in
l'Europa e in Sudamerica.
Conferenze che, scoprimmo
poi, essere lautamente remunerate.
Non fu esattamente un giro
trionfale, fu contestata praticamente ovunque e la copertura
mediatica di questa sua gita fuori porta fu infinitamente inferiore
alle aspettative.
Come accadde a molti
cantanti e artisti cubani, anche lei una volta fuori dal grande
caimano, si ritrovo' con una voce molto ma molto piu' flebile che si
perse in mezzo a tante altre.
Abbiamo poi seguito il
rancoroso divorzio fra Gordiano e la Giovanna, lui cito' alcune mail
di lei a un'amica in cui la bloggara affermava di andare ad una
conferenza piuttosto che a un'altra in funzione unicamente di quanto
la pagavano.
Il Gordiano ne fece una
questione di principio, la mise giu' come se si trattasse di un
tradimento personale sul piano umano.
Le rughe che ho sotto gli
occhi dimostrano che un po' di mondo l'ho visto, il vecchio Giulio
diceva che a pensare male si fa peccato ma che spesso ci si azzecca.
Molto meno prosaicamente,
i bene informati, parlano di una questione di vil pecunia, di diritti
e di mancati pagamenti per i servizi resi.
La Giovanna ha male
accolto le aperture americane nei confronti di Cuba e tutto cio' che
sta' avvenendo fra i due paesi.
Chiaramente le sta'
venendo a mancare lo spazio sotto i piedi, se gli Stati Uniti
accettano e iniziano di nuovo ad avere relazioni diplomatiche con la
Cuba Castrista e Socialista e' chiaro che, per lei gli argomenti
finiscono, come si allontana definitivamente la sponda su cui si e'
appoggiata in questi anni.
Mi pare che La Stampa non
pubblichi piu' i suoi scritti o lo faccia con molta meno frequenza.
Non si hanno notizie di
nuovi viaggi e conferenze, in realta' non si hanno piu' notizie di
lei.
Non sia mai che, giusto
per fare qualcosa di diverso, debba iniziare a LAVORARE sul serio?
P.S. Questa sera, visto il
clima inglese, giocano i Villans ,per adeguarci alle nuove regole in
vigore nello stadio di Venaria dove gioca la seconda squadra
cittadina, l'area di rigore sara' portata a 50 metri...
Non mi manca per nulla . Stefano
RispondiEliminaCredo manchi a pochi
Eliminaazzo ci sei andato giù duro...io credo che la verità come spesso accade stia nel mezzo...
RispondiEliminaricordo che la splendida essendo della generazione Y seguiva quotidianamente la Sanchez e mi raccontava i vari argomenti trattati...
limitandomi ai contenuti dei vari post ammetto che alcuni sembravano abbastanza forzati, altri invece ritengo fossero fedeli report della realtà cubana...
dovrebbe poi essere il lettore padrone del proprio senso critico per non farsi sottomettere dalla manipolazione mediatica...
Freccia
Freccia come sempre la mia è solo un opinione che non fa giurisprudenza. Ognuno è libero nelle forme a cui siamo abituati, a dissentire da ciò che scrivo.
RispondiEliminaSe un blog non ospita l'opinione di chi lo anima si riduce a una rassegna stampa.
citando Voltaire:
RispondiElimina“Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.”
quindi sia chiaro Aston:
continua così!
Freccia
Aggiungo "a patto che prima di entrare vi puliate le scarpe. . . "
RispondiEliminaLe chiavi della porta d' ingresso sono nelle tue mani...
RispondiEliminaquindi non ce li vedo proprio mastro lindo e la signora Luisa a limpiar el piso...
Freccia
Alla fine è sempre e solo un piccolo bar dove tanti amici con la stessa malattia si ritrovano per confrontare i sintomi e le terapie
RispondiEliminaMi sa che per la giovannona è finita la trippa........Scaricata dagli americani e forse anche dalla gusanera.Alla luce dei fatti più che danni alla Revolucion ha causato benefici.In ogni modo il suo conto in banca goza de buena salud per ora.Vedrai che comunque Aznar o qualche altro fascio un impiego glielo trovano.
RispondiEliminaConcordo. Qualche braccio teso verso il cielo a cui aggrapparsi lo troverà di sicuro
RispondiEliminaSulla stampa i suoi scrittti non vengono più pubblicati ed anzi i rapporti con Lupi sono pessimi.....
RispondiEliminaQuesta l'esternazione di Gordiano (che si poteva svegliare pure prima...)
http://www.tellusfolio.it/index.php?cmd=v&id=17330
L.
Folgorato sulla via di Damasco....che ultimamente non e' piu' tanto sicura....
Elimina8/7/2013
RispondiEliminaStarebbe crollando il mito di Yoani Sánchez? È vero che la paladina dei diritti umani a Cuba, la donna fragile in grado di sfidare i vopos del gulag tropicale castrista con la sola forza della sua scrittura, non si degna di tornare in Italia per un cachet di appena 5.000€? Perfino il suo fedelissimo traduttore Gordiano Lupi, uomo di principi, la molla deluso e si «dissocia completamente»?
Se così fosse avrebbero ragione quanti hanno sempre descritto Yoani Sánchez come una perfetta macchina da soldi costruita a tavolino: due stipendi sicuri per almeno 10.000$ al mese pagati rispettivamente dalla confindustria della stampa di destra latinoamericana, la SIP e da El País di Madrid, più infiniti cachet e diritti editoriali e d’immagine da incassare in nome della libertà d’espressione. Buon per lei, lo sostengo da tempo, ma i nodi sulla credibilità del personaggio stanno venendo al pettine.
Due i fatti, che chi scrive -nonostante numerose conferme già ottenute- si riserva ancora di verificare. Il primo è una email che gira in Rete inviata da Yoani Sánchez alla sua agente letteraria italiana Erica Berla. Le comunica di rinunciare a venire in Italia il prossimo giovedì 11 luglio (dalla Spagna dove si trova) perché: «non ha senso venire in Italia per due conferenze nelle quali mi pagheranno appena 5.000€». Beata lei. Inoltre a Yoani, legatissima a José María Aznar e Mario Várgas Llosa, è stato sconsigliato di mescolare la sua immagine a quella di Silvio Berlusconi. Avrebbe preferito andare a cena con Kim Jong-un. Solo in Italia continuiamo a trattare Berlusconi come uno statista e non come un pariah.
L’email di Yoani, nonostante ogni dettaglio lo renda verosimile, potrebbe essere un falso e comunque trattasi di conversazione privata carpita in tempi di Datagate. Detto questo, anche se non fosse un falso, non ci sarà mai un’ammissione di paternità da parte dell’autrice. Quello che allora rende un caso politico l’email e la plausibile rinuncia a tornare in Italia (si veda sotto) è un articolo da oggi pubblicato su Agoravox. Si tratta di una dura presa di distanze da parte dello scrittore toscano Gordiano Lupi, acerrimo critico della Rivoluzione cubana, per molti anni traduttore e uomo di Yoani Sánchez in Italia.
Lupi è un personaggio peculiare tra quelli che si occupano di Cuba in Italia: ha fatto del suo anticastrismo una ragione di vita. Per anni si è prestato (credo gratuitamente) a tradurre ogni produzione di Yoani, ogni post sul blog, ogni tweet, ogni sospiro e ad agirne da portavoce in Italia mentre questa accumulava prebende.
Ancora pochi mesi fa Gordiano era in trepidante attesa della nostra che ha accompagnato in ogni passo italiano, comprese le contestazioni perugine, e che ha puntualmente raccontato in vari scritti. Poi d’improvviso Lupi s’è avvolto in un mutismo dal quale è uscito solo ora per sparare a zero contro la Sánchez che unisce ora a quella «certa dissidenza mossa soltanto da sete di successo, denaro e affermazione personale». La romanticheria è un vecchio difetto di quelli che amano Cuba (da una parte e dall’altra della barricata) e priva i cubani della libertà dell’essere loro stessi ed evolvere: devono continuare a rispondere ad un cliché, rivoluzionario o contro, del “poveri ma belli”.
RispondiEliminaL’articolo di Lupi è però una bomba perché riscrive l’agenda del mondo [onestamente, legittimamente] critico della rivoluzione cubana rispetto a quelli che fanno della diffamazione della stessa un mestiere ben retribuito. Lupi, chi lo ha letto per anni non può non stupirsene, ammette (pur restando critico) i grandi cambiamenti e miglioramenti di Cuba. Non solo: ammette che ormai da Cuba tutti vanno e vengono, escono potendosi permettere di dire peste e corna del loro governo e al ritorno [vivaddio] non viene torto loro un capello. In conclusione Gordiano Lupi, che evidentemente non ha più la possibilità di comunicare con una persona con la quale è stato in contatto quotidiano per anni, sostiene che l’unico modo per Yoani di salvare la propria credibilità sia confermare il secondo viaggio in Italia in pochi mesi e smontare pezzo per pezzo le accuse che le vengono rivolte.
Ho provato a verificare. L’incontro di giovedì sera, organizzato dalla Mediolanum Corporate University all’auditorium della Conciliazione a Roma, è pubblicizzato da vari siti ma non su quello della MCU né su quello dell’auditorium. Ho fatto varie telefonate di verifica, sia alla MCU che all’auditorium e una sola delle persone con le quali ho parlato mi ha risposto: «sapevo che era previsto ma ora non lo vedo più. Probabilmente comparirà domani». Vedremo. Forse Yoani prende cachet più interessanti in Spagna, ma se davvero ha cancellato un incontro così prestigioso e ben pagato è stata mal consigliata o forse davvero, come ancora spera il traduttore tradito Gordiano Lupi, saprà spiegarsi. Magari lo farà, bisogna vedere in quanti [tra quelli che non sono pagati nel mainstream per darle credito] le crederanno ancora.
PS: ovviamente dai dolori di Gordiano e dai dubbi di chi scrive Yoani Sánchez non ha nulla da temere. Né Repubblica né la Stampa domani ne scriveranno e avranno ancora un’eroina anticastrista prêt-à-porter. A patto di non farsi troppe domande.
Aggiornamento delle 5.55 del 9/7/13: nella serata di ieri il sito della MCU, come annunciatomi dall’impiegata, è stato aggiornato con l’avviso dell’iniziativa con Yoani Sánchez che, a questo punto, si terrà regolarmente. Non serve speculare se la mail è allora falsa oppure se Yoani è tornata sui suoi passi. Come ho scritto da ieri il peso attribuibile alla stessa (hackerata e dunque possibilmente falsificata) è molto relativo. La notizia resta la dissociazione di Gordiano Lupi, uomo così vicino a Yoani da non può esservi stato indotto da quel solo fatto.
Ti sei scordato di citare l'autore,se non sbaglio Gennaro Carotenuto.
EliminaCredo sia lui ma sono per strada e non posso verificare
RispondiEliminaAnche secondo me personaggio ambiguo yoani sanchez, soprattutto per il fatto che la lasciassero bloggare senza problemi da cuba.
RispondiEliminaSul discorso dei compensi, ho più perplessita ma se fosse vero sarebbe grottesco. Mat
Tutto puo' essere. il denaro muove o...ferma ogni cosa.
RispondiEliminala sanchez non scrive piu' per la stampa, perchè ha rotto il contratto che la legava al giornale. Ora scrive per el pais ed è un pezzo grosso della sip, l'associazione dei proprietari dei mezzi di informazioni private dell'america latina. La sua popolarità e' scemata, ma il suo conto in banca no, anche perchè da wikileaks sono trapelate informazioni scritte dagli americani, secondo le quali si era incontrata in segreto nel 2009 con una sottosegretaria americana a cuba ed aveva fatto leggere le domande da proporre a raul castro alla sina.
RispondiEliminaBuone informazioni
RispondiEliminaYOANI $ANCHEZ....! blanco 79
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