Ci sono situazioni che
vorremo vivere ma che, per le piu' svariate
ragioni, buon ultima una sana dose di pigrizia, non vivremo mai.
Almeno in questa
vita....nella prossima vedremo.
Una di queste, che mi
riprometto di vivere da anni, ma che temo di non riuscire a mettere in
campo mai, e' il viaggio on the road per Cuba.
Io, il mio vecchio zaino
militare e i miei eterni 20 anni.
Non e' una questione
anagrafica, anche se l'eta' comincia ad essere quella del dattero e
le candeline non ci stanno piu' nella torta.
Il meglio deve ancora
venire, ne sono certo, ma so anche che in quel meglio ci sono altri
progetti italiani e cubani che mi impediranno di fare
quest'avventura.
Dopo la stagione attuale e
l'inizio del lavoro nel nuovo Fitness Club, saro' a Cuba a ottobre,
poi probabilmente a dicembre, febbraio e aprile ma per un tempo di
2/3 settimane ogni volta e non di piu'.
A ottobre dovro
'verificare la condizione della renta, ci sara' da fare qualche
lavoretto, valutare se e' il caso, gia' da ora, di aprire un secondo
quarto.
Poi saro' a Camaguey per
vedere come vanno le cose nella costruzione della casa del mio amico
da cui nascera' il paladar, se sara' il caso di prendere a calci in
culo qualcuno che dorme...
Non e' detto che coi miei
soci ci si fermi qua'...c'e' altra carne al fuoco, non saprei proprio
come infilarmi nei miei jeans stracciati per dare vita a questo
viaggio.
L'ultima volta che ho
controllato il mio stato civile non c'erano mogli e figli ma qualcuno
c'e', e anche al familion un po' di tempo va dedicato.
Se pero'.....un giorno
riuscissi a mettere in pratica il mio progetto credo che partirei da
Santiago per arrivare a la Habana.
Due settimane partendo
dalla piu' impegnativa, anche dal punto di vista logistico, Palestina
per spostarmi poi verso l'occidente, con particolare attenzione alla
parte centrale del paese, ingiustamente sottovalutata.
A oriente vorrei tornare
in posti che non vedo da anni; Baracoa e i suoi granchi di fiume,
Manzanillo, Bayamo, Gibara e tanti altri posti.
Del centro di Cuba mi ha
sempre incuriosito Sancti Spiritus.
Si ferma sempre, di prima
mattina, il Viazul che mi riporta nella capitale quando ho il volo di
rientro da la'.
Mi e' sempre sembrata una
bella citta' moderna ed efficiente.
Poi Trinidad, Varadero,
Matanzas, una puntata nella valle di Vinales, per finire nella
capitale de todos los cubanos.
Un viaggio non
necessariamente da fare sempre con mezzi di fortuna, un Viazul ogni
tanto sarebbe anche gradito.
Una donna in ogni porto,
come ogni vecchio marinaio dovrebbe fare, ma una donna che in quel
porto ci resta senza averla appiccicata ai creapopoli per il resto
del viaggio.
Anche questo a Cuba...e'
un bel proposito non facilissimo da mettere in atto.
Mangiare dove capita,
parlare con tanta gente, fermarmi in un posto in culo al mondo, un
posto che non c'e' neanche nelle cartine geografiche ma in cui io
possa dire “ Ecco io qua' ci sono stato e a culo tutto il resto”.
Trovare orizzonti e
spiagge sconosciute, mari a colline che voglio rivedere e amici che
aspettano ancora me per giocare insieme...
Mangiare pesce e mariscos
in povere case, come d'altronde ho sempre fatto in questi anni,
parlare del piu' e del meno con un pescatore per ore ed ore.....
Insomma il progetto c'e',
chissa' che un giorno....
A seguire posto un
racconto che scrissi nel 2010, dopo un 3 giorni on the road,
in scooter, per la provincia tunera.
Un racconto che chiamai,
in omaggio di una cosa ben piu' seria e famosa “ I diari dello
scooter”.
Voi non avete in testa una
avventura simile?
Ci avete mai pensato o
l'avete gia' fatta?
Quale itinerario vorreste
fare e con che stile di viaggio?
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Una delle cose che ho amato di piu' in questa ultima vacanza sono stati i giorni solitari on the road. Dopo una settimana a Tunas,una settimana fatta di piscina, novia, Cadillac e le solite cose mettevo alcune cose dentro lo zaino militare,facevo dare una controllata allo scooter,il pieno di benzina e via verso una destinazione imprecisata.
Di solito stavo via 2/3 giorni, diciamo un paio di notti, mi davo una localita' come punto di riferimento, poteva essere Guaymaro,come Buenaventura come Colombia, Manati' o Puerto Padre e rimanevo in un ambito di 20 km da li'.
Partivo solo,senza menate, senza orari, senza un cazzo da fare e con non piu' di un centinaio di cuc e 3/400 pesos in mn.
Una figata pazzesca, solo, senza nessuno che rompeva i coglioni, senza donne fisse, senza nessun vincolo.
A Puerto Padre mi sono fatto il giro di tutte le spiagge scoprendo calette incredibili con un sole pazzesco.
Parcheggiavo, mi mettevo il costume ...ma potevo anche fare il bagno nudo tanto non c'era nessuno, e me la scialavo in quell'acqua fantastica.
Oppure finivo in qualche paese di campo, mangiavo qualche frutto preso in qualche chioschetto, se trovavo una bella fanciulla, passavo un ora come si deve dove capitava...ma davvero dove capitava.
Quando arrivavano le 5 del pomeriggio cercavo di arrivare in un centro un po' piu' grande per passare la notte, non guidare al buio.
Se c'era una casa de renta bene, altrimenti un posto l'ho sempre trovato, di solito ci pensava la fanciulla che trovavo, sempre con un occhio alla sicurezza, anche per questo giravo con non molti soldi in tasca.
Non saranno i diari della motocicletta, ma sono stati giorni bellissimi, da solo, dall'altra parte del mondo, completamente libero e padrone del mio tempo.
Non vi e' mai capitato di andare in giro per giorni alla cazzo senza una meta precisa e divertirvi come dei matti?
El Loco E' anche uno dei miei sogni ma mi manca sempre il tempo.
RispondiEliminaQuesto, in effetti, e' uno dei problemi.
EliminaIl mio sogno nel cassetto è da sempre la Panamericana. 26000 chilometri dagli Stati Uniti all'Uruguay. On the road, con mia figlia e la mia compagna.
RispondiEliminaChissà forse un giorno...
Simone
Magari con un bel camper.....
EliminaSi, senza dubbio, anche perchè si tratterebbe di un viaggio di 4-6 mesi.
EliminaConosco un tizio che lo ha fatto e ha creato un blog con il suo diario di viaggio. Un esperienza unica. Nel mio piccolo feci 1 mese di transiberiana qualche anno fa. Lo ricordo con piacere.
Simone
Siberia.....freddo.....ni muerto....
EliminaTratto da una storia vera il libro "Into the wild - Nelle terre selvaggie" di Jon Krakauer oppure per il più pigri il film di Sean Penn...
RispondiEliminapura essenza del viaggio...
“Non dovremmo negare che l'essere nomadi ci ha sempre riempiti di gioia.
C'è una gioia nei boschi inesplorati, c'è un'estasi sulla spiaggia solitaria, c'è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo e c'è musica nel suo boato. Io non amo l'uomo di meno, ma la Natura di più."
Freccia
Guarda parli con uno che vivrebbe in un'aeroporto...non come in The Terminal pero'...
Eliminaammetto che il tuo post di oggi mi ha scombussolato la giornata...non riesco a concentrarmi...ricordi...esperienze...progetti...sogni...tutti legati al viaggio
Eliminapresto o tardi si organizza...direi unica certezza, l' inizio del viaggio, partenza da Santiago...
azzzzo però non ho fatto i conti con la Splendida...ma su questo punto ci posso lavorare...
per il resto ti direi, nel segno di Terzani:
Nepal (da Kathmandu fino all' antico regno di Lo), Thailandia, Vietnam lungo il Mekong...tanta roba...tantissima roba...chi vivrà vedrà...
rimanendo con i pedi per terra il problema è che Cuba ci ha impantanati alla grande...tutti quanti noi...chi più chi meno...
Freccia
Il problema come dice qualcuno e che.....ci han concesso solo una vita.....
EliminaSanta Fè- Io con Viazul percorro migliaia di km poiché parte della famiglia vive nella capitale mentre i bisnonni paterni di mia figlia stanno a Boniato (Santiago), però come te sogno di farmi il giro dell'isola(io in bici), si tratta di percorre oltre 900 con una media di 30km al giorno, per cui almeno un mese..il problema è quello di percorrere le tratte nei momenti meno caldi della giornata e di evitare di farsi schiacciare dai mezzi "russi"!
RispondiEliminaIn bici......mi vedrei comunque vincolato ad un mezzo....a qualcosa che e' quello che vorrei evitare.
EliminaSarebbe una figata girare Cuba da nord sud in scooter/moto, la bici non fa per me, poi col caldo cubano è come suicidarsi....Il Viazul l'ho preso una volta, mai più, 15 ore per arrivare a Santiago dalla capital, una follia, rentare un carro quando si è in vacanza è la cosa migliore, ti da una libertà non indifferente.
RispondiEliminaMilco io sono di nuovo giù a settembre, prima ventina del mese, poi dicembre, penso che a dicembre riusciamo a vederci perkè parto col mio compagno di avventure e noleggiamo il carro come sempre, mentre a settembre vado solo e Santiago lo raggiungo in avion.
Una moto di quelle serie, non lo scooterino, e' gia' un bel viaggiare.
RispondiEliminaSara' un piacere vederti Valter
Avevo letto da qualche parte se non erro che il figlio del Che organizza viaggi coast to coast in Harley.. anche io credo resterà sogno nel cassetto. ..mio itinerario Santiago Bayamo Baracoa Tunas Camaguey Sancti Spiritus (se hai ragione Milco...vale la pena) Santa Clara Ciego Havana Viñales Maria la Gorda e ritorno nella capitale. ..sogni...ciao Milco
RispondiEliminastefano
La Poderosa è il nome della moto usata dal Che nel 1952 per percorrere in lungo ed in largo l'America latina, durante una pausa nei suoi studi i medicina. Nei nove mesi di viaggio, in realtà, la moto usata una Norton 500cc, fabbricata in Inghilterra: accompagnò il giovane studente dall'Argentina al Venezuela, percorrendo quasi 13 mila chilometri in compagnia del suo amico Alberto Granado.
RispondiEliminaIl figlio del Che, che si chiama anche lui Ernesto Guevara, è nato dalla seconda moglie del rivoluzionario cubano, Aleida March, e ora ha 49 anni. Intervistato dal quotidiano britannico The Telegraph, ha dichiarato di essere sempre stato un appassionato di Harley Davidson. "Il mio amore per le motociclette ed il desiderio di mostrare il mio bel Paese ad altri amanti delle Harley: ecco la ragione che mi ha portato ad organizzare questi tour", ha detto.
I Tour della Poderosa percorreranno due diversi percorsi, soprannominati Fuser 1 e Fuser 2. Verranno usate una Harley Touring Street Gilde oppure una Dyna Wide Gilde. Sono previste visite in diversi luoghi della memoria rivoluzionaria: dalla Commandancia del Che, un piccolo museo dedicato all'icona rivoluzionaria, la monumentale fortessa Cabana, scelta da Guevara come quartier generale, oltre che il Mausoleo di Santa Chiara. Il sito internet per avere maggiori informazioni è lapoderosatours.com
Una volta ho visto Granado nella hall hotel Victoria nella capitale. ..gran persona. ..uno che poteva diventare barone della medicina ed ha scelto altra vita....tornando al tema io il viaggio lo farei in juagua..ciao
RispondiEliminaStefano
Guarda non e' un problema di mezzi, ho provato piu' o meno tutto quel che c'era da provare.....a 18 ho girato l'Europa in treno....che tempi.
RispondiEliminaIo lo farei anche in auto rentata, non credo sarebbe meno interessante e non ho nostaglia alcuna di Viazul e Astro.
Il problema e' che tieni da cuidarla, ogni notte trovare dove metterla....un casino e una responsabilita' che cozzerebbe con lo spirito del viaggio.
Anzi....in auto rentata meglio...più autonomo e grandi conoscenze dando passaggi ad autostoppiste.....tutti noi che abbiamo scritto sul tema abbiamo però eluso un problema...sicuri di riuscire a portare a termine itinerario? O prima negrita dal corpo di marmo o rubia da occhi dolci ci fa fermare in un posto? Boh.....
RispondiEliminastefano
Infatti questo e' uno dei qusillibus della questione.....
EliminaSanta Fè- Giusto per creare un sound a questi discorsi on the road.. https://www.youtube.com/watch?v=EIMEmJGrYPY
RispondiEliminaA questo punto Cuba la girerei anche con "il Loco" che si trascina la pietra come voto! vi rendete conto che noi parliamo di Cuba come se fosse dietro l'angolo? siamo davvero fortunati ad avere questo rapporto con la isla,
La verdadera isla, selvaggia, quella amiamo noi, la si conosce dopo anni, i profumi, i tramonti, la sua musica, tutto il suo mistero si svela solo con il tempo e con il tempo comprendi che sei davvero fortunato ad essere ospite desiderato dell'isola mas bella del mundo
Gracias Milco per "il viaggio" che ci regali ogni mattina appena entrati nel blog.
Certo che se uno si limita alle solite 2 cuadre attorno al centro cittadino frequentato da 4 zoccole e dai soliti chulitos poi lamentarsi serve a poco.
EliminaCiao Milco.
RispondiEliminaIl viaggio che hai in mente è nè più e neè meno ciò che sogno anch'io da tempo.
In moto, preciso. Anche se non ho mai corso in moto, perchè ho sempre avuto paura, comprandola, di cominciare a trascurare la bicicletta, che è la mia medicina e il mio alter ego, e che tratto come un essere vivente.
Quindi in moto, e solo nell'eventualità che andassi a vivere là, perchè allora si che me la comprererei, al posto dell'automobile.
Alessandro.
In effetti in moto deve essere davvero una cosa da urlo....
RispondiEliminaDAL SITO L'UOMO CON LA VALIGIA
RispondiEliminaImmaginate un viaggio in moto attraverso le 15 province di Cuba, ispirato all’avventura che il giovane Che Guevara intraprese il 4 gennaio1952 lungo l’America Latina con il suo compagno Alberto Granado. A ripetere l’esperienza, tra maggio e luglio, sono stati l’italiano Desiderio insieme al cubano José Balboa: con risorse tecnologiche minime e una moto di marca Ural, risalente al periodo della Seconda Guerra Mondiale, i due artisti hanno girato Cuba per realizzare il primo lungometraggio documentaristico mai prodotto nel Paese, un percorso realistico e allo stesso tempo onirico che sonda lo stato attuale dell’arte e delle istituzioni che se ne occupano.
Nel Road Movie – che ha ottenuto l’autorizzazione dell’Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos (ICAIC) e il patrocinio del Consejo Nacional de las Artes Plásticas e del Centro de Desarrollo de las Artes Visuales – i due protagonisti si sono messi a confronto con realtà artistiche simile alle loro, in una sorta di confronto tra mondo giovanile e artistico. In un’intervista rilasciata al giornalista Julio Martínez Molina sul sito dell’Uneac (Union de Escritores y artistas de Cuba), Desiderio ha affermato: “Mi hanno colpito tre passioni: un amico, una moto e un’isola, e ho deciso di fare un viaggio. Cinque anni fa, feci la prima visita a L’Avana, ma ero impaziente di scoprire altri paesaggi di Cuba. Due mesi fa abbiamo iniziato il nostro viaggio e siamo rimasti davvero colpiti con tutto quello che abbiamo visto, dalla cima del Maisí alla zona montuosa dell’Escambray”.
I due artisti hanno visitato le istituzioni artistiche di ogni provincia cubana, con l’obiettivo di confrontare le varie pratiche ed esperienze artistiche. “Abbiamo intrapreso il nostro tour per valutare quanto i centri d’arte del Paese siano legati all’idea di comunità e per verificare la reale connotazione sociale nelle creazioni artistiche degli autori locali”, ha commentato il cubano José Balboa. “La storia che vogliamo ricreare, arricchita di finzione e realtà, è in sostanza una ricerca di identità, a livello locale che nazionale”.
Il film si intitolerà “Ahora si llego” e sarà presentato il prossimo dicembre al Festival de Cine Latinoamericano de La Habana: la colonna sonora sarà caratterizzata dalle voci di Omara Portuondo, Decemer Bueno, Edesio Alejandro e avrà come tema centrale la musica “El mecánico” di Osmani García.
Desiderio, vincitore del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana nel 2008, e per due volte finalista al Premio Celeste nella sezione pittura e poi nella sezione video, è già autore riconosciuto e affermato per la sue trilogia di cortometraggi “Beauty Hazard” (2007), “Confabula Spurio” (2008), “I Love My Queen” (2009) e per l’ultima coppia “Bluesky” (2011), presentato alla 54° Biennale di Venezia e “They Win On The Sky” (2012), presentato all’XI Biennale de L’Habana.
Nel 2006 tornai a Cuba e siccome un mio amico, "salsero", aveva un grande desiderio di visitare l'isla, non essendoci mai stato, volle farmi compagnia. Io come bagaglio portavo anche una vecchia bici da corsa, con la quale provai a scalare la Gran Piedra, ma a causa di pendenze proibitive per quei rapporti, tanta umidità e mosquitos, a metà salita dovetti rinunciare. La bici però mi dette l'opportunità di visitare tanti posti, a volte mi accompagnava un cubano che mi aveva presentato la duena come esperto ciclista. Non avevo riflettuto sul fatto che i cubani possono avere dei metri di giudizio diversi dai nostri, di conseguenza a volte questo tipo faticava davvero a starmi dietro sulla sua pesante mountain bike. Non è che volessi fare dell'agonismo, ma essendo abituato ad una pedalata agile spesso mi dimenticavo di chi mi stava vicino. In ogni modo approfittai dell'accompagnatore per fare qualche giro che avevo ritenuto alla mia portata guardando le mappe su lonely planet. Un giorno facemmo un circuito che mai dimenticherò, passammo per il santuario del Cobre, dopodichè Palma Soriano (chi ha visto il film Lista de Espera, lo avrà sentito nominare) e tornammo a Santiago, dove avevo preso una casa, insieme ad una macchina a noleggio, con la quale, dopo una decina di giorni, ci spostammo alla volta della capitale.
RispondiEliminaP.S. A volte mi tornano alla memoria dei posti visti a Cuba come se fossero luoghi mentali, che con il tempo e la lontanza hanno assunto una dimensione onirica.
P68
Caro Pedro....dopo tanti anni oramai....Cuba e' parte di noi.
RispondiEliminaA questo punto è evidente che siamo tutti quanti ammalati cronici e questo blog è un po' come la nostra medicina...
RispondiEliminaoggi è impossibile lavorare!
Freccia
Infatti brutto tempo e spiaggia deserta
EliminaSanta Fè- Da non perdere..l'ultima meraviglia che ho visto è stata" cuba feliz documental", veramente ben fatto e con quell'assolo di tromba fronte alla baya di Santiago.
RispondiEliminaOgni assolo di .....tromba....merita sempre la massima attenzione.....
RispondiElimina