Sono stato ospite, come ho
gia' ricordato, di una casa de renta in S.Lazzaro, una delle case con
cui M&S collabora in modo continuativo e proficuo.
Se si hanno 1 o 2 cuarti de
renta la cosa si puo' tranquillamente gestire a livello famigliare,
alla fine serve un po' di attenzione e poco altro, ma quando parliamo
di 8 (otto) cuarti de renta il discorso cambia drasticamente.
Un piccolo hotel.
Il proprietario e' un
emiliano dello stesso paese di Vasco, albergatore figlio di
albergatori, nipote di albergatori.
Questa e' un altra cosa;
molta gente apre un'attivita' a Cuba, ma anche in Italia, senza
sapere dove andare a mettere le mani, improvvisando.
Forse un tempo la cosa era
fattibile ma oggi il denaro pesa molto di piu', rialzarsi da un bagno
di sangue non e' una cosa tanto agevole.
Vedo gente aprire paladar
o comunque locali destinati alla ristorazione senza mai essersi
occupata di cose simili.
Mi viene sempre detto che
“prima cosa trovo le persone giuste al posto giusto”....tutto
vero, ma se non hai TU per primo l'esperienza settoriale come puoi
giudicare “giusta” una persona?
I panettieri che aprono
palestre...durano 6 mesi poi vanno dal culo, anche se dentro ci
mettono gente che sa lavorare.
Un mestiere non si
improvvisa.
Il proprietario della casa che mi ha ospitato
ha vissuto a La Habana per 6 anni....di rendita poi, ad un certo
punto, nel 2011 decise che era giunto il momento di mettere a frutto
la propria esperienza.
Acquisto' 2 appartamenti
attigui in un vecchio palazzo d'epoca a 40 mila cuc ciascuno, ne spese
altri 40 mila per far diventare il tutto un'unica struttura e a quel
punto apri' la renta.
Prima si sposo' con una
signora che tuttora vive nella casa e collabora alla sua
gestione....ma si limita a quello.
Sei persone mandano avanti
il tutto; donne delle pulizie, gente che si occupa di fare la spesa e
di gestire le prenotazioni, un cuoco/barman presente 12 ore al
giorno, una sala ristorante comune.
Intelligentemente mantiene
i prezzi sui 30 cuc al giorno, in questo modo lavora parecchio.
Lo scorso anno, mi diceva,
le cose andavano molto meglio, sopratutto dopo la visita di Obama,
riusci' a fare mesi molti buoni ora, sempre a suo dire le cose vanno
meno bene.....
Lo scorso anno aveva
pensato anche di rilevare una cafeteria, ora ha lasciato perdere in
attesa che le vacche da grasse tornino a diventare grassissime.
Ha un'auto di qualita',
fa vita notturna, esce spesso sopratutto la sera, quando i suoi
clienti sono fuori casa, in giro per la citta'.
Pero' per il resto del
giorno sta' sul pezzo; lavora, gestisce, controlla che tutto venga
fatto bene, che il cliente sia soddisfatto.
Nella sua camera, con
internet in casa, gestisce le prenotazioni essendo la casa posizionata
su molti siti.
Fra l'altro mi diceva che un paio di agenzie, anche note, come la nostra hanno avuto un
forte calo nelle prenotazioni, noi per fortuna continuiamo a
crescere, speriamo che il trend continui anche nel 2018.
Quando sono partito stava
sistemando delle telecamere negli spazi comuni per verificare che il
personale delle pulizie ed il cuoco facessero bene il loro lavoro,
senza imboscarsi nulla o spazzare la rumenta sotto i tappeti.
Imprenditore italiano a
Cuba, certo l'investimento e' stato importante ma se lo e' gia
ripagato almeno 2/3 volte.
Fatti, non pugnette.
L'altro giorno parlavo dei mucchi di rumenta a cielo aperto che ho visto in alcuni quartieri de La Habana, oggi il problema, reiterato, riguarda la capitale di....tutti gli italiani.
RispondiEliminaRoma affoga nella rumenta malgrado il fatto che il cittadino paghi fior di imposta per lo smaltimento.
A me questi pentastellati fanno paura.
Lo so...l'alternativa e' quella che e' ma questi....
Dove hanno preso il potere invece di amministrare continuano un infinita campagna elettorale, intanto i problemi e la rumenta si ammucchiano.
Roma un disastro, Torino un disastro....e vogliamo dare l'Italia in mano a questa gente?
Auguri....
Ecco il “Granata da legare di Massimo Gramellini” di questa settimana :
RispondiElimina“Ho perso la testa per papà Mazzarri, il nostro nuovo allenatore (ehi, abbiamo un allenatore!). Mi sento come un orfano che, dopo un lungo viaggio tra paludi venturiane e strapiombi serbi, riposa di nuovo al caldo tra braccia sicure. Anche se il bosco rimane irto di trappole a forma di Var (Violenze a ripetizione), con arbitri che guardano il televisore solo per ribaltare le decisioni a noi favorevoli e confermare quelle a noi avverse, nel rispetto dell’articolo 0 comma unico del regolamento che recita: «Se un pigiama abbatte Acquah o un bolognese accoltella Baselli, il gioco può continuare con rinnovata delizia e i notiziari sportivi sbattersene allegramente». Se invece il Toro ottiene un vantaggio dalla Var (uno in venti partite), e mi riferisco all’espulsione di Immobile in Lazio-Toro, se ne parlerà per mesi sui giornali, trasformandolo nella prova di un complotto della Crusca ai danni del sor Lotito (non vogliono che vada in Champions a esportare i congiuntivi). Lo ammetto: quando parlo di Immobile non sono sereno. Se un giocatore lascia il Toro, deve avere il buongusto di scomparire nell’anonimato come Peres e Benassi. Se invece si mette a fare il capocannoniere o diventa uomo-mercato come Verdi, a me viene la cervicale. Vorrei essere più sportivo. Invece sono un tifoso schizofrenico che dopo l’amaro derby di Coppa già profetizzava lo spareggio salvezza contro il Crotone, ma a cui è bastato un 3 a 0 al Bologna per guardare al sesto posto come a un giaciglio raggiungibile. Tutto merito di papà Mazzarri. Stesso modulo, stessi uomini, squadra diversa. Quando si dice: la mano dell’allenatore. Di lui mi piacciono anche i difetti. Mi piace che sia un monomaniaco ossessivo, uno che persino mentre è al cinema a guardare Star Trek pensa a come fermare il Sassuolo. Mi piace che si concentri sulla difesa: le case, caro Miha, si costruiscono dalle fondamenta e non dal tetto. E mi piace che si sia presentato in panchina senza nulla di granata addosso, né sciarpe, né cravatte: la prova che non è un paraculo. Lo adoro. Se trasformerà cinque mihapareggi in altrettante mazza-vittorie, nel ritorno incasseremo 35 punti invece dei 25 dell’andata. Il totale farebbe 60, record nell’era dei tre punti e sesto posto quasi assicurato. Quasi, perché la «compagnia del Var» farà di tutto per spingere il China-Milan in Europa. Per fortuna nostra, i rossoneri sono come il Toro fino alla settimana scorsa: hanno un grande ex calciatore in panchina. Noi adesso abbiamo un allenatore.”
Col presupposto che io non investirei mai a Cuba se non con le dovute tutele del caso che ad oggi non ci sono, se mai dovessi cambiare idea sicuramente preferirei farlo in una casa de renta ben ubicata e con buoni servizi, piuttosto che nella ristorazione che é un mondo ben più complesso. Chiaramente parlo di investimenti di cifre importanti. Se si tratta di 10-15 mila euro, allora va bene tutto, sempre e ovunque ... basta che non siano gli unici che si hanno in tasca. Mat.
RispondiEliminaIl problema è che molti,una volta andato a puttane tutto, devono farsi mandare i soldi per il biglietto aereo per tornare in Italia...
Elimina120 mila cuc non sono pochi. Giuseppe
RispondiEliminaAssolutamente no
EliminaRagione in più per stare dietro a tutto.
hola! gran bel negocio siuramente uno dei particular yuma non direttamente collegati con il regime che funzionano alla grande. Però parliamo di uno con soldi che avrebbe potuto fare qualcosa di buono in ogni parte, come dice Mat ad oggi in quel di Cuba nessuno è padrone di nulla quindi si deve approfittare degli utili mentre il capitale è stato "regalato". Ma questo lo sa anche chi ce lo mette quindi meglio farsi qualche anno di buona vita nella isla che stare qui nella latrina. chao Enrico
RispondiEliminaPrima di imbarcarsi in questa impresa ha vissuto 6 anni a La Habana, a quel punto ha deciso che fare sempre vacanza non era piu' sufficiente e che era il momento di mettere in pista la propria esperienza.
RispondiEliminaVoleva vivere li e voleva farlo con quanto guadagnato in loco.
Alla fine questo e' il motore che spinge a fare determinati passi.
Pur con tutti i rischi del caso, ha fatto le cose con la maggior logica e buon senso, a quello poi si é sicuramente aggiunta testa e voglia di lavorare. Complimenti a lui. Mat
EliminaAltra cosa fondamentale e' un ottimo posizionamento in rete e la possibilita' di entrare in internet piu' volte al giorno.
RispondiEliminaQuando faccio le richieste di disponibilita' massimo 2 ore e mi risponde.
Il tempo e' denaro.
ad oggi in quel di Cuba nessuno è padrone di nulla quindi si deve approfittare degli utili mentre il capitale è stato "regalato"
RispondiEliminaMilco sei d'accordo?
Cocoloco
scusa probabilmente sei interessato ma dico solo la situazone effettiva senza residenza permanente come Milco sottolinea ma che davo per scontato. Ovvio che se ho un figlio riconosciuto cubano farò di tutto per lui quindi anche se a me non rimarrà nulla rimarrà a lui. Il ragionamento è logico ed è cosi in entrambi i casi. Il tutto per evitare polemihce. Enrico
EliminaIn presenza di figli la situazione cambia drasticamente....almeno per noi italiani.
EliminaPoi la presenza di figli cubani, per quanto riguarda un'attività cuentapropista, conta solo in rapporto alla possibilità di ottenere la RP
EliminaFigli senza RP = GNENTE proprietà e GNENTE attività
RP (con o senza figli) = proprietà e/o attività
Cocoloco
In assenza di residenza permanente ovviamente e' cosi'.
RispondiEliminaMa si e' sempre saputo.
A Cuba, eventualmente ci si puo' giocare i soldi....in parcheggio, mai quelli per la biova.
situazione interessante quanto rischiosa ma l'importante è vivere come si vuole, la vita è fatta di momenti; Appena tornato da circa 3 mesi in quel di Maceiò - nord est brasile tutto bello cambio contro reais ottimo; ecco se qualcuno fosse interessato li c'è futuro qui è tutto un inesorabile declino; buon anno da livio
RispondiEliminaCiao Livio
RispondiEliminaQuindi in Brasile malgrado l'instabilita' politica la situazione resta buona?
allora sotto questo punto di vista italia e brasile sono simili ossia politica e vita reale sono mondi paralleli solo che loro ogni tanto hanno le palle di fare casino ; a livello mediatico internazionale non se ne parla più ma a livello nazionale si è in piena campagna elettorale per il 2018 tanti personaggi strani ed il ritorno probabile del lulismo . vedremo come si evolve. riguardo alla situazione reale gli anni del boom sono passati ma questo non vuol dite che non ci sia futuro anzi il brasile è diventato troppo importante nella zona a livello sistemico con consumi, materie prime e politico. è stata una pausa dalla bolla che consente, vedasi il cambio molto allettante contro euro, a chi intende cambiare vita buone possibilità con tutti i diritti del caso. non sto facendo pubblicità non ho interessi in merito ma è così; poi è un paese continentale troppo diverso da zona a zona dove sto io è diciamo il meridione bella natura, modo di vivere tranquillo. a livello generale tanta droga e povertà per una fetta di popolazione ma in questo tutto il mondo è paese qui in italia vedo proprio un futuro notevolmente inferiore al passato da Livio
EliminaCredo che alle prossime elezioni tornera' presidente Lula.
EliminaAnzi lo spero.
*Così, giusto per ricordarlo...*
RispondiEliminaMentre siamo distratti dai sacchetti, nella finanziaria 2018 passa l'aumento dell'IVA, che aumenterà come segue:
- l'aliquota al 10% passa all'11,5% da gennaio 2019 ed al 13% dal 2020
- l''aliquota al 22% aumenta al 24,2% da gennaio 2019, al 24,9% dal 2020 fino ad arrivare al 25% dal 2021
A questo si aggiungono gli aumenti già annunciati:
+ 5,3% per le forniture elettriche
+5% per le forniture gas
+ 2,74% per i pedaggi autostradali (aumento medio, con picchi del + 8,34 per la MI-TO, + 13,91% per la MI-Serravalle, + 12,89% per la Strada dei parchi ed addirittura + 52,69% per la tratta Aosta Ovest-Morgex)
+ 3% su latte e latticini
ADUSBEF(Associazione dei Consumatori), infine, prevede rincari per:
- tassa sui rifiuti (49 euro medi anno)
- ticket sanitari (55 euro a testa)
- servizi postali (18 euro)
- servizi bancari (38 euro)
- polizze RC auto (25 euro)
*Così, giusto per ricordarlo...*e per ricordarcelo il 4 marzo!
TIO GIGI
LUIGI GRASSIA
RispondiEliminaINVIATO A L’AVANA (CUBA)
Cuba è il Paese delle eccezioni. L’unico Paese comunista felice, per esempio. L’unico dove girino ancora in massa le auto degli Anni 40 e 50. L’unico al mondo in cui, secondo l’ultimo film della saga, i Transformer non siano stati messi fuori legge - e questa è una vera stramberia, ma significativa del grado di eccezione che ha l’isola di Cuba nell’immaginario collettivo mondiale.
Però Cuba è anche un Paese visto, rivisto e stravisto da milioni di viaggiatori, perciò è difficile andarci e trovare qualcosa che non sia già stato notato. Noi abbiamo provato a raccogliere qualche stravaganza in giro per la capitale L’Avana, sperando che finora fosse passata inosservata. Se invece è roba arcinota scusate, ci abbiamo provato. Ecco qua una piccola rassegna.
Il sosia di Fidel Castro
È significativo che il tipo della foto introduttiva, all’inizio di questo servizio, sia a piede libero: vuol dire che il regime a Cuba è rilassato. Provi qualcuno, per esempio in Turchia, a fare la parodia di Erdogan, o a pubblicare su di lui una vignetta anche solo vaghissimamente satirica.
Scusate stiamo lavorando per voi
Nei Paesi poco sviluppati si vedono spesso edifici pericolanti e lavori di consolidamento improbabili, ma quest’impalcatura di sostegno in una via centrale de L’Avana li batte tutti. Appiccicata con lo sputo. Il crollo promette di essere clamoroso.
Il gestaccio
Ma il signore immortalato da questa statua, nella zona del porto, fa il gesto dell’ombrello ai passanti? Forse sì, oppure aveva in mano una pipa che qualcuno si è fregato.
Sancho Panza coi gatti in testa
Questa statua è da tanto tempo all’Avana ed è molto fotografata, ma può darsi che non abbiate visto Sancho Panza con i due micioni che gli dormono beatamente sul capo e sulla spalla. Non c’è più rispetto.
La casa di riposo più allegra del mondo
Due immagini tenere: questi vecchi sembrano davvero sereni, forse addirittura felici. E non stanno chiusi in un ghetto: il portone della loro casa è spalancato su una strada del centro de L’Avana dove passa tantissima gente, una delle vie pedonali più animate della capitale. Può darsi che sia solo un’illusione, e che lo stesso valga per altri aspetti positivi che sembrano fare di Cuba un’eccezione: ma questa casa di riposo ci è sembrata proprio bella, difficile immaginarne una migliore.
La cattedrale ortodossa
Può darsi che non siano in molti ad avere la curiosità di visitare questa chiesa de L’Avana. Eppure la sua cupolina dorata si impone all’attenzione di chi arriva in città con la nave, come è successo a noi. La cattedrale, molto bella anche all’interno, pur nella semplicità delle sue pareti immacolate (semplicità relativa, sia chiaro, per una chiesa bizantina comunque ricca di ori e di splendide icone) è intitolata alla Madre di Dio di Kazan.
COME ARRIVARE
All’Avana si arriva (ovviamente) in mille modi: la città è ben collegata con il resto del mondo ed è da molto tempo fra le mete estere preferite dagli italiani. Nel nostro caso specifico ci siamo arrivati con una nave della Msc Crociere che ha fatto tappa anche a Montego Bay in Giamaica, alle Isole Cayman e a Cozumel in Messico. Ecco alcune foto dell’Avana che sfida davanti a una delle cabine della Msc Opera.
http://www.lastampa.it/2018/01/10/societa/viaggi/mondo/il-sosia-di-castro-e-sancho-panza-con-i-gatti-le-stramberie-dellavana-qrcQxlzc8BAU4HbnuNxVeJ/pagina.html
Ciao Milco
RispondiEliminaTi scrivo per ringraziarti del bellissimo articolo che hai scritto sul tuo blog tessendo lodi alle mie capacitá (ancora da verificare J).
Fa molto piacere vedersi riconosciuto pubblicamente il proprio lavoro.
In fondo di investitori italiani qua all’Avana non ce ne sono poi tanti… o no ?? sarebbe un ipotesi remota lo so, ma non impossibile, Come dice un tuo seguitore in un commento “pericoloso investire qui”
Certo della tua comprensione ti saluto. Buon Anno
Un Cordial Saludo / Best Regards
Gabriele Righetti – Owner
B&B Central Havana
Giusto per capire che tutto il mondo e' paese.
RispondiEliminaOre 20.09....sono in palestra dalle 13.
Dalle 17 30 fino a 10 minuti fa c'e' stato il mondo.
Eravamo in 2 in sala pesi piu' le ragazze dei corsi.
In totale
-Si e' otturato il cesso delle donne perche' qualche scienziata ci ha buttato un assorbente.
-Una doccia maschile otturata da peli e capelli.
-Un fusibile della sauna da cambiare.
-12 nuove schede da fare.
-6/7 persone venute a chiedere informazioni e 3/4 telefonate per lo stesso motivo.
Credete che se l'umile scriba non si fosse sbattuto per risolvere questi problemi oltre a gestire il tutto gli stessi problemi si sarebbero risolti?
Il Boss ci deve essere.
Sempre.
Questa è gente da tanto di cappello....gente che ha le palle...considerato anche che devono fare impresa in mezzo a mille difficoltà nel reperire materiali, nella burocrazia, ecc ecc, questi sono italiani che stimo e ammiro a Cuba.
RispondiEliminaNon a caso su questo blog per loro ci sara' sempre posto.
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