Come ho gia' avuto modo di
raccontarvi, sia a Las Tunas che a La Habana i SE VENDE sugli usci
delle case sono diminuiti in modo esponenziale, diciamo un buon
70/80%.
Questo, presumibilmente,
da quando Obama (non il Trumpo) ha eliminato il PIE' SECO, PIE'
MOJADO, riducendo il cubano fuggiasco alla condizione di un messicano
qualunque.
Visto che buona parte dei
proventi dell'eventuale vendita della casa sarebbero serviti per il
viaggio e per i primi mesi della nuova vita, ora che quella porta si
e' chiusa, il cubano saggiamente, e' tornato a piu' miti
consigli...tenendosi la casa.
Non e' stata la sola
cattiva notizia che ha funestato le notti degli aspiranti fuggiaschi;
a seguito delle nuove medidas del Trumpo l'ambasciata degli Stati
Uniti a La Habana e' aperta...por gusto.
Ci sono passato in effetti
davanti numerose volte, in diversi orari della giornata aspettando di
vedere la consueta fila dei questuanti che aspettavano il loro turno
ed invece....nada.
Praticamente e' come se
fosse chiusa visto che tutte le pratiche che i cittadini cubani
devono fare per tentare l'espatrio, oggi vanno fatte....in Colombia.
Per Colombia non intendo
la cittadina nella provincia di Las Tunas, ma proprio lo stato
sovrano nel Sud America.
Mi sono fatto spiegare
bene come funziona, quindi ve la vendo come, piu' di una persona, me
l'ha venduta.
Tutte le pratiche oggi
passano per l'ambasciata statunitense di Bogota', i tempi ovviamente
si dilatano, i costi anche e i visti negati sono oramai la stragrande
maggioranza.
In caso di rara risposta
positiva, il cubano deve entrare negli Stati Uniti accompagnato da
chi lo ha invitato.
Quindi l'invitato deve
recarsi in Colombia, l'invitante pure, si fa l'intervista, si
attendono i giorni canonici per la risposta.
Se e' positiva invitato ed
invitante ripartono insieme per gli Usa, in caso contrario
l'invitante riparte da solo mentre l'invitato ritorna a Cuba con le
pive nel sacco.
Senza contare il denaro
speso nel tentativo.
Come dicevo piu' di una
persona mi ha confermato questo iter che, francamente, mi sembra da
fuori di testa.
Sopravvivono altri sistemi
piu' o meno legali per uscire dal paese.
Uno di questi e' la
Guyana....un cazzo di posto di lingua inglese dove il cubano puo'
entrare senza il visto, dal quale puo' cercare di ripartire per nuove
destinazioni.
Altri mi hanno parlato
dell'Uruguay dove ci si potrebbe recare con un contratto di lavoro,
per poi cercare di fermarsi o di spostarsi in Brasile dove le
possibilita' sono sicuramente maggiori.
Mi raccontavano che in
Uruguay se vuoi impiegarti nell'agricoltura e nella pastorizia, il
lavoro c'e'.
Una paio di fanciulle che
conosco ma che non conoscono un cazzo del mondo (non per colpa loro),
stavano progettando di andare in Russia, altro paese dove si puo'
entrare senza visto, per poi (udite udite) nascoste in una rastra
entrare in qualche paese della comunita' europea.
Ovviamente ho detto loro
che sono completamente fuori di testa, fra l'altro parliamo gente che
a Cuba non se la passa neanche poi cosi' male.
Non si sente piu' parlare
di fuggiaschi in balsa, probabilmente le attuali condizioni di vita a
Cuba, complicate ma non certo disperate, hanno riportato un po' di
senno nella testa di tanta gente.
Poi certo ci sono gli
scafi veloci, quelli da 10 mila dollari a testa, ma ci sono sempre
meno parenti sulla costa opposta disposti a sovvenzionare il viaggio.
Ci sono anche sistemi
misteriosi per entrare piu' o meno legalmente dal Messico, sistemi
che costano intorno ai 15 mila dollari e che includono un paio di
giorni in un hotel vicino al confine e un viaggio finale da fare in
condizioni decenti e di poco rischio....ma di piu' non saprei dirvi.
La voglia di andarsene
resta tanta, sopratutto nelle nuove generazioni, anche se mi sembra
passata la frenesia degli anni scorsi.
Un po' per le medidas di
Obama molto anche per il fatto che oggi c'e' uno, seduto alla Casa
Bianca, che definisce certi paesi....probabilmente anche Cuba “Posti
di merda”.
M&S CASA PARTICULAR HA
AGGIUNTO UNA CASA
CI VOLAI ANNI FA, NIENTE MALE.
RispondiElimina“Niki” torna a Lauda. La compagnia aerea fondata nel 2003 con i primi voli da Vienna e Salisburgo per le Isole Canarie, Madeira e l’Egitto, dall’ex campione di Formula Uno Niki Lauda, torna nelle sue mani dopo 7 anni. Lo ha stabilito l’amministratore fallimentare austriaco, affidando la compagnia alla Laudamotion GmbH. L’ex pilota, che aveva lasciato Niki nel 2011, quando la società era passata ad Air Berlin, tornerà a guidare la compagnia e si appoggerà in futuro al gruppo turistico tedesco-britannico Thomas Cook-Condor, che organizza viaggi. Le condizioni economiche di acquisto non sono state rese note, ma il giornale austriaco Die Presse parla di una possibile offerta di 36,5 milioni. La “Niki” riprenderà i voli a partire da fine marzo, in corrispondenza alle vacanze di Pasqua. «Nel lungo periodo ci amplieremo, ma dobbiamo partire con 15 aerei», ha detto Lauda.
Lauda, 68 anni, tre volte campione del mondo, ha potuto contare grande popolarità nel Paese per riprendersi la compagnia, vincendo lo scetticismo del governo austriaco sulla possibilità di rilancio. La compagnia nel 2016 aveva trasportato in Italia 438 mila passeggeri in Italia sulle rotta Vienna-Milano e Vienna-Roma.
Riguardo al migliaio di dipendenti della compagnia aerea austriaca, qualche settimana fa Lauda aveva fatto sapere, in una lettera aperta, che «tutti i dipendenti riceveranno un’offerta di lavoro». La compagnia austriaca aveva dichiarato fallimento sei settimane fa in Germania, sospendendo i voli prima di Natale, dopo che Lufthansa si era ritirata dall’offerta per il mancato via libera di Bruxelles all’acquisizione dell’intero pacchetto Air Berlin.
Nel corso della procedura fallimentare in Germania aveva mostrato interesse la holding ispano-britannica IAG, che aveva offerto 20 milioni di euro per l’acquisto, procedura poi fermata dal tribunale di Berlino per un ricorso. Ai primi di gennaio era stata aperta una seconda procedura fallimentare in Austria. Giuridicamente la situazione non è del tutto pacifica per via del doppio procedimento di insolvenza in due paesi membri della UE, ma al momento la compagnia IAG non sembra sul piede di guerra: «IAG è delusa perché Niki non è nelle condizioni di ripartire e crescere da sola», fanno sapere dalla sede di Londra, in un breve comunicato.
Il governo venezuelano ha respinto, attraverso un comunicato pubblicato questo lunedì, le sanzioni imposte a sette suoi alti funzionari da parte dell'Unione Europea (UE).
RispondiEliminaLe sanzioni sono state catalogate da Caracas come "indegne" e come "grave interferenza" negli affari interni del paese. Nel testo pubblicato dal governo venezuelano si afferma che l'UE "offre ancora una volta prove inconfutabili della sua notevole subordinazione al governo di Donald Trump".
El Gobierno Bolivariano de Venezuela rechaza categóricamente las decisiones erráticas, intervencionistas, coercitivas e ilegales que la Unión Europea ha anunciado contra Venezuela. La UE vuelve a demostrar su indigna subordinación al gobierno supremacista de D. Trump.
Inoltre, prosegue il comunicato, "questo comportamento ossessivo nei confronti del Venezuela, costringe l'Unione Europea a violare i propri principi fondatori".
Nel novembre dello scorso anno, il regime di Bruxelles aveva già imposto un embargo sui prodotti bellici contro il paese latinoamericano, prendendo a pretesto le violenze dell'estrema destra del paese che hanno prodotto 130 morti dall'aprile.
Queste sanzioni dell'UE si aggiungono a quelle imposte da Washington contro circa 30 alti funzionari venezuelani, tra cui il presidente Nicolás Maduro. Sanzioni che impediscono anche l'emissioni di nuovi bond e obbligazioni per rifinanziare il debito del Venezuela o della sua compagnia petrolifera statale PDVSA. Il presidente Nicolas Maduro ha definito queste misure punitive come un "blocco economico e finanziario" che ha impedito l'importazione di prodotti essenziali e il pagamento degli impegni del Venezuela all'estero.
hola! Per me la frenesia del cruzar el charco almeno tra i giovani che non hanno agganci “ufficiali” è sempre ai massimi, sicuramente frenata dalla cancellazione de pie seco – pie mojado ma non c’è ne uno che non voglia provare ad uscire. Poi quando si accorgono di come funziona molti si pentono ma si vive di illusioni. Se non fosse un isola ben presidiata sarebbe quasi vuota. Madre Rusia sta tornano di moda in tutti i sensi anche per il fatto di fare da trampolino verso la l’unione europea ma anche come mercato per las mulas con una organizzazione apposita che se ne occupa anche a livello de bollo c’è una grande domanda ai russi piacciono las negras. Mi sembra ci fosse anche la Serbia come paese che non richiede el visado. Poi lessi tempo fa di una riapertura della Spagna alla ley de los nietos. Chao Enrico
RispondiEliminaSi anche la Serbia non richiede il visto, o meglio concede quello turistico senza fare troppe domande.
EliminaAdesso la Russia sta riscoprendo Cuba
EliminaAutomobili, treni, petrolio: i russi stanno tornando ad investire a Cuba approfittando dell'effetto Trump. Qui il nuovo inquilino della Casa Bianca è durato poco dopo l'apertura del suo predecessore Barack Obama. E così Cuba ha ritrovato la Russia, ora diventata di moda, con un po' di nostalgia per gli anni, tra il 1959 e il 1990, in cui era stata sostenuta dall'allora Unione sovietica.
Molti i contratti firmati a Cuba dal ministro russo dell'industria e del commercio Georgy Kalamanov.
Non c'è da meravigliarsi, dunque, se tornerà presto nell'isola caraibica, in versione taxi, la Lada, l'auto fetticcio dei cubani prodotta da Autovaz, secondo quanto riportato da Le Figaro. Intanto, i russi di Transmashholding (Tmh, di cui Alstom ha il 33%) hanno siglato una partnership da un miliardo di euro per modernizzare le ferrovie cubane, in particolare la linea L'Avana-Santiago de Cuba. Partner di lunga data nel settore dei trasporti cubani, la Russia di Vladimir Putin venderà anche degli aerei di linea alla compagnia nazionale cubana.
L'Avana ha annunciato la firma di un contratto per assemblare piccoli aeromobili Antonov 2 nell'isola. Oltre ad esportare materiali per il trasporto, macchinari e prodotti chimici, i russi pompano petrolio a Boca de Jaruco, nei pressi della capitale, attraverso la compagnia petrolifera Zarubezhneft. Inoltre, per la prima volta da 25 anni Mosca ha consegnato a maggio 250 mila tonnellate di greggio a Cuba. I primi segni di un riavvicinamento fra i due paesi c'erano stati nel 2014, quando Putin annullò il 90% di un debito che Cuba aveva accumulato nei confronti dell'ex Urss pari a 35,2 miliardi di dollari (27,2 miliardi di euro), dopo che per anni il mancato rimborso aveva avvelenato le relazioni fra L'Avana e il Cremlino.
I cubani ancora non si rendono conto che a cuba stanno meglio di quell o che pensano. E sopratutto se una donna ha un marito che paga e la sposa, con tanto di cittadinanza casa passaporto italiano soldi,ecc.. allora va a stare bene ovunque, altrimenti è meglio stare a cuba. (tolto perseguitati politici o casi simili).
RispondiEliminaGuanabo
Eppure, malgrado che abbia un marito che le tratta da principesse spesso preferiscono il chulo cubano che le sfrutta riepiendole di mazzate...
EliminaL'animo umano e' una cosa strana
Dalla Russia coi camion. Cose da pazzi! Giuseppe
RispondiEliminaIl fatto e' che pensano che in tutto il mondo ci sia la sicurezza che hanno a casa loro.
EliminaPurtroppo le balse ci sono eccome! semplicemente i cubani hanno imparato a parlare un po' di meno! negli scorsi anni i balseros sembravano quasi farsi pubblicità poi, dopo che ne hanno pinzati parecchi, sono ritornati all'idea di agire senza parlare tanto! Dopo questo spostamento logistico dell'ambasciata su terra colombiana, la via del Messico è nuovamente parecchio calpestata ma decisamente pericolosa. I messicani disperati, sono disposti a farti fuori per avere un passaporto cubano che gli faciliterebbe l'accesso! Ho un'amica cubana che afferma: "Se ai cubani fosse permesso di viaggiare più liberamente, ci sarebbero molti meno cubani residenti all'estero!" perchè una volta che viaggiano e vedono cosa c'è... "fuori" si accorgono di cosa hanno... "dentro"
RispondiEliminaNon ho detto che non ci sono ma che non se ne sente parlare.
RispondiEliminaCredo anche che siano diminuite in modo esponenziale, anche perche' una volta arrivati a pie' seco....ti rimandano a casa.
Occhio a non fare confusione.
Oggi il cubano puo', per Cuba, viaggiare liberamente.
Siamo noi....intesi come paesi terzi che non li facciamo entrare.
Ho dato qualche n.di telefono di alcune "mie" case tunere ad un amico che passerà qualche giorno in città quando sarò giù io.
RispondiEliminaQuando ha fatto notare con garbo che gradirebbe. ...un minimo di possibilità di manovra...ha ricevuto questa risposta;
El precio es 15. Tu pueder ser pica flor pero todas las chicas tienen que registrarse. Nos dieron una reunion la semana pasada y estan quitando las casas porq las chicas el 95% trabaja para la Policia. Y yo no quiero perder mi casa. Si estas de acuerdo nos vemos.
PER DIRE....
Sarebbe proprio da bobo giocarsi la casa , per 15 cuc
RispondiEliminaEsagera. ...in quella casa ne ho fatte più di Bertoldo in Francia.
RispondiEliminaIl fatto è che negli anni hanno fatto i soldi e oggi possono permettersi di....diventare rispettosi delle leggi.