Il nuovo corso di Cuba, post era Castro, riparte con un hotel di superlusso a cinque stelle, alto 154 metri. Quarantadue piani, 565 stanze, sarà la torre più elevata dell’isola e farà ombra ai grandi classici dell’Avana, come il vicino Habana Libre, o ex Hilton, che si trova a poche centinaia di metri dalla futura struttura, nel quartiere del Vedado.
Cambio della guardia
Il progetto è stato annunciato in pompa magna all’indomani del cambio della guardia al vertice del regime, allorché l’erede designato, Miguel Díaz-Canel, il 19 aprile ha preso ufficialmente il posto di Raúl Castro alla guida del Consiglio di Stato e del Consiglio dei ministri di Cuba. Una delle sfide del neo-leader, a quanto pare, è il lancio del turismo di lusso. La costruzione dell’hotel-grattacielo — «a capitale 100% cubano» — inizierà a fine anno e l’inaugurazione è prevista non più tardi del 2022.Difficile che il regime farà però tutto da solo, a livello economico. Da qualche anno, ormai, la capitale cubana è teatro di grandi opere di restauro, anche con il generoso aiuto dell’Unione europea. Sono state rifatte a nuovo molte delle splendide piazze del centro storico, ristrutturati i palazzi coloniali che cadevano a pezzi, aperti negozi con i brand occidentali più noti ma anche tante botteghe di «cuentapropistas» — i negozianti cubani che hanno approfittato della possibilità di aprire una attività in proprio e vendere, come in tutti i luoghi turistici del mondo, souvenir a poco prezzo.
I nuovi hotel
Il governo, però, vuole conquistare anche la fascia dei turisti più danarosi. Lo scorso giugno ha inaugurato il Gran Hotel Manzana, un cinque stelle all’interno del primo grande centro commerciale costruito a La Habana Vieja un secolo fa. Proprietà dello Stato cubano, l’edificio è stato ristrutturato dalla società francese Bouyges ed è amministrato dalla catena d’hotel svizzera Kempinski. Nel centro storico, apriranno presto i battenti anche gli hotel Prado y Malecón della francese Accor , affacciato sul lungomare, e il Packard della spagnola Iberostar sul Paseo del Prado. Secondo la stampa cubana, molto altro è in arrivo: entro il 2025, nella capitale, ci saranno almeno altre 7500 stanze di lusso. E speriamo arrivino anche i turisti americani.
Questo pezzo e' uscito su
La Stampa subito dopo l'elezione di Diaz-Canel a Presidente di Cuba.
Grottesco il tentativo di
farlo passare come un progetto del nuovo Presidente, in realta' si
tratta di situazioni programmate da anni e attuate ben prima del
cambio al vertice della politica cubana.
E' chiaro come Cuba
cerchi, oramai da tempo, di rivolgersi ad un turismo d'elite un po'
come capita alle Bahamas e a Barbados.
Il problema e' sempre
stato il farlocco rapporto qualita'-prezzo offerto dalle migliori
strutture cubane.
Puoi anche chiedere, ad un
certo tipo di clientela 500 o 1000 dollari a notte ma il gioco deve
valere la candela.
Il turista abituato a
muoversi con quel budget pretende che la struttura che lo ospita
valga davvero tutto quel denaro.
Di gente con l'anello al
naso in giro se ne vede sempre di meno.
Ho trovato la capitale
trasformata rispetto a 10 anni fa, almeno quella parte di capitale
“spendibile” verso un certo tipo di turismo.
I ricordi di un Malecon
disastrato potevano anche essere belli e pittoreschi, sicuramente era
meno bella la situazione di chi dentro quelle case che cadevano
letteralmente a pezzi ci doveva vivere.
Piano piano quelle
costruzioni sono state tumbate e sostituite con altre piu' moderne,
certo restano ancora diversi edifici pericolanti ma hanno i giorni
contati.
Oramai e' solo piu'
questione di tempo a tutto il Malecon sara' un immenso lungomare a
disposizione del turismo, quello che paga, non i rastraciancleta da 8
cuc al giorno nella case de renta o quelli che si lamentano se pagano
3 cuc un desajuno.
Non solo il Malecon e'
stato ristrutturato, basti pensare a Plaza Vieja che oggi e' davvero
una meraviglia.
Merito dell'Unesco,
dell'Unione Europea, della Spagna e i suoi sensi di colpa ma anche
merito delle catene alberghiere che, malgrado tutti i problemi che
conosciamo bene, hanno scelto di investire comunque nella maggiore
delle Antille.
L'articolo parla di
imprese francesi, svizzere, spagnole ma ci aggiungerei anche quelle
canadesi, olandesi, italiane mentre quelle cinesi e russe sono alle
porte.
Non ci sono quelle
americane a causa del bloqueo, altrimenti sarebbero arrivate pure
quelle.
Qualcuno ritiene una cosa
negativa tutto questo furore costruttivo, il vostro umile scriba che
guarda sempre avanti mai dimenticando cosa c'e' stato dietro, pensa
semplicemente che prima o poi tutto questo doveva comunque accadere.
Coi Castro o senza.
Ti penti di aver votato 5stelle? Se lo dimostri, una birra è gratis. È la singolare iniziativa del ristorante coworking Moltivolti di Ballarò. "Errare è umano, perseverare è salviniano. Hai creduto nei 5stelle in perfetta buona fede ma adesso i conti non tornano? Pensi che negare i diritti ai più deboli sia un prezzo troppo alto da pagare per giustificare un cambiamento? Allora #mipentounpo!". Con questo post su Facebook, dopo il caso Aquarius, il locale più multietnico di Palermo ha lanciato l'offerta: se pubblichi l'hashtag avrai un bicchiere di birra in omaggio da oggi fino a giovedì. Fondato nel 2014, al Moltivolti lavorano persone provenienti da 8 stati diversi. "Abbiamo avuto usare l'ironia, ma siamo preoccupati per il clima che sta avanzando nel Paese. Noi ai ragazzi che sono arrivati qua, vogliamo dire che siamo con loro, facciamo parte della stessa comunità - dice uno dei soci, Claudio Arestivo - Tra chi ha votato 5stelle, ci sono tante persone impegnate in percorsi sociali, immaginiamo che oggi si sentano un po' traditi. Non c'è nulla di mano, noi li consoliamo con una birra".
RispondiEliminaE ora la palla passa al neo-ministro dell’Economia. Cosa dirà Giovanni Tria davanti ai turbo-stipendi dei presidenti dei gruppi pubblici quotati? La norma voluta nel 2014 dall’allora premier Matteo Renzi, che fissava per i manager di Stato un tetto di 240 mila euro (l’assegno dell’inquilino del Quirinale), escludeva le società presenti al listino.
RispondiEliminaNello stesso anno ci aveva però pensato il Mef a stabilire un limite per i loro numeri uno, che infatti nel biennio 2015-2016 risultavano tutti allineati a quota 238 mila. Poi, nel 2017, al momento del rinnovo dei mandati (e con Renzi ormai nella polvere), zitto zitto Pier Carlo Padoan s’è ben guardato dal riproporre la raccomandazione (non vincolante) del suo ministero.
E le buste paga sono subito schizzate verso l’alto. Il salto più lungo l’ha fatto Patrizia Grieco (presidente Enel in quota Pd e Bernabè): nel 2018 prenderà 450 mila euro, ai quali (è una novità) potrà pure sommare i 200 mila di emolumenti per il CdA della controllata Endesa. Il pallottoliere dice che porterà così a casa un aumento del 173 per cento.
Al secondo posto (più 110 per cento) Emma Marcegaglia (Eni; sponsor Renzi, Padoan e le banche). L’ex leader di Confindustria, titolare con il fratello di un gruppo che fattura 5 miliardi, si metterà in tasca come argent de poche mezzo milione tondo.
Segue a ruota (più 106 per cento) Gianni De Gennaro (Leonardo; scelto sull’asse Quirinale-Washington), già capintesta delle barbe finte italiane, con 490 mila euro. A un’incollatura (più 102 per cento rispetto al 2015, ma al suo posto allora sedeva Luisa Todini) Bianca Maria Farina (Poste; Padoan-Renzi), che si fermerà a 480 mila. E chissà se i furbetti del listino si sono messi tutti d’accordo per non dire niente a Catia Bastioli. Il presidente di Terna è rimasto con un palmo di naso, a 238 mila euro.
nino
RispondiEliminabachi, la carità cristiana in questa questione non c'entra nulla. Si tratta di una questione, che non può essere risolta dall'italia e dalla grecia, che aprono i loro porti, mentre malta, francia e spagna li chiudono.
I migranti della aquarius sono stati trattati in modo umano, come stabiliscono giustamente le norme internazionali. E' stato dato loro cibo, acqua, coperte e cure mediche.Altra cosa è l'autorizzazione ad entrare nei ns porti, che non è previsto da nessuna legge internazionale, che invece parla del piu' vicino porto sicuro, ovviamente quello maltese, che ha detto no.
La spagna con il nuovo governo socialista è stata abile, forse anche per pulirsi la coscienza per i 15 extracomunitari sparati dalla polizia di zapatero nel 2004, quando non attentavano contro la sicurezza spagnola, ma volevano semplicemente scavalcare il filo spinato che separa ceuta, enclave soagnola, dal marocco.
Comunque è bene dire che tutti i paesi europei della ue, al di fuori di italia e grecia, non rispettano i patti, riguardanti la distribuzione per quote delle persone salvate nel mediterraneo.
Con Minniti gli sbarchi sono calati del 77%.
RispondiEliminaVogliono farci credere che esiste una emergenza migranti quando si tratta solo di un'infinità campagna elettorale.
Così però il Malecon perde molto. Giuseppe
RispondiEliminaLo so ma vivere in quei solar decepiti non deve essere stato semplice.
EliminaOspedali con macchinari vecchi di almeno 50 anni e hotel di lusso.....Alessio
RispondiEliminaNegli hotel il capitale è straniero negli ospedali no...
RispondiEliminaStraniero + gaviota ...ovvero la parte sana dell’economia cubana, che fa riferimento non al ministero del turismo ma a quello dell’ esercito/militare (stranamente)Mat
EliminaMat..con Raul oramai tutto fa capo all'esercito
EliminaTutto fa capo a una persona sola a Cuba, pero chi lavora nell’esercito ha la ciccia vera, turismo compreso mat
EliminaRicordero' sempre quando arrivo' in una tienda in mn a Tunas una rastra e scaricarono teste e code di Bue.
EliminaLa gente chiedeva dove era finito tutto quello che c'era nel mezzo.
La risposta fu; "Per l'esercito."
Ospedali di merda ma hotel di lusso alla faccia della rivoluzion
RispondiEliminaNessuno è perfetto.
RispondiEliminaFirmati...
Julen Lopetegui non è più il ct della Spagna. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno: il selezionatore è stato esonerato in diretta da Luis Rubiales, presidente della Federazione spagnola, durante una conferenza stampa indetta ad hoc dopo l’accordo tra il Real Madrid e l’ormai ex ct delle Furie Rosse. Al tecnico è stato fatale l’accordo con le Merengues, che nella giornata di ieri hanno individuato in lui l’erede di Zinedine Zidane. “Siamo stati costretti a prescindere da Lopetegui per le circostanze che sono sopraggiunte – ha detto Rubiales in un clima surreale -. Il selezionatore ha portato avanti una contrattazione legittima con il Real ma di cui siamo stati informati solamente a cinque minuti dall’annuncio finale. Considero Lopetegui un ottimo professionista e un allenatore top, questo rende ancora più difficile questa decisione ma la forma è importante e non potevo passare sopra a questa vicenda. L’erede? Cambieremo meno possibile ma ora arriva il momento di scelte difficili“.
RispondiEliminaIl presidente ha poi risposto riguardo eventuali frizioni tra i giocatori e la dirigenza federale dopo l’esonero: “Ho un rapporto stretto con i calciatori e al di là di tutto so che daranno tutto in campo così come il nuovo staff tecnico. So che tutto questo, con il tempo, ci renderà più forti. È situazione difficile e dolorosa ma non ne siamo stati noi la causa e i valori della Federazione e la ‘Selección’ vengono prima di tutto. A partire da questa sera dovremo restare uniti e remare tutti dalla stessa parte per ottenere il massimo risultato possibile”.
hola! certo che se aspettano gli europei stanno en candela.....evidentemente sono strutture per captare turismo yuma usa ( da solo il canada non basta ). Certo che quello che da direttamente sulla punta avrà una vista magnifica, immagino che sul terrazzo faranno un bar stupendo per sfruttarla al massimo. Come giustamente evidenzi non bastano le strutture ma è la gestione che fa la differenza ed il rapporto qualità-prezzo. chao Enrico
RispondiEliminaSe lasciano la gestione agli stranieri le cose andranno meglio, se vogliono fare loro...andranno come sempre.
RispondiEliminaIl problema é che mancano proprio le strutture in tante cose. Già però qualche hotel riesce a importarsi qualcosa direttamente non passsando per la macchina statale che fa acqua da tutte le parti. Mat
EliminaSanta Fè- Cartas desde Cuba, il suo blog,raccontava la realtà senza far emergere faziosità, non comprendo cosa possa essere accaduto visto che è sposato con una cubana e in ogni caso rimarrà nell'isola.
RispondiEliminaEl periodista Fernando Ravsberg, radicado por años en Cuba trabajando como reportero, anunció este martes que el Ministerio de Relaciones Exteriores de la Isla le había retirado la acreditación como corresponsal extranjero.
Avrà fatto qualche casino...magari al di fuori della sfera lavorativa.
RispondiEliminaUn eterno grazie , Cuba , lo dovrà per quanto ha fatto , all' historiador della città Eusebio Leal. Grazie alle sue importanti amicizie l' Unesco ha spalancato le porte ed il portafoglio permettento la quasi totalità degli interventi di recupero all' Habana Vieja , al Malecon ed in tutta Cuba ....Baracoa compresa
RispondiEliminaSi dice che....Non lo abbia fatto gratis ma i risultati sono grandiosi.
RispondiEliminaSanta Fè - El escritor Miguel Mejides, reconocido autor de cuentos y novelas de la literatura cubana, falleció hoy en La Habana a los 68 años a causa de un tumor cancerígeno, informaron medios de la isla.Como cuentista, Mejides destacó por libros de ese género como «El jardín de las flores silvestres», con el que ganó el premio de la Unión de Escritores y Artistas de Cuba (Uneac) en 1981, y «Rumba Palace», que le valió el premio Juan Rulfo otorgado por Radio Francia Internacional.
RispondiEliminaEl primer libro que publicó fue precisamente de cuentos, «Tiempo de hombres», que le proporcionó en 1977 el Premio David, uno de los galardones literarios más importantes del país caribeño patrocinado por la Uneac, y tras ese título escribió otros que le brindaron importantes reconocimientos en Cuba y el extranjero.
Su obra como narrador ha sido incluida en numerosas antologías y traducida a varios idiomas, destacó el sitio oficialista Cubadebate.
También escribió novelas como «La habitación terrestre», «Perversiones en el Prado» y «La saga del tigre», con la que obtuvo el galardón Italo Calvino.
Por su labor en la promoción de los vínculos culturales entre Cuba e Italia recibió la Orden al Mérito de Italia y buena parte de su obra está publicada en ese país.
La crítica literaria destacó la pulcritud de la prosa de Mejides, así como el vigor de sus personajes, y fue considerado uno de los mejores escritores de su generación.
Dopo aver visto i Paesi dell'est, nei primi anni 90 sono stato più volte in Romania, mi sono spostato a Cuba. La prima impressione che ho avuta vedendo quegli edifici e la maniera di vivere dall'altra parte dell'Oceano può essere così sintetizzata: ciò che in alcuni paesi è miseria, a Cuba e folclore.
RispondiEliminaIl fascino di certi luoghi sta pure nella loro decadenza.P68