MANGIARE A LAS TUNAS

La mia recente vacanza ha avuto un unico punto negativo.

Il mangiare fuori.

In casa si mangia da Dio, la sciura quelle solite 3 cose le sa fare bene, un paio di volte la settimana cucino pasta coi sughi che porto dall'Italia, in compagnia di un vinello bianco che si lascia bere volentieri ed e' sempre un fiesta.

Pasta al dente come u'signuruzzu comanda.

Parlo ovviamente della cena visto che di giorno siamo tutti in giro.

I problemi nascono quando, un paio di volte la settimana decido di mangiare fuori, ovviamente parlo di Tunas perche' La Habana e' tutto un altro discorso che faremo in seguito.

Mi hanno chiuso tutti i locali italiani, quelli dove si mangiava bene e non c'erano vecchi rincoglioniti italici che si rifiutavano di spendere 4 cuc per un piatto di pasta, preferendo gastare 50 pesos nei garages mangiando Dio solo sa cosa.

La chiusura del ristorante Las Hermanas e' quella che mi ha fatto meno danno, non ci sono mai andato rifiutandomi a Cuba di andare in un posto dove c'era un guardaspalda alla porta, neanche cucinasse Canavacciuolo.

Lo ha chiuso la policia a seguito di un'indagine iniziata fuori dal paese...ma lasciamo stare...

La Romana, un'altro locale dove la signora (cubana ma con larga esperienza italica) sapeva dove in cucina mettere le mani, aveva gia' chiuso da piu' di un anno, ora sulla porta c'e' un cartello dove si vendono cachorros di cocker.

Quello che oggi si chiama Il Classico, tempo fa era di un italiano cucinero che sapeva il fatto suo, poi a seguito di casini coniugali il tutto era evaporato.

Un'altro italiano aveva dovuto abbandonare il suo piccolo locale, che ancora lavora, a seguito di broncas con la sua fanciulla ma anche per la mancanza dei papeles che avrebbero potuto salvargli una parte di nalgas.

Un'altra rosticceria sul boulevard di un italiano era durata un nulla, cosi' come una nutelleria sulla via pricipale, aperta e poi chiusa da un paisa'.

Mario aveva chiuso per vari motivi, dovrebbe riaprire a settembre nei nuovi locali ricavati dalla casa “famigliare”.

Speriamo bene perche' 2 spaghi fatti come si deve o una bruschetta mi risolvevano tante cose.

Visto che lo ha confermato il proprietario anche il Bella Vita e' temporaneamente (spero) chiuso.

Non si mangiava male ma sopratutto era perfetto per un dopocena con qualche bella bimba.

Le ragioni della chiusura, oltre all'umile scriba le sanno i protagonisti, lasciamo tutto cosi'.

Tenuto anche conto che il Moncloa e' oggi un locale del ministero de salud publica e che il Paradiso e' una renta in Mn....il panorama di cio' che resta e' davvero misero.

Due volte sono andato a la Patrona al parque Maceo...lasciamo perdere, fra l'altro pure la Parillada accanto ha chiuso.

Una volta, sempre al Maceo, sono andato in una nuova pizzeria spaghetteria, un buco coperto da un tetto odulato ovviamente di amianto, dove ho mangiato una pizza da denuncia penale servita da una simpatica come un gatto appeso per le unghie ai maroni.

Due volte sono andato a mangiare al Clasico sul boulevard, dove i piatti hanno lo stemma del Real Madrid, aspetti un ora per mangiare decorosamente e nulla di piu'.

Una volta sono andato al Ranchon, ma per un pollo scotto e delle patatine stantie spendi come in Italia.

La penultima sera avevo chiesto ad un gran legno che mi viene a trovare da altra provincia di fermarsi a dormire, il problema era....dove cazzo portarla a mangiare?

Fra l'altro di sera era vestita da bloccare il traffico...mica potevo fare una figura di merda...

Ho azzardato al Toledo, un locale sul Boulevard di cui mi avevano parlato bene...e ci ho azzeccato.

Mangiato bene, il tutto innaffiato da 4 pinas colada fatte come si deve, ho speso che andava bene ma chi se ne frega?

Soldi spesi per u pilu e il buon cibo sono soldi benedetti amici miei.

Comunque la situazione e' tragica.

Mario e Carlo vedete di riaprire perche' non posso passare todo esto trabajo.