Ultimamente capita di leggere
giudizi trancianti nei confronti di una vacanza a Cuba, giudizi di gente che la
frequenta da una vita.
Si vagheggiano altre
destinazioni (e' sempre comunque bello poter viaggiare e magari visitare posti nuovi)
con vacanze da favola annesse.
Occorrerebbe fare un po' piu'
di attenzione alla credibilita' di chi scrive certe cose. In questo modo tutto
acquisterebbe una nuova luce.
Ma andiamo avanti.
Oggi Cuba e' davvero cosi'
complicata? Vale sempre la pena?
Posso solo dire la mia
dall'alto di 19 anni di frequentazione che possono voler dire tutto o niente.
VOLI
Credo ci fosse la Lira ancora
in vigore durante il mio primo viaggio a Cuba, credo di averlo pagato un
milione e duecentomila o qualcosa di piu', negli anni molti sono stati i voli
fra i 700 e gli 800 euro, specialmente volando su Holguin.
Ora che volo su la Habana a
ottobre ho pagato 510, a febbraio paghero' 390 e a maggio 370 euro.
Quindi direi che da questo punto
di vista molto meglio ora.
CAMBIO
Noi viaggiatori siamo stati
fra i pochi veri beneficiari della moneta unica.
Al primo viaggio cambiai i
dollari a oltre 2500 lire l'uno, oggi il cambio (una merda) e' intorno a 1.10,
comprai casa che eravamo fra 1.35 e 1.40.
Quindi da questo punto di
vista meglio ora.
CAMERE
Pagai la mia prima notte a
Tunas 20 dollari, oggi nelle case de renta cittadine per brevi periodi si
pagano 15 cuc ma anche 10 o 8 se ti
fermi per periodi piu' lunghi.
Nella capitale all'epoca pagai
25, oggi si paga una cifra simile o poco di piu', sono passati quasi 20 anni.
Siamo poi passati da case
essenziali, con bagni improbabili, aire sovietici e camere essenziali a
situazioni molto piu' vicine ai nostri gusti estetici.
A La Habana ci sono case de
renta che sono una favola, basta pagare bene.
CIBO
A Las Tunas, nel 2000 c'era
solo la Bodeguita dove potevi mangiare decorosamente, la situazione era
particolare, tu mangiavi e attaccata ai vetri c'era una marea di gente che ti
guardava...
Oggi, anche nell'attuale
contingenza sfavorevole alla gastronomia italiana, ci sono almeno una decina di
posti dove comunque puoi mangiare sopratutto se non hai molte pretese.
A La Habana no problem di
nessun tipo.
Quindi meglio ora anche se il
costo di un pranzo oggi e' il doppio e a volte il triplo di allora ma
preferisco distinguere una vacanza da un pellegrinaggio.
MOVIL ED INTERNET
Siamo passati dalle chiamate
eterne alla telefonica ai telefonini che lasciavamo noi con linea italiana
nella speranza, vana, di qualcuno di esercitare una qualsivoglia forma di
controllo verificando le chiamate.
Poi sono arrivate le linee
cubane quindi la possibilita' di connetterci in Etecsa, prima con pc dell'eta'
della bomba, poi con situazioni piu' moderne.
Le zone wi fi hanno trasformato
gente che si parlava in gente che si ignora, ma perlomeno ci ha consentito di
non essere del tutto fuori dal mondo, bello o brutto che questo sia.
Oggi c’e’ internet sul movil
come da noi, maomeno.
GNANGA
Il discorso sarebbe lungo, e'
comodo dire che sono loro ad essere cambiate dimenticandoci che di specchi in
casa ne abbiamo anche noi.
E' piu complicata la
situazione nelle case questo e' sicuro, e' palese che di un certo tipo di
turismo, che ha fatto comodo negli anni bui, oggi Cuba vorrebbe sbarazzarsi.
C'e' per fortuna meno fame, ci
sono i cubano americani, i cubani con plata, le rimesse dall'exterior.
Noi stranieri per le nuove
generazioni siamo oramai non piu' una risorsa ma un fenomeno trascurabile a
meno di non “risolvere” in modo definitivo una situazione.
Quindi forse meglio prima per
alcuni, io non ho grossi rimpianti, mi diverto comunque e guardo avanti, come
sempre.
CONCLUSIONI
Alla fine fatti due conti per
me vale sempre e ancora la pena, e' casa mia, trovo sempre uguali i miei punti
di riferimento che e’ poi una cosa che davvero fa la differenza.
Poi ogni testa e' un piccolo
mondo, come sempre.
Questa sera 21esima partita stagionale dei Villans, ultima prima delle festivita' che chiuderanno la nostra 36esima stagione.
RispondiEliminaHo saltato le ultime due, la penultima ero a Cuba l'ultima non stavo in piedi.
Ho ripreso ad allenarmi solo questa settimna, la condizione e' quella che e', fa un frio de pinga ma nessuno molla un cazzo.
Dopo la partita cena di Natale nel ristorante di un amico a base di bagna cauda.
Domani in palestra e' meglio che la gente mi stia lontano per le zaffate di aglio.
Sempre Villans!
Kamil Glik è da Toro. Lo era fin da prima di arrivare, lo è stato con e senza la fascia da capitano, lo è ora che se n’è andato. Lo sarà, sempre e comunque, ancor più se deciderà di tornare. Kamil Glik è da Toro per la scivolata più pulita della storia delle entratacce, lo è per quei suoi colpi di testa che facevano bene nella nostra area, un gran bene anche in quella avversaria. Lo è per quella timidezza così grezza da confonderla per sabauda, per i suoi occhi sinceri, le esultanze liberatorie, le parole schiette e mai edulcorate. Kamil è da Toro perchè del Toro ha capito tutto.
RispondiEliminaPurtroppo di derby ne ho vinto soltanto uno, ma che bel giorno… Se lo meritava la nostra gente, ce lo meritavamo noi.
Nove derby ho giocato con la maglia del Toro e ho potuto esultare una volta soltanto. I peggiori sono stati quelli persi all’ultimo secondo: Pirlo al 93esimo, undici mesi dopo, Cuadrado al 90esimo. Una rabbia grande, ma quando ci ritrovammo negli spogliatoi, sconfitti e sfiduciati, mi alzai e dissi a tutti i miei compagni di tenere alta la testa: “Noi oggi abbiamo giocato alla pari con loro, ora fa male, lo so. Ma da questo stadio usciamo con orgoglio”.
E pensare che forse io entrai nel cuore dei tifosi granata proprio per un derby che non finii. Era la mia prima volta contro la J... da giocatore del Toro, avevo ventiquattro anni, un ragazzino. Rosso al 36esimo per fallo su Giaccherini. Quando l’arbitro tirò fuori il cartellini mi incavolai tanto, più tardi mi sentii in colpa per aver lasciato in dieci i miei compagni. Poi arrivarono le critiche, tantissime, per quell’espulsione, ma io posso solo dire che quella sfida la sentivo. La stagione precedente eravamo in B, quindi non avevo potuto confrontarmi con la J... e avevo avuto un anno intero per prepararmi a giocare quella partita. Ero carico, ma quelle critiche mi fecero male.
Io non mi sono mai mostrato diverso da quello che sono. Non ho mai indossato una maschera migliore per ingraziarmi qualcuno, tifosi, giornalisti o società. Mi sono sempre fermato se per strada mi chiedevano una foto o un autografo, così come ho dato tutto in campo e con i compagni. Sono fatto così, non ho bisogno di cambiare. Sono stato un capitano a modo mio, come sono in tutto e per tutto. Mi fa piacere se la gente si ricorda di me anche per il mio carisma, vuol dire che qualcosa ho lasciato in questi anni.
Non ho nessun tipo di rimpianti dei miei cinque campionati a Torino. Né dentro, né fuori dal campo. Durante il girone di ritorno della mia ultima stagione in granata sono state dette tante cose su di me, anche alcune che non c’entravano con il calcio. Hanno dato fastidio a me e alla mia famiglia, ma fa tutto parte del gioco. La squadra non fece bene, è vero, e noi giocatori non riuscimmo a dare il massimo. In quei mesi però venimmo tutti criticati pesantemente, mister e giocatori.
I miei ricordi al Toro sono comunque al 99% positivi, sia per l’affetto della gente che per i compagni e la società. Rifarei tutto.
Quando posso torno a Torino, non da capitano, non da giocatore, solo Kamil che incontra vecchi amici. Non è facile perché giochiamo praticamente ogni tre giorni e infatti la mia famiglia si è trasferita a Monaco con me. Sto bene, nella vita privata, come in quella professionale. Sono nel momento migliore della mia carriera perché per un difensore centrale trai i 28 e i 32 è l’età giusta. Non chiudo le porte a un ritorno al Toro, non si sa mai. Ho lasciato un pezzo di cuore al Toro e ci tornerei.
Spero che il derby che arriva sia una bella partita per i tifosi del Toro, ma sappiamo che squadra è quella che arriverà al “Grande Torino”. In un momento in cui non si possono nemmeno ipotizzare paragoni, di una cosa sono sicuro: la J... non avrà mai quell’attaccamento che hanno i tifosi, i dirigenti e i giocatori del Toro. È qualcosa di unico: una passione, una storia, una fede senza confini. E, almeno quella, non potranno togliercela mai.
Camillo , uno di noi
EliminaStia lontano dagli aerei... :-)
EliminaMette il cappello da vaquero?
EliminaSGRAT
EliminaPELOTA SECONDA FASE
RispondiEliminaSSP-IND 6-7
VCL-LTU 11-2
CAV-HOG 6-1
Finalmente un po' di positivita', in giro si legge solo di gente che si lamenta. Giuseppe
RispondiEliminaSi lamenta...passa la giornata a cercare notizie negative ma di portare via i coglioni dall'isola non se ne parla...
EliminaPoi ci sono quelli che non po$$ono andarci da anni e hablano mierda...ma questi vanno capiti...porelli...
Io mi trovo d'accordo a patto che sia chiaro che si parli di vacanza di relax, sistemazioni e cibo confortevoli ma senza pretese (l'avana compresa), compagnia del gentil sesso che comunque rimane tra le più facili ed abbordabili del sud america e caraibi, servizi/shopping/divertimenti tipicamente turistici scarsi e buon mare. Non per tutti, ma sempre ottima se si cerca esattamente quanto sopra. Oggi anche ad amici che chiedono di Cuba non è che dico di no per farsi 15gg con gli itinerari classici, ma metto in chiaro bene alcune cose. Villaggi tipo Varadero invece sconsiglio e raccomando il messico o altre location. Mat.
RispondiEliminaInfatti nel mio specifico, almeno per ora, parlo solo ed esclusivamente di vacanza.
EliminaCredo che sia un posto fantastico per andarci in vacanza.
RispondiEliminaPersonalmente, non avessi la famiglia cubana, non ci tornerei così spesso.
Credo che l'arricchimento personale passi soprattutto da visitare luoghi diversi e conoscere nuove culture.
Sudafrica, Australia, Indonesia, Giappone e Argentina sono mete che mi piacerebbe visitare ma il bagno di sangue cubano annuale mi impedisce di fare.
Simone M&S
Certo ad avere piu' vite....ce ne sarebbero di bei posti da vedere...
EliminaEl portal Cubanet Noticias salió a recorrer las calles de La Habana para conocer, de primera mano, dónde quieren vivir los jóvenes cubanos, a qué aspiran, y por qué vislumbran un futuro fuera de la isla.
RispondiEliminaLa mayoría dijo que quería irse, iniciar vida allende los mares, sin embargo, algunos consideraron a bien quedarse en suelo natal porque “hay socialismo” y “Libertad”.
Ante las imágenes, los cometarios no se hicieron esperar: “me llama la atención que mucho de estos jóvenes logran salir de Cuba, y no hacen como la mayoría que llegamos acá con una mano delante y otra de tras, noooo quieren las cosas fáciles y rápidas, dijo un usuario.
“Acá donde vivo ahora atraparon a 5 jóvenes cubanos que no pasan de 25 años con 3 casas con los sótanos llenos sembrados de mariguana, ahh la vida loca dándoselas de millonarios, llegaron hace 3 años y ya con una Ford 350 ,2018 comprando casas, en fin el copón divino ahhhhhh y sin trabajo piensan que como en Cuba viven inventando y no pasa nada, aquí pueden hacerlo también, no vengan a bailar en casa del trompo”, dijo otro.
“De lunes a viernes trabajo en EEUU y todos los viernes absolutamente todos los viernes me voy para Cuba, mi país es el único país del mundo que con 300 dólares al mes se vive como un rey, ah y lo hag, y lo voy a seguir haciendo porque me da la gana y no le pido el cuerpo ni el dinero a nadie para hacerlo, cubano real hasta la muerte”, dijo alguien más.
“No me dan ninguna pena porque están así porque quieren. Fidel inició una revolución junto a miles de jóvenes cubanos y desgraciadamente lograron una victoria, por qué esta nueva generación no lo hacen? Ven como su juventud se esfuma y no son capaces de formar una revolución por cobardía y falta de ganas. Así qué pena ninguna”, señaló otro internauta.
hola! anche per me vale ancora la pena per varie cose: el bollo, la habana, el sabor caribe per il resto il rapporto qualità prezzo e limitazioni varie è il peggiore al mondo. Certo se fosse un paese normale sarebbe ideale per passarci più tempo o per cambiare vita ma la bellezza di cuba è proprio il contesto che la rende unica al mondo. L'euro ha fatto bene solo a chi lo usa fuori dall'europa santas palabras. chao Enrico
RispondiEliminaPero' questo discorso qualita' prezzo andrebbe anche un minimo approfondito.
RispondiEliminaCapisco chi renta un carro o frequenta i 5 stelle, ma noi che facciamo una vita normale, da normale turista cos'e' che strapaghiamo?
La casa? Il cibo? Il bollo?
Non mi pare....
Si paga alla fine il giusto a volte neanche quello.
bueno, si mi riferisco al coche, hotel venduti come 4 stelle tipo zona santa maria ma che nel mondo normale sono forse meno di una pensione, la escasez nei "supermercati". Poi ci sono le limitazioni tipo quelle legate alla puteria, non ci sono motel, bordelli ect Insomma anche io sono un fanatico ma riconosciamo che è un posto particular en todos los sentidos, ecco mi riferivo ad un insieme di cose non solo esclusivamente ai prezzi. Enrico
EliminaTutto giusto Enrico....ma la tua vacanza ha un brutto rapporto qualità-prezzo?
RispondiEliminano anzi, pago il giusto nonostante il cambio pessimo. Ma se fosse meno limitata come dico sarebbe ancora meglio. Enrico
RispondiEliminaPoco ma sicuro.
RispondiEliminaPELOTA SECONDA FASE
RispondiEliminaSSP-IND 9-11
VCL-LTU 1-10
CAV-HOG 15-4
Milco, io quando critico lo faccio sempre dalla parte del popolo perchè io vado in vacanza con i dinèè e trovo quasi tutto quello che mi serve, oltretutto da 10 anni vado a casa "mia" e non devo registrare nessuno.....dalla parte dei cubani se dal 1997 agli scorsi anni era stato tutto un miglioramento adesso stanno regredendo...comincia a non trovarsi più a periodi alterni gli alimenti primari...a volte si perdono le uova (ho già raccontato che nel 02/2018 per fare un flan ho comprato le uova a 5 pesos).....ora esta perdida la farina e di conseguenza il pane...poi magari vendono pan a cuc per turisti...mio cognato per comprare il puerco barato si è fatto 50 km perchè a caibarien c'è solo dai particular a 40 pesos la libra...dall'altra parte c'è gente che dipinge cuba una'isola felice ma tanto felice (per il popolo) non lo è
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