LA MORTE DI CAMILO

 

Perché questo atto mostruoso conferma Ia fede incrollabile del popolo cubano in questo governo, perché sappiamo che questo popolo cubano non si lascerà confondere dalle campagne fatte dai nemici della rivoluzione; perché il popolo di Cuba sa che per ogni traditore che sorga, si faranno nuove leggi rivoluzionarie a favore del popolo, perché il popolo cubano sa che per ogni traditore che sorgerà, ci saranno mille soldati ribelli disposti a morire difendendo la libertà e la sovranità che ha conquistato questo popolo! 

Perché vediamo i poster e sentiamo le voci di questo popolo coraggioso che dice:
" Avanti Fidel,  Cuba è con Te !" 
E oggi l'Esercito Ribelle, gli uomini che sono caduti sulle montagne, gli uomini che non si vendono ad interessi, che non si terrorizzano gli dicono:
" Avanti Fidel! L' Esercito Ribelle è con Te ! "
"[...] Per fermare questa rivoluzione cubana, deve morire un intero villaggio e se succedesse, sarebbero una realtà i versi di Bonifacio Byrne: " Se facessero in piccoli pezzi,
si arriva a vedere la mia bandiera un giorno,
i nostri morti, alzando le braccia,
la sapranno ancora difendere..."
"[...] E che non pensino i nemici della rivoluzione che ci fermeremo, che non pensino i nemici della rivoluzione che questo popolo si fermerà, che non pensino quelli che mandano aerei, che non pensino quelli che equipaggiano gli aerei che ci metteremo in ginocchio e chineremo la nostra fronte.
In ginocchio ci metteremo una volta, e una volta piegheremo le nostre fronti... e sarà il giorno in cui arriveremo nella terra cubana che custodisce ventimila cubani, per dirvi:
" Fratelli, la Rivoluzione è fatta, il vostro sangue non è uscito invano !"

~ Camilo Cienfuegos ~
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Queste sono alcune delle piu' importanti e Rivoluzionarie frasi di Camilo Cienfuegos che dimostrano tutto il suo amore ed il suo coinvolgimento nel processo Rivoluzionario.
Il 28 ottobre 1959, al tramonto, un bimotore Cessna 310 in volo da Camaguey a La Habana scompare nello stretto della Florida, senza lasciare traccia.
A bordo, fra gli altri, si trova Camilo Cienfuegos Gorriaran, capo di stato maggiore dell'esercito cubano, beniamino del popolo, icona sorridente della Rivoluzione dei Barbudos.
Da allora, nell'anniversario di una delle pagine piu' misteriose della storia di Cuba, il mare dell'isola si riempie di fiori bianchi, in memoria della sua figura leggendaria.
Tralasciando le sue umili origini, nel marzo del 1958 diventa primo capo del movimento che porta il combattimento oltre la Sierra Maestra.
Nello stesso periodo diventa “Comandante del popolo” grazie alle sue origini umili ed al suo straordinario carisma che lo fanno diventare un mito per la popolazione che in lui, piu' che in qualsiasi altro, riesce ad identificarsi.
Fidel era il Capo e come tale al di sopra di ogni discorso, Raul era il fratello del capo, il Che uno straordinario combattente ma per carattere ed estrazione non sempre uomo di popolo, in piu' era pure argentino.
Camilo e' il volto popolare della Revolucion Cubana che si specchia orgolgiosa nel suo sorriso di ragazzo cresciuto.
Il 1 gennaio 1959 Camilo Cienfuegos e' il primo comandante ribelle ad entrare all'Avana, celelbrato da una folla adorante, Fidel arrivera' solo la settimana successiva.
Nel primo storico discorso il Lider Maximo viene piu' volte interrotto dalla folla che incita il nome di Camilo.
Nel 10 mesi successivi la fama di Camilo cresce a dismisura superando, per i cubani, quella del Che e per certi versi anche quella di Fidel.
Molti sostengono, senza prova alcuna, che proprio questa popolarita' sia stata la causa della sua scomparsa, ma qua' siamo nel campo delle ipotesi, anche il Divino Otelma potrebbe dire la sua...
Ufficialmente Camilo muore in un incidente causato dal maltempo, pero' nessun resto, neanche un centimetro quadrato dell'aereo scomparso viene trovato dai soccorritori nei molti giorni di ricerca dei resti del velivolo da cui, e' bene ricordarlo, non parti' mai alcuna richiesta di soccorso.
Occorre aggiungere che in quei frangenti il Comandante Huber Matos si trovava prigioniero nel castello del Morro, secondo Matos morto a Miami a 95 anni e dirigente uno dei tanti movimenti di opposizione, Fidel e Camilo non andavano del tutto d'accordo, Camilo non era Comunista, sempre secondo Matos, si lamentava dell'infiltrazione Comunista fra i ranghi della Rivoluzione.
Quando Matos rinuncio' al Comando della provincia agramontina a causa delle infiltrazioni Comuniste Fidel mando' Camilo, grande amico di Matos, ad arrestarlo.
Camilo obbedi' all'ordine ma allo stesso tempo annuncio' ai giornalisti che Matos stesso stava cospirando contro la
Revolucion, quindi si puo' dire che fece in pieno il suo dovere.
Alla fine i resti di Camilo non furono mai trovati, sulla sua morte si fece molta letteratura, la verita' e' che gli aerei cadono e nessuno ci puo' fare nulla.
E' vero che quando una Rivoluzione trionfa i condottieri come Camilo, il Che o...Garibaldi diventano obsoleti, a quel punto servono i politici, come Fidel, che sappiano fare i giusti compromessi per permettere ad un movimento rivoluzionario di non finire in pasto a ladroni, affaristi o mafiosi.