mercoledì 16 settembre 2020

30 SETTEMBRE

Non se ne esce.

La situazione epidemiologica mondiale la potete seguire quotidianamente sugli organi di stampa, le cose non vanno un
granche' bene.
Cerchiamo di farcele andare bene perche' e' palese che un nuovo lockdown l'opulento mondo occidentale non puo' permetterselo, a meno di non saltare gambe all'aria tutti quanti.
Da noi riaprono le scuole dopo infinite polemiche e con alcuni governatori di centrodestra, (fra cui l'assolutamente inutile tizio che governa la mia regione, tal Cirio) che fanno a gara nei distinguo cercando di pisciare piu' lungo del governo.
Infinite menate sui banchi ed i distanziamenti, la foto che circola sul primo giorno di scuola a Cuba è esilarante, cazzo bastava spostare una sedia...ma in questo modo nessuno ci poteva mangiare sopra al business dei banchi con le ridicole rotelle.
In Israele secondo lockdown totale, non puoi allontanarti piu' di 500 metri da casa, lo stato con la stella di David sotto certi aspetti e' simile a Cuba, il popolo e' abituato agli stati di emergenza,
ubbidisce da buon soldato alle medidas che assume il governo, il tutto nel nome del bene collettivo.
Dove le disastranti democrazie goverano e' tutto un casino...
A La Habana il coprifuoco e i relativi provvedimenti sono stati prorogati fino al 30 settembre, visto che i primi 15 giorni non hanno dato risultati significativi.
Faccio notare che Cuba e' sotto i 110 decessi, l'Italia e' vicino ai 36mila....ed il coprifuoco lo fanno loro.
Vengono comunque garantiti i servizi basici fra cui quello dei trasporti in funzione del ministero di salute pubblica per contrastare il Covid 19, mi sembra il minimo.
Si e' pero' ridotto ulteriormente il numero di veicoli che e' autorizzato a circolare in strada, numero che, ad oggi, e' fissato in 5413 unita', tutti gli altri lasciano la macchina nel parcheggio di casa propria, cosi si ahorra pure gasolina.

Si e' anche specificato che non esiste alcuna proibizione di entrata in citta' per tutti i camion ed i veicoli che trasportano alimenti e prodotti agricoli, compresi negli orari notturni.
E' vietato uscire dalla citta' anche per motivi di lavoro, sono infatti stati rilasciati soltanto 27 permessi in materia, in pratica ogni impresa resti a casa propria.
Si e' deciso di permettere la vendita di prodotti ed alimenti da parte dei carretilleros senza limitazione alcuna, se la gente non si puo' muovere almeno che i prodotti possano raggiungere le
abitazioni in qualche modo.
Nei primi 12 giorni del mese a La Habana sono state rifilate da parte della PNR 2334 multe, 2604 carte di avvertenza, sono stati processati 372 casi di attivita' illecita, 92 di accaparramento, 12 di especulacion, 9 di traffico di divisa, 248 di ricettazione 762 di
disobbedienza ed altri di differenti reati.
Non si scherza un cazzo amici miei, queste multe soltanto per attivita' commerciali illecite.
Poi ci sono le multe per altre situazioni; 4788 per non uso o uso scorretto del nasobuco, 82 per non aver ottemperato alle medidas igienico sanitarie, 108 a installazioni gastronomiche aperte fuori
orari consentiti, 26 per aver bevuto alcool in locali pubblici ( si puo' fare solo a casa propria...) 31 per essere stati pinzati in giro alla cazzo durante il coprifuoco, 44 per aver guidato l'auto senza ilpermesso o fuori dagli orari consentiti.
Nel tribunale popolare provinciale si sono dibattute 902 cause nei confronti di 1004 persone, 995 risultate colpevoli (655 al gabbio, 97 ai domiciliari e 243 multate).
Inoltre sono state messe in piedi altre iniziative per rendere ancora piu' stingente la situazione di isolamento, fino a quando questo maledetto virus sara' vinto una volta per tutte.
Come potete vedere Cuba affronta questo complicato momento storico a Sangre y Fuego, come e' sua abitudine.
Questo ovviamente allunga ogni discorso di riapertura al turismo di massa, credo che oramai il paletto si possa tranuillamente spostare alla primavera del 2021, penso con una simile stima di essere stato anche troppo prudente.
Ma sia chiaro “Aqui ninguno se rinde”.

22 commenti:

  1. Las Tunas.- Más de dos mil 300 personas figuran como voluntarias de la Cruz Roja Cubana en Las Tunas, sociedad que durante el enfrentamiento al nuevo coronavirus ha movilizado alrededor de 300 de sus miembros en puntos de control terrestre, centros de aislamiento y atención a la tercera edad y casos sociales.

    Así lo confirmó a la Agencia Cubana de Noticias Michel Flaniguin Carralero, jefe de Operaciones y Socorro de la Filial Provincial, quien explicó que a propósito de la contingencia epidemiológica provocada por la Covid-19, la Cruz Roja ha trabajado en constante coordinación con el Gobierno, Salud Pública y los grupos comunitarios de los consejos de Defensa.

    Se han identificado vulnerabilidades en personas de la tercera edad que viven solas o con discapacidad, razón por la que nuestros voluntarios asisten a más de un centenar de habitantes que necesitan recibir sus medicamentos, alimentos y pago de la chequera, puntualizó.

    Flaniguin Carralero expresó, además, que otro de los frentes de trabajo de la Cruz Roja, el restablecimiento de contactos familiares y búsqueda, se mantiene activo en otras tareas como la desinfección, el control epidemiológico en puntos fronterizos, el apoyo en centros de aislamiento, la entrega de los partes médicos de pacientes para los familiares y en la difusión de las medidas higiénico sanitarias.cruz roja cubana3

    De igual manera y en concordancia con los problemas que provoca la incidencia de una enfermedad como esta, de carácter mundial, se encuentran cinco voluntarios prestando servicios de ayuda psicológica en el Centro de Salud Mental de este territorio oriental.

    Sobre la educación comunitaria y gestión para la reducción del riesgo en caso de desastre -agregó-, la Cruz Roja logró capacitar a más de tres mil 700 personas a través de 87 charlas en comunidades vulnerables, así como a más de mil 400 trabajadores de diferentes empresas y organismos en cuanto a la necesidad de elevar la percepción de riesgo y dominar al máximo las causas y consecuencias y de la Covid-19.

    El personal de seguridad acuática (salvavidas) se movilizó desde la Atención Primaria de Salud en cada uno de los ocho municipios de Las Tunas, para asumir tareas en los centros de aislamiento relacionadas con el cuarto de ropas, el traslado de alimentos y la limpieza e higienización de locales y superficies, puntualizó.

    La Cruz Roja Cubana en Las Tunas, rumbo a celebrar el próximo sábado el Día Internacional de los Primeros Auxilios, continúa en la primera trinchera del deber respondiendo a los más altos valores de humanidad, voluntariado, unidad y universalidad que defienden cada uno de sus miembros.

    RispondiElimina
  2. (ANSA) - ROMA, 12 SET - Le autorità cubane hanno esteso il coprifuoco notturno e le altre misure di lockdown a L'Avana per cercare di contenere la nuova ondata di casi di coronavirus nella capitale. Secondo quanto riporta la Cnn, le misure sono state prorogate per altri 15 giorni. Gli abitanti della capitale non potranno uscire dalle proprie case dalle 19:00 alle 5:00 almeno fino al 30 settembre, ha detto ai microfoni della tv di Stato il governatore Reinaldo Garcia Zapata. Anche le altre misure di lockdown rimarranno in vigore per i residenti di L'Avana, incluso il divieto di spostarsi nelle altre province del Paese, multe più salate per coloro che non indossano la mascherina e una riduzione del servizio dei mezzi pubblici. Secondo i dati della Johns Hopkins University, Cuba registra ad oggi 4.593 casi di coronavirus, inclusi 106 morti. (ANSA).

    RispondiElimina
  3. GIAVENO – Da Giaveno a Cuba, nella pagine di un bel libro d’autore. Sabato 19 settembre Luca Calcagno presenta il suo romanzo “Dove cresce la palma”. Presso nel parco della Fondazione Pacchiotti in via Pacchiotti a Giaveno. L’autore Luca Vincenzo Calcagno presenta il suo romanzo edito da Echos Edizioni. A condurre l’incontro Edoardo Favaron, Assessore alla Cultura della Città di Giaveno, che ha anche patrocinato l’appuntamento. Ambientato a Cuba, il romanzo di Calcagno immerge il lettore nella atmosfere caraibiche della perla del sud: Santiago di Cuba. Come affermato anche dall’autore stesso, molti episodi del romanzo, così come le ambientazioni e fintanto i personaggi, devono al suo viaggio del 2016 con l’Agenzia AICEC nell’ambito del progetto della “Brigata Donè”.

    A CUBA
    “È stata con pochi comfort turistici e anzi molto “terra terra” per questo è stata vera e quindi magnifica” ricorda. Paolo, in vacanza sull’Isola con lo zio Roberto, incontra Adis e se ne innamora. Non solo, a poco a poco si innamora anche di Cuba. Riuscirà ad andare oltre l’oceano di distanza, fisica e ideale, che li separa? “Il romanzo si interroga sulla felicità: è meglio avere o essere? per citare Erich Fromm — spiega l’autore — Lascio la risposta al lettore. Da parte mia s’intuisce: come ho anche scritto in epigrafe, questo libro è una dichiarazione d’amore per Cuba”. Appuntamento dunque a Giaveno per un viaggio, letterario, fino a Cuba: andata e ritorno.

    RispondiElimina
  4. AGI - Tutto nasce dall'ironia dei social: una foto che ritraeva i bambini di Cuba seduti in modo alternato sul lato lungo e sul lato corto del banco da due posti. La soluzione 'a risparmio' per mantenere il distanziamento fra alunni adottata nell'isola caraibica era diventata, in Italia, il modo per polemizzare sul bando di gara europeo per oltre 2 milioni di banchi indetto dal commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri.


    "A Cuba fanno così", postavano i meme con la foto diventata virale, mentre si faceva - a metà agosto - lunga e costosa la trafila per acquistare le nuove dotazioni nelle scuole italiane. Non ultima la difficoltà di distribuire i banchi monoposto o con le rotelle - una volta acquistati, ad un costo medio fino a 300 euro - in tutte le scuole che ne facessero richiesta.

    Arrivato il 14 settembre, dunque oggi, sono risultati molti i plessi che non hanno ricevuti gli arredi e allora non hanno potuto far altro che adottare il 'metodo Cuba' e collocare i ragazzi nella stessa posizione: uno sul lato lungo e uno sul lato corto del banco. Diverse le scuole, soprattutto elementari, che hanno dovuto 'tamponare' in questo modo. È successo, ad esempio, in varie primarie di Roma, a quanto riferiscono le mamme; ed è lo stesso scenario davanti al quale si sono trovati gli allievi di alcuni licei, sempre nella Capitale.

    Questo posizionamento, pero', impone agli studenti di mantenere le mascherine per tutto il giorno ed è forse questa la novità più spiacevole, in questo primo, anomalo ed emozionante, giorno di scuola del 2020.

    RispondiElimina
  5. E tutta proppaganda sono dei mantenuti hanno preso la palla al balzo per farsi mantenre, no c'è un cazzo di covid a cuba,no hai capito e tutto política, 4 casi camaguey, 2 holgun, 12 ciego de avila, chiudono tutto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aleardo ti ricordo che, da buon ZICHICHI, sei partito a fine febbraio in pieno Covid, ti hanno sbattuto fuori a calci in culo al primo contagio.
      Quindi direi che meno ne parli più fai bella figura... 😅

      Elimina
  6. Purtroppo l'infigardo Covid si fa beffe di toque de queda e coprifuochi a qualsiasi latitudine. All'Avana arrivato l'agognato giorno a 0 contagi il via libera a tutti:spiagge, offerte allettanti in Hotel a Varadero e altre località ma sopratutto l'apertura dei disco bar particular. Orari limitati e rispetto delle misure di sicurezza. Ma purtroppo i clienti non si sono limitati ad ascoltare la musica seduti con distanziamento e mascherina:13 positivi tra clienti e lavoratori del q'bola disco bar di Playa all'Avana. E mentre il Telenoticiero punta il dito su una festa e una riunione religiosa 23 positivi al ICRT il centro di produzione della Radio e TV cubana! Ora 2 focolai in 2 ospedali di Ciego de Avila fanno puntare il dito sulla negligenza del personale sanitario nelle misure di protezione personale! Purtroppo, Giappone e Corea del Sud insegnano,il Covid si limita solo moltiplicando test tamponi e tracciamenti. Il sospetto ormai concreto che propio il numero limitato di tamponi e reattivi obbliga a Cuba a stangate come toque de queda e limitazioni ai trasporti. Francesco Franz

    RispondiElimina
  7. Infatti prendono queste medidas perche' se la situazione sfugge loro di mano, coi pochi posti di intensiva che hanno, sarebbe un grosso problema.

    RispondiElimina
  8. Quindi credi che dovremo aspettare molto per andarci? Giuseppe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei il millesimo che mi rivolge questa domanda.
      Non lo so.
      Se arriva la seconda ondata rischiamo di spostare tutto al 2022.

      Elimina
  9. Dr Duran Minsap cierre del dia 73 positivi torna in testa l'Avana con 47 casi e 19 a Ciego de Avila ma sorprendente dei 73 positivi 23 sono stranieri
    Franz

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto...iniziamo col dare i dati corretti e non ad minchiam....😏

      Elimina
  10. hola! devono pensare prima alla situazione interna e poi alle riaperture al nostro tipo di turismo. Poi dipenderà anche dalla ue insomma un gran bel casino che ci fa perdere bei momenti per non parlare della situazione economica che ci aspetta, come dicevi tanta ma tanta pazienza. Sono i momenti giusti per riguardarmi le foto e video girati. chao Enrico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti che senso avrebbe risolvere la situazione virale interna per poi riaprire ad ogni coglione che virus o non virus salirebbe sul primo aereo con destino Cuba?
      Fino a quando non passa la bufera la gente che ragiona con la parte alta del corpo resta a casa.

      Elimina
  11. a cuba con i soldi si puo fare tutto VERITAS

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bonvys è proprio per la mancanza di questi che manchi da Cuba da un decennio... 😄
      Trovati un lavoro...magari qualcosa succede...

      Elimina
  12. Questo pezzo è stato pubblicato in BLOGRAMA
    Grazie ai gestori del sito.

    RispondiElimina
  13. Ciao Milco offro il mio piccolo contributo Stefano

    Cuba ha fretta, e con l'emergenza del Covid-19 sogna di essere riconosciuta come potenza sanitaria e farmaceutica. Il primo biglietto da visita sono le “brigate”' di medici e infermieri mandati in giro per il mondo. È diplomazia (c'è una lista di Paesi dove vanno gratuitamente), è strategia mediatica (52 sono venuti anche in Italia in piena emergenza Coronavirus), soprattutto è business: secondo l'Ufficio nazionale di statistica, l'export di servizi sanitari ha portato all'isola 6,4 miliardi di dollari nel 2018, più del turismo.

    C'è chi si sta impegnando per candidare queste delegazioni mediche al Nobel per la pace, ma a leggere i racconti dei sanitari fuggiti e non rientrati in patria la retorica del regime ne esce malconcia. Comunque, il vero asso su cui punta Cuba è l'industria bio-tecnologica. Gli annunci che riguardano la messa a punto di farmaci miracolosi sono continui. All'inizio è stato l'Interferon Alfa 2B, prodotto in Cina dall'impresa mista Heber Chang, capace secondo La Avana di ridurre la carica virale del Covid. A dare retta ai media ufficiali, i cubani avrebbero un arsenale di pillole: gli immunostimolanti omeopatici, la Biomodulina T, sempre omeopatico per le vie respiratorie, poi lo Itolizumab anti-infiammatorio. E ancora: il Ritonavir, antiretrovirale usato per l'Hiv, il CIGB 258 e l'Eritropoietina. Cuba ha fretta di vendere prodotti.

    RispondiElimina
  14. Ciao Ste, si lo avevo visto, mi pare dal sole 24 ore.
    Magari ci faccio un pezzo le prossime settimane.

    RispondiElimina

  15. COMUNICATO STAMPA TORINO FC:

    Il Torino Football Club è lieto di comunicare di aver acquisito dall’Unione Calcio Sampdoria – a titolo temporaneo con opzione per il trasferimento definitivo – il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Nicola Murru.

    Nicola Murru è nato a Cagliari il 16 dicembre 1994. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Cagliari, ha debuttato in Serie A con la maglia rossoblù il 17 dicembre 2011 nella sfida contro il Chievo Verona. Dopo sei anni in Sardegna, nel corso dei quali ha collezionato 107 presenze tra campionato e Coppa Italia, si è trasferito alla Sampdoria, formazione nella quale ha militato nelle ultime tre stagioni giocando complessivamente 89 partite.

    Per il difensore anche 9 presenze con la Nazionale Under 21.

    Tutto il Torino FC accoglie Murru con un caloroso abbraccio: benvenuto a Torino, Sempre Forza Toro!

    RispondiElimina
  16. Hanno scritto sui giornali ieri, non so quanto sia attendibile, che da metà novembre in poi, se non viene prorogato il divieto di licenziamento, qui da noi rischiano il posto 1 milione di lavoratori!! Cifre drammatiche. Penso che un altro lockdown totale non sia possibile, in caso di emergenza chiuderanno singole zone o regioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il settore industriale e' alla canna del gas, il governo puo' anche prorogare il divieto di licenziamento ma se le ditte non hanno commesse o lavori lo stipendio ai lavoratori chi lo paga?
      Vedremo...

      Elimina