SCOOTER

Cocoloco/Cuba Facile

Venerdi scorso a Las Tunas é arrivato un carico di motorini elettrici da vendere nel negozio in MLC. Esattamente 19 motorini di vari prezzi e modelli.
Non avevano ancora terminato di scaricarli dal camion ma la voce si era sparsa in tutta la città. Una coda interminabile di gente si é subito formata davanti al negozio. Nessuno sapeva i prezzi e, contrariamente alle nuove disposizioni, l'amministratore non aveva esposto nessun cartello con l'indicazione della quantità disponibile ed i prezzi di vendita. Per ottenere questa informazione, se non si ha un "Santo in paradiso", é necessario riuscire ad entrare nel negozio dove l'accesso é permesso a sole 5 persone contemporanemente
Qualcuno é rimasto davanti al negozio tutta la giornata e tutta la notte... fino al sabato quando i primi motorini sono stati esposti i vari modelli erano in bella mostra ma ancora senza prezzo. La folla di gente aumentava a dismisura, i piú "fortunati", quelli che riuscivano ad entrare o parlare con l'impiegato che gestiva l'entrata al negozio riferivano di presunti problemi informatici che ne impedivano per il momento la messa in vendita dei tanto ambiti motorini.
Sabato sera il negozio chiude senza che nessuno sia riuscito nel tentativo di acquisto. La gente fuori dal negozio era ormai una piccola marea umana.
Lunedi, prima dell'alba, verso le 3, la mia amica si mette in fila nella strada del negozio. C'era già moltissima gente e pian piano ne arrivano altri dicendo che stavano in coda già da sabato o domenica e che sarebbero stati i primi ad entrare nel negozio.
Iniziarono i primi screzi. Non finisce in rissa solo per l'intervento della polizia che inizia ad organizzare 2 code che si guardano in cagnesco tra di loro.
Chi entrerà prima nel negozio? Pare che la polizia, forse per calmare gli animi, dicesse ai componenti di entrambe le code che sarebbero stati prioritari.
Apre il negozio, iniziano i primi spintoni e qualcuno riesce ad entrare. Non piú di 5 clienti permessi contemporaneamente all'interno... ma ben 7-8 impiegati.
L'acquisto di ogni motorino, tra papeleo (registrazione dati personali, certificato di proprietà, etc) e prova meccanica di funzionamento del mezzo, poteva durare anche piú di 2 ore.
Durante la mattina, quando pochissimi o nessuno erano riusciti ad andarsene con l'agognato 2 ruote, iniziavano a comparire i primi annunci sui vari gruppi di vendita... ovviamente a prezzi quasi raddoppiati rispetto a quelli ufficiali.
Lunedi sera, quando il negozio ha chiuso i battenti, la mia amica é ripartita a mani vuote... come altre centinaia di persone
Non saprei esattamente quanti "amici degli amici" hanno potuto comprare i motorini... peró ho visto molti annunci nei gruppi di vendita (almeno 5 o 6)... tutti o quasi già "misteriosamente" spariti.
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Questo pezzo lo ha scritto Carlo su Cuba Facile, con lui condivido da lustri la passione per Las Tunas, il balcon sull'oriente cubano.
Mi tornano in mente alcuni episodi a cui ho potuto assistere lo scorso anno riguardanti proprio queste tiendas e il fatto che per potervi accedere sia necessario avere una tajeta in MLC.
Ero a Cuba, ultimo giorno di vacanza a La Habana, da qualche anno ho il vezzo di trascorrere gli ultimi 3 giorni di soggiorno nella capitale di tutti i cubani, arrivando direttamente da Las Tunas col Viazul notturno.
Dovevo andare in Jose' Marti' per imbarcarmi, mi viene a prendere il consueto amico con la sua Tico fiammante, durante il tragitto dal
Vedado allo scalo mi racconta che, durante la mesa redonda di Randy, si era parlato di questa nuova opportunita'.
Mi sembrava contento del fatto che la popolazione avrebbe potuto accedere ad elettrodomestici, motorini e cose simili ad un prezzo calmierato, con una garanzia scritta senza doversi fidare per forza del tizio che importa questi prodotti da Panama che andavano acquistati con la modalita' del “visto e piaciuto”.
Ero a Las Tunas quando aprirono la prima tienda di questi prodotti, coda de madre il primo giorno, ovviamente la guardai da lontano visto che ero soltanto curioso di vedere cosa davvero c'era in quella tienda.
Il secondo giorno entrai tranquillamente senza coda, c'erano un paio di motorini da 1200 dollari, qualche televisore, frigorifero e lavadora, il tutto a prezzi piu' convenienti rispetto al solito.
Era il periodo in cui ad ogni angolo di strada si vendevano scooter elettrici a 2500/3000 cuc, i venditori erano disperati perche' quel tipo di concorrenza rischiava di far loro chiudere el negocio.
Pero' quel sistema ha un senso e funziona se le tiendas adibite a quel commercio sono sempre provviste di mercanzia, se le forniture sono regolari e se non c'e' bisogno di fare code, perche' quello che c'e' oggi lo puoi trovare anche domani o dopodomani.
In realta' le cose stanno andando
diversamente.
Se arrivano 19 motorini e ci sono migliaia di persone pronte ad acquistarli a quel prezzo allora e' chiaro che poi, vista la penuria di forniture e la difficolta' fisica di entrare nei negozi, gli stessi motorini li trovi un minuto dopo l'acquisto in vendita su Revolico al doppio del prezzo della tienda.
A quel punto viene meno il concetto stesso da cui e' partita questa inziativa che permetteva si allo stato di incassare valuta pesante, ma consentiva anche al cittadino di fare un buon acquisto ad un prezzo conveniente.
Se una cosa non la si trova, quando appare il prezzo lo fa il venditore, questa e' una delle prime regole del commercio.
Quindi si era partiti con buoni propositi ma mi pare che la situazione abbia preso, purtroppo, una piega differente.