mercoledì 2 dicembre 2020

I QUATTRO FATTORI

Con l'apertura dell'aeroporto dell'Avana alcune compagnie aeree hanno o stanno riprendendo voli piu' o meno regolari da e per Cuba. Molti italiani si stanno attivando per cercare di riapprodare da quel lato del bloqueo, visti i protocolli che vi ho gia' raccontanto si tratta, nella maggior parte dei casi, di pensionati o di gente che ha la possibilita' di stare giu' dei mesi, per il classico turista da 2/3 settimane come il sottoscritto i tempi sono prematuri. Piu' di una persona mi ha chiesto, visto che qua' l'inverno e' alle porte, ho l'attivita' chiusa per il dpcm e non ho particolari obblighi famigliari, perche' non vado a svernare qualche mese al caldo. Sopratutto ora che por la calle ti cambiano un euro fino a 1.70. In effetti la possibilita' ci sarebbe, potrei addirittura vivere a Cuba da turista di rendita per un paio d'anni, forse 3 se viaggio un po' schiscio, potrei vivere con la famiglia con cui gia' passo il tempo da oltre un decennio abbattendo drasticamente molti costi. Intanto del gruppo whatsapp del blog ieri è partito Gugu mentre un altro a breve si sposta a Miami in vista di un ritorno sull'isola dove ha negocio. 

Fatemi però aprire una parentesi. Avrete notato che in questo contesto non ho parlato di “mia” famiglia, in effetti non ho vincoli affettivi con nessuna fanciulla, il mio rapporto con loro, per fortuna, si basa su altri fattori e valori. C'e' chi, sposato con una cubana, definisce i genitori di lei rimasti a Cuba “la mia famiglia”. No amici cari “mia famiglia” una cippa! Trattasi della famiglia di vostra moglie, a cui voi avete, volenti o nolenti (titolo dell'ultimo pezzo di Ligabue...non a caso) dovuto occuparvi IN SOLIDO in tutti questi anni. Mese dopo mese, anno dopo anno, magari per qualcuno non era neanche il primo mese dopo mese o anno dopo anno perche' la recidivita' e' parte di questo mondo. Alla fine altro che regalare una casa, con quei soldi ci si poteva rifare il porto del Mariel senza chiedere aiuto a Lula e al Brasile. Non serve che arrivi lo Zichichi di turno a raccontare che lui non ha mai mandato nulla...la credibilita' e' la stessa dei Brad Pitt con un aspetto all'Alvaro Vitali che raccontano: “mai pagato una donna...” Chiusa parentesi. 

Potrei quindi andare a Cuba in questo triste periodo dove cerco di riempirmi la giornata meglio che posso in attesa di un ritorno alla normalita' pero' questo non accadra', almeno in tempi brevi per 4 motivi, detti in ordine sparso e non di importanza. Il primo; credo che non sia proprio il momento, le ragioni le conosciamo tutti inutile che ce le ripetiamo, il secondo ha il nome di Birillo, per me il cane e' una cosa seria, parte della famiglia, gia' ho sensi di colpa nel mollarlo 20/25 giorni al dog sitter figuriamoci se dovesse accadere per mesi, questo al di la' del discorso economico perche' il dog sitter non lavora gratis. Il terzo e' che ora ho una palestra che abbiamo aperto a settembre, partita piuttosto bene con grandi prospettive ed oggi ferma per il dpcm, probabilmente ripartiremo a gennaio, il mio socio e' un viaggiatore over 40, un tipo che per un mese gira l'Europa con lo zaino, dormendo negli ostelli o dove capita, quindi anche lui non vede l'ora di poter riaprire ma abbiamo concordato, visto che siamo stati fermi ora, che fino all'estate tireremo dritto, ad agosto poi chiuderemo e ci faremo la nostra vacanza quindi prevedo un viaggio solo per quel mese, almeno questo ad oggi, poi si vedra' come si evolveranno le cose in questi strani chiari di luna, magari ci si stacchera' a turno prima, dipendera' da molte cose. Il quarto e'che, francamente, oltre le 3 settimane a Cuba mi rompo i coglioni, posso arrivare alla quarta ma poi devo rientrare. Sono cose che ci siamo gia' detti; qua' c'e' una vita da vivere, soldi da guadagnare, persone da incontrare, amici da frequentare. Oltre il mese, ad andare larghi, le stesse cose, le stesse unicita' che mi fanno amare Cuba, come un boomerang, iniziano a rendermela meno gradevole, sono un turista non un residente e questa condizione credo non cambiera' mai. Per queste 4 ragioni (potrebbero essercene anche altre legate alla salvaguardia della salute ma di questo magari parlero' in un altro pezzo) preferisco in questo periodo rimanere a casa, fare la vita che ci e' consentita cercando di terminare questo inutile anno nel migliore dei modi. Resta la voglia di partire, quella e' parte di me da sempre, questo 2020 senza viaggi non voglio dire che sia stato devastante, non permetto alle situazioni di rovinarmi la vita, ma sicuramente e' stato complicato per chi, come il sottoscritto, e' abituato ogni tot mesi a fare la valigia e partire per posti caldi ed accoglienti lasciandomi alle spalle tutto cio' che non deve seguirmi.

Diario DI BORDO

3/12/2020

23 commenti:

  1. Il cancelliere cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, ha definito «un’azione spietata» la misura degli Stati Uniti di proibire alle compagnie aree Skyway Enterprises e IBC Airways di volare a Cuba per voli umanitari.
    Nel suo account di Twitter, Rodríguez Parrilla ha scritto: «La nuova misura del Dipartimento di Stato di proibire i voli con carichi umanitari a Cuba è un’azione spietata. Il Governo di Trump rinforza il castigo alle famiglie cubane nei due paesi sino all’ultimo momento», e questo comprende quasi 200 sanzioni imposte all’Isola nell’ultimo anno.
    Le due compagnie aeree statunitensi avevano sollecitato il Dipartimento del Trasporto degli USA di realizzare voli umanitari tra Miami e L’Avana, richiesta respinta con la motivazione delle criminali leggi d’ingerenza del blocco, ha informato Sputnik.
    Sono 30 le linee aeree che hanno formulato la loro richiesta formale d’atterrare negli aeroporti cubani, con la riapertura dei terminali internazionali nel paese.
    Il generale di brigata Armando Luis Daniel López, presidente dell’Istituto dell’Aeronautica Civile di Cuba (IACC), prima della chiusura dei terminali come conseguenza della pandemia della COVID-19, ha precisato che erano 60 le compagnie che volavano a Cuba e che poco a poco chiedono di tornare.
    Prensa Latina ha informato che il 23 marzo del 2020 Cuba ha cancellato le operazioni aeree di carattere commerciale, includendo il voli charter e regolari che sono ripresi il 15 ottobre in tutti gli aeroporti meno quello de L’Avana, che ha iniziato nuovamente le sue funzioni domenica 15 novembre, anche se sino ad ora sono stati ricevuti 1380 voli umanitari con carichi di collaborazione medica, evacuazione e altre contingenze.

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  2. Para continuar cumpliendo los acuerdos de colaboración, 197 nuevos médicos cubanos llegaron a Caracas y se incorporaron a brindar servicios, junto a los 1 300 que allí laboran, principalmente, en el combate a la pandemia de la COVID-19.

    El jefe de la Misión Médica Cubana, el doctor Reynol García, expresó también que los galenos cubanos se trasladarán hacia las zonas más afectadas por el virus y darán seguimiento a las estrategias de visita a la casas para conocer el estado de salud de las personas y la búsqueda de nuevos casos.

    Según Telesur, el dirigente señaló que trabajarán de manera conjunta con la Red Barrio Adentro, que posibilita el acceso a los servicios de salud integral y de calidad a los venezolanos. Esa red constituye una de las principales fortalezas para el Sistema Público Nacional de Salud.

    «El sistema de salud del pueblo venezolano refleja el compromiso permanente del Comandante Hugo Chávez y de Fidel Castro, así que de esta manera se están cumpliendo los sueños, los deseos y el compromiso de ambos Comandantes», expresó Reynol García en el acto de bienvenida

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  3. L’esilio cubano negli Stati Uniti guarda con sospetto alle nomine che Joe Biden ha fatto per la Segreteria di Stato e per il portafoglio della sicurezza nazionale, dal momento che entrambe le persone hanno una storia di “accondiscendenza” nei confronti regimi autoritari nell’emisfero, specialmente verso quello di Cuba. Le comunità anticastriste statunitensi, in particolare quelle della Florida, ritengono che negli ultimi anni della sua presidenza Barack Obama abbia dato ossigeno al castrismo allentando alcune misure restrittive, aiutando così indirettamente il rafforzamento della presenza cubana in Venezuela.

    Ora Joe Biden, che durante la sua campagna ha promesso di invertire alcune delle politiche del presidente Donald Trump, “minaccia di interrompere tutto il lavoro che i rappresentanti dell’esilio cubano e dell’attuale amministrazione hanno svolto negli ultimi quattro anni per mettere all’angolo il regime di Castro e quello di Nicolás Maduro”, secondo quanto riferisce la stampa vicina alla Cuban American National Foundation e alle altre organizzazioni anticastriste di Miami.

    Finora, il leader democratico ha nominato Antony Blinken come segretario di stato e Jake Sullivan come consigliere per la sicurezza nazionale. La stampa sottolinea che entrambi hanno un profilo tecnico e non politico, quindi le loro decisioni potrebbero essere basate sull’efficacia piuttosto che su ripercussioni politiche. Entrambi, tuttavia, erano già consiglieri di Biden o di Barack Obama durante i mesi in cui ha disegnato la politica di apertura verso Cuba e la revoca parziale dell’embargo.

    Sulliva, in particolare, ha sottolineato in occasione di una conferenza all’Hudson Institute nel 2019, ha affermato che un intervento militare degli Stati Uniti a Cuba o in Venezuela non sarebbe andato da nessuna parte. “Una soluzione militare guidata dagli Stati Uniti è un rischio troppo grande e quindi dovremmo concentrarci su strumenti non militari. Ciò significa raddoppiare le sanzioni e concentrarsi sulla separazione di Cina, Cuba e Russia dal Venezuela con qualsiasi mezzo a nostra disposizione”. Una posizione non condivisa dall’ala più dura dell’anticastrismo statunitense, che ha premuto nel corso degli anni per un intervento diretto in Venezuela.

    Blinken, invece, è considerato “blando” nei confronti dell’Avana e di Caracas.

    La politica “morbida” di Joe Biden potrebbe scontrarsi frontalmente con la linea dura che il presidente Donald Trump ha mantenuto negli ultimi quattro anni. Il repubblicano ha scelto di puntare sulla “mano dura” nei confronti dei governi di Cuba e in Venezuela. “Il presidente Trump ha difeso il popolo di Cuba, Venezuela e Nicaragua dai regimi corrotti e socialisti. La dittatura di Castro, ad esempio, non sarà più finanziata con dollari americani come lo era sotto il presidente Obama”, precisò la Casa Bianca poco dopo l’insediamento di Donald Trump

    Ciò ha fatto guadagnare al presidente il fermo sostegno delle comunità cubana e venezuelana, sostegno che è stato evidenziato nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2020, quando Trump ha vinto senza problemi in Florida. Secondo un sondaggio della NBC, il 55% dei cubani in Florida ha votato per il presidente uscente.

    “Quello che Trump ha fatto contro il regime cubano non ha precedenti. Non ha dato al castrismo l’opportunità di “riprendersi” dalle sanzioni quando ha già approvato quella successiva, che ha portato la dittatura sull’orlo della disperazione. Ciò unito al fatto che la stessa pressione è stata esercitata sul Venezuela, il principale alleato del castrismo”, spiega la stampa anticastrista di Miami, che aggiunge: “Fino a Trump, nessun presidente, democratico o repubblicano, ha permesso che entrasse in vigore una disposizione secondo la quale le società straniere che fanno affari a Cuba possono essere processate negli Stati Uniti per usufrutto di beni rubati”, riferendosi al titolo III della legge Helms Burton, mai entrato in vigore per le proteste di UE e Canada, fino alla decisione in senso contrario di Trump nel 2018.

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  4. Nel Parco Trillo della capitale, ieri domenica 29 novembre si è svolta una “tángana” (raduno) per Cuba ed è stata rappresentata la dignità della Patria di fornte a un’altra manipolazione disegnata contro l’Isola dagli Stati Uniti e respinta con energia da migliaia di giovani assieme al presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez.

    È stata una tángana in difesa della sua Rivoluzione di fronte a una nuova canagliata.

    Lì hanno ondeggiato la fermezza, la fede nella vittoria e il potere della verità di Martí, di Fidel e di Raúl, ma anche quella del generale mambí Quintín Bandera, famoso per le sue cariche al machete nelle tre guerre per l’indipendenza di Cuba.

    La sua gagliarda figura, statua in bronzo eretta, sembrava presagire un altro sonoro fallimento dell’imperialismo statunitense con le sue farse di mercenari pagati di San Isidro, accaduta pochi giorni fa e la sequela di manipolazioni e fatti associati con il chiaro obiettivo di destabilizzare Cuba socialista.

    L’arrivo del Presidente, che ha sorpreso le persone lì riunite, ha acceso ulteriormente gli animi di coloro che hanno sostenuto la forza delle sue parole.

    «Il popolo cubano è per le strade! Non ammettiamo ingerenze dei nostri nemici! I nostri problemi li risolviamo tra di noi».

    Il mandatario ha reiterato che in Cuba c’è spazio di dialogo per tutto quello che sia per il socialismo, per tutto quello che è per la Rivoluzione, che è come dire per il nostro popolo rivoluzionario, solidale e internazionalista.

    Ed ha aggiunto :«Faccio una richiesta: oggi è il compleanno di Silvio (Rodríguez) e lui ha composto belle canzoni, ma la mia preferita si chiama Piccola Serenata Diurna. Vi chiedo di cantarla tutti insieme, perchè oggi è uno di questi giorni nei quali dobbiamo chiedere ai morti della nostra felicità e ai nostri eroi che ci perdonino per giorni come questi», e immediatamente un coro gigante ha cantato: «Vivo en un país libre, cual solamente puede ser libre, en esta tierra y en este instante, y soy feliz porque soy gigante...».

    Nel centrale parco della capitale erano presenti glorie sportive come Alberto Juantorena, María Caridad Colón e Ana Fidelia Quirot. Dopo le quattro del pomeriggio cantautori cantanti e oratori hanno ratificato la stirpe di qusto popolo

    Alejandro Castro Cabrera, studente del secondo anno della Facoltà di Fisica dell’Università de L’Avana, ha segnalato a Granma la sua condanna della manovra del detto Movimento di San Isidro e di fronte a questi fatti ha riferito «la necessità di articolarci, organizzarci e diffondere il nostro messaggio a favore della Rivoluzione».

    «L’ idea (della tángana) sorge in una stanza di una casa del municipio di Piazza della Rivoluzione. Abbiamo cominciato a chiamarci e a convocarci con le reti sociali e in questo processo varie organizzazioni giovanili si sono identificate con le nostre inquietudini, hanno canalizzato le nostre idee e offerto appoggio».

    José Julián Díaz Pérez, studente del primo anno della Facoltà di Matematica dell’ Università de L’Avana ha sostenuto: «Questa è stata una buona opportunità per riunire i giovani ed esprimere le nostre idee attorno alla difesa dei principi della Rivoluzione nella quale crediamo».

    «Noi vogliamo dire al mondo che la nostra gioventù vuole veramente la Rivoluzione e oggi ci hanno convocato i nostri valori, i nostri principi e la nostra fede nel socialismo».

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  5. Diario di bordo sul blog Guascone
    https://milcofasano.blogspot.com/2020/12/diario-di-bordo-fb.html?m=1

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  6. la storia della famiglia è epica vi parlo di mia moglie la nostra famiglia hehehehehheehh io mantenngo te punto dipende dai punti di vista hehehehhehheheh cicccio somone il romagnolo

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    1. Infatti...
      Se uno ha il tetto di cristallo non è mai saggio fare a pietrate... 😂🤠

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  7. Con questo freddo ci vorrebbe una partenza Giuseppe

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  8. Mi sa che se la situazione dei contagi che vengono da fuori continua così Cuba richiuderà i voli!! Mi dicono dall'isola che i cubani che vengono dagli USA stanno facendo sfracelli, se ne fottono allegramente del periodo di quarantena. Anche i russi non sono da meno.

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    1. È quello che mi ha detto Ivan italiano che ha un paladar fuori Avana.

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  9. Apertura e un flop totale... Aeroflot fino aprile no va a cuba, condor sta in piedi grazie hai conazzionali spagna sono mezzi vuoti i voli, italia no si vola,klm no vola, con questo protocollo di merda la gente no va a cuba, e tanto semplice entri a cuba se hai fatto il tampone 3 giorni prima e basta,

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  10. NEWCASTLE - La partita Aston Villa e Newcastle è stata rinviata. La Premier League ha accettato la richiesta del club bianconero di posticipare la gara in seguito all'alto numero di giocatori positivi al Coronavirus. Sarebbero nove i membri della rosa del Newcastle contagiati e già nei giorni scorsi erano stati sospesi gli allenamenti. È la prima partita rinviata in Inghilterra a causa del Covid da quando si è ripreso a giocare, dopo il lockdown di marzo. L'Aston Villa , da parte sua, ha fatto sapere di appoggiare la richiesta del Newcastle.

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  11. Ciao Milco.
    Spiegami, c'è qualche fenomeno che ritiene "la propria famiglia" quella della moglie che vive a Cuba?
    Un abbraccio Stefano

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  12. 10 giorni di 40enna chi entra a cuba, sono pazzi

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    1. In realtà non credo...aspetto che un amico partito ieri mi dica i reali protocolli che fanno.

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  13. Ciao Ste.
    Ogni testa é un piccolo mondo, tanto i disastri che fanno mica vengono a raccontarli... 🤠😂

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  14. hola! un altro fattore potrebbe essere anche questo climax che non è da vacanza tipo girare con mascarilla, ancora più scarsità del solito, policia che se vuole può veramente rompere e non mi riferisco solo al giro del puterio turistico etc non è periodo per fare vacanza en cuba. Chi ha altri interessi fa bene ad andarci se può. chao Enrico

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  15. Ciao Ragazzi
    A causa o per merito del lockdown ho un po' di "materiale" che mi cresce.
    Visto che fra la lettura diretta sul blog, la condivisione su fb, le tante visualizzazioni dei video stiamo facendo numeri davvero importanti ho deciso, fino al ritorno alla normalità, di inserire un quarto pezzo settimanale di argomento "storico".
    Sabato pomeriggio o domenica mattina.
    Buona lettura e davvero Grazie a tutti 👍💪

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  16. Grazie per il pezzo: è sempre utile se non proprio consolante sapere che c'è qualcun altro sulla stessa barca - per quasi tutte le persone che conosco questo è un periodo magico, si avvicina il Natale... ... per me, invece, come penso per molti viaggiatori, questo clima mi dice che è straora di levare le tende...

    https://www.ticinonews.ch/ticino/vaccino-non-bisogna-illudersi-GY3515293

    Vaccino: “Non bisogna illudersi”
    Secondo il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini in Europa l’accesso generalizzato al vaccino non sarà possibile prima del mese di settembre

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  17. Vedremo...intanto vediamo se in questo nuovo dpcm si riesce ad evadere dai domiciliari...

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  18. Diario di bordo sul blog Guascone
    https://milcofasano.blogspot.com/2020/12/diario-di-bordo-fb_2.html?m=1

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