mercoledì 12 maggio 2021

I VICINI

La foto che vi ho pubblicato rappresenta la vera essenza di cosa vuol dire essere vicini di casa a Cuba. Il vostro umile scriba, avendo lavorato per decenni nei villaggi turistici ed avendo, di conseguenza, avuto una camera per casa per molti anni non ha mai dato molta importanza a questo aspetto. Ho vissuto in molti posti, poi ho comprato casa in questo piccolo condominio nel verde, formato quasi essenzialmente da secondi appartamenti di torinesi. I miei vicini sono due vecchiarilli simpatici che, per anni, ho visto solo d'estate per il poco che in estate stavo a casa. Col Covid si sono trasferiti temporaneamente qua dal maggio scorso per salvare il piumaggio visto che in mezzo al verde l'isolamento e' garantito. Ogni tanto lui mi suona invitandomi a bene qualcosa, a volte pranziamo insieme ma la confidenza e' quella che e', molto italiana del nord giusto per capirci. Avendo a lungo lavorato al sud so che in quelle terre bellissime c'e' piu' confidenza fra vicini, spesso ci si aiuta. Conosco gente che vive a Torino in grandi palazzi, a malapena saluta chi vive dietro la porta accanto magari da decenni. Non e' per cattiveria, e' che siamo fatti cosi', corriamo come matti e poi una volta chiusa la porta di casa non vogliamo sapere nulla di nessuno. A Cuba e' tutta un'altra faccenda. Il vicino nella maggiore delle Antille e' una istituzione, cosi' come il barrio dove si vive o la cuadra dove ci sono una serie di case. Detto questo devo dirvi che personalmente mi e' capitato di vivere in ambienti molto riservati. Le case de renta sono luoghi che los duenos tendono a proteggere sopratutto dal chisme dei vicini. Nelle 3 case dove ho soggiornato per lustri coi vicini il saluto era d'obbligo, ma c'era la tendenza a non far sapere molte cose anche perche' poi se c'era qualcosa che...andava al di fuori della norma erano spesso i vicini a denunciarla. Parlo di ragazze, visite, carne de res, aragoste e cose simili. Anche la mia famiglia di riferimento e' molto riservata, e' rarissimo che abbia visto un vicino in casa, li conosco tutti, ci si saluta, si fanno 2 chiacchiere, se manca sale, zucchero o caffe' ci si da una mano ma anche in questo caso ognuno a casa sua. Ho visto pero' tantissime situazioni differenti in oltre 20 anni di Cuba. Ho visto anziani letteralmente accuditi dai vicini, a volte in caso di ricovero in ospedale erano proprio i vicini a cuidare la casa, come saprete a Cuba MAI si deve lasciare una casa incustodita, piuttosto si paga qualcuno per dormirci dentro. Se cresce un piatto di minestra il primo pensiero e' per il vicino che magari ha meno possibilita' economiche. Quando c'e' la festa del CDR tutto il vicinato scende in strada per cucinare la caldosa e per stare insieme a festeggiare. Se uno muore non esiste che un vicino non si presenti al velorio a fare il proprio dovere, a prescindere da quanto stretto fosse stato il rapporto col dipartito. Spesso se una madre sola lavora sono i vicini che le guardano il figlio, a volte ricevendo un compenso, in questo modo la madre e' sicura che il bimbo e' con persone fidate. A Capodanno non e' raro vedere 2/3 famiglie mettere il denaro insieme per acquistare el porquito, la cerveza ed il ron per una nottata lunghissima di festeggiamenti che prosegue sempre anche il giorno dopo. Poi chiaro, vivere vicini porta a sapere vita, morte e miracoli di tutti. Dal fatto di avere parenti all'exterior che mandano dinero, o una figlia che si dedica al mestiere piu' antico del mondo collaborando in questo modo al bilancio famigliare. A volte si cerca di occultare qualche acquisto per la casa in modo che il vicino non ficchi troppo il naso chismoseando con tutto il barrio sulla provenienza del denaro utlizzato per l'acquisto. Ci sono i due lati della medaglia, da una parte un amico, un confidente, una persona fidata ma dall'altra un cismoso, un bretero pamplinoso sempre pronto a ficcare il naso dappertutto. Il confine fra le due situazioni e' labile: "si....e' un amico ma fino ad un certo punto, si....mi fido ma non troppo...si lo quiero ma senza esagerare" . E' anche vero che capita di non sapere veramente chi sia il vicino, magari si pensa che sia il semplice impiegato di qualche agenzia statale, poi si scopre che e' un pezzo grosso del Partido anche se certe cose e' difficile tenerle nascoste, sopratutto da parte del protagonista che ci tiene a far sapere chi e' realmente. Chiaro poi che chi ha meno, invidia chi ha di piu', chi ha di piu' ci tiene a far sapere che e' su un gradino piu' in altro rispetto a chi ha di meno, ma questo capita in ogni parte del mondo.

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26 commenti:

  1. ALESSANDRO ZARLATTI/IL BELLO DELL'AVANA
    Il Coronavirus a Cuba
    É passato più di un anno di Coronavirus a Cuba e, ben lungi dall'aver abbandonato la Isla e dirle addio, forse vale la pena raccontarlo per vederlo da vicino per un attimo e poi gettarlo lontano per sempre.

    La sensazione di tutti, non solo a Cuba, è quella di un anno solo sognato. Una specie di sonno difficile e una trama di quelle contorte e interminabili piene di soprassalti. Un sonno di quelli da cui ti auguri di svegliarti e non ti svegli.

    Il Coronavirus a Cuba è arrivato come i cicloni. Una minaccia annunciata, descritta, temuta. Ma come i cicloni vissuta da tutti come un maltempo, uno di quelli che passano rapidi e ti riconsegnano al sole e alla vita.

    Inizia il sogno del Coronavirus a Cuba

    Ricordo che era marzo, o forse era già il sogno? Marzo e andavamo a bere svogliati nei locali di Paseo Maritimo. Avrebbero chiuso. Avrebbero chiuso? Ce lo domandavamo, non era sicuro. Non era sicuro niente. Ci passavamo nella bocca quella parola, Coronavirus, Coronavirus a Cuba, come un cocktail nuovo.

    In Europa sì che stava facendo male, non qui, non a Cuba. Ogni giorno una notizia diversa. Io mi afferravo alla tesi ragionevole che alle alte temperature il Coronavirus moriva. Sembrava possibile. E sembrava possibile restarsene a casa, quasi augurabile. Un tempo. Farà bene a tutti, vedrai.

    E poi la nuova moda passeggera delle mascherine. Provvisoria, vedrai. Appena farà caldo davvero il Coronavirus a Cuba sarà sparito e queste maledette mascherine le getteremo via.

    E invece continuava, saliva. Iniziava il sogno. E ci svegliavamo tutti stralunati, delusi, sperduti, arrabbiati. Inutili. Inutili ci sentivamo a rincorrere notizie, numeri. Ma non ci eravamo svegliati: era sogno ancora. Avevamo sognato di svegliarci.

    Nel sogno c'erano i numeri di Duran. Chi era Duran? Un uomo, un volto vero solo nei sogni, che indossava un camice bianco in televisione e ci raccontava di un'epidemia preoccupante. E le settimane e i mesi.

    E all'Avana alle 9 di sera la gente si affacciava sul balcone, nei portales, dalle finestre e applaudiva. Te lo ricordi? Strano sogno davvero: gli applausi ai medici, che cosa assurda, non trovi? E le frasi, e le parole, e le telefonate, e almeno dateci una data, almeno chiarezza. Quale chiarezza in un sogno.

    E la gente che iniziava a morire. E prima erano i cinesi, ma poi gli italiani. Quegli stronzi degli italiani. Libertà personali. Bene collettivo.

    Il Coronavirus a Cuba stava diventando quasi noioso, dai, cambiamo tema che questo non interessa più.

    E l'infermiera che la mattina bussava alla porta di casa e da dietro la mascherina sorrideva, sono sicuro che sorrideva. Le dicevo che ero vivo e lei sorrideva. Ma non ero vivo. Stavo morendo. Nel sogno stavo morendo. E le gocce da prendere, te le ricordi? Cinque gocce ogni martedì, senza fumare, senza bere per un'ora.
    CONTINUA

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  2. ... E le birre e il rum, te li ricordi. E la poca voglia di scrivere. Il Coronavirus a Cuba, che titolo è? Avevamo tutti voglia di non parlarne nel sogno. Il Coronavirus era Cuba ma nessuno voleva vederlo.

    E io in moto a guardare la gente. E L'Avana vuota la notte che ci sembrava la luna, una luna leopardiana, tristissima. Quella notte che abbiamo rotto il coprifuoco ubriachi e siamo arrivati fino a 42. Abbiamo attraversato quinta e sembrava che fosse morto tutto e che niente volesse riprendere ad essere. Un sogno così, ci crederesti?

    E poi le cose morbide che diventavano ruvide, come le giornate di riposo imposto per una malattia guarita. Il Coronavirus a Cuba ma nessuno l'aveva mai visto. Come un ladro al piano di sopra. E poi qualcuno iniziava davvero a morire, come una promessa.

    E allora avevamo paura nel sogno, e a mia figlia dicevo di fare attenzione e a me dicevo di fare attenzione ma era impossibile e mi bruciavo le giornate e franavo a volte e a volte mi rialzavo in una specie di resurrezione. Finirà questo sogno? chiedevo, e nessuno mi rispondeva, ognuno a lottare come un leone nel suo quadro del videogioco.

    E poi piano piano iniziavamo a distrarci con i piedi per terra. Con il cibo da mettere insieme. Con le file. Con i consigli a mezza bocca. Con le telefonate della notte. Con le apparizioni del pollo, delle sigarette, della carta igienica, della birra. E poi le sparizioni. E poi chi partiva e mollava tutto. Chi tornava e gli si spegneva il sorriso in faccia. Ed eravamo sempre più amari e bui.

    La fine dell'anno e l'anno nuovo

    Finiva l'anno nel sogno e facevamo altri sogni ingenui, che magicamente tutto terminasse lì, che ci svegliassimo, che morissimo davvero.

    Il Coronavirus a Cuba era lì che ci aspettava il primo gennaio e anche dopo, come una canzone passata di moda ma che teneva tutti ancora in un ballo orribile in mezzo alla pista.

    Poi le vaccinazioni prima o poi, poi i passi avanti, quelli indietro, in un girone senza nome di un pezzo di vita andato in malora. Forse fra un anno. Forse mai, anima mia. Forse non ci ameremo mai più e non rideremo più a pieni polmoni come prima di questa notte.

    Salvarci la pelle, anima mia, per quale pelle, per quale vita ancora? Ci domandiamo adesso. In questo anno di sogno che ci ha attraversati come un fulmine il tronco di un albero togliendoci anima e vita.

    E ora i conteggi. E ci vaccineremo. E ci salveremo. E ci sveglieremo una di queste mattine. E saremo ancora a marzo, quel marzo, il mese di un'innocenza indicibile. E attraverseremo calle Quinta piena di sole e guarderemo le donne cubane sorridere e sedurre il mondo e accendere la luce e spegnerla e ridere.

    Il Coronavirus a Cuba non c'è mai stato, ma solo un sogno con quel nome, uno di quelli che la mattina restano negli occhi e ti rubano i colori. I colori.

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  3. REVISTA MAS CUBA
    La laguna de Guanaroca, por su belleza, es un sitio ideal para el ecoturismo. Antes de las restricciones por la pandemia de Covid-19, cientos de turistas la visitaban cada año. Llegaban atraídos por la belleza del enclave y en especial para poder avistar una de las mayores colonias de flamencos rosados de Cuba.

    A unos doce kilómetros al sudeste de la ciudad de Cienfuegos encontramos ese sitio espectacular para hacer turismo de naturaleza y senderismo. Allí se preserva un humedal cuya extensión es de 3 mil hectáreas, aproximadamente, con aguas dulces y saladas provenientes del río Arimao y del Mar Caribe.

    Es un área protegida que incluye los Laberintos de los Naturales, Cayo Ocampo y otros cayos menores en el interior de la bahía. Su entorno es atractivo debido a las grandes poblaciones de mangles y refugios naturales de avifauna autóctona. Allí conviven también varios tipos de aves migratorias y se fomenta el crecimiento de especies marinas, como el camarón blanco, el ostión y especies de escamas de interés comercial.

    El paisaje, encantador y lleno de riquezas naturales, se colorea de tonos rosados, gracias a las bandadas de flamencos cuya colonia puede llegar a más de 1,500 aves, que hacen estancia en sus aguas durante todo el año. Según TripAdvisor, la laguna de Guanaroca es la segunda opción más interesante para visitar en Cienfuegos.

    Su nombre, Guanaroca, está vinculado a una leyenda aborigen sobre una hermosa mujer, a quien le mataron a su primer hijo por celos paternos. Esa fue la causa del dolor de la india, que lloró tanto, que las lágrimas fueron suficientes como para formar los ríos, la bahía y la laguna.

    Entre sus maravillas naturales debe destacarse que posee la barrera de mangles más conservada del país. También es hábitat de plantas y animales en peligro de extinción. En diferentes momentos se han visto especies amenazadas en áreas marinas, como el manatí antillano y la tortuga carey.

    Ese refugio de avifauna reúne en su paisaje al Tocororo, ave nacional del país, colibríes, cartacubas, sinsontes, arrieros, bobitos, bijiritas, torcazas, patos, garcilotes, pelícanos, corúas y alcatraces, entre otras. Además, en los bosques de la zona hay aproximadamente 70 especies endémicas, algunas maderables, entre ellas: caoba, jagua, almácigo, brasilete y mangle rojo.
    Para disfrutar la visita, los turistas pueden realizar un sendero que mezcla la mitología indígena, la historia colonial y el conocimiento de la naturaleza. Otra opción es tomar un bote desde un embarcadero para navegar por el humedal, el cual recorre la laguna, cruza debajo del puente de Guanaroca, y llega hasta las aguas cercanas al Hotel Rancho Luna.

    Cienfuegos no deja de sorprender como destino turístico. La laguna Guanaroca es un sitio altamente recomendado para los amantes del ecoturismo y la fotografía de naturaleza.

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  4. CUBA SI
    La campaña de solidaridad lanzada por las asociaciones Cuba Linda y France Cuba para apoyar la inmunización masiva en la isla contra la Covid-19 recaudó hasta hoy 30 mil euros, el equivalente a 374 mil jeringuillas.

    Los organizadores de la iniciativa destacaron la respuesta al llamado realizado a mediados de abril, a partir de la contribución de asociaciones y ciudadanos franceses, donantes registrados en un sitio en Internet bajo el rótulo Solidarité-Seringues pour Cuba (Solidaridad-Jeringuillas para Cuba).

    El aporte se enmarca en la ayuda promovida en Europa para la compra de 10 millones de jeringuillas y agujas en China, insumos contratados por autoridades de salud de la isla con el apoyo de MediCuba Suiza, entidad con más de dos décadas de apoyo al país caribeño en el sector.

    En la convocatoria, las organizaciones francesas destacaron los esfuerzos de la mayor de las Antillas para enfrentar la pandemia y el desarrollo de varios candidatos vacunales propios para proteger a la población, pese al severo impacto del bloqueo económico, comercial y financiero que le impone Estados Unidos desde hace más de 60 años.

    Ya realizamos el 29 de abril una primera transferencia por 15 mil euros y nuestra meta es llegar en mayo a los 40 mil euros colectados, el equivalente a medio millón de jeringuillas, comentó a Prensa Latina el presidente de Cuba Linda, Didier Lalande.

    De acuerdo con Lalande, el llamado a la solidaridad en suelo galo tiene un carácter urgente, de cara al objetivo de garantizar la llegada a la isla del importante recurso el mes próximo.

    El gobierno cubano prevé inmunizar frente a la Covid-19 a toda la población antes de que termine el año.

    Tanto Cuba Linda como France Cuba subrayaron que el país caribeño merece el respaldo y el acompañamiento internacionales, por su cooperación con decenas de naciones en la lucha contra la pandemia, ayuda materializada mediante el envío de miles de profesionales de la salud.

    Ambas organizaciones sobresalieron por su activismo en la campaña mundial para proponer la candidatura al premio Nobel de la Paz 2021 de las brigadas médicas Henry Reeve por esa solidaridad.

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  5. Mai stato ad una riunione di condominio? Giuseppe

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  6. Mai! Da noi essendo quasi tutte seconde case si fa il primo sabato di agosto ed io sono sempre in giro. Delego il vicino.

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  7. "chi ha di piu' ci tiene a far sapere che e' su un gradino piu' in altro rispetto a chi ha di meno". E' proprio per questo che spesso si fanno beccare,gli piace speculare.....

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  8. Infatti, I furbi hanno l'interno della casa da Parioli ma la facciata esterna da Corviale...

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  9. hola! è un rapporto molto intenso sia nel bene che nel male, ma fa parte de la cubania. No chisme no Cuba. chao Enrico

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  10. Ampliación del Parte del Minsap para este miércoles 12 de mayo

    De los 1 207 casos diagnosticados en el día:
    🇨🇺 1 123 autóctonos
    🤝 1 097 contactos de casos
    ✈️ 84 importados
    ❓ 26 sin precisar fuente de infección
    👩 595 sexo femenino
    👨 612 sexo masculino
    😷 512 asintomáticos

    Grupos de edades de los 1 207 casos diagnosticados
    👶167 casos menores de 20 años (154 en edad pediátrica, 9 menores de 1 año, 4 menores de seis meses)
    👩 440 casos de 20 a 39 años
    👨 412 casos de 40 a 59 años
    👵 188 casos mayores de 60 años

    Distribución de los 84 casos importados diagnosticados en el día
    📍Pinar del Río 2
    📍Artemisa 6
    📍La Habana 11
    📍Matanzas 2
    📍Cienfuegos 3
    📍Villa Clara 2
    📍Sancti Spíritus 2
    📍Ciego de Ávila 11
    📍Camagüey 21
    📍Granma 3
    📍Holguín 19
    📍Santiago de Cuba 1
    📍Guantánamo 1

    Procedencia de los 1 123 casos autóctonos diagnosticados en el día:
    📍Pinar del Río (44 casos)
    📍Artemisa (68 casos)
    📍La Habana (663 casos)
    📍Mayabeque (53 casos)
    📍Matanzas (52 casos)
    📍Cienfuegos (18 casos)
    📍Villa Clara (11 casos)
    📍Sancti Spíritus (52 casos)
    📍Ciego de Ávila (7 casos)
    📍Camagüey (26 casos)
    📍Las Tunas no confirmó casos
    📍Holguín (42 casos)
    📍Granma (35 casos)
    📍Santiago de Cuba (50 casos)
    📍Guantánamo (2 casos)
    📍Isla de la Juventud no confirmó casos

    De los 119 375 casos positivos acumulados se mantienen:
    ✅ 6 090 casos activos
    ✅ 5 955 con evolución clínica estable
    👤 768 fallecidos (13 en el día)
    💪 1 136 altas, 112 461 recuperados en total
    🤒 44 pacientes en estado crítico
    🤒 91 pacientes en estado grave

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    1. Speriamo che le vaccinazioni procedano spedite e che siano realmente efficaci perchè la situazione ste peggiorando rapidamente.
      Stefano

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  11. TORINO(3-5-2): Sirigu; Bremer, Lyanco, Buongiorno; Singo, Linetty, Mandragora, Baselli, Rodriguez; Zaza, Bonazzoli. All: Nicola. A disposizione: Ujkani, Sava, Lukic, Belotti, Ansaldi, Sanabria, Verdi, Vojvoda, Rincon.


    MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Kjaer, Tomori, Hernandez; Bennacer, Kessie; Castillejo, Brahim Diaz, Calhanoglu; Rebic. All: Pioli. A disposizione: Tatarusanu, Donnarumma, Dalot, Mandzukic, Romagnoli, Hauge, Rafael Leao, Meité, Kalulu, Maldini, Krunic, Gabbia.

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    1. Fuori Izzo, Nku, Vojvoda, Rincon, Verdi, Sanabria e il Gallo.
      Servono 4 punti nelle 4 partite che restano. Forse bastano 3. Domenica c'è lo Spezia giusto preservare i titolari.

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  12. Finito 0-7...
    Va bene che eravamo pieni di riserve ma questa è una figura di merda evitabile.
    Restiamo a +4 dai problemi a 2 partite dalla fine più una da recuperare.
    Salviamoci poi...piazza pulita!

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    1. Comunque Nicola si è sempre affidato ai soliti 13/14 giocatori.
      Ieri si è capito il perché

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  13. Questo pezzo è stato pubblicato in BLOGRAMA
    Grazie ai gestori del sito.

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  14. Nuovo post sul blog Guascone
    https://milcofasano.blogspot.com/2021/05/psiche-nella-pandemia.html?m=1

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  15. Al cierre de este miércoles, 12 de mayo, Cuba reportó 1 186 nuevos casos de COVID-19 y diez fallecidos (todos contactos de casos confirmados), según informó este jueves en su habitual comparecencia televisiva el doctor Francisco Durán García, director nacional de Epidemiología del Ministerio de Salud Pública (Minsap).

    Se encuentran ingresados para vigilancia clínica epidemiológica 24 602 pacientes, sospechosos 3 807, en vigilancia 14 561 y confirmados activos 6 234.

    Para COVID-19 se estudiaron 22 934 muestras, resultando 1 186 positivas. El país acumula 3 923 413 de muestras realizadas y 120 561 positivas (3,07%).

    Detalles de los 1 186 nuevos casos confirmados
    1 138 se corresponden con casos autóctonos y 48 con importados
    1 102 (92,9%) son contactos de casos confirmados, para un total de 114 043 (94,5%)
    48 (4%) con fuente de infección en el extranjero, con lo que se acumulan 6 285 (5,2%)
    36 (3%) sin fuente de infección precisada, con lo que ya suman 233 (0,2%)
    479 (40,4%) resultan asintomáticos, para un acumulado de 59 567 (49,4%)
    Residencia por provincias de los casos confirmados:

    Pinar del Río: 62
    Artemisa: 43
    La Habana: 690
    Mayabeque: 41
    Matanzas: 38
    Cienfuegos: 17
    Villa Clara: 14
    Sancti Spíritus: 50
    Ciego de Ávila: 28
    Camagüey: 32
    Las Tunas: 50. 😷
    Granma: 40
    Holguín: 29
    Santiago de Cuba: 49
    Guantánamo: 3

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  16. PREMIER
    Aston Villa - Everton

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  17. ‼️Ahora‼️ te informamos que en definitiva fue declarado un evento de transmisión local en la Comunidad Militar del reparto Aguilera, perteneciente al área de salud del policlínico Aquiles Espinosa.
    ⛔️⚠️La severidad del ritmo del contagio en ese perímetro obligó al cierre completo de un espacio delimitado por las calles 2A, la 11 y la línea del ferrocarril central.
    😷 En la propia zona desde este martes, se establecieron los debidos puntos de control de acceso mientras los especialistas de Salud instituyeron los puestos para coordinar la pesquisa activa y el estudio poblacional mediante exámenes PCR en tiempo real.

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  18. Aguilera...siamo ai limiti della città, zona piuttosto problematica.

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