CUBA OGGI

La foto che vedete ritrae il centro di Las Tunas, la mia citta' cubana, qualche giorno fa. Siamo in pieno pomeriggio e non c'e' un cane in giro neanche a pagarlo a peso d'oro. Da un lato mi verrebbe da dire “Era ora...” Sono mesi che le autorita' dell'isola esortano la gente a restare a casa, non fare casini, evitare feste ed assembramenti non necessari, pare che ora, finalmente, l'abbiano capito. Pero' che tristezza vedere la mia citta' sempre piena di vita, deserta, come se si fosse svuotata di tutti i suoi abitanti. La situazione epidemiologica dell'isola continua ad essere estremamente complicata anche se negli ultimi giorni i positivi sono diminuiti, speriamo che sia un trend e non un fuoco di paglia. Piu' di un elemento della famiglia che frequento a Cuba si e' beccato il Covid, c'e' chi ci ha messo un paio di settimane ad uscirne e chi 2/3 giorni, in fondo e' esattamente cio' che accade da noi dove la stragrande maggioranza delle persone positive ha avuto un paio di giorni di febbriciattola, qualche dolore muscolare ed osseo, una precisa sensazione di stanchezza ma poi ne e' uscita senza ulteriori problemi. Certo non a tutti e' andata cosi' ma anche ci si becca un cancro puo' morirne o uscirne senza troppi problemi. Dovremo forse iniziare a considerare questa malattia come una specie di tumore che ti puoi prendere, nella maggior parte dei casi in forma lieve, ma qualche volta le cose possono andare a finire male. Nei tumori non c'e' la contagiosita' ma la qualita' della vita che stiamo affrontando porta spesso a somatizzare con conseguenze imprevedibili. Comunque nell'isola qualche segnale di moderata ripresa inizia a vedersi, il boss di casa ha fatto la terza dose del vaccino cosi' come tutti gli over 60 mentre i piu' giovani sono alla prima o alla seconda somministrazione, e' gia' qualcosa. Sia chiaro che siamo lontanissimi dalla normalita' come si evince dalla foto ma piuttosto che niente, meglio piuttosto...E' giunto dall'Italia un volo Neos stracarico di aiuti e di materiale medico/sanitario donato dal nostro paese, o meglio da alcune associazioni ed alcuni consigli regionali che lo hanno raccolto per inviarlo sull'isola. Il Piemonte e la Lombardia si sono ricordati bene del grande aiuto che le 2 brigate mediche, nel momento piu' duro per l'Italia, sono venute ad offrirci. Due regioni rette da giunte di centro-destra che all'unanimita' hanno votato per inviare questi aiuti ad un paese Socialista a dimostrazione che quando ci sono situazioni come queste solo gli idioti (che il mondo social ruotante attorno a Cuba non si fa certo mancare) sventolano le bandierine. Il tutto e' stato possibile grazie al lavoro fondamentale svolto dalle associazioni che avvicinano i due paesi come Italia-Cuba, ricordiamoci sempre che mentre i governi alzano muri le persone per bene li abbattono come la storia insegna. Ovviamente ogni ipotesi di apertura al turismo e' ancora al di la' dal venire, come ho scritto ho spostato il volo al 18 novembre ma per il momento non ci sono segnali che indichino come la situazione della quarantena e della mobilita' all'interno del paese siano vicine ad essere modificate. Ho diversi amici italiani con ristoranti e case de renta chiuse da mesi e mesi che non aspettano altro di poter ripartire esattamente come abbiamo aspettato noi che quei dementi del governo precedente, alcuni di loro ancora in carica attualmente, si decidessero a permetterci di riaprire le attivita'. Appena abbiamo potuto farlo i risultati sono arrivati e siamo solo all'inizio, sicuramente andra' cosi' anche per Cuba, ci vorra' soltanto un pochino di tempo in piu'. Per il resto c'e' un po' piu' di merce nei negozi anche se le code non sono certo finite, nei mercati e' apparsa piu' verdura, frutta e vianda, e' un po' meno complicato trovare siti dove e' possibile inviare “combo”, speriamo che il tutto continui, paulatinamente, a migliorare. Un altro inverno senza Cuba non sarebbe tollerabile.