I "VEDOVI" DI CUBA

Cuba e' un paese unico al mondo. Nessun altro posto sul pianeta sa coinvogliare cosi' tante sensazioni differenti come la maggiore delle Antille. Non ci sono vie di mezzo, o la sia ama o la si odia, spesso e volentieri la si odia dopo averla amata ed esserne rimasti delusi, sulla natura di questa delusione si potrebbero scrivere enciclopedie. Frequento l'isola da oltre 20 anni, i social da molto, molto meno. Visto che non mi piacevano quelli che c'erano mi sono costruito i miei. Capita di leggere cronache di antichi frequentatori della isla grande che dopo lustri di vacanze e soggiorni nel grande caimano per ragioni che nessuno deve sindacare decidono di viaggire in altri paesi. A me e' successo il contrario, dopo aver girato per mezzo mondo per lavoro e/o per diletto ho messo le basi a Cuba, basi che diventano piu' solide ogni anno. Capita di leggere report anche interessanti di viaggi da parte di gente che negli anni ho conosciuto personalmente o virtualmente che narrano come i supermercati thailandesi, colombiani, brasiliani o dominicani siano forniti di ogni ben di Dio, di come ci si trovi il parmigiano, la mozzarella, la Ferrarelle ecc. Pare abbiano scoperto che col denaro si possano acquistare prodotti... Parlo di gente che ha frequentato la Cuba piu' dura e difficile, quella di 10/15 anni fa. Ricordo sempre che 21 anni fa a Las Tunas c'era un solo ristorante decente, la Bodeguida, un paio di negozi e una discoteca. Oggi c'e' di tutto, almeno per noi turisti, compresa la possibilita' di mangiare in 4/5 ristoranti italiani gestiti da connazionali. Dopo aver sopportato di tutto in quegli anni duri ci si accorge ora che ci sono paesi dove un certo tipo di vita o di vacanza e' piu' facile? Per anni e anni si e' frequentata Cuba nella vana speranza di trovare parmigiano, mozzarella e Ferrarelle? Era davvero quello il problema? La verita', arcinota, e' che c'e stato un investimento emozionale nei confronti di qualche fanciulla dell'isola e le cose non sono andate bene, quasi sempre la cosa si conclude con perdite in denaro piu' o meno considerevoli. L'iter e' sempre lo stesso; gente che per anni mi chiedeva consigli o indicazioni sul come fare venire in Italia la “novia” come fare los papeles, come inviare pacchi o comprare casa inizia a sparare a zero sul social contro il governo cubano, poi sparisce per un certo periodo (questa e' la sola cosa buona) per poi riapparire con una nuova destinazione dove tutto e' bello, tutto e' perfetto, mica come quella merda di Cuba. Durera? Vedremo. Ci sono poi quelli che una cubana l'hanno sposata, (qualcuno anche un paio....in Italia con tutti i costi annessi... Ci credo che sono incazzati col mondo 😂) ad alcuni e' andata bene, altri dopo mesi/anni disastrosi sono riusciti a rimandarla a casa, ma ci sono quelli per cui le cose non vanno cosi' bene. Ci sono di mezzo i figli che complicano la cosa. Questi personaggi sognano di essere ancora liberi come l'aria ma non lo sono, quindi rosicano ogni qual volta qualcuno parte per andare a divertirsi esattamente come facevano loro prima di fare determinate scelte. Poi ci sono i Patria y vida che hanno un senso se sono cubani perche'...avranno le loro ragioni, ma fanno ridere quando si tratta di italiani che si ergono a paladini del popolo cubano quando in realta non gliene puo' fregare di meno. Questi setacciano il web alla ricerca di qualcuno che si diletta a parlare di Cuba per riversare tutto il proprio livore contro l'isola nei luoghi virtuali dove possono farlo, tanto i social hanno regalato una criniera ad ogni roditore. Ora dal fondo dei postiboli cubani (e non solo) sono saltati fuori plotoni di "statisti" che ovviamente hanno la ricetta per risolvere i problemi che Cuba attraversa, gente che non saprebbe gestire la cuccia di un cane...Perche' tanto odio dopo aver tanto amato? Forse perche' odio ed amore sono le 2 facce della stessa medaglia, forse perche' e' piu' semplice incolpare un governo, un sistema, una idea politica dei propri fallimenti piuttosto che farsi un onesto esame di coscienza ammettendo che gli sbagli fanno parte della vita. Forse perche' prima di approdare a Cuba c'era troppo poca vita vera vissuta per capire che spesso ti viene promessa carne de res per poi ritrovarti nel piatto mondongo. La cosa piu' logica sarebbe lasciare perdere, smettere di rosicare ogni qual volta qualcuno racconta qualcosa di bello che ha vissuto durante un viaggio, dedicarsi ad altro, metterci una pietra sopra per ripartire sereni, liberarsi di quella che, a tutti gli effetti, e' diventata una autentica ossessione. Eppure li ritrovi tutti sui social, pronti a zomparti addosso appena provi a dire qualcosa di positivo sull'isola. Il mondo è pieno di bei posti...Cuba lasciatela perdere.

"Godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova Resistenza, la Resistenza dei valori, la Resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli."

Ernesto Guevara

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