CUBANI IN GUYANA

Un cubano gasta más de 15.000 dólares para pedir el visado en la Embajada de EEUU en Guyana. El joven tardó más de tres semanas de viaje para realizar una entrevista de 20 minutos en la Embajada estadounidense en Guyana. Un joven cubano llamado Anthony tuvo que invertir más de 15.000 dólares para realizar la entrevista de "reunificación familiar" en la Embajada de Estados Unidos en Guyana, pues para llegar al país sudamericano necesitó hacer escala en Rusia, contó a Univisión Noticias. Los vuelos directos desde la Isla a Guyana son muy escasos y costosos, pues a pesar de que es uno de los pocos países a los que los cubanos pueden ingresar sin visa, a inicios de año quedaron limitados los vuelos al país sudamericano por la pandemia del Covid-19. Ante dicha situación, el joven tuvo que comprar un boleto hacia Moscú, a donde lo acompañó su madre para que no realizara la travesía solo, y de ahí volar hacia Guayana, pues la Embajada estadounidense en Cuba se encuentra cerrada y los residentes en la Isla realizan los trámites en el mencionado país. "Una situación bien compleja, llegamos muy atolondrados, cansados, los pies hinchados de no caminar", contó el joven al medio estadounidense. En total, el viaje desde Rusia hasta Guyana tardó 36 horas, pero antes estuvo varado en Moscú más de dos semanas en lo que calificó como "un limbo migratorio"." Pensé incluso que iba a estar más tiempo, dos o tres meses en Rusia. Uno de mis miedos con el tema de la pandemia era contagiarme. No recomiendo a otras personas que hagan esa travesía", agregó Anthony. Tras un viaje que duró aproximadamente tres semanas para una entrevista de solo 20 minutos, Anthony afirmó que en Guyana vivió uno de los momentos más difíciles del viaje cuando se tuvo que despedir de su madre, que al estar divorciada de su padre no pudo acogerse a la reunificación familiar.

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Il pezzo che ho pubblicato l'ho trovato su uno dei tanti siti italici che, spesso senza utilita' alcuna per nessuno, parlano della nostra isola. Narra le gesta di un fulano cubano che vuole lasciare l'ìisola per raggiungere il “paradiso perduto”; gli Stati Uniti. All'epoca della visita di Obama a Cuba, dopo la riapertura dell'ambasciata statunitense all'Avana e la rimozione delle bandiere nere da parte del governo cubano, sembrava che la sede consiliare Usa avesse ripreso a fare il suo dovere: aiutare i cubani che volevano raggiungere legalmente le terre confederate a dare corpo al loro sogno. Amici o amici degli amici che in quel periodo erano impegnati nel tramite mi raccontarono di un livello di corruzione all'interno dell'ambasciata stessa da fare accapponare la pelle. Non a caso molti preferivano andare, come nel caso riportato, in un paese terzo. In pratica occorreva tirare fuori dei gran soldi per “aggiustare” le cose, niente di nuovo sotto il sole di Cuba. Poi e' arrivato il Trumpo e tutto si e' bloccato, il passare per un paese terzo e' diventata l'unica opzione. La Guyana e' diventata la terra promessa per chi voleva lasciare l'isola, chi c'e' stato me lo ha descritto come un bel posto di merda. Quindi occorre oggi andare in quel posto di merda per potere realizzare una intervista all'ambasciata di un paese che ha una sede consiliare anche a Cuba ma che ha deciso di non farla funzionare. Chi ci rimette? La gente comune o il governo cubano? La risposta e' fin troppo facile. Ora si parla di 15 mila dollari per realizzare il teamite legale per potere andare negli Stati Uniti con una riunificazione famigliare. I voli diretti per quel posto di merda sono pochi e costosi quindi il protagonista del racconto e' passato dalla Russia, la gelida Russia dove un cubano puo' sbarcare senza chiedere alcun visto, un po' come accade in Serbia. Cioe' da Cuba voli in Russia e dalla Russia in Guyana...In piu' pare che il tipo sia stato “prigioniero” a Mosca in una sorta di limbo migratorio per 2 settimane. Due settimane in un paese che ha combattuto il covid all'acqua di rose e dove contagiarsi non era poi cosi' complicato. Per una intervista di 20 minuti il tipo ha dovuto sobarcarsi un viaggio di 3 settimane e 15 mila dollari di spesa. Una idea fantastica rendere inefficiente l'ambasciata all'Avana da parte di Trump. Complimenti!

"L'umanità è composta da due tipi di uomini: quelli che amano e creano e quelli che odiano e distruggono".

(José Martì)

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