Passenger Locator Form PLF

Quando il 20 dicembre rientrai dal mio ultimo viaggio a Cuba scrissi un pezzo riguardante la assoluta necessita' di viaggiare in possesso di tutte le informazioni burocratiche che questi tempi difficili impongono.

Credo che i social, almeno quelli che frequento o che ho creato non debbano essere fini a se stessi ma servire a qualcosa, altrimenti e' solo tempo perso.

Puntuali come la morte e le tasse mi sono arrivati i racconti di alcuni amici che sono partiti e gia' rientrati riguardanti proprio queste menate burocratiche.

Mi avevano contattato prima di partire per avere delle informazioni, ho detto loro quello che sapevo ma non sempre i fatti vanno daccordo con le intenzioni.

In particolare mi ha contattato un amico siciliano che frequenta la mia citta' di adozione cubana, avevo scritto sul blog dell'importanza di essere a posto prima di partire col Plf che viene richiesto sia all'andata che al ritorno.

In realta' a meta' novembre quando sono partito mi pare che non fosse necessario, quindi nessuno mi ha chiesto nulla, solo in volo avevo compilato una sorta di autodichiarazione per Cuba, mentre al ritorno, sotto forma digitale, ho dovuto farlo mentre ero sull'isola.

Ovviamente all'imbarco all'Avana mi e' stato richiesto, in caso di assenza dello stesso avrei dovuto compilarlo, col movil, seduta stante nello scalo.

Molti italiani partiti dal nostro paese dopo di me si sono imbattuti in questo problema, alcuni hanno addirittura perso l'aereo, oggi la legge per volare non ammette ignoranza.

Il mio conoscente ne era sprovvisto, ha dovuto fare tutto in aeroporto con tutti i rischi che questo comporta.

Si tratta di un documento digitale di 4/5 pagine da compilare grazie al quale ti viene spedito subito un Qcode, in pratica comunichi al nostro paese dove vai o da dove ritorni, l'itinerario dei voli ecc...

Quando sei in aeroporto e ti dicono che senza quello non voli, puo' succedere che a molti prenda il panico al solo pensiero di rischiare di perdere un costoso volo per una meritata vacanza.

Devi connetterti, scaricare il form, compilarlo e poi inviarlo, a volte il sistema a meta' della compilazione ti rimanda a capo, sono cose che si devono fare con la giusta tranquillita', con la possibilita' di sbagliare qualcosa e avendo a disposizione tutto il tempo per rimediare all'errore.

Se sei di corsa in aeroporto, con l'affanno, magari con pochissime conoscenze sul come funzionano queste cose col telefonino, spesso anche in una eta' dove si fatica a stare dietro a certe situazioni, allora le cose davvero possono complicarsi.

Per questa ragione reitero l'invito a documentarsi prima di partire, se la vostra compagnia aerea vi invia notifiche in inglese, come capita con Air France, e non siete esattamente dei poliglotta allora col traduttore automatico cercate di capire cosa vi stanno dicendo, questo puo' fare la differenza fra il partire ed il restare a piedi.

Mi hanno inviato anche i due moduli che vi arrivano dopo aver compilato il tutto, ve li pubblico nella speranza che possano essere d'aiuto.

Viaggiare col mondo capovolto per questa pandemia e' complicato, chi decide di farlo non puo' basarsi sui vecchi modi di muoversi; passaporto, biglietto, visto e via.

Oggi occorre sapere per filo e per segno cosa chiede l'Italia per entrare ed uscire e le procedure per entrare a Cuba.

L'ignoranza non e' piu' tollerata cosi' come l'eta' del dattero non deve essere un'alibi, non funziona piu' cosi'.

Chi si aggrappa a queste scuse ha giaì perso 2 volte e...resta a casa.

SPAGNOLO