DIARIO DI BORDO

19/3/2022
Si e' conclusa una settimana intensa sotto ogni punto di vista.
Il mio socio e' andato in Spagna quindi ho coperto tutte le ore in palestra dall'apertura alla chiusura, diciamo una prova generale di come la gestiremo in futuro.

Al mattino abbiamo un gruppetto di signore/i arzille e simpaticissime che ogni tanto si presentano con dolci fatti in casa, teglie di pizza e cose simili.
In fondo la palestra e' anche questo.

Continua questa maledetta guerra, la Russia ci ha ricordato che durante la pandemia ci e' venuta in aiuto quando tutti (Cuba esclusa) ci giravano le spalle mentre ora, col 45% del gas che
arriva da loro, ci siamo appiattiti sulle posizioni atlantiche, ma qua' mi fermo altrimenti arrivano gli strateghi militari e politici da tastiera a darmi del filo russo.
Credo che si potra' comunque parlare di pace quando la striscia di terra che va dal mare D'Azov, Mariupol ad Odessa sara' in mano a Mosca e ci restera' per sempre, prima la vedo complicata.

Intanto dopo Dostoevskij ed i gatti russi esclusi dalle mostre feline questa follia censoria e' toccata a Juri Gagarin, il primo cosmonauta russo ad avventurarsi nello spazio, in realta' il primo uomo di sempre ad aver solcato i cieli.
Gagarin, noto filo putiniano, e' stato privato dei suoi onori dalla space foundation “alla luce degli eventi mondiali attuali”.

Continuano ad aggiungersi appuntamenti per l'estate, a maggio saro' a Cuba per 18 giorni, prima pero' avremo un week end con la squadra, i miei Villans, al rifugio Salvin sopra Lanzo, quindi luglio ed agosto dovrei partire per la stagione in villaggio, ancora nulla di concreto ma sto ascoltanto alcune proposte interessanti,
credo che in aprile si dovrebbe “quagliare” qualcosa.

La prossima settimana giocheremo il giovedi' poi andremo in un locale a Venaria a vedere la nostra nazionale di calcio nel primo spareggio mondiale contro la Macedonia del Nord, il secondo eventuale spareggio sara' la sera prima della mia partenza per Cuba, vedro' allora come organizzarmi.

Ogni anno, il giorno della festa del papà, cresce il rimpianto per non essermelo potuto godere di più, averlo visto invecchiare, rapportarmi con lui da adulto ad adulto.

Del Toro non parlo, meglio il silenzio. Saluti.